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La Biblioteca di Eliza

Buonasera lettori,
eccovi l'ultima recensione del mese. Il libro che ho da poco terminato è Le lettere segrete di Jo di Gabrielle Donnelly...

Le lettere segrete di Jo
di Gabrielle Donnelly
ed. Giunti
pp. 464
€ 16,00


Trama
Lulu è un vero disastro, ne combina una dietro l'altra e, a differenza delle due sorelle, non sa immaginare nitidamente il suo futuro. Passa senza sosta da un lavoretto all'altro, sentendosi sempre più disorientata e insicura. Ma cosa succede se un giorno, in soffitta, mentre rovista in una vecchia valigia alla ricerca di alcune ricette, si imbatte per caso in un plico di lettere scritte nientemeno che dalla trisnonna JoMarch, l'intrepida protagonista di "Piccole donne"? Per Lulu non può esserci rivelazione più grande. Timorosa, ma al massimo dell'eccitazione, serba il segreto tutto per sé e si fa trascinare nel mondo delle sorelle March, pieno di analogie con le inquietudini e le disavventure della sua vivace famiglia. E mentre la saggezza e il coraggio di nonna Jo le scaldano il cuore, Lulu sente crescere dentro di sé una forza inaspettata, che la aiuterà a trovare con passo sicuro la sua nuova strada.

Recensione
Davanti alla parola "seguito" storcete il naso, vi girate dall'altra parte e vi date alla fuga? Bhè in questo caso vi direi , invece, di aspettare un attimo e di dare una possibilità a questo libro, che seguito vuole esserlo ma a modo suo.
L'autrice immagina che le sorelle March abbiano avuto una lunga discendenza ancora viva e vegeta nella Londra dei nostri giorni. Qui, infatti, vivono Lulu, Emma e Sophie, tre sorelle molto legate tra loro proprio come le protagoniste di Piccole Donne. Emma è quella saggia e posata, che lavora e si sta per sposare con l'amore della sua vita; Lulu è molto intelligente, è laureata, avrebbe un grande futuro accademico ma non ne vuole sentir parlare (letteralmente) e passa da un lavoro all'altro, senza sapere cosa fare, neanche dal punto di vista sentimentale; Sophie è l'artista di famiglia, l'attrice dal carattere esuberante e impulsivo. Vivono le loro vite, i loro successi e le loro delusioni, ma su di loro aleggia sempre lo spirito della bis bis bis nonna Jo, eccentrica e volitiva antenata con il pallino per la scrittura. Lulu la conosce un giorno per caso, cercando un ricettario in soffitta, trovando le sue lettere. Leggendole scopre una Jo a lei molto affine sotto molti punti di vista e con lei capirà che in fondo nella vita si può essere se stessi e essere felici.
Il libro ha uno spunto molto carino, un po' continuazione un po' parallelo del celebre romanzo di Louisa May Alcott. Io il libro della Alcott l'ho letto ormai parecchio tempo fa (ma mi è venuta voglia di riprenderlo in mano) e con piacere qui ho ritrovato molti temi, episodi o semplici frasi, che mi hanno fatto affezionare anche a Lulu, Emma e Sophie. Proprio come la famiglia March, anche quella delle nostre tre protagoniste è una famiglia un po' atipica, con una madre, Fee, femminista e hippie, e il padre David, che è oramai assuefatto alle bizzarrie della moglie e delle figlie. 
Ho trovato molto carina l'idea di inserire le lettere sparse nel racconto "moderno", anche senza un filo cronologico, ma solo quando la lettera è necessaria in un determinato momento. Le ho trovate divertenti e, leggendole, vi ho ritrovato la Jo che ricordavo dalla mia infanzia. 
Un bel romanzo che la Donnelly ha sapientemente creato, senza "sfruttare" Piccole Donne, cosa che nessuno gli avrebbe perdonato, ma usandolo con giudizio per creare una sua storia e dei suoi personaggi. 
L'unica pecca è che ogni tanto l'attenzione scemava dietro qualche descrizione troppo prolungata...ma ho voluto cercare il pelo nell'uovo!

Voto...




Eliza
Buongiorno!!
Torna la rubrica del giovedì, Chi ben comincia...ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.


Oggi vi presento l'inizio di un libro che ancora non ho letto , ma che ho acquistato qualche tempo fa, in occasione di una promozione, e che è comunque tra le prossime letture in lista. Si tratta di Red Love di Kady Cross. In libreria ho letto le prime righe e mi era piaciuto, quindi ora le propongo anche a voi...

Red Love
di Kady Cross
ed. Newton Compton
pp. 432
€ 14,90

Londra, 1897
Nel momento stesso in cui vide che il giovane le veniva incontro attraverso il buio corridoio, facendo volteggiare il bastone da passeggio, Finley Jayne comprese che sarebbe stata licenziata prima dell'alba. Il terzo licenziamento in tre mesi.
Si irrigidì e rallentò il passo, ma non si fermò. Tenne la teste bassa, ma fu abbastanza accorta da non perdere l'uomo di vista. Forse lui le sarebbe passato accanto senza notarla, quasi fosse invisibile, come del resto si supponeva fossero tutti i servitori.
Felix August-Raynes era il figlio del padrone. Ventuno anni, alto e magro, con biondi capelli ricci e occhi azzurri. Ogni donna, vedendolo, lo definiva un angelo. Ma chi lo conosceva lo considerava il diavolo in persona. 

Ecco fatto! Voi l'avete già letto?

Alla prossima
Eliza
Buonasera Lettori!
Stavo dando uno sguardo a cosa troveremo prossimamente in libreria e devo dire che ci saranno cose molto interessanti! Ecco qualche titolo che mi ha colpito...

Le sorelle dell'oceano, di Lucy Clarke, ed. Neri Pozza, pp. 352, € 17,00, in uscita il 31 gennaio 2013

Katie stava sognando il mare, le sue acque scure e inquiete, le sue correnti sinuose, la notte in cui viene destata dallo squillo del telefono. Un suono inquietante nel silenzio della tenebra, un suono che annuncia l'incubo in cui, in pochi attimi, precipita la sua esistenza. Giusto il tempo di scostare le coperte, scivolare fuori dal letto, raggiungere il telefono e accorgersi che invece suonano al citofono, aprire la porta di casa e, al cospetto di due poliziotti con gli occhi puntati a terra, ascoltare le parole che non avrebbe mai voluto sentire: «Lei è la sorella di Mia Greene? Ci dispiace molto doverla informare che la polizia di Bali ci ha comunicato che Mia Greene è stata trovata morta. L'hanno rinvenuta ai piedi di una scogliera». Suicidio, secondo la polizia, che a conforto della sua tesi esibisce le affermazioni dei testimoni - una coppia sui trent'anni in viaggio di nozze ha visto Mia, sola, vicinissima al bordo della scogliera - e il referto dell'autopsia, che indica come la ragazza si sia lanciata con la faccia in avanti. Quel che resta di Mia è soltanto il suo diario: una giovane vita ridotta a poche pagine scritte e a molte rimaste bianche per sempre. Katie sa, tuttavia, che le cose non possono essere andate in questo modo. Mia non si sarebbe mai tolta la vita. Due sorelle, un diario misterioso e un viaggio nel profondo del cuore umano.
L'uomo che voleva fermare il tempo, di Mitch Albom, ed. Rizzoli, pp. 280, € 17,00, in uscita il 6 febbraio 2013

Agli albori dell'umanità, il giovane Dor non sa cosa sia il tempo, ma inventa i primi strumenti per misurarlo. Per questo viene rinchiuso per migliaia di anni in una caverna, diventando la personificazione stessa del Padre Tempo. Liberato ai giorni nostri, potrà sottrarsi alla maledizione dell'eternità e ricongiungersi alla moglie perduta solo se riuscirà a insegnare a due mortali il vero senso della vita. I prescelti sono un'adolescente brillante e infelice che ha scelto di morire, e un vecchio miliardario che vorrebbe vivere per sempre. Nel suo nuovo romanzo, Mitch Albom ricorda a tutti noi come ogni vita risponda a un disegno.

