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La Biblioteca di Eliza


Caro 2020, 
@#’!!!!!G°Ã Ã¹*!!! (NB: Il testo è stato censurato per non urtare la sensibilità dei lettori). 
Lo posso dire? E CHE CA@@o!! Ma ti pare? Cioè tu, piccolo anno di cacca (per non dire di merda), pure bisesto, tu 12 mesi di ‘sto gran paiolo, tu… No guarda, basta, io con te non ci parlo, non sei degno della mia attenzione, neanche dei miei insulti! La pandemia?? Ma davvero??? Cioè avevamo già Trump in mezzo ai piedi, incendi, Venezia che tra un po’ ci affonda e tu? Ci mandi la pandemia???? Ma ti rendi conto?? E questo solo a livello globale, perchè se andiamo sul personale… Che ti ho fatto? EH? COSA CAVOLO TI HO FATTO????? Io te lo avevo detto di starmi lontano, me lo ricordo bene. Come? Non ci credi? Ma grandissima testa di minchia (eh scusate non c’è altro modo) ho le prove io, vai qui (si, fa qualcosa almeno adesso, anno inutile che non sei altro!!) e leggiti la letterina dell’anno scorso, che magari ti si attiva mezza sinapsi, capisci le cagate che hai fatto e vai a pulire il cratere dell’Etna con un cucchiaino da caffè! 

Tu, anno stramaledetto, prendi 2017 e 2019, degni compari tuoi, e fatevi compagnia nella fossa delle Marianne! Anzi no, che cacche come siete inquinate e ci manca giusto quello! Andatevi a mangiare la carbonara di Gordon, così o il cagotto o la salmonella vi fa fuori e vi togliete dai piedi!! 

Io lo sapevo di non dovervi dare retta a voi anni, di dovervi lasciare nel vostro brodo. Ma no, sono buona io, mi fate gli occhioni e io mi sciolgo. Non mi hai fatto manco leggere! Lo sai quanti libri ho letto quest'anno? 55. CINQUANTACINQUE!!!! Ma io me ne frego eh, io rimetto come sfida di Goodreads 100! 

E ora veniamo a te, 2021. Ti dico solo una cosa: statte accorte. Punto. 


E anche quest’anno la tradizionale letterina all’anno che sta per finire è fatta. Sono stata tentata di saltarla, per la prima volta dal 2013. Cosa potevo mai dire, con un filo di ironia, per questo 2020? Poi mi sono detta: col cavolo! Il 2020 mi ha già tolto tanto, non mi toglierà anche il piacere e l’onore di mandarlo a fan…tasilandia!!! Che sia stato un anno brutto è davanti agli occhi di tutti, ma per me lo è stato in maniera particolare e non vedo l'ora di lasciarmelo alle spalle e di iniziare... non so, qualcosa di diverso. La speranza c'è sempre: di un po' di serenità, di continuare con un lavoro che mi fa venire i capelli bianchi ma che in fondo (molto in fondo, scendete un altro pochino...) mi piace, di farla finita con questo virus. E il blog? Lui, il mio piccino, continua ad essere una pozza di luce in questo mare di tenebre. Bella eh! Continua a darmi delle piccole grandi gioie. Certo, leggessi di più sarebbe meglio, ma se c'è una cosa che quest'anno mi ha insegnato (una, per il resto rimani un anno di cacca) è di prendermi i miei tempi. Ho letteralmente riscoperto il piacere di leggere e di assaporare, di immergermi in un libro senza l'ansia di giungere alla fine. Mica poco!

Ancora poche ore e festeggeremo veramente. Vi auguro di cuore che tutto vada per il meglio, che questo sia stato il primo e unico Natale in cui mantenere le distanze, in cui dover rispettare un coprifuoco. Da domani ci aspettano nuove letture, nuove pagine, nuovi protagonisti. Buon anno lettori, con tutto il mio cuore.






Buongiorno lettori!
Il 2020 è (finalmente) agli sgoccioli, ancora poche ore e potremo dirgli addio. Io sto preparando la mia oramai tradizionale letterina all'anno appena concluso che troverete online domani (sto cercando dei sinonimi per "vai a quel paese" e "anno di cacca"... se avete suggerimenti sono qui) ma intanto voglio buttare un occhio al prossimo mese con la rubrica In Agenda, con qualche novità in uscita. Gennaio sarà un mese bello ricco, qui nel post vi metterò solo alcune uscite per ragioni di spazio, ma per vederne molte di più vi do appuntamento sul Calendario delle Uscite (che resta sempre a vostra disposizione e che vi anticipa già alcune novità per febbraio e marzo) e sulle storie di Instagram.


