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Chi ben comincia...#21

Buona sera amici lettori!
Serata veramente fiacca, infatti ho deciso di spegnere la tv (che tanto non c'è niente) e, dopo avere pubblicato questo bel post (dai, ogni scarrafone...!), accendo il tablet è leggo un po'!
Oggi è il turno della rubrica Chi ben comincia... , ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. L'intro di questa sera è tratta da La vita secondo Jane Austen di William Deresiewicz...

La vita secondo Jane Austen
di William Deresiewicz
ed. TEA
pp. 258
€13,00
Avevo ventisei anni, e in tutte le faccende umane ero stolido come ogni ventiseienne ha diritto di essere, quando conobbi la donna che mi avrebbe cambiato la vita. Il fatto che fosse morta da quasi duecento anni non faceva nessuna differenza. Lei si chiama Jane Austen e i suoi romanzi mi hanno insegnato tutto quello che so su ciò che conta davvero.
Quello che mi toglie il respiro quando ripenso a questa faccenda è che non avrei mai voluto leggere le sue opere. È successo tutto quasi per caso, e di sicuro contro la mia volontà. L’anno precedente, rimessomi a studiare per il dottorato, non vedevo l’ora di colmare le mie lacune in campo letterario – Chaucer e Shakespeare, Melville e Milton – ma un settore della letteratura inglese per cui non provavo il minimo interesse, che addirittura mi ripugnava, era la narrativa del Diciannovesimo secolo. Che cosa poteva esserci di più noioso, pensavo, di un mucchio di lunghi, pesanti romanzi scritti da donne in un linguaggio ampolloso e su futili tematiche? Gli stessi titoli erano ridicoli. Jane Eyre. Cime tempestose. Middlemarch. Ma nulla simboleggiava l’ottusità e la mediocrità di tutte quelle opere più del nome Jane Austen. Non era lei l’autrice di quelle stupide favolette romantiche?
Sbadigliavo al solo pensiero. Quello che volevo realmente era studiare il modernismo, la letteratura che aveva formato la mia identità di lettore e, per molti versi, di persona. Joyce, Conrad, Faulkner, Nabokov: scritti complessi, difficili, sofisticati. Come molti giovani, avevo bisogno di pensare a me stesso come a un ribelle e il modernismo, con la sua forza rivoluzionaria, confermava l'immagine che avevo di me stesso. 
Questo libro mi è stato regalato da un pochino, ma ancora non l'ho preso in mano. Leggendo questo inizio però credo che sarà tra le prossime letture!

Alla prossima
Eliza

Commenti

  1. Io ho un passione sviscerata per tutto quello che riguarda Jane Austen, credo proprio che questo libro finirà nella mia wishlist *_*

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