Ascend. Il regno ritrovato, di Amanda Hocking, ed. Fazi, pp. 272, € 9,90, in uscita il 07 febbraio 2013

Se in Switched. Il segreto del regno perduto Wendy scopriva la sua vera natura e in Torn. Ritorno al regno perduto si trovava a dover scegliere tra istinto e ragione, ora la nostra eroina si trova ad avere l'intero destino di un mondo tra le mani.
Siamo alla resa dei conti finale e Wendy Everly si trova di fronte a una scelta impossibile. Ormai è una donna pienamente consapevole dei suoi poteri, ma l’unico modo per salvare i Trylle dal loro nemico mortale è sacrificare se stessa. Se non si arrenderà ai Vittra, il suo popolo dovrà affrontare una brutale guerra, ma come può Wendy abbandonare tutti i suoi amici, anche se questo fosse l’unico modo di salvarli?
La principessa deve anche decidere chi amare, se Finn o Loki, a entrambi i quali è profondamente legata. Uno di loro due è la sua anima gemella e l’ha capito solo nel momento del più grave pericolo.
Il destino di un intero mondo è nelle mani della ragazza, che seguendo il suo cuore arriverà dove nessuno era mai riuscito, là dove i due popoli conosceranno per la prima volta la pace.

Alla prossima
Eliza
Buongiorno lettori!
Stamattina mia sorella mi ha portato un po' di libri che lei ha già letto così da poterli leggere a mia volta. Oramai la mia pila, sia reale che virtuale, è arrivata alle ad alte vette...! Un po' di titoli li ho già caricati nel progetto lettura, se siete curiosi lo trovate qui e sempre nel menù al titolo del blog!!
Veniamo ora alla rubrica del mercoledì, W...W...W...Wednesdays, ideata dal blog Should Be Reading. Per partecipare basta rispondere alle tre domandine che vi riporto qui sotto...

1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
    Le lettere segrete di Jo di Gabrielle Donnely


2. What did you recently finish reading? (Qual'è il libro che hai appena finito di leggere?)
Visto che ho appena finito due libri praticamente in contemporanea ve li segno tutti e due...
    Il seggio vacande di J.K. Rowling
    Switched. Il segreto del regno perduto di Amanda Hocking



3. What do you think you'll read next? ( Quale sarà la tua prossima lettura?)
    Chosen di P.C. & Kristin Cast


Alla prossima
Eliza
Buongiorno lettori!
Oggi è il giorno della rubrica Teaser Tuesdays, inventata dal blog Should Be Reading. Ecco le regole da seguire per poter partecipare...

  1. Prendi il libro che stai leggendo
  2. Apri una pagina a caso
  3. Trascrivi un breve pezzo, facendo attenzione a non fare spoilers
  4. Riporta titolo e autore del libro
L'estratto casuale di questa settimana è tratto da Le lettere segrete di Jo di Gabrielle Donnelly...

Le lettere segrete di Jo
di Gabrielle Donnely
ed. Giunti
pp. 400
€6,90

Non aveva ancora parlato delle lettere a nessun famigliare, benchè sapesse di non poter mantenere per sempre il segreto: un giorno le avrebbe portate di sotto per mostrarle agli altri. Eppure aveva deciso che non sarebbe stato un gesto casuale: avrebbe cercato una bella scatola in cui metterle e scelto un momento adatto per donarle, in modo consono e con la solennità che meritavano, alla madre per Natale o a Emma poco prima delle nozze. A dire il vero non aveva troppa fretta. Una volta esibite, le lettere non sarebbero state più soltanto sue ma di tutta la famiglia, a disposizione per essere esaminate e scambiate, commentate da Fee e da Emma, lette ad alta voce con pathos da Sophie, di certo fotocopiate e mandate a Boston da zia Amy per farne chissà cosa e mostrarle a chissà chi. Per il momento però, dato che nessuno oltre a lei era al corrente della loro esistenza, la tenace, strana e difficile nonna Jo, che aveva lottato contro il mondo e infine trovato l'amore, era tutta sua e Lulu sentiva il bisogno di avere qualcosa di solo suo.

E' un libro carino, che viaggia tra la famiglia March del passato e quella, dei discendenti, del presente. Sono proprio curiosa di vedere come prosegue...

Alla prossima
Eliza

Buon lunedì a tutti!
Oggi è una giornata un po' particolare perchè ricorre un anniversario che, per un amante di Jane Austen come me, non può certo sfuggire: il 28 gennaio 1813 venne pubblicato, anonimo, Pride and Prejudice.
Il libro forse più famoso di Jane Austen nasce in realtà molto prima, quando l'autrice ha appena 22 anni, con il titolo Firth Impressions; per poi essere ripreso e rimaneggiato fino alla pubblicazione del 1813 (sotto il nome "dall'autore di Ragione e Sentimento").
In questo libro Jane Austen da tutta se stessa e in ogni pagina c'è lei, in ogni personaggio, in ogni ambiente. Fin dalla prima pagina, fin dal famoso incipit, Jane Austen da una svolta al romanzo contemporaneo. Scrivendo questa storia, per altro in se semplice, riporta tutto il suo mondo e ci fa conoscere un'epoca a noi molto lontana, ma in qualche modo vicina. Crea una vera  e propria magia, un qualcosa che, nonostante i 200 anni passati, ci porta ancora a leggere e rileggere questo meraviglioso libro.
Non dimentichiamoci poi che è una dell più belle storie d'amore mai scritte, tra Elizabeth e Mr. Darcy, lei giovane, intelligente e pungente ragazza della campagna inglese, lui gentiluomo per antonomasia. Tutto gira intorno alle prime impressioni che l'uno di fa sull'altra e viceversa, in un ricorrersi, scontrarsi e allontanarsi continuo.


Qualche tempo fa ho acquistato Lettere di Jane Austen (ed. Costan&Nolan), una lettura molto bella perchè ci permette di conoscere una Jane Austen quotidiana proprio sbirciando tra le sue , ahimè poche, lettere. Vi propongo qui una lettera scritta da Jane (eh per me è come una sorella oramai...) a Cassandra da Chawton il  venerdì 29 gennaio 1813 in cui le annuncia la pubblicazione...