IL RITRATTO NOTTURNO
di Laura Morelli
Piemme | 400 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,90
12 gennaio 2021 | scheda Amazon

«Un romanzo avvincente e allo stesso tempo una riflessione affascinante su eredità, senso di colpa, complicità, orrori di guerra e, soprattutto, sul potere singolare dell'arte.» (Alyssa Palombo, autrice di "Le confessioni dei Borgia. Milano, 1490"). Cecilia Gallerani è solo una sedicenne alla corte di Ludovico il Moro quando l'amore di quest'ultimo e il genio del suo pittore di corte, Leonardo da Vinci, congiurano per farla passare alla Storia. Immortalata per sempre, cinquecento anni dopo sarà ancora lì, a stringere il suo ermellino candido, in uno dei ritratti più famosi dell'arte. Ma lei questo non può immaginarlo: quel che le interessa è l'amore di Ludovico, e la speranza di diventare, un giorno, la signora di Milano, nonostante la presenza della moglie Beatrice d'Este. Monaco, 1939. Ben altre passioni agitano Edith, curatrice museale nella Germania nazista. Inconsapevolmente, si ritrova coinvolta nell'espropriazione sistematica delle collezioni d'arte dei mercanti ebrei a opera dei nazisti. Finché, un giorno, si rende conto che obbedire agli ordini vuol dire macchiarsi dello stesso crimine dei suoi superiori. E così comincia, clandestinamente, a tracciare tutto ciò che viene rubato e trasferito nelle ville dei gerarchi nazisti. Fino a quando, proprio uno di loro, Hans Frank, il "Macellaio della Polonia", la sceglie come sua collaboratrice personale. Hans espone nel suo ufficio il meraviglioso quadro che ritrae la giovane Cecilia Gallerani, la "Dama con l'ermellino", di cui ben presto si perderanno le tracce. Intrecciando le storie di due donne legate, a cinquecento anni di distanza, dallo stesso quadro, Laura Morelli infonde la sua profonda conoscenza dell'arte rinascimentale in un romanzo storico palpitante e ricco come i dipinti che descrive. Dalla Milano di Leonardo da Vinci e Ludovico il Moro alla Germania nazista e alla Polonia invasa, l'incredibile destino di un capolavoro che ha resistito alle intemperie della Storia.
Buongiorno lettori!
Sopravvissuti alla prima infornata di lasagne, arrosti e panettoni? Ricordate, Natale è solo la fase uno, tra pochi giorni ci sarà Capodanno... e lì il gioco si farà duro!

Tra uno spaghetto alle vongole e una teglia di lasagna ho terminato un libro bellissimo, che mi ha fatto venire i brividi per gli argomenti trattati e per il modo in cui lo ha fatto. L'autore è una certezza in un certo senso, Antonio Manzini, ma questa volta siamo ben lontani da Rocco Schiavone e da Aosta. Si tratta del nuovo libro di Manzini, Gli ultimi giorni di quiete.


GLI ULTIMI GIORNI DI QUIETE
di Antonio Manzini
Sellerio Editore | La memoria | 240 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €14,00
22 ottobre 2020 | scheda Sellerio Editore


Una mattina qualunque, per caso, Nora riconosce un volto in treno. È la persona che le ha distrutto la vita. Lei e il marito Pasquale sono i proprietari a Pescara di una avviata tabaccheria. E proprio in questa sei anni prima nel corso di una rapina un ladro ha ucciso il loro unico figlio Corrado. Nora non può credere che il carnefice di un ragazzo innocente – del loro ragazzo innocente! – possa essere libero dopo così poco tempo. Non può credere che la vita di suo figlio valga tanto poco. Ma è così, tra la condanna per un omicidio preterintenzionale e i benefici carcerari. Da questo momento Nora e Pasquale non riescono a continuare a vivere senza ottenere una loro giustizia riparatrice. Il marito cerca la via più breve e immediata. Nora, invece, dopo una difficile ricerca per stanare l’uomo, elabora un piano più raffinato. Paolo Dainese, però, l’omicida, si è sforzato per rifarsi una vita e, annaspando, sta riuscendo a rimettersi a galla.
Da anni Antonio Manzini aveva in mente questa storia, tratta da un fatto vero. E ha voluto scrivere non un romanzo a tesi, ma un romanzo psicologico su tre anime e su come esse reagiscono di fronte a un’alternativa morale priva di una risposta sicura. E leggendo queste pagine si resta disorientati, non solo perché l’autore ha scritto una storia diversa dalle sue trame che ci sono più famigliari, ma soprattutto perché è riuscito a raccontare, dentro gli intrecci propri di chi è maestro di storie, l’impossibilità di farsi un giudizio netto. Impossibilità di chi legge, e di chi scrive; ma anche dei personaggi che vivono la vicenda. Questi possono scegliere (e le loro scelte sono diverse) ma perché costretti a farlo, così come la vita costringe. Questa specie di cortocircuito, tra ragione e vita, è il dubbio etico che Manzini esplora in tutto il suo spazio.
Buongiorno lettori!
Ultima recensione prima dei bagordi natalizi (ma non ultima dell'anno eh). Vi parlo di Costanza e buoni propositi di Alessia Gazzola, seconda avventura di Costanza Macallè.


