"Afterlife" di Stephanie Hudson

by - aprile 08, 2014

Buona sera amici lettori!
Oggi è giornata di recensioni. In questi ultimi giorni ho letto parecchio ma non ho fatto neanche una recensione, e così si sono accumulate. Dopo quella di St. Jillian Carol di oggi pomeriggio, stasera vi propongo quella di Afterlife di Stephanie Hudson, gentilmente inviatomi dalla De Agostini (Grazie). E' un bel libro di circa 600 pagine, ma si legge molto bene, in pochi giorni; si tratta di un paranormal, con un pizzico di horror ( e una forte sfumatura sensuale). Curiosi??


Afterlife (Afterlife #1) 
di Stephanie Hudson 
Ed. De Agostini - Bookme
pp. 608 
Ebook € 7,99
Cartaceo € 14,90
TRAMA

Cos’è l’Afterlife? Solo il chiacchieratissimo nightclub in stile gotico, gestito dai multimiliardari e affascinanti fratelli Draven, o un luogo di perdizione, dove il tempo sembra non scorrere mai e il privé è avvolto da una forza misteriosa?

Fuggire dall’Inghilterra è l’unico modo che ha Keira per tagliare definitivamente i ponti con il passato che la perseguita. Così decide di trasferirsi negli USA dove raggiunge sua sorella e il cognato, a Evergreen Falls, nel gelido New Hampshire, per riprendere l’università e per intrecciare nuove amicizie. Quando poi le viene offerto un lavoro in uno dei locali più esclusivi della città, l’Afterlife, gestito da una ricchissima famiglia, i Draven, si convince che la fortuna ha finalmente iniziato a girare dalla sua parte. Almeno fino a quando non incontra il proprietario del nightclub, il tenebroso e sprezzante Dominic Draven, l’uomo che da qualche tempo popola i suoi sogni più intimi: il ragazzo è tanto scostante nella realtà quanto premuroso nei suoi sogni. Da quel momento, Keira viene risucchiata in un mondo di cui non sospettava l’esistenza, fatto di creature maligne e di angeli, ma che la attrae come un’ossessione. E più il sentimento che la lega a Dominic cresce, più sarà difficile per lei decidere se fidarsi e rimanere o scappare dalla follia che la consuma.

RECENSIONE
Afterlife è un libro che mi ha attirato subito, le lettura è stata fin dalle prime pagine coinvolgente, ma... Le ultime 200 pagine mi hanno un po' sconvolta.

Keira , decisa a lasciarsi il passato alle spalle, viene spedita armi e bagagli a vivere dalla sorella Libby e dal marito di lei Frank a Evergreen Falls, New Hampshire. La sua vita in Inghilterra è stata infatti costellata da visioni terribili, incubi ancora peggiori e da un episodio di puro dolore, che le hanno lasciato segni rossi e frastagliati sulle braccia. E' un passato che vuole dimenticare e che non vuole far scoprire a nessuno. Vuole passare inosservata, confondersi tra la folla. Tutto fila liscio, va a scuola, conosce degli amici nuovi, trova un lavoro, finché non inizia a fare strani sogni, tutti con protagonista il suo datore di lavoro, il proprietario del locale in cui fa la cameriera, l'Afterlife. Lui è Dominic Draven, ricchissimo e potente, padrone di mezza città (no, che dico, di tutta la città). Dominic sembra ignorarla, poi addirittura odiarla, per poi proteggerla e aiutarla. Keira non sa cosa pensare, sa solo dove sono diretti i suoi sentimenti. Ma chi è veramente Dominic Draven? Keira lo scoprirà nel momento in cui il suo passato tornerà a perseguitarla.

Quello che si nota subito in questo libro è il mistero che aleggia nelle sue pagine. Sono tante le domande che si accavallano, cosa è successo a Keira? Chi è Dominic? Cosa succede nell'Afterlife? Giusto per indicare le più ovvie. Il bello delle prime 400 pagine è che non si capisce quasi nulla... qualcosa lo si può intuire, ma non molto. Ed è un mistero che può addirittura far avvicinare il racconto al thriller più che al paranormale, almeno all'inizio. Inoltre, tutto questo mistero è inserito in un'atmosfera quasi normale: Keira va a scuola, a lavoro, si vede con gli amici, esce con la sorella.
Passate queste 400 pagine il libro cambia, e di molto. Scatta prima di tutto una forte vena sessuale. Le descrizioni, i sentimenti e le sensazioni si fanno molto espliciti. Precedentemente, ci si limitava a qualche pia allusione, qualche bacio, qualche fremito, e nulla più. Ora invece... Beh, non so come dirlo in modo meno diretto, ma il sesso la fa da padrone. Quello che però subisce un cambiamento più evidente è l'atmosfera. Si fa più cupa e chiusa, quasi claustrofobia. Il mondo esterno, quello normale sparisce, e il racconto si svolge in stanze, spesso buie.