Chawton, venerdì 29 genn.
[...]
Voglio dirti che è arrivato il mio adorato "bambino" da Londra; mercoledì ne ho avuto una copia, mandata per mezzo di Falknor, con tre righe di Henry per dire che ne aveva data un'altra a Charles e inviata una terza, con la diligenza, a Godmersham: proprio i due ambienti in cui meno desideravo si diffondesse. 
[...]Oggi per la prima volta, l'annuncio è sul nostro giornale: 18 scellini. Dovrà chiedere £ 1,1 s. per i due prossimi e £ 1,8 s. per il più stupido di tutti. Scriverò a Frank per non fargli pensare che lo trascuro. Miss Benn ha pranzato da noi proprio il giorno in cui sono arrivati i volumi; la sera, ci siamo messi d'impegno e le abbiamo letto metà del primo, premettendo che, avendo saputo da Henry che sarebbe stata pubblicata una tale opera, lo avevamo pregato di mandarcela appena forse apparsa. [...] Se si è divertita povera anima! Non poteva essere diversamente, sai, con due tipi come noi a dare il "la", ma pare che ammiri davvero Elizabeth: devo confessare che la trovo la creatura più deliziosa che mai sia apparsa sulla carta stampata e non so proprio come farò a sopportare quelli cui almeno lei non piacerà. [...]
Lettere

di Jane Austen
ed. costa&nolan
pp. 355
€ 8,60

E qualche giorno dopo, sempre in una lettera alla sorella Cassandra, aggiungeva...

Chawton, giovedì 4 febbr.
[...] Nell'insieme comunque, mi sento discretamente tronfia e soddisfatta. L'opera è un po' troppo leggera e brillante e spumeggiante. Ci vorrebbe qualche ombra, ci vorrebbe, qui e là, qualche altro capitolo lungo e piemo di buonsenso, se possibile, o, altrimenti, di solenni, speciose sciocchezze su qualcosa che non abbia nulla a che fare con la trama. [...]

Per me Jane è stata una scoperta fondamentale che mi ha veramente portato nel mondo della lettura in senso pieno. Ricordo ancora con gioia la prima volta che ho letto Orgoglio e Pregiudizio: avrò avuto 13 anni circa e passai un'intera domenica, per altro freddissima, a leggere e leggere, a far la conoscenza di Elizabeth, a invaghirmi come una pazza di Mr Darcy, a prendere in giro Mr Collins. E sicuramente oggi riprenderò in mano la mia copia ingiallita, la stessa di 18 anni fa, e rileggerò questo libro meraviglioso.
Grazie Jane!

Eliza
Ciao a tutti!
Oggi ben due recensioni in un'unica giornata. Eh si, visto che sono stata a casa ho approfittato del pomeriggio tranquillo per finire Switched. Il segreto del regno perduto di Amanda Hocking, di cui sicuramente avete già sentito parlare, se non altro per la tenacia dell'autrice nel pubblicarlo prima privatamente e per il successo mediatico che poi ha avuto in breve tempo.

Switched. Il segreto del regno
perduto
di Amanda Hocking
ed. Lain
pp. 320
€ 12,00

Trama
All’età di sei anni, Wendy Everly viene aggredita dalla madre con un affilato coltello da cucina: la vuole uccidere perché è convinta che sia un mostro scambiato nella culla al posto del suo vero figlio. La ragazza sopravvive e la madre viene rinchiusa in una clinica psichiatrica. Sarà solo undici anni più tardi che Wendy capirà che sua madre forse non aveva tutti i torti. Con l’aiuto di un cercatore di Trylle, Finn Holmes, Wendy si ritrova in un mondo di cui non conosceva l’esistenza e scopre finalmente la sua vera identità: è una principessa troll del Clan Trylle, una changeling scambiata con un neonato. Finn la riporta a casa, dov imparerà a usare i poteri che fin dall’infanzia ha saputo di avere. Cosa si prova a passare da una vita ordinaria a diventare una principessa troll?

Recensione
Devo dire che il libro è carino ma personalmente non trovo sia nulla di eccezionale. Sicuramente è una piacevole lettura, ben scritta, ma la storia mi ha poco conquistata. 
La storia parte con uno spunto molto interessante...Wendy ha diciassette anni e ha avuto un'infanzia a dir poco difficile, il padre è morto suicida e la madre, quando aveva 6 anni, ha cercato di ucciderla farneticando che lei non era la bambina che aveva partorito. Da allora Wendy ha sempre vissuto col fratello maggiore Matt e con la zia Maggie, trasferendosi spesso e cambiando scuole. Dopo aver incontrato Finn, Wendy scopre effettivamente di essere stata scambiata alla nascita e di essere una Trylle, cioè un troll. Questo inizio mi è piaciuto molto, primo perchè ci presenta una situazione difficile ma anche molto particolare per la protagonista e poi perchè tra i tanti vampiri, streghe e fate spunta fuori una "creatura" un po' fuori dagli schemi, il troll, quindi non una scelta scontata. 
La storia segue poi una certa linearità, senza eccessive scosse o colpi di scena. E qua sta uno dei difetti di questo libro, è un po' piatto e abbastanza prevedibile. In alcuni momenti mi è sembrata ci fosse una certa fretta ad arrivare in un determinato punto della storia, come se ci fosse un'accellerata improvvisa che però stona con il resto. Inoltre l'ho trovato poco approfondito. L'autrice sfiora appena i personaggi, non li delinea molto, o meglio, ci prova in alcuni momenti, soprattutto con Wendy, ma non ci riesce in pieno. 
La scrittura è comunque piacevole e fluida. 
Leggero sicuramente gli altri due libri per vedere come evolve la storia, sperando che il racconto si faccia un po'più intenso, meno frettoloso. 
Ultima cosa: molto bella la copertina!

Voto...




Alla prossima
Eliza
Buona domenica lettori!
Finalmente il sole splende! Fa freddino, ma almeno l'umore è alto.
Oggi torno con una recensione. Il libro in questione è noto e stranoto, come la sua autrice...si tratta de Il Seggio Vacante di J.K. Rowling. Ho iniziato a leggerlo molto incuriosita di questa nuova avventura della mamma di Harry Potter e ho cercato di farlo eliminando dalla mia testolina i ricordi del maghetto, di Ron , Hermione, Hogwarts, ecc., cosa non molto facile. Anzi credo che una certa tendenza al paragone sia inevitabile, soprattutto se i 7 libri di Harry Potter vi hanno catturato, come è capitato a me.

Il Seggio Vacante
di J.K. Rowling
ed. Salani
pp. 512
€ 22,00

Trama
Per la cittadina di Pagford, la morte improvvisa di Barry Fairbrother è uno shock. In apparenza, Pagford è un ridente villaggio inglese, con la sua piazza del mercato lastricata in pietra e la sua antica abbazia. Dietro questa bella facciata, invece, c'è una cittadina in guerra. Guerra dei ricchi contro i poveri, dei figli verso i genitori, delle mogli con i mariti, degli insegnanti con gli allievi. Pagford non è quello che sembra. Attorno al seggio lasciato vuoto da Barry nel consiglio municipale si scatena la guerra più feroce che Pagford abbia mai vissuto: chi uscirà vincitore da un confronto gravido di passioni, ambiguità e colpi di scena?