COSTANZA E BUONI PROPOSITI 
(#2 serie di Costanza Macallè)
di Alessia Gazzola
Longanesi | La Gaja Scienza | 300 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,60
12 ottobre 2020 | scheda Longanesi

Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo diversi anni, di trovarlo affascinante come quando l'aveva conosciuto e di scoprirlo perfetto con Flora. Non di provare ancora qualcosa per il suddetto padre. Non di poter vantare una discreta collezione di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè può dirsi, insomma, abbastanza travagliata. Eppure la trentenne dai capelli rossi ribelli e con il cappotto troppo leggero per l'inverno del Nord può contare su pochi ma buonissimi assi nella manica che la aiutano ad affrontare giorno dopo giorno le sfide della vita: i colleghi dell'Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un'innata capacità di rialzarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l'ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco. Perché l'importante è avere sempre buoni propositi. La nuova vita che Costanza ha appena iniziato a costruire potrebbe, però, essere sul punto di cambiare un'altra volta. Il lavoro di medico è ancora in cima alla sua lista dei desideri e Marco, il padre di Flora, è ancora in procinto di sposarsi. Costanza dovrà quindi confrontarsi con importanti decisioni da prendere, cuori poco inclini ad ascoltare il cervello e un sito archeologico milanese che porta alla luce un incredibile mistero dal passato medievale della città. E soprattutto con la possibilità che, in fondo, quei buoni propositi siano solo illusioni.

Buongiorno lettori!
Anche se siamo sotto Natale non può mancare una bella spolverata ai nostri amati libri. Torna oggi sui vostri schermi Bookswiffer, la rubrica che Marie Kondo spicciaci casa (ma anche no, che quella pretende che io viva con una matitina Ikea e soli ebook... ma che stiamo scherzando??), ideata da me, dalla Bacci di Due lettrici quasi perfette e da Laura La Libridinosa. Ogni mese io propongo loro 5 libri pescati dai luoghi più remoti della mia libreria e loro decideranno quale io debba leggere. Ecco la mia cinquina (tombolaaaa! Scusate, non ho resistito) per il mese di dicembre:
  • L'innocente - Alison Weir, Beat
  • Due verticale - Jeff Bartsch, Nord
  • Mi chiamano Ada - Simona Toma, Sperling & Kupfer
  • Liberazione - Imogen Kealey, Longanesi
  • La sirena e Mrs Hancock - Imogen Hermes Gowar, Einaudi
E loro hanno scelto per me... rullo di tamburi (che non serve a niente perchè ci sta già il titolo)... Due verticale di Jeff Bartsch!


DUE VERTICALE
di Jeff Bartsch
Nord | Narrativa | 322 pagine
cartaceo €16,60
14 aprile 2016 | scheda Amazon

Stanley Owens non ha amici, e a lui va benissimo così. E comunque non ha mai trovato nessuno che condividesse il suo amore sconfinato per i libri, i numeri e, soprattutto, per l'enigmistica: inventare cruciverba è il suo sogno, la sua ragione di vita. Un giorno, però, incontra Vera, una ragazza diversa dalle altre: diversa come lui. La loro sintonia è talmente profonda che Vera non si stupisce quando lui le propone di sposarlo (per finta) e di rivendere i (veri) regali di nozze, così da pagarsi un biglietto per la libertà. E accetta. Anche perché è davvero innamorata di Stanley. Ma lui non lo capisce e, dopo la cerimonia, la lascia andare. La vita li separa, ma non c'è come la lontananza per far emergere la verità. Col tempo, Stanley si rende conto che la sua vita è piena di caselle bianche che possono essere riempite solo da Vera. Decide allora di riconquistarla, usando l'unico linguaggio che conosce: semina i suoi cruciverba d'indizi comprensibili soltanto a lei, sperando che, prima o poi e ovunque lei sia, la sua dichiarazione d'amore giunga a destinazione...

Buongiorno lettori!
Il libro di cui vi parlerò oggi non è per me una sorpresa ma una conferma. Il 3 dicembre è uscito un nuovo capitolo della serie de I Delitti Mitford di Jessica Fellowes, il quarto, dal titolo Il processo Mitford, per la cui copia ringrazio la casa editrice Neri Pozza. Ecco la mia recensione.