Questa sorta di doppia natura è una caratteristica di tutto il romanzo, a partire dall'ambientazione. Da una parte abbiamo luoghi semplici e comuni, la scuola, il paese, la casa di Kiera, posti in realtà poco originali e già visti nei vari romanzi del genere. Dall'altra c'è il locale, l'Afterlife, una sorta di luogo non luogo, che sorge sul confine tra il sogno  e la realtà, con il piano terra dedicato ai comuni mortali e il piano sopraelevato riservato agli dei.
Questa doppia natura la troviamo in realtà anche nei personaggi. Keira ha una facciata comune, semplice, da ragazza normale, ma dentro è dilaniata dalla paura e dagli incubi; Dominic è un'antitesi vivente, buono e cattivo, forte e debole, terribile e innamorato. Da un lato questi protagonisti mi sono piaciuti, soprattutto per la forza che sprigionano nei vari episodi, ogni loro sguardo, ogni loro parola è una saetta; dall'altro però la loro eccessiva perfezione/bellezza assoluta mi ha fatto venire i nervi, soprattutto quando venivano ripetute più e più volte in una sola pagina. Questo è un elemento che oramai si trova praticamente in tutti i libri di questo genere, e quindi mi ci sto abituando, tuttavia... niente, che sia Edward, Damon, Dominic (i nomi più gettonati) ogni volta che vedo scritto "è bellissimo" o simili mi ritrovo a pensare: l'ho capito, ha degli addominali da urlo, è bellissimo, sprizza sesso da tutti i pori, basta!! E' una delle poche cose che non mi va giù di questo libro.

Ciò che mi è molto piaciuto sono stati i cattivi (Morgan & co. per capirci): sono dei veri cattivi, incubi che perseguitano Keira, entrano nella sua mente, non le permettono di vivere, di respirare. Lei stessa non riesce più  a distinguere la realtà dal sogno, la confondono, la terrorizzano. Sono ben realizzati, danno quella vena quasi horror al racconto che mi è piaciuta molto.

In conclusione, mi è piaciuto, ho preferito la prima parte  a quella finale, tuttavia la storia di Keira mi ha conquistato. Forse avrei accelerato un po' il finale, tagliando qualche scena che si svolge tra le lenzuola ( e non solo), che a volte mi sono sembrate un po' di troppo, tuttavia l'aura di mistero intorno al passato della protagonista mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine.
Ora spero che presto venga pubblicato anche il secondo libro (in tutto credo sia 4).

Voto...




(forse non è un 4 pieno pieno, ma 3 e mezzo è poco, e poi ho voluto premiare l'entusiasmo con cui l'ho letto)
Alla prossima
Eliza


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6 comments

  1. Wow, con questa recensione mi hai davvero incuriosita *-* lo aggiungo in wish list!

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  2. Mi hai incuriosita...non è proprio il mio genere però..potrei anche provare :)

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    1. Se non ti piace il genere magari aspetterei un po' , se non altro perché sono cmq 600 pagine, non poche...

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  3. Che bella recensione ^-^ questo libro non mi ha mai ispirato più di tanto, ma le tue parole hanno rimesso tutto in discussione. Anche se sono abbastanza confusa...pensa che ho appena letto un'altra recensione negativissima :D è proprio vero che ogni libro fa un effetto diverso su ogni lettore!

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    1. È un libro con i suoi difetti, ma a me tutta la prima parte è piaciuta molto. Peccato la fine che non i tutta questa novità. L'ha buttata un po' sul sexy. ..

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  4. Ahahahaha, Eliza la recensione negativissima di cui parla Monia è la mia! Io ho odiato questo libro dalla prima all'ultima pagina e sappi che Kiera è insopportabile oh! Odio puro. Sgrunt!

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