Chi ben comincia...#56

by - febbraio 06, 2014

Chi ben comincia... è la rubrica, creata da Alessia del blog Il profumo dei libri, con la quale vi presento l'incipit di un libro preso a caso dalla mia libreria. Ecco le regole della rubrica:



- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria (io prenderò il libro che ho in lettura, ma voi sentitevi liberi di prendere quello che volete!)
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti

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Buona sera amici lettori!
Lo so, pubblico la rubrica un po' tardi, ma oggi... oggi è stata una giornata meravigliosa!!! Perché?? Come perché?? Oggi usciva Silver!! Ok, oramai vi ho sfracellato lo sfracellabile con 'sta storia, ma non vedevo l'ora di averlo tra le mie manine e ora è qui... con me... nella mia stanza... sul mio comodino!!! Gioia e giubilo!!!!

Ok, ora mi calmo e torno ad essere una persona seria...No va bhè, seria non lo sono mai stata, diciamo un po' meno su di giri *e allora smettitela di saltellare per tutta la stanza*...Mi ricompongo un po'...

Per la rubrica del giovedì vi propongo l'incipit del libro che al momento è sul mio comodino e cioè Apoptosis di Renato Mite...
La lampada del corridoio illuminò la stanza buia e silenziosa dove la donna dormiva.
Agnes possedeva una figura snella ma non filiforme, la bocca sottile, il naso piccolo e regolare, gli occhi  e i capelli neri. Tutte qualità tramandate a sua figlia Elizabeth.
Matt socchiuse la porta alle sue spalle senza fa rumore e allo stesso nodosi addentrò nella camera della donna.
La luce che filtrava dallo spiraglio spezzava il buio della camera in due. 
Matt si avvicinò al letto, la coperta era ben tirata su. Guardò verso la porta dove non scorse presagi di un'irruzione. Puntò la torcia tascabile verso la coperta e la tentazione si fece più forte. Dovette imporsi la calma più volte prima che le mani fossero ferme come quelle di un bravo chirurgo e tutte le volte fu necessario spiare il corridoio attraverso la fessura. Avrebbe dovuto starsene seduto sul divano a rigirarsi i pollici e fantasticare sull'eventualità che Liz si presentasse al suo cospetto in accappatoio, ma la doccia durava molto e ora temeva che non durasse abbastanza. Operò con lentezza e si fermò in molte occasioni per il sospetto che stesse per svegliare la donna. Quando riuscì a scoprire quel piccolo lembo di tessuto cutaneo, illuminò le minuscole chiazze, simili a nei sbiaditi, che corroborarono la sua ipotesi saziandolo con entusiasmo e voluttà.
Non poté godersi né l'uno né l'altra come li avesse ingoiati, si ritrovò in apprensione nel momento stesso in cui la camera si rabbuiò per lo sfarfallio della luce del corridoio. "Liz!"
Spense la torcia e rimboccò la coperta giusto in tempo.
Elizabeth spalancò la porta e rimase sulla soglia, non poteva credere che Matt fosse in camera di sua madre. Minacciosa, gli fece segno di uscire subito.
"Va' in soggiorno!" gli bisbigliò appena fu vicino.

Siamo davanti ad un romanzo particolare, un thriller-scientifico. La storia mi sta incuriosendo, voglio proprio vedere dove andrà a parare...

Alla prossima
Eliza

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1 comments

  1. Oddio fortunatamente (per il mio portafoglio!) questo libro non mi ispira neanche un pochino ^_^

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