IL PROCESSO MITFORD
(#4 I Delitti Mitford)
di Jessica Fellowes
Neri Pozza | I narratori delle tavole | 320 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
3 dicembre 2020 | scheda Neri Pozza

Inghilterra, 1932. Una fede d'oro brilla alla mano sinistra di Louisa Cannon, il segno tangibile che la dama di compagnia di casa Mitford, è finalmente convolata a nozze con Guy Sullivan, sergente del Dipartimento d'investigazione criminale di Londra. Louisa non sta nella pelle, dopo anni al servizio dei Mitford, può finalmente congedarsi dall'illustre famiglia e, visto che Guy le ha pagato un corso di stenografia, trovare magari lavoro negli uffici del Tribunale. Così, quando Nancy, l'audace e socievole primogenita dei Mitford, le propone di accompagnare in una crociera di tre settimane Lady Redesdale, Diana, Unity e Decca, Louisa non esita a declinare con fermezza l'invito. Lo scopo di Nancy è chiaro: allontanare Diana dal suo amante, Sir Oswald Mosley, il fondatore dell'Unione britannica dei fascisti, l'impenitente donnaiolo che la scrittrice di casa Mitford ha battezzato Sir Orco. Tuttavia, quando uno sconosciuto col mento lungo e la carnagione giallastra si presenta al cospetto di Louisa e, a nome del governo britannico, le rivolge lo stesso invito, la ex dama di compagnia di casa Mitford non può fare altro che ascoltare e assentire. Il governo ha bisogno che lei parta per la crociera e sorvegli Diana Guinness e sua sorella minore, la signorina Unity Mitford, entrambe iscritte all'Unione britannica dei fascisti, annotando ogni loro incontro, ogni movimento insolito. Ne va della salvezza della Gran Bretagna. A bordo della Princess Alice, una delle navi più recenti della Empire Line, Louisa cerca di tenere fede al suo impegno per la salvezza del paese. Tra partite di bridge e passeggiate sul ponte osserva con cura ogni minimo gesto delle due sorelle. Il viaggio prende tuttavia una piega amara e inaspettata quando un passeggero, Joseph Fowler, viene trovato brutalmente assassinato nella sua cabina. Tornati a Londra, il caso è affidato all'avvocato Tom Mitford e Louisa, suo malgrado, si ritroverà coinvolta nell'indagine... Quarto capitolo della fortunata serie dei Delitti Mitford, Il processo Mitford vede nuovamente protagoniste le leggendarie sorelle Mitford nell'Inghilterra degli anni Trenta, anni di furori ideologici, tradimenti, passioni proibite e giochi pericolosi.

Buongiorno lettori!
Che ne dite di concludere la settimana con una nuova recensione? Il libro di cui vi parlerò oggi è stata una mezza fregatura. Oh capitano eh! Si tratta di Le diecimila porte di January di Alix E. Harrow, uscito ad ottobre per Mondadori.


LE DIECIMILA PORTE DI JANUARY
di Alix E. Harrow
Mondadori | Oscar Fantastica | 396 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €20,00
13 ottobre 2020 | scheda Mondadori

Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...

Buongiorno lettori!
Sono stata tentata fino all'ultimo di non pubblicare per questo mese la rubrica delle uscite per il semplice motivo che non ci saranno tantissime novità. Qualcosina si, ma francamente mi aspettavo qualcosa di più. Non ci accontentiamo mai noi lettori! Diciamo che sarà una versione light (infondo i cenoni sono alle porte....) di In Agenda!!


IL PROCESSO MITFORD
(#4 I delitti Mitford)
di Jessica Fellowes
Neri Pozza | 320 pagine
ebook€9,99 | cartaceo €18,00
3 dicembre 2020 | scheda Neri Pozza


