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Chi ben comincia...# 38

Chi ben comincia... è la rubrica, creata da Alessia del blog Il profumo dei libri, con la quale vi presento l'incipit di un libro preso a caso dalla mia libreria. Ecco le regole della rubrica:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



L'incipit di questa settimana è tratto da uno dei miei ultimi acquisti, Taken di Erin Bowman, uscito pochi giorni fa, e che non tarderò a leggere...


OGGI è l’ultimo giorno in cui vedrò mio fratello.
Dovrei passare con lui queste ore che ci restano, invece me ne sto nel campo, a guardare un corvo che spolpa la carcassa di un cinghiale. Quell’uccello è disgustoso: lucide penne nere, becco unto. Se volessi, potrei avvicinarmi di soppiatto e tirargli il collo, spezzargli le fragili ossa tra le mani, e neanche si accorgerebbe di me. Ma non serve. Togliere la vita a quel piccolo corpo non salverebbe mio fratello. Blaine è condannato fin dalla nascita.
Come me. Come tutti i ragazzi di Claysoot.
Mi alzo di scatto. Il corvo, spaventato, spicca il volo nel chiarore del primo mattino. Gli scaglio contro una freccia e manco il bersaglio, più o meno di proposito. A dire il vero, non sono migliore di quel corvo, io che cerco cibo dove posso e raccatto ogni pezzetto di carne per nutrire la nostra gente. Se i miei capelli neri fossero penne, potrei persino superare la sua tenebrosa lucentezza.
Non è rimasto molto del cinghiale. La carcassa è stata svuotata dagli animali che hanno banchettato con il ventre. Una zampa posteriore sembra intatta, ma ci sono troppe mosche. Non voglio che in paese stiano male. È un rischio inutile. Soprattutto oggi. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno, alla vigilia di un Sequestro, è ulteriore ansia.
Mi rimetto lo zaino in spalla e mi incammino verso la foresta. I miei scarponi conoscono la strada, e mentre le suole calcano i sentieri familiari, penso a Blaine. Chissà cosa sta facendo, se sta ancora dormendo, aggrappato ai rimasugli di un sogno spensierato. Suppongo di no. Lo aspetta una cosa troppo grossa. Era a letto quando me ne sono andato verso i boschi, prima dell’alba, e mormorava nel sonno.

Sono curiosissima di leggerlo...l'inizio promette bene!

Alla prossima
Eliza

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