Recensione: Il nostro tragico universo - Scarlett Thomas

by - agosto 24, 2013

Buon sabato amici lettori!
Cosa fate di bello? E quale libro vi sta accompagnando in questa bella giornata? Io ieri e oggi ho avuto poco tempo, ma dopo credo proprio che finirò di leggere le ultime 40 pagine de Uno studio in rosso di Conan Doyle. Intanto vi propongo la recensione de Il nostro tragico universo di Scarlett Thomas.

Il nostro tragico universo

di Scarlett Thomas
ed. Newton Compton
pp. 381
€ 14,90
Trama
Si può sfuggire allo scorrere del tempo, come scrive l'autore di LA SCIENZA DI VIVERE PER SEMPRE? Esiste una connessione profonda tra la presenza di uno strano essere a Dartmoor, una nave in bottiglia, il tracciato di un ricamo all'uncinetto che rappresenta il mondo intero e le fate di Cottingley? Tra una recensione da consegnare e un libro da scrivere, Meg Carpenter non se la passava né troppo bene né troppo male. Aveva un ragazzo che era il classico inetto, certo. Arrivare alla fine del mese non era proprio una passeggiata, certo. E i libri erano tutta la sua vita, si potrebbe dire. Almeno fino a quando, tra le pagine di un testo di pseudoscienza, Meg non ha cominciato a guardare il suo tragico universo con occhi diversi. Tra psicologia e tarocchi, enigmi buddisti e teoremi di fisica, antiche cosmologie e leggende fatate, Meg si è messa alla ricerca delle risposte definitive a tutte le domande sul senso della vita e su come le relazioni nascano, crescano e poi, miseramente, muoiano. 

Recensione
Una storia non storia, un romanzo non romanzo... è questo Il nostro tragico universo? Forse. Io l'ho trovato piuttosto strano, anche un po' inquietante, ma comunque affascinante, infatti non riuscivo a smettere di leggere. 
La storia principale è quella di Meg, scrittrice squattrinata che per guadagnarsi da vivere fa la ghostwriter, mettendo da parte il suo "vero" romanzo. Meg convive con Christopher, un eterno Peter Pan nullafacente, lagnoso e inconcludente, che, fatemelo dire, ho odiato fin dal primo minuto. Ma non è questo che Meg vuole e non è questo che avrà. 
Intorno a questa storia principale abbiamo tante altre storie minori, quella di Libby, Bob e Mark, quella di Josh, quella di Rowan e Lisie, ecc. 
La storia in se non presenta grossi eventi, ma apre la mente a tematiche tra le più varie: si parla di tarocchi, calzini fatti a maglia, fate, come accendere un fuoco, ecc. Come è possibile mettere tutto questo in un romanzo? Scarlett Thomas c'è riuscita, dando a tutto una sua logica. 
Essenzialmente accompagniamo Meg per alcuni giorni nel suo "tragico" mondo, fatto di tradimenti e insoddisfazioni; Meg e compagnia vogliono una vita diversa da quella che hanno, ma arrancano nel loro quotidiano, tra decisioni da rendere e bocconi amari da buttare giù. L'unica che ad un certo punto si ribella a questa situazione è proprio Meg che decide (finalmente!) di dare una svolta alla sua vita.
Mi è piaciuto in particolare il modo in cui la scrittrice ha saputo collegare tutto, dall'inizio alla fine, mettendo in gioco anche una sorta di "destino". E' tutto un susseguirsi di cause ed effetti, in continuo, fino ad un finale francamente un po' fiacco e inconcludente.
Era da un po' che volevo leggere qualcosa della Thomas. Il mio intento era di iniziare con Popco o Che fine ha fatto Mr Y, tuttavia il caso ha voluto che su una bella bancarella di libri scontati trovassi Il nostro tragico universo, nella prima edizione Newton (quella con la copertina morbidosa), in sconto a € 4,90 (invece di 14,90!)...Potevo lasciarlo lì? Eh no! L'edizione è veramente bella, dalla copertina morbida, alle pagine colorate di nero sul bordo. 
Il libro in se sinceramente non so come giudicarlo. Da una parte mi è piaciuto, la storia è curiosa, particolare in alcune sue parte, in altre no, e apre le porte a diverse riflessioni. Tuttavia...In alcuni momenti le divagazioni filosofeggianti sbrodolano ovunque, rallentando molto la lettura. Inoltre il finale non mi ha convinto del tutto, anzi quasi non finisce e quasi tutte le varie micro storie aperte durante il romanzo rimangono là a penzoloni. 

Voto...





Alla fine
Eliza

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2 comments

  1. Ciao, io li ho tutti i libri di Scarlett Thomas ma ancora non ho trovato il tempo di leggerli.
    Adesso mi hai incuriosita, voglio proprio leggerlo, capire come la Thomas abbia potuto inserire tanti elementi e sia riuscita a legarli insieme senza perdere il filo.
    A presto e grazie per la bella recensione
    Sara

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    Risposte
    1. Poi fammi sapere! Perchè secondo me questo libro lo percepiamo tutti in modo diveroso...

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