Recensione
Cosa esattamente mi aspettassi non lo so,  il libro in se mi è piaciuto ma...si c'è un ma...andiamo con ordine!
La storia prende le mosse dalla morte di Berry Fairbrother, consigliere municipale di Pagford, apparentemente amato e stimato da tutti, ma sotto sotto odiato da molti. Ma la sua morte è solo l'inizio di un intricato racconto di vite tra le più diverse. Si perchè la Rowling ci racconta la storia di tantissimi personaggi, facendoli parlare tutti, raccontare la loro (triste per lo più) storia e facendoci vedere la vita di questo paesino attraverso i loro occhi. E' una storia dura e aspra, fatta di vite infelici e violente, con personaggi che in perenne lotta tra loro. Ci sono padri che picchiano i figli, figli che odiano  e tradiscono i padri, mogli che non sopportano i mariti, insomma niente affatto la cittadina pacifica ed idilliaca che si mostra con le sue strade pulite e i fiori nella piazza centrale. 
E' una storia per adulti, non per ragazzi, e di questo va dato merito alla Rowling, che ha completamente cambiato strada rispetto ai successi precedenti. Ma attenzione! Lo stile di J.K. Rowling è ovunque, nella descrizione della cittadina, nella caratterizzazione dei personaggi, nei loro pensieri, nelle loro parole. 
Come vi dicevo, ho cercato di leggerlo libera dai "pregiudizi" derivati dalla lettura delle avventure di Harry Potter, ma non credo di esserci completamente riuscita. Mentre leggevo continuavo a cercare elementi che mi rimandavano ai libri precedenti, e, non so se la mia fantasia ha volato troppo oltre, ma qualcosa mi è saltato all'occhio: il contrasto tra Pagford e Filds mi ha ricordato Diagon Alley e Notturn Alley, Simon Price è una versione ancora più orribile di zio Vernon, ... 
La storia l'ho trovata abbastanza forte, forte anche un po' troppo, soprattutto nel finale (non vi preoccupate, niente spoilers!), veramente triste. Tutto il libro, dalla prima all'ultima pagina, è impregnato da questo misto di apatia, odio e infelicità, e questo, non so,ma l'ho trovato un po' stridente con lo stile della Rowling. Forse è per questo che alla fine sono rimasta un po' perplessa, e mi fa dare il voto che ho dato. 

Voto...




Alla prossima
Eliza
Buongiorno lettori!


Questo giovedì si apre con il settimo appuntamento con la rubrica Chi ben comincia... ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. Le regole sono poche e semplici:
  • prendi un libro dalla tua libreria
  • trascrivi le prime righe (possono essere 10, 15, 20 righe)
Oggi vi propongo un libro un po' particolare, Il sangue e il potere. Processo a Giulio Cesare, Tiberio e Nerone di Corrado Augias e Vladimiro Polchi. Tutti conosciamo le imprese di Cesare, Tiberio e Nerone, ma sappiamo anche che furono duramente criticati dai loro contemporanei e dalla storia...e se li portassimo in un vero tribunale? Se potessimo sentire i testimoni? Se loro potessero difendersi? Ecco come hanno impostato Augias e Polchi questo libro, tre pièce teatrali, tre processi, ma tante sentenze. 

Il sangue e il potere.
Processo a Giulio Cesare,
Tiberio e Nerone
di Corrado Augias e
Vladimiro Polchi
ed. Einaudi
pp. 99
€10,00

L'imputato
Caio Giulio Cesare, nato a Roma il 12 luglio del 100 a.C. Figlio di Gaio Giulio Cesare. Rampollo di una delle più antiche famiglie patrizie, la gens Giulia, presunto discendente da Iulio, figlio di Enea e nipote di Venere.
[.../cit. Montesquieu]
[.../cit. Svetonio]

I capi di imputazione
L'imputato è accusato di essersi impossessato di denaro pubblico e di aver corrotto i costumi. Di aver ucciso e reso schiavi uomini e donne, vecchi e bambini, in violazione dello ius gentium, che giustifica la violenza solo per la protezione della Repubblica. E, infine, di aver passato in armi i confini della Repubblica, cercando di farsi re.

I testimoni
Cleopatra, regina d'Egitto: potente signora, che amò Cesare, fu da lui riamata e per amore mise a repentaglio il suo regno.
Vercingetorice, re degli Averni e figlio di Celtillo: valoroso condottiero della causa e della difesa del popolo dei Galli.
Calpurnia, la moglie: colei che più gli fu vicina, fino agli ultimi istanti.
Bruto, figlio di Servilia: colui che uccise il padre. "Per molte età future - disse dopo il tirannicidio - questa nostra grandiosa impresa sarà rivissuta in Stati ancora da nascere, in lingue ancora ignote".

Un'amante della storia come me, nonchè archeologa (non più praticante, ahimè, per cause di forza maggiore), non poteva perdersi questo libro, semplice e diretto, ben strutturato. e soprattutto mi è piaciuta l'idea dei processi!

Alla prossima 
Eliza

Buongiorno cari lettori!
Finalmente il sole è tornato sulla costa romagnola! Era ora! Anche se il freddo e l'umido imperversano! Sono incredibilmente sopravvissuta alla riunione di condominio di ieri sera, dove ho litigato per mezz'ora con la mia nuova vicina che pensa bene di mettersi a trapanare alle 10 di sera...Ditemi un po' voi...E voleva pure averci ragione, nonostante l'amministratore le abbia detto più volte che non si fa...Bhà!
Ma veniamo a cose ben più piacevoli! Il mercoledì torna la rubrica W...W...W...Wednesdays, ideata dal blog Should Be Reading, con la quale vi tengo informata dei libri appena finiti, di quelli che sto leggendo e di quelli che sono in cima alla pila da leggere! Per partecipare basta rispondere alle tre domandine che seguono...

1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
     Il seggio vacante di J. K. Rowling


2. What did you recently finish reading? (Qual'è il libro che hai appena finito di leggere?)
     Promessa di sangue di Richelle Mead


3. What do you think you'll read next? ( Quale sarà la tua prossima lettura?)
    Ne ho già due in programma
    Switched. Il segreto del regno perduto di Amanda Hocking
    Le lettere segrete di Jo di Gabrielle Donnely



Alla prossima
Eliza
Buon pomeriggio ragazzi!
E' martedì (oddio, mi sono ricordata ora che stasera ho la riunione di condominio...Aiuto!! Qualche volontario che vuole prendere il mio posto??) e come tutti i martedì, almeno da 10 settimane a questa parte, torna la rubrica Teaser Tuedays, creata dal blog Should Be Reading. Ecco le regole da seguire per partecipare....
  1. Prendi il libro che stai leggendo
  2. Apri una pagina a caso
  3. Trascrivi un breve pezzo, facendo attenzione a non fare spoilers
  4. Riporta titolo e autore del libro
Il libro che sto leggendo in questo momento è Il Seggio Vacante di J. K. Rowling, ed ecco il breve estratto preso a caso...

Il seggio vacante
di J. K. Rowling
ed. Salani
pp. 512
€ 22,00

Per tutta la vita di Andrew, Simon era stato orgogliosamente prigioniero del proprio disprezzo per l'umanità e aveva fatto della sua casa una fortezza contro gli assalti del mondo, nella quale la sua volontà era legge e il suo umore faceva il bello e il brutto tempo. Crescendo, Andrew aveva capito che l'isolamento quasi assoluto della sua famiglia non era normale e aveva cominciato a vergognarsene un po'. I genitori degli amici gli chiedevano dove abitava, non riuscendo a farsi venire in mente la sua famiglia; e gli buttavano lì qualche domanda sulle intenzioni della madre o del padre di partecipare a eventi sociali o raccolte di fondi. Certe volte ricordavano di aver visto Ruth alla scuola elementare, quando le mamme si raccoglievano davanti l'uscita in attesa dei figli. Lei era molto più socievole di Simon. Forse, se non avevsse sposato un uomo tanto chiuso, sarebbe stata un po' come la madre di Ciccio, che vedeva le amiche a pranzo o a cena e partecipava attivamente alla vita di Pagford.
Le rare volte che Simon si trovava a tu per tu con qualcuno che secondo lui valeva la pena di corteggiare, assumeva quel tono ipocrita da grand'uomo che a Andrew faceva rivoltare le budella. Simon gli parlava sopra, faceva battute grossolane e spesso urtava la sensibilità altrui con gaffe di ogni genere, perchè delle persone con cui era costretto a conversare non sapeva niente e non gli importava niente. 

Sicuramente la Rowling con questo libro si è voluta scrollare di dosso il marchio Harry Potter, ma ancora non sono sicura (non sono neanche a metà) dell'effettivo successo di questo tentativo...Soprattutto l'inizio l'ho trovato un po' lento...ma staremo a vedere!

Alla prossima
Eliza
Buona domenica ragazzi!
Eccomi ancora qui a indicarvi cosa mi ha colpito tra i libri che troveremo nei prossimi giorni in libreria...


Odyssea. Oltre il varco incantato, di Amabile Giusti, ed. Dalai, pp. 368, € 15,90, in uscita il 22 gennaio 2013

Se potesse, Odyssea, chiederebbe molte cose a sua madre. Ad esempio perché da anni sono costrette a vivere come fuggiasche, senza una meta, una casa e, soprattutto, senza un padre. Finché una notte, attraversando un varco magico nascosto nel bosco, la riporta a Wizzieville, dove è nata, e lei scopre di appartenere a una cerchia di persone dotate di rari poteri. Incredula, Odyssea si getterà nella nuova vita, ma si accorgerà presto che dietro la facciata idilliaca e fatata di Wizzieville brulica il Male. Un nemico, che perseguita la sua famiglia da generazioni, è tornato sotto mentite spoglie per ucciderla. Come se non bastasse l’amore la coglie di sorpresa. Jacko, un misterioso e impavido ragazzo che, a differenza degli altri, la tratta senza cerimonie, devasta il suo cuore inesperto. Ma come mai tutti lo disapprovano e lo temono? Può fidarsi di lui? Odyssea è combattuta, ma non può concedersi errori. Il nemico è in agguato. Potrebbe essere ovunque, potrebbe essere chiunque.

L'albero dei segreti, di Sarah Addisono Allen, ed. Sonzogno, pp. 256, € 17,00, in uscita il 23 gennaio 2013

Tanto tempo fa, l'imponente palazzo vittoriano in cima alla collina era proprietà della famiglia di Willa Jackson. Poi quell'edificio abbandonato divenne il simbolo della rovina dei Jackson e di tutto ciò da cui Willa aveva deciso di fuggire. Da qualche anno la donna si è rifugiata ai margini della vita del paese, a gestire un negozio di articoli sportivi - rigorosamente biologici - e un baretto dal quale provengono deliziosi profumi di torte e biscotti al caffè per la gioiga dei visitatori. Ma un giorno willa riceve una busta sulla quale riconosce l'elegante firma della sua ex amica del cuore, Paxton Osgood. All'interno, un invito impossibile da ignorare perchè riguarda proprio quell'antica dimora di cui ora sono proprietari gli Osgood.
Ecco che il passato sembra tornare a perseguitare l'ultima discendete dei Jackson, costringendola a riaprire il cancello del misterioso giardino dove sta per venire alla luce un segreto rimasto sepolto per decenni. un segreto che cambierà la vita di Willa e della sua amica in un modo che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Il diario del vampiro. Luna piena, di Lisa J. Smith, ed. Newton Compon, pp. 336, € 12,90, in uscita il 24 gennaio 2013

Dopo essere sfuggiti agli orrori della Dimensione Oscura e aver sventato la terribile minaccia che incombeva su di loro, Elena e i suoi amici sono ansiosi di lasciarsi il passato alle spalle per iniziare una nuova vita al Dalcrest College, lo stesso campus in cui si sono incontrati e innamorati i genitori di Elena. Tuto inizia sotto i migliori auspici: Elena e Stefan sono più affiatati che mai e con Bonnie, Meredith e Mat al suo fianco, la ragazza è convinta che stia per cominciare l'anno più bello della sua vita. Persino Damon sembra cambiato e pare andare d'accordo con tuti. Ma quando gli studenti del campus cominciano misteriosamente a scomparire, si fa strada l'inquietante sospetto che le tenebre di Fell's Church li abbiano seguiti. Per scoprire cosa stia accadendo possono contare solo su loro stessi, proteggendosi l'un l'altro, perché ogni nuovo arrivato è un potenziale nemico. Riusciranno a mettere da parte vecchi rancori e gelosie per fronteggiare ancora una volta il male?

La cucina degli ingredienti magici, di Jeal McHenry, ed. TEA, pp. 280, € , in uscita il 24 gennaio 2013

Dopo l'improvvisa scomparsa dei genitori, Ginny, una ventiseienne riservatissima e patologicamente timida, abituata a vivere in un suo mondo protetto fra le pareti domestiche, cerca consolazione nella cucina di casa e fra le ricette di famiglia. Da sempre cucinare è per lei una scappatoia quando non riesce a reggere l'angoscia, ma questa volta il profumo corposo e piccante della zuppa della nonna fa apparire in cucina un ospite inatteso: il fantasma della nonna stessa, morta vent'anni prima, che le sussurra una frase sibillina: "Non permetterglielo!" prima di scomparire. Un ammonimento che la mette in allarme... Che cosa non deve permettere? E a chi? Forse alla sorella Amanda che, abituata a organizzare tutto, ha deciso di vendere la casa in cui hanno vissuto i genitori e la sorella fino a quel momento? Ginny non avrebbe mai pensato di doversi trasferire, ma ormai rassegnata all'idea, incomincia a radunare le cose a cui tiene di più e in questa sua ricerca scopre dei segreti sepolti negli angoli più remoti: una lettera della madre nascosta nel camino della camera da letto, fotografie del padre con una donna di cui lei ignora l'identità. Via via più desiderosa di conoscere la verità, pensa di trovarla nelle parole dei suoi cari richiamandone i fantasmi attraverso le ricette da loro ereditate...

Cosa indossare al primo appuntamento, di Trisha Ashley, ed. Newton Compton, pp. 416, €9,90, in uscita il 31 gennaio 2013

Nello sperduto paesino di Sticklepond è nato un negozio che è il sogno di tutte le donne: La scarpetta di Cenerentola. Qui, la giovane e intraprendente Tansy Poole offre alle novelle spose un'ampia scelta tra sandali, stivaletti, décolleté, ma anche deliziose scarpe di cioccolato! Tansy è orgogliosa del successo della nuova attività. Se solo la sua vita privata fosse altrettanto felice! E invece deve vedersela con un fidanzato che la vuole magra e perfetta, per non parlare delle ultime deprimenti rivelazioni in famiglia. Ma c'è una persona che sta per rompere la monotonia delle sue giornate: lo schivo e riservato attore Ivo Hawksley, che abita in un cottage accanto alla Scarpetta di Cenerentola e detesta Tansy, il suo negozio e le donne che ogni giorno disturbano la sua quiete. Ma Ivo ha un segreto. Un segreto che presto lo avvicinerà a Tansy molto più di quanto entrambi avrebbero mai immaginato.

Alla prossima
Eliza
Buona sera lettori!
Eccomi con una nuova recensione! Questa volta si tratta del quarto capitolo de L'accademia dei vampiri, e cioè Promessa di sangue di Richelle Mead.

Promessa di sangue
di Richelle Mead
ed. Rizzoli
pp. 414
€18,00
Trama
Per onorare una promessa Rose lascia l’Accademia dei Vampiri prima di diplomarsi e abbandona la sua migliore amica Lissa. Non è una scelta facile, ma non può fare altrimenti. Dimitri, suo maestro nonché grande amore, è stato morso e portato via dai crudeli Strigoi durante l’ultimo combattimento. Ormai si è trasformato e Rose deve ucciderlo, come avrebbe voluto lui, per porre fine a quella sua vita insensata. Il viaggio alla ricerca di Dimitri è lungo e pieno di incognite. Lo troverà? E se mai lo trovasse, avrà il coraggio di conficcare un paletto d’argento nel cuore dell’uomo che ha amato alla follia? O sarà lui a ucciderla prima che lei faccia la mossa giusta?

Recensione
Nel terzo libro, ammettiamolo, abbiamo pianto calde lacrime assieme ad una Rose distrutta per la sorte capitata a Dimitri. Testarda e risoluta decide di abbandonare la scuola e Lissa e di andare alla ricerca del suo amore, non più tanto segreto, per mantenere un promessa silenziosa che si erano scambiati tempo prima...meglio la morte che Strigoi. Da qui parte il quarto capitolo della saga, forse quello che mi ha colpito più emotivamente. Rose qui è molto più fragile e combattuta, all'inizio non sa cosa fare, ha una meta vaga ma non un vero piano, una parte di lei spera di trovare Dimitri, una parte ha paura di farlo. Nella sua mente rimbomba la parola morte, quella di Dimitri o la sua, non importa, basta smettere di soffrire. Ma a metà del libro le sia affaccia una nuova prospettiva....e se anche lei diventasse Strigoi? 
La prima parte del libro mi è sembrata un po' troppo lenta e un po' scollegata dal resto, cosa credo voluta, come se si volesse creare un netto contrasto tra la Rose pre e la Rose post incontro fatale con Dimitri. Da metà libro invece la storia si velocizza e diventa un vero e proprio turbine di eventi e sensazioni. 
Il personaggio di Rose in questo libro mi sembra mutare notevolmente rispetto ai precedenti; se prima era la ragazza forte, testarda e un po' aggressiva, ora viene sviluppato molto il suo lato più intimo e personale.Una cosa che ho notato è che Rose piange molto più spesso, cosa che mi ha fatto molta tenerezza.
Adoro senza riserve Adrian, sempre al posto giusto e nel momento giusto con la sua ironia pungente...giuro, me ne sono innamorata! Mi ha invece un po' deluso Christian, che avrà anche avuto tutte le sue ragioni, ma verso la fine mi è sembrato un po' un bimbo testardo.
In questo quarto libro incontriamo tantissimi nuovi personaggi, Sidney, la famiglia di Dimitri, il misterioso Abe (tenetelo d'occhio ragazzi!!)...in linea di massima mi sono piaciuti tutti, li ho trovati ben descritti e soprattutto ben inseriti nella storia. 
La lettura scorrevole e fluida, caratteristica principe dello stile della Mead, che riesce, in poche righe, a farti affezionare a personaggi e luoghi. L'unica pecca per me rimane l'inizio del libro, che impiega qualche capitolo ad ingranare. 

Voto...





Alla prossima
Eliza

Gli altri libri della saga de L'accademia dei vampiri:




  1. L'accademia dei vampiri
  2. Morsi di ghiaccio
  3. Il bacio dell'ombra
  4. Promessa di sangue
Buongiorno ragazzi!
Il giovedì è oramai il giorno della rubrica Chi ben comincia...creata da Alessia del blog Il profumo dei libri. Vi presenterò anche oggi l'inizio di un libro preso dalla mia libreria.


Oggi, vi avverto subito, vi prporrò un caso un po' particolare, prima di tutto perchè le righe che vi riprodurrò non sono propriamente del libro ma della presentazione, secondo poi perchè il libro che ho scelto è a metà tra il saggio e un lungo reportage giornalistico su un avvenimento che magari non in tanti ricordano. Il libro in questione è Sulla pelle viva.Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont di Tina Merlin. E' un po' che vi volevo parlare di questo libro. Non so se se tutti conoscete l'argomento: parla della catastrofe della diga del Vajont, il 9 ottobre 1963, 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal fianco del monte Toc e cadono nel lago artificiale creato dietro la diga, sollevando un'enorme onda d'acqua che in pochi minuti si rovescia a valle portando via paesi interi e persone. Ecco nel suo libro la Merlin ci parla di tutta la storia che ha portato alla costruzione della diga e a questa tragedia. Un libro a mio giudizio molto bello e toccante che va letto. Lo so mi sto dilungando, ma abbiate un po' di pazienza...La presentazione alla mia edizione del libro è stata scritta da Marco Paolini che ha realizzato e portato in giro per l'Italia un spettacolo teatrale su questa catastrofe (credo di averlo visto anche su youtube, vi consiglio di guardalo)...

Ci sono incontri che ti cambiano la vita.
Persone straordinarie che ti comunicano qualcosa che entra a far parte di te. A volte sono stimoli, a volte dubbi, a volte idee. Emozioni, storie, passioni. A volte sono un pugno nello stomaco che ti toglie il fiato, che ti lascia dentro una rabbia e un senso di ingiustizia subito intollerabile, ingiusta. Questo, per me, è stata Tina Merlin.
Non l'ho mai conosciuta di persona, ma l'incontro c'è stato ugualmente attraverso le pagine di questo libro. Le storie non esistono finchè non c'è qualcuno che le racconta. Latragedia del Vajont esisteva, eccome!
Sulla pelle viva. Come si
costruisce una catastrofe.
Il caso del Vajont
di Tina Merlin
ed. Cierre
pp.192
€11,50

Ecco. Poche righe che al di là della loro bellezza, danno anche l'idea di quello che è stata la Merlin in questa storia, non una semplice osservatrice. E' una scelta un po' particolare, ma questo libro mi è rimasto nel cuore, anzi ci ha scavato un piccolo solco che mi aiuta a non dimenticare, mai!

Alla prossima
Eliza
Buongiorno amici lettori!
Oggi è una giornata veramente tristanzuola dal punto di vista climatico, minaccia pure neve! Ma è anche mercoledì, quindi giornata della rubrica W...W...Wednesdays, ideata dal blog Should Be Reading, con la quale vi parlo dei libri che ho letto, di quelli che sto leggendo e di quelli che sto per leggere. Per partecipare basta rispondere alle seguenti tre domandine...

1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
    Promessa di sangue di Richelle Mead



2. What did you recently finish reading? (Qual'è il libro che hai appena finito di leggere?)
    Il bassotto e la regina di Melania G. Mazzucco


3. What do you think you'll read next? ( Quale sarà la tua prossima lettura?)
    Il seggio vacante di J. K. Rowling


Alla prossima
Eliza
Buongiorno ragazzi!
Qualche tempo fa vi annunciai l'uscita di questo libro di Melania G. Mazzucco Il bassotto e la regina. Visto che in questo periodo sono in vena di favole ho pensato di leggerlo ed ecco la mia recensione...
Il bassotto e la regina
di Melania G. Mazzucco
ed. Einaudi
pp. 101
10,00 euro

Trama
Platone è un bassotto dal pelo lungo e la coda a pennello. Un cane da salotto, di quelli nati per fare compagnia agli uomini. A Yuri, per esempio, studente di filosofia "con gli occhiali sempre appannati". Ma durante le vacanze Yuri segue Ada su una nave da crociera, lasciando il bassotto alle cure del portiere. E proprio nella solitudine della notte di Natale avviene per Platone l'incontro che gli cambierà la vita. Nella cantina del palazzo, il Tatuato nasconde scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a sonagli, una vecchia tartaruga leopardo di nome Leo, e lei, la Regina, un'elegante levriera afghana, giovanissima, "poco più che un gomitolo di neve". Per Platone è il colpo di fulmine. Ma il cuore della Regina è altezzoso, e neanche le canzoni che il bassotto intona giorno e notte per tenerle compagnia riescono a sedurla. A raccontarci questa storia tenera e profonda, dal suo osservatorio speciale tra le foglie di un albero, un pappagallo che conosce tutte le lingue del mondo, e tutte le pieghe dell'anima. Una favola per chi crede che niente è impossibile.


Recensione
Leggendo il riassuntino della trama avevo immaginato che sarebbe stata una storia non allegrissima, ma sinceramente non immaginavo neanche questo...E' veramente una storia triste, soprattutto per una col cuoricino di marzapane come me. Sarà che a me gli occhietti di cani gatti, pappagalli, criceti, ricci, ecc mi conquistano in un attimo e mi porterei  a casa tutta l'arca di Noè (per fortuna mia madre mi riporta sempre coi piedi per terra...)....Ma questa storia mi ha letteralmente spezzato il cuore, giuro che ho iniziato a piangere da pagina 3 fino alla fine! Già solo sta cosa che Yuri, il protagonista "umano" della storia, prende e parte per una crociera e lascia il povero bassotto tutto solo a casa...no no non voglio pensarci!! E questo non è il peggio! Ma non ve lo svelerò....vi lascio però un consiglio: se come me avete il cuore tenero e la lacrima facile davanti agli animali allora lasciate perdere!
La storia, tristezza a parte, è una bella storia, ben articolata e ben scritta, quasi una favola, con il avventure e disavventure del nostro piccolo eroe e un bel lieto fine, che almeno ci ripaga della tristezza. La narrazione avviene da un punto di vista particolare, quello di un pappagallo che vola in giro e osserva e narra tutto, giudicando ma anche consigliando. Una trovata per me vincente. 
Il vero protagonista è Platone un bassotto, dolce e semplice e col cuore grande che forse solo gli animali possono avere. 
Il libro in se mi è piaciuto, però mi ha veramente lasciato l'amaro in bocca e una gran tristezza addosso, nonostante il bel finale....Capiamoci, so che certe cose esistono, anzi esiste anche di peggio, ma leggerlo...Per questo ho deciso di assegnare a questo libro 4 gufetti (la mia versione delle 4 stelle), perchè nonostante la tristezza profonda che mi ha lasciato è una bella storia di amore e di amicizia, che ci insegna a non disperare mai e ci lascia anche molto su cui riflettere...

Voto...




Alla prossima
Eliza
Buongiorno lettori!
Come tutti i martedì torna la rubrica Teaser Tuesday introdotta nel magico mondo dei blog dal blog Should Be Reading. Ecco le regole per poter partecipare...

  1. Prendi il libro che stai leggendo
  2. Apri una pagina a caso
  3. Trascrivi un breve pezzo, facendo attenzione a non fare spoilers
  4. Riporta titolo e autore del libro
Oggi vi propongo un estratto dal libro che ho appena finito di leggere ( e vedrete che seguirà subito la recensione...) Il bassotto e la regina di Melania G. Mazzucco....

Il bassotto e la regina
di Melania G. Mazzucco
ed. Einaudi
pp.101
10,00 euro

Stella vagabonda, piovuta da qualche galassia lontana, disse Platone, infilando il muso tra le sbarre della finestrella, io credevo di essere molto felice. Avevo tutto: una casa, il cibo, la sicurezza, l'affetto di un amico uomo. Eppure non avevo mai vissuto prima di conoscere te. Sono nato il giorno in cui ti ho incontrato. Perciò, in un certo senso, tu sei la madre che mi ha messo al mondo e la dea che mi ha creato. E io ti onorerò ogni giorno che mi concederai. A modo mio, perchè non sono un cane da caccia, né un cane da combattimento. Sono un cane da salotto, un filosofo e un poeta. Sono ricco solo di parole e di pensieri, ma di questi e quelle ne conosco tanti da rendere la vita varia, avventurosa e piena. Io scriverò per te le canzoni più belle, che nessun cane ha mai sentito, ti farò dimenticare il dolore che hai provato e ti farò conoscere la felicità. La felicità è oggi, ma anche domani, e sempre. 

Non so voi, ma io l'ho trovata una bellissima dichiarazione d'amore.

Alla prossima
Eliza

Buona sera a tutti!
Giornata interessante, la mattina l'ho passata a togliere le decorazioni di Natale (miracolo, non abbiamo aspettato Pasqua quest'anno!!), il pomeriggio, visto il diluvio universale che imperversa fuori, cosa potevo fare se non leggere? Così stasera vi propongo una nuova recensione. Il libro in questione è Ti prego lasciati odiare di Anna Premoli.

Ti prego lasciati odire
di Anna Premoli
ed. Newton Compton
pp. 320
9,90 euro

Trama
Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due diverse squadre nella stessa banca d'affari, tra di loro la competizione è altissima e i colpi bassi e le scorrettezze non si contano. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, i due sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: la gestione dei capitali di un facoltoso e nobile cliente. E così si ritrovano a passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l'orario d'ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di tutta Londra e le sue accompagnatrici non passano mai inosservate: basta un'innocente serata trascorsa a uno stesso tavolo perché lui e Jennifer finiscano sulle pagine di gossip di un giornale scandalistico. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con Jenny hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca col facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ma ben presto portare avanti quello che per Jenny sembrava un semplice accordo di affari si rivela più complicato del previsto.

Recensione
Ho trovato questo libro molto diverte e allegro. Sebbene la storia sia abbastanza intuibile, l'ho letto con piacere e tutto di filato. In particolare ho trovato esilaranti i battibecchi tra Jenny e Ian, due personalità talmente all'opposto da trovarsi misteriosamente molto simili, testardi, intelligenti, ironici, orgogliosi e con la testa piena di pregiudizi. Tra i due soprattutto Jennifer alza intorno a se muri protettivi per non rischiare di essere ferita. E sorpresa sorpresa, chi cercherà di abbattere queste mura? Proprio Ian, sua nemesi, l'acerrimo nemico dell'ufficio accanto, e non solo, perchè Ian è anche bello, ricco e nobile. Jenny, invece, è intelligente, poco appariscente, animalista e vegetariana. 
Per lavoro, questi due opposti si ritrovano a dover lavorare insieme e piano piano le difese si abbassano, ma non senza scossoni causati anche dalle famiglie dei due protagonisti. 
La protagonista, Jennifer, è una ragazza dei giorni nostri tutta lavoro e carriera, che vuole un uomo al suo fianco ma in fondo neanche lei sa cosa cercare: vuole qualcuno simile a lei, ma non tanto, qualcuno che piaccia alla sua famiglia ma neanche a lei la sua famiglia piace...insomma poche idee ma confuse, Quello che sa è che non vuole rimanere col cuore spezzato e quindi esce con uomini che già sa non adatti a lei e cerca di tenere lontano l'unico che invece può tenerle testa. 
Leggendo mi è venuta in mente una cosa, e vi prego non prendetemi per pazza: sbaglio o c'è una punto di Orgoglio e Pregiudizio? I protagonisti troppo orgogliosi e testardi, che all'inizio non riescono a stare quasi nella stessa stanza, le famiglie all'opposto, il nonno che chiede a Jenny di promettergli di non sposare Ian...mia sorella mi ha detto che io vedo Jane Austen ovunque, scrollando la testa e alzando gli occhi al cielo...sarà vero?? 
Nel complesso la lettura è molto piacevole, un buon modo per passare un pomeriggio piovoso. Forse io avrei tagliato un po' verso la fine, perchè ad un certo punto i continui tentennamenti di Jennifer si erano fatti un po' troppo ripetitivi, ma il libro mi è piaciuto moltissimo.

Voto...




Alla prossima
Eliza
Buon sabato lettori!
Ieri sera, dopo aver visto le nuove puntate di The Big Bang Theory e Pretty Little Liars, ho concluso la serata (meglio dire la nottata) finendo Il segreto del libro proibito, primo libro della serie Fevre, di Karen Marie Moning.
Il segreto del libro proibito
di Karen Marie Monig
ed. Leggereditore
pp. 400
euro 9,90

Trama
Segui Mackayla Lane, e mettiti sulle tracce di un libro proibito dai poteri millenari. Protagonisti di questa serie sono un libraio di un’antica libreria e una giovane americana in cerca dell’assassino della sorella nelle sperdute campagne irlandesi. La chiave del mistero è un libro proibito vecchio di millenni... Il potere di un libro proibito, un viaggio alla ricerca della verità, un libraio pericoloso e affascinante, riuscirà Mac ad affrontare tutto ciò? Prima sulle tracce di un libro segreto, e al fianco del letale Jerico, Mac riscriverà la trama del proprio destino, e quello di tutto il genere umano.

Recensione
Fare la recensione di questo libro, ve lo dico subito, mi risulta un po' difficile, perchè sotto alcuni aspetti mi è piaciuto, sotto altri mi ha lasciato un po' perplessa.
La storia mi è piaciuta. Essendo il primo libro di una serie è ovviamente appena abbozzata, la Moning ci ha delineato un po' i personaggi principali e ci ha mostrato come tutto ebbe inizio. Niente da dire su questo, anzi, il fatto di lasciarci in sospeso, di non dirci molto e di lasciare uno dei personaggio chiave, cioè Jericho Barrons, nel mistero è forse una delle cose che mi è piaciuta di più.
Mac, la vera protagonista, è una vera Barbie, nonostante lei non ami questa classificazione: bionda, amante del rosa, degli smalti e dei vestiti. Proprio tutto il contrario di quello che ci saremmo aspettati in romanzo del genere. La morte misteriosa della sorella la porta a Dublino, alla ricerca dell'assassino, e qui incontra un misterioso libraio Jericho Barrons, bello, muscolo, ricco e molto misterioso, di cui non conosciamo quasi nulla. I personaggi sono appena introdotti: di Mac conosciamo qualcosa di più e vediamo una sua trasformazione da biondina del Sud a bruna ricercatrice di misteri, ma di Jericho abbiamo solo accenni, niente di più. 
Uno dei punti forte è l'ambientazione, Dublino, città di pub e birra, bellissima e affascinante, ma con un profondo lato oscuro. La descrizione delle strade e dei luoghi è dettagliata e viva e ci porta quasi a seguire passo passo i movimenti di Mac come fossimo una sua ombra (in senso buono, bene inteso!). 
E ora veniamo alle note per me dolenti, cosa mi ha lasciato perplessa. Capisco che sia destinato ad un pubblico un po' più adulto, ma le scene più scabrose le ho trovate abbastanza gratuite. Non sono una bacchettona o una moralista,  ma solo un'appassionata di storie, mi piace leggere e scoprire, ma queste scene (ovviamente mi riferisco ai due momenti in cui Mac incontra V'Lane) mi sono sembrate "troppo". Nel libro si trova a sprazzi qua e là una forte sensualità e non mi spiace, anzi, da un pizzico in più alla storia. Anche tra i due protagonisti c'è questa nota più piccante, per il momento appena accennata, ma poi chissà...Tuttavia quelle due scene secondo me stonavo un po', potevano essere rese meglio e più in armonia con il resto della storia (senza che ci fossero mutandine e reggiseni di pizzo che saltavano di qua e di là). E poi scusate, ma in quale museo del mondo c'è una in mezzo ad una sala mezza nuda (senza parlare delle perle!!) e nessuno chiama una guardia di sicurezza o un poliziotto, dai!! Non so, l'ho trovato un po' morboso.
La narrazione scorre veloce, forse un po' piatta, ma non si fa fatica ad andare avanti. Ho apprezzato molto il fatto che la Moning abbia creato una vera e propria mitologia del mondo fatato, con esseri buoni e cattivi, case reali, cercatori, tutto molto curato. Questo rende un po' più ricca la storia e la lettura, anche se in alcuni momenti, che dovevano essere quelli di maggiore suspense, non ho notato un cambio di ritmo, che invece avrebbe attirato un po' più l'attenzione. 
Di sicuro leggero, forse più avanti, il seguito, per vedere come prosegue la storia, anche se il primo libro non mi ha convinta del tutto.

Voto...




Alla prossima 
Eliza
Salve ragazzi!
Post per segnalarvi l'ennesima bella iniziativa di Glinda di Atelier dei libri che mette in palio per un fortunato o una fortunata una copia autografa di Implosion di M.J. Heron. Al seguente link potrete trovare tutte le informazioni sul libro e su come partecipare
http://www.atelierdeilibri.blogspot.it/2013/01/anteprima-e-giveaway-implosion-di-mj.html
Io partecipo molto volentieri...e chissà, magari questa volta mi va bene! :)


Alla prossima
Eliza
Buongiorno a tutti!
Oggi quinto appuntamento con la rubrica Chi ben comincia... ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, con la quale vi presenterò l'inizio (possono essere 5, 10, 20 righe) di un libro preso dalla mia libreria.


L'incipit di oggi è tratto da Per orgoglio o per amore. Un romanzo di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo di Pamela Aidan...

Fitzwilliam George Alexander Darcy si alzà dal divanetto della carrozza di Bingley e mise riluttante il piede a terra. Erano davanti alla sala delle feste situata al piano superiore dell'unica locanda che potesse vantare il centro agricolo commerciale di Meryton. Lassù si aprì una finestra, lasciando che la musica di una contraddanza, briosa ma di mediocre esecuzione, dilagasse nella quieta aria notturna. Con una smorfia, abbassò lo sguardo sul cappello che aveva tra le mani e poi, sospirando, lo collocò sul capo proprio nella giusta angolatura. Come, come hai potuto permettere, si redarguì, che Bingley ti trascinasse in questa sconclusionata scorreria nella vita sociale campagnola?
Per orgoglio o per amore
di Pamela Aidan
ed. Tea
pp. 278
12,00 euro

Noi tutti conosciamo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, ma la conosciamo dal punto di vista di Elizabeth Bennet. Come sarebbe rivivere il tutto questa volta dal punto di vista di Fitzwilliam Darcy? Questo è quello che fa Pamela Aidan in questa trilogia (di cui questo è il primo libro).
Io amo Jane Austen e da qualche anno mi sono buttata nella lettura di libri che cercano, chi con più chi con meno successo, di ripercorrerne le orme. Questo è uno dei tentativi che considero meglio riusciti (almeno per il primo e il terzo libro, il secondo va un po' a farfalle...). Certo, deve piacere il genere, altrimenti penso risulti troppo noioso, considerando che comunque la storia, più o meno, quella è...

Alla prossima
Eliza

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Datemi un libro, un tè e una giornata piovosa, mi farete felice. Ogni libro è un'avventura incredibile e io voglio viverla! Voi no?


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