Recensione: Il giardino segreto - Frances Hodgson Burnett

by - agosto 11, 2013

Buongiorno amici lettori!!
E buona domenica! Questa è stata una settimana un fiacca per quanto riguarda le letture, un po' per colpa del caldo un po' perchè sono stata un po' in giro. Ieri sera però ho terminati Il giardino segreto di Frances Hodgson Burnett.

Il giardino segreto

di Frances Hudgson Burnett
ed. Mondadori
pp. 265
€ 6,90
Trama
Mary Lennox vive, a soli 9 anni, la perdita dei genitori a causa del colera. Lascia l'India e si trasferisce dallo zio Archibald nello Yorkshire. Questi è un vedovo scontroso che, all'arrivo della bambina, non la vuole neanche vedere e la lascia alle cure della governante. La casa è molto grande, ma quasi tutte le stanze sono chiuse a chiave e la bimba ha il divieto di entrarvi; c'è anche un giardino proibito, quello della defunta moglie dello zio e anche quello è chiuso a chiave. Mary riesce ad entrarvi e, di nascosto, seminando e innaffiando, lo fa ritornare rigoglioso come un tempo. Mary riesce anche a restituire la gioia di vivere al figlio dello zio, Colin, un bambino capriccioso e malaticcio, inutilmente oppresso da cure eccessive.

Recensione
In un mare di fantasy, urban fantasy, distopici, pseudo-distopici, e così via, cosa vi propongo io? Un classico della letteratura per bambini...
Il giardino segreto è un libro per l'infanzia, piccolo inno all'amicizia e alla fiducia in se stessi. Io non l'avevo ancora letto, ma ad inizio estate mi sono ritrovata a comprarne una copia in edicola, attirata anche dalla bella illustrazione in copertina (ad opera di Simona Bursi). 
E' un classico, uno di quei romanzi che non solo raccontano una bella storia ma che ti lasciano qualcosa su cui riflettere, che tu sia un bambino o un adulto.
La storia in se è nota e stra nota, grazie anche al film che ogni tanto, di solito sotto Natale. viene riproposto in tv: Mary è una bambina altezzosa e antipatica che, rimasta orfana, si ritrova sotto la tutela del cupo zio Lord Craven. Mary si trasferisce dall'India alla tenuta di Misselthwaite nello Yorkshire e qui la sua vita, e quella del cugino Colin, cambia grazie ad un giardino.
Quello che mi ha più colpita è sicuramente la descrizione dei luoghi. La casa, con le sue 100 e più stanze abbandonate, ferme ad un passato lontano, riflette chiaramente lo stato d'animo del suo proprietario, ma anche quello del figlio: è un luogo tetro, oscuro, una vera prigione fatta di aria stantia, dolori e rimpianti. Ciò che però maggiormente risalta durante la lettura è la Natura, con la N maiuscola. La brughiera che circonda la tenuta è resa in maniera vivida, quasi con delle vere e proprie pennellate su una tela bianca. Leggendo si immaginano i colori, ma anche i profumi e i suoni che la popolano. Il giardino è un co- protagonista del romanzo, che, insieme a Mary e Colin, nel corso della narrazione cambia, cresce, si trasforma: da grigio, spoglio e infestato di erbacce, diventa pian piano un manto verde puntellato qua e la dai colori dei fiori, da luogo di morte diventa luogo di vita, quella dei piccoli pettirossi, e di rinascita, quella di Mary, Colin e Lord Craven.
Non è un romanzo zuccheroso, anzi non evita ai suoi lettori, grandi e piccoli, gli aspetti più tristi della vita, la malattia, la morte, la solitudine, la paura; tuttavia usa tutto ciò per arrivare all'insegnamento finale.
I personaggi sono solo dei bambini, che però hanno già vissuto molto. Da una parte abbiamo Mary e Colin, che nella vita hanno avuto tutto, anche troppo, ma non hanno mai avuto l'amore di un padre e di una madre; da qui i loro caratteri, altezzosi, scorbutici, lagnosi; sono inizialmente dei bambini veramente detestabili. Dall'altra parte invece c'è Dickon, che viene da una famiglia povera e con troppe bocche da sfamare, ma ha tutto l'amore del mondo; se vogliamo è l'esatto opposto dei due cugini, ma nonostante questo si trovano e diventano amici.
Sono proprio felice di aver letto il libro, anche perchè il film è molto carino, ma ho notato alcune differenze piuttosto importanti. Ad esempio nel film i genitori di Mary muoiono in un terremoto, mentre nel libro muoiono di colera, o ancora nel film la madre di Mary è la sorella gemella della madre di Colin, invece, in realtà, la madre di Mary è la sorella del signor Craven...
E' uno di quei romanzi che vanno letti, anzi vanno letti  e riletti, perchè un conto è leggerlo da piccoli, un conto è leggerlo da grandi. Forse leggendolo quando ero più piccina mi sarei sicuramente innamorata della storia  e sarei rimasta affascinata dall'idea di un giardino segreto, chiuso da alte mura, un luogo da scoprire  e in cui trovare un mondo tutto per se, in cui sparire e nascondersi come dei piccoli fantasmi. Leggendolo da grande ho invece trovato, oltre a tutto questo ( perchè in fondo il bambino che è in noi in questi casi vuole dire la sua!), un romanzo di formazione in piena regola, che parla di amicizia e fiducia, senza però cadere nello sdolcinato.

Voto...




*scusate la foto della copertina, ma non ne ho trovata una decente, quindi l'ho fatta ma senza flash non veniva; ho cercato di ridurre al minimo il riflesso ma un po' è venuto lo stesso...

Alla prossima
Eliza

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8 comments

  1. Ahhhhh Eliza che bella recensione! Concordo su tutto e soprattutto sul fatto che "Il giardino segreto" è proprio uno di quei romanzi che vanno letti... e pensa che io l'ho letto solo da adulta!

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    1. Anche iooo!! E sono convinta che da piccola l'avrei adorato!! Ma da piccolina leggevo poco...mi sono svegliata un po' più tardi!!^^

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  2. Ciao Elizaaa!!
    Bellissima recensione! Il giardino segreto è il mio libro preferito dell'infanzia, un vero e proprio classico senza età secondo me! Mi hai fatto venir voglia di rileggerlo *_____*

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    1. Grazie!!
      Io ho deciso di rileggerlo sotto Natale, insieme ad Orgoglio e pregiudizio e Canto di Natale...li rileggo ogni anno a dicembre e credo che Il giardino segreto potrebbe entrare a far parte delle riletture!!

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  3. Complimenti per la tua bellissima recensione, mi hai fatto venire voglia di leggerlo, magari lo farò insieme al mio bambino...baci
    Sara

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    1. Che dolce! Grazie per i complimenti! Leggilo con il tuo bimbo e poi fammi sapere il parere di entrambi!!^^

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  4. Bellissimo libro assolutamente da leggere! Infonde tanta serenità sia ad adulti e piccini nonostante affronti tematiche importanti come la morte, la solitudine e la tristezza... ma il lieto fine e il riscatto è assicurato... ! ;-) Carlotta

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  5. io il libro ce lho da leggere per le vacanze è molto bello e poi il mio prof mi ha dato da fare la trama la relazione il protagonista luogo titolo autore discorso diretto

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