Recensione: Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco - Franco Matteucci

by - maggio 31, 2016

Buon martedì lettori!
Dopo la giornata di ieri col vento che ci portava via (letteralmente) mi domando cosa devo aspettarmi oggi. Che dite? Afa, sole a picco, pioggia, neve? O tutto mescolato insieme? Mah, lo scopriremo. 
Oggi è l'ultimo giorno di maggio e quindi è anche il momento per fare il punto della situazione e per vedere che mese è stato sul blog. Tuttavia oggi dovrete aspettare il pomeriggio per il recap perchè ho per voi prima una recensione. Qualche settimana fa, a sorpresa (belle le sorprese!!), la Newton mi ha omaggiato con un giallo italiano, la cosa mi ha incuriosita (ultimamente sono molto ben disposta nei confronti dei gialli) e l'ho letto con piacere. Si tratta di Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco di Franco Matteucci

Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco
(Le indagini dell'ispettore Santoni #4)
di Franco Matteucci
Newton Compton Editori | Nuova Narrativa Newton | 251 pagine
ebook €4,99 | cartaceo € 9,90
17 marzo 2016

TRAMA
Un corpo senza vita giace sulla neve nell'apparente tranquillità del bosco. Accanto al cadavere, sul tronco di un albero, è stato inciso un cuore con all'interno il nome della vittima e una lettera greca. L'assassino ha lasciato la sua firma, un segno destinato a ripetersi e a seminare il panico tra i vicoli del paesino di montagna. L'ispettore Santoni, però, non riesce a indagare con la sua solita lucidità. Qualcosa - qualcuno - offusca la sua mente investigativa. E intanto il crimine continua a spandersi come una macchia di sangue, lentamente ma inesorabilmente. Gli abitanti di Valdiluce hanno paura: la loro cittadina, che una volta era un posto tranquillo e rilassante, rischia di trasformarsi nella tana di un pericoloso serial killer. Il tempo stringe per Marzio Santoni: stavolta in gioco c'è la vita di tutta la valle...



Ho sentito tanti pareri su questo libro, tutti molto positivi. Vado sul sicuro, mi sono detta. Si dai, lo leggo che ho proprio voglia di un bel giallo.
In realtà ho fatto un po' fatica a leggerlo. Per parlarvene lo voglio dividere in due parti. Tutta la prima metà è risultata la più ostica da affrontare. L'inizio è stato straziante, l'emotiva-amante-degli-animali-cuore-di-panna che in me è uscita fuori e si è pianta tutte le prime due pagine. La scena è stata questa: 2 minuti per leggerle, una serata per riprendersi (si c'era anche del cioccolato ma non è necessario sottolinearlo...). Ma ve beh, quella è tutta colpa mia, so che davanti a questo tipo di scene piango come una fontana e mi deprimo. Tuttavia continuando la lettura mi sono un po' arenata. Mi sembrava che l'indagine stagnasse. A causa di ciò spesso l'occhio mi cadeva su alcuni elementi poco convincenti. Ad esempio, in alcuni momenti, mi sono sentita un po' costretta ad arrivare a determinate conclusioni, come se l'autore si fosse imposto di arrivare ad un determinato punto e volesse portarci il lettore, però in maniera un po' forzata. O ancora poco mi sono piaciuti gli atteggiamenti di alcuni personaggi, come Krystal che come un girasole si muove e guarda unicamente il suo mito assoluto, l'ispettore Santoni, o lo stesso Santoni, detto Lupo Bianco, che ogni cinque minuti deve guardare verso Katia e rimarcarne l'assoluta necessità nell'indagine. Poi mi sono imbattuta in alcuni dubbi (miei) sullo svolgimento dell'indagine (che per carità, io mica ne so di indagini di polizia e soprattutto di competenze investigative... però...), insomma mi sono trovata davanti ad un insieme di piccole cose che però messe insieme mi hanno fatto procedere con lentezza.
Poi però da circa metà in avanti la storia si velocizza e si fa più succosa e soprattutto per me diventa un vero e proprio giallo, di quelli che devi proseguire assolutamente perchè vuoi sapere chi e perchè. Anche i personaggi e le motivazioni che li muovano mi sono sembrati più realistici e meno forzati nelle loro scelte. Quindi se l'inizio è un ni, la parte finale mi è piaciuta, tanto è vero che l'ho letta in un paio di ore scarse.
Ho apprezzato l'idea particolare, non siamo davanti ad un classico omicidio, di quelli oramai visti e rivisti in libri e telefilm, ma a qualcosa di un po' diverso dal solito, che incuriosisce sicuramente. Avrei voluto un po' più di sprint iniziale, questo si, ma nel complesso posso dire che è stata una bella lettura. Lo stile dell'autore rende bene l'anima del romanzo, asciutto, secco, senza tanti ghirigori, uno stile adatto al genere, al protagonista, un ispettore di polizia un po' musone e vecchio stampo, e all'ambientazione.

Voto


Alla prossima



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3 comments

  1. Ciao Laura!
    A me piacciono i gialli e questo ce l'ho lì accoccolato nel kindle. Che dici, lo leggo?
    Magari attendo l'estate - quella sul calendario, perchè se attendo quella metereologica, sto (felicemente) fresca...in tutti i sensi - quando avrò un po' più di