Inghilterra, 1932. Una fede d'oro brilla alla mano sinistra di Louisa Cannon, il segno tangibile che la dama di compagnia di casa Mitford, è finalmente convolata a nozze con Guy Sullivan, sergente del Dipartimento d'investigazione criminale di Londra. Louisa non sta nella pelle, dopo anni al servizio dei Mitford, può finalmente congedarsi dall'illustre famiglia e, visto che Guy le ha pagato un corso di stenografia, trovare magari lavoro negli uffici del Tribunale. Così, quando Nancy, l'audace e socievole primogenital dei Mitford, le propone di accompagnare in una crociera di tre settimane Lady Redesdale, Diana, Unity e Decca, Louisa non esita a declinare con fermezza l'invito. Lo scopo di Nancy è chiaro: allontanare Diana dal suo amante, Sir Oswald Mosley, il fondatore dell'Unione britannica dei fascisti, l'impenitente donnaiolo che la scrittrice di casa Mitford ha battezzato Sir Orco. Tuttavia, quando uno sconosciuto col mento lungo e la carnagione giallastra si presenta al cospetto di Louisa e, a nome del governo britannico, le rivolge lo stesso invito, la ex dama di compagnia di casa Mitford non può fare altro che ascoltare e assentire. Il governo ha bisogno che lei parta per la crociera e sorvegli Diana Guinness e sua sorella minore, la signorina Unity Mitford, entrambe iscritte all'Unione britannica dei fascisti, annotando ogni loro incontro, ogni movimento insolito. Ne va della salvezza della Gran Bretagna. A bordo della Princess Alice, una delle navi più recenti della Empire Line, Louisa cerca di tenere fede al suo impegno per la salvezza del paese. Tra partite di bridge e passeggiate sul ponte osserva con cura ogni minimo gesto delle due sorelle. Il viaggio prende tuttavia una piega amara e inaspettata quando un passeggero, Joseph Fowler, viene trovato brutalmente assassinato nella sua cabina. Tornati a Londra, il caso è affidato all'avvocato Tom Mitford e Louisa, suo malgrado, si ritroverà coinvolta nell'indagine... Quarto capitolo della fortunata serie dei Delitti Mitford, Il processo Mitford vede nuovamente protagoniste le leggendarie sorelle Mitford nell'Inghilterra degli anni Trenta, anni di furori ideologici, tradimenti, passioni proibite e giochi pericolosi.

Buongiorno lettori!
E anche dicembre è arrivato! Ammettetelo, avete già fatto l'albero?? Di questo passo, tra un paio di anni lo faremo a settembre... Io ancora non ho messo mano alle decorazioni interne, ma intanto mi sono portata avanti con le luci esterne e anche questa volta ho avuto la meglio sul groviglio di fili!!
Ma chiudiamo il tema decorazioni di Natale e parliamo di letture con il recap del mese appena passato e la Tbr che mi propongo di seguire nel prossimo.


Ottimo mese novembre, ho fatto ben sei letture!

  • Il morso della vipera - Alice Basso, Garzanti (cartaceo) ⭐⭐⭐⭐
  • I demoni di Wakenhyrst - Michelle Paver, Neri Pozza (cartaceo) ⭐⭐⭐⭐
  • Vento dell'ovest - Samantha Harvey, Neri Pozza (cartaceo) ⭐⭐
  • Ninfa dormiente - Ilaria Tuti, Longanesi (cartaceo) ⭐⭐⭐⭐⭐
  • Via delle magnolie 11 - Stefania Bertola, Einaudi (cartaceo) ⭐⭐⭐⭐
  • La vasca del Führer - Serena Dandini, Einaudi (cartaceo) ⭐⭐⭐
Buongiorno lettori!
Il libro protagonista della recensione di oggi si è rivelato qualcosa di diverso da quello che mi aspettavo. Si tratta del nuovo libro di Serena Dandini, La vasca del Führer, per la cui copia ringrazio la casa editrice Einaudi. 


LA VASCA DEL FÜHRER
di Serena Dandini
Einaudi | Stile Libero Big | 248 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €17,50
10 novembre 2020 | scheda Einaudi

«Ãˆ possibile per una donna rimanere "un genio libero" e "uno spirito dell'aria" senza pagare nessuna conseguenza?». Un'istantanea in bianco e nero coglie una donna dalla bellezza struggente immersa in una vasca da bagno del tutto ordinaria. Guardando bene, però, in basso ci sono degli anfibi sporchi di fango, e in un angolo, sulla sinistra, un piccolo quadro. Il viso nella cornice è quello di Adolf Hitler, il fango è quello di Dachau; lei, la donna, è Lee Miller: ha da poco scattato le prime immagini del campo di concentramento liberato, e ora si sta lavando nella vasca del Führer. Prendendo spunto da una fotografia che ha scoperto per caso, Serena Dandini si mette sulle tracce di Lee Miller Penrose, una delle personalità più straordinarie del Novecento. La cerca nei suoi luoghi, «dialoga» con lei, ripercorre la sua esistenza formidabile - che ha anticipato ogni conquista femminile - in un avvincente romanzo, una storia vera, tra i fasti e le tragedie del secolo scorso.

Buongiorno lettori!
Il libro di cui vi parlo oggi è arrivato a sorpresa, inviatomi dalla casa editrice Einaudi. Letta la trama mi sono incuriosita e così... eccoci qua a parlare di Via delle Magnolie 11 di Stefania Bertola.


VIA DELLE MAGNOLIE 11
(#1 Le storie dei Boscolo)
di Stefania Bertola 
Einaudi | I coralli | 240 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €17,00
13 ottobre 2020 | scheda Einaudi

I Boscolo sono una famiglia come tante? Non proprio. Abitano quasi tutti nella palazzina di via delle Magnolie 11 e non disdegnano finti omicidi, gare truccate e amori clandestini. In una parola, hanno una morale tutta loro. Altrimenti perché continuerebbero ad affittare l'appartamento del secondo piano a quel donnaiolo di Lorenzo, senza comunicarlo alla legittima proprietaria? E perché dovrebbero avvalersi di un detective privato travestito da palma per impedire a lei, la legittima proprietaria, di scoprirlo? «Come l'amato di Bella ciao, anche io una mattina mi son svegliata e ho trovato l'invasor. Il maledetto virus, che per molti motivi ho odiato: quelli più ovvi, certo, ma anche per la retorica insopportabile che ha scatenato intorno a sé. Come sfuggire alla melensaggine che si diffondeva a macchia d'olio, aggravando la pena di tutti? L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata di offrire a chi avesse avuto voglia di servirsene una storia negativa al tampone, ma non solo, che del tampone proprio ignorasse l'esistenza. Così ogni mattina, dal 16 marzo al 3 maggio, mi sono alzata e come prima azione della giornata ho scritto cinque o sei pagine e le ho postate. Quando ho iniziato la prima puntata avevo un solo dato di partenza: una palazzina in una piccola città immaginaria, Rivabella Lago, in provincia di Verbania, abitata da una famiglia di origine veneta e di natura truffaldina. Tutto il resto è venuto giorno per giorno, semplicemente perché doveva venire. Stella Marina e sua cugina Claudia, il fratello di Stella Marina, che si chiama Alvise, la nonna assassina, l'inquilino bellissimo, l'avvocato romantico ma permaloso, il cugino americano tutto arancione... e la cognata carognetta che si iscrive a un talent di ballo, in una parola: i Boscolo, a cui mi sono affezionata man mano che a loro si affezionavano i miei amici di Facebook, che commentavano, suggerivano, proponevano modifiche, trovavano nella storia oggetti e sentimenti della loro vita quotidiana. Mi auguro che sia lo stesso anche per voi, che state per leggerla tutta riunita dentro questa bella copertina. E non smettete dopo la parola fine, perché le storie dei Boscolo continuano...».

Buongiorno lettori!
Oggi è il primo giorno della settimana ma per me è anche giorno di BookSwiffer! Che cos'è? Ma è la rubrica più lucida e pulita della blogsfera! Nata dalla collaborazione con La Libridinosa e la Bacci di Due lettrici quasi perfette, ogni mese (Ehmmm.... si ho saltato ottobre, ma il libro che mi era toccato era una vera noia) munite di swiffer, aspirapolvere e disinfettante (che non si sa mai...) tiriamo fuori dalle nostre librerie 5 libri che oramai avevano perso ogni speranza di essere letti; le altre due dopo un senato consulto (che votazione della legge di bilancio scansate proprio) decidono quale sarà il fortunato titolo che sarà letto. Ma procediamo, che qui non stiamo mica ad asciugare gli scogli. I miei cinque titoli di questo mese erano....
  • Due verticale - Jeff Bartsch, Nord
  • Ninfa dormiente - Ilaria Tuti, Longanesi
  • Quando arrivi, chiama - Anna Mittone, Mondadori
  • Teresa degli oracoli - Arianna Cecconi, Feltrinelli
  • Zarina - Ellen Alpsten, DeA Planeta Libri
Laura e la Bacci hanno scelto per me: Ninfa dormiente di Ilaria Tuti.


NINFA DORMIENTE
(#2 Teresa Battaglia)
di Ilaria Tuti
Longanesi | La Gaja Scienza | 478 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,60
27 maggio 2019 | scheda Longanesi

"Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d'improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l'inferno, ogni giorno l'inferno mi abita e mi divora. Perché c'è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l'ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa".

Buongiorno lettori!
La settimana inizia con la recensione di un libro che purtroppo non mi è proprio piaciuto, Vento dell'ovest di Samantha Harvey (per la cui copia ringrazio la casa editrice Neri Pozza).


VENTO DELL'OVEST
di Samantha Harvey
Neri Pozza | I Narratori delle Tavole | 279 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
12 novembre 2020 | scheda Neri Pozza

Somerset, XV secolo. Oakham è un piccolo villaggio diviso a metà da un fiume senza ponti. Una mattina, alle prime luci dell'alba, John Reve, il parroco, viene svegliato da Herry Carter, un giovane noto a tutti in paese. Con voce concitata Carter gli dice che c'è un annegato nel fiume, giù a West Fields. Il corpo si è impigliato in un tronco e ci sbatte contro come uno straccio. Reve afferra l'ampolla del vino consacrato e quella dell'olio santo, e si precipita al fiume per impartire l'estrema unzione all'annegato. Una corsa a perdifiato alle calcagna di un giovanotto basso di statura ma di buone gambe, e il parroco è a West Fields. Del corpo, però, non c'è più alcuna traccia, tutto ciò che rimane è un pezzo di stoffa, una bella camicia olandese di buon lino, verde come i campi in primavera. Un indumento prezioso che può appartenere soltanto a una persona a Oakham, al benestante del paese che risponde al nome di Thomas Newman. Newman, del resto, è scomparso da due giorni, dalla mattina in cui il corpulento Robert Tunley, di ritorno forse da una delle sue numerose conquiste femminili, ha visto qualcuno rotolare nel fiume e svanire tra i flutti. È chiaro che l'uomo, che ha appena donato una cospicua somma per la costruzione di un ponte, non può essere annegato, né per accidente né per mano di qualcuno, senza che si indaghi attentamente sulla sua sorte. Il solo sospetto che possa essere stato ucciso spinge il vicario episcopale a recarsi a Oakham e da inizio a una convulsa serie di false ammissioni, intrighi e sospetti che John Reve ha l'ingrato compito di raccogliere nel segreto della confessione. Thomas Newman è stato ucciso davvero? E chi può essere l'assassino? Il violento Oliver Townshend, signore del villaggio? O l'esangue Sarah Spenser che va dicendo di essere lei la colpevole? Oppure ancora Tunley, il seduttore abile nell'uso del veleno? Del resto, a Oakham, tutti hanno i loro segreti...

Buongiorno lettori!
Non vedo l'ora di parlarvi di una delle mie ultime letture, un libro oscuro, vagamente inquietante, a metà tra l'horror e il thriller. Si tratta de I demoni di Wakenhyrst di Michelle Paver, letto in collaborazione con Neri Pozza che mi ha inviato copia del libro.


I DEMONI DI WAKENHYRST
di Michelle Paver
Neri Pozza | I narratori delle tavole | 319 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
29 ottobre 2020 | scheda Neri Pozza

A Wakenhyrst, un minuscolo borgo del Suffolk, sorge Wake's End, un maniero dai tetti dissestati spruzzati di licheni arancioni e dalle finestre che si fanno a stento largo tra l'edera. Un posto fuori dal tempo, reso ancora più tale dalla Palude di Guthlaf, la landa selvaggia e intrisa d'acqua che circonda la tenuta. A Wake's End, un tempo, vivevano Edmund Stearne, ricco proprietario terriero e stimato storico, e sua figlia Maude. Ma nel 1913 la sedicenne Maud Stearne vide il padre scendere i gradini con un punteruolo da ghiaccio e un martello da geologo e massacrare la prima persona che gli capitò a tiro nel modo più assurdo e raccapricciante. Internato in un manicomio, Edmund Stearne dedicò il resto della sua vita alla realizzazione di tre sbalorditivi dipinti. Opere che paiono uscite da un incubo: grottesche, macabre, malvagie... Opere che celano la chiave dell'omicidio? Nel 1965, per rispondere a questa domanda, la storica dell'arte Robin Hunter decide di contattare e interrogare l'ormai anziana Maude. La ricerca della risposta, tuttavia, trascina con sé altre domande. I fatti del 1913 hanno forse a che fare con il rinvenimento di uno spaventoso dipinto medievale chiamato l'Apocalisse, scoperto da Edmund nel camposanto di Wakenhyrst? E i diavoli raffigurati nella pala... sono loro la causa dell'inspiegabile e improvvisa perdita di senno dell'irreprensibile e stimato storico? O a farlo precipitare nel baratro della follia sono stati invece i demoni del suo passato?


Buongiorno lettori!
Il libro protagonista della recensione di oggi è uscito qualche mese fa ed è infatti un recupero tra gli acquisti estivi; è Il morso della vipera di Alice Basso. 


IL MORSO DELLA VIPERA 
(#1 Anita Bo)
di Alice Basso
Garzanti | Narratori Moderni | 302 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,90
2 luglio 2020 | scheda Garzanti

Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia : racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l'altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un'anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l'unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l'intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi. Dopo aver creato Vani Sarca, l'autrice torna con una nuova protagonista: combattiva, tenace, acuta, sognatrice. Sullo sfondo di una Torino in cui si sentono i primi afflati del fascismo, una storia in cui i gialli non sono solo libri ma maestri di vita.


Buongiorno lettori!
Pensavate me ne fossi dimenticata eh! E invece... si, o meglio, mi sono ricordata della rubrica In Agenda troppo a ridosso di altri appuntamenti bloggherecci e quindi ho dovuto aspettare qualche giorno per farvi vedere cosa uscirà nel mese di Novembre in tutte le librerie! Ma ora siete pronti??? Tirate fuori le vostre agende, lettori! E vi ricordo che c'è sempre a vostra disposizione il CALENDARIO DELLE USCITE con tante tante tante altre novità.



BORGO SUD
di Donatella Di Pietrantonio
Einaudi | Supercoralli | 168 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
3 novembre 2020 | scheda Einaudi

È il momento più buio della notte, quello che precede l'alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po', e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt'a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell'appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio - in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lì, in quel microcosmo così impenetrabile eppure così accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos'è realmente successo, e forse fare pace col passato.
Buongiorno lettori!
Sono felice di iniziare la settimana con la recensione di un libro bellissimo, di quelli che grazie alla storia e alla penna dell'autrice ti fanno immergere completamente nelle sue pagine e nelle sue atmosfere. Tirate fuori il vestito con lo strascico e andiamo alla corte di Enrico VIII Tudor con Jane Seymour. La regina più amata di Alison Weir. Ringrazio la casa editrice per avermi inviato copia del romanzo.


JANE SEYMOUR. LA REGINA PIÙ AMATA
(#3 Le sei regine Tudor)
di Alison Weir
Beat | SuperBeat | 542 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,00
15 ottobre 2020 | scheda Neri Pozza

Cresciuta a Wulfhall, una suntuosa tenuta immersa nella campagna del Wiltshire, la giovaneJane Seymour coltiva una sola aspirazione: quella di prendere i voti e ritirarsi nella quiete di un monastero. Giunta ai diciotto anni, tuttavia, Jane cede alle pressioni della sua ambiziosa famiglia e, grazie all'intercessione di un lontano cugino, Sir Francis Bryan,viene mandata a corte come damigella della regina Caterina d'Aragona, la sovrana nota per la sua grande bontà. Le giovani donne al servizio della regina sono nel posto giusto per trovare un buon marito, ma Jane, con la sua pelle diafana, gli zigomi poco pronunciati e il naso troppo grosso si sente invisibile agli occhi degli uomini di corte. Di certo lo è davanti are Enrico, il cui sguardo sembra non riesca a staccarsi da un'altra damigella, la maliziosaAnna Bolena. Non passerà molto tempo prima che scoppi lo scandalo: re Enrico ripudia Caterina per sposare Anna, provocando una drammatica scissione con la Chiesa. Jane diventa dama di compagnia della nuova regina, ed è in quelle vesti che, per la prima volta, il sovrano la nota: se Anna è brillante ma spesso aggressiva, Jane è, al contrario, dolce e pacata. Un balsamo per l'animo ferito dell'inquieto Enrico. Sollecitata a ricambiare l'affetto del re e guadagnarne il favore per la sua famiglia, Jane verrà, suo malgrado, coinvolta in un pericoloso gioco politico e trascinata al centro dei drammatici eventi che segneranno la Riforma e decreteranno la caduta di Anna Bolena.


Buongiorno lettori!
E buon 1 novembre, che non sa assolutamente di festa, ma diciamocelo, visti i tempi proprio voglia di festeggiare non c'è. Fortuna ci possiamo fare compagnia e aiutarci a pensare a qualcos'altro... a cosa? Come a cosa? Ma ai libri! Bellini loro, sempre disponibili a farsi sfogliare e pieni pieni di avventure e storie speciali! 
Vediamo di fare il classico recap delle letture fatte, quelle arrivate e quelle che farò! 


Il mese di ottobre è stato per me quello effettivamente di ripresa post estate e le letture si sono susseguite, non in gran numero, ma non mi lamento. Però, udite udite, ho anche abbandonato al suo destino un libro che proprio non mi stava prendendo...

  • Il ricettario di guerra di Miss Graham - Celia Rees, Giunti ⭐⭐½
  • Il destino di una regina - Allison Pataki, Beat ⭐⭐⭐
  • I delitti della salina - Francesco Abate, Einaudi ⭐⭐½
  • Jane Seymour. La regina più amata - Alison Weir, Beat (recensione on line nei prossimi giorni)

  • Parlarne tra amici - Sally Rooney, Einaudi abbandonato
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43 anni
Cesenatico♥
Datemi un libro, un tè e una giornata piovosa, mi farete felice. Ogni libro è un'avventura incredibile e io voglio viverla! Voi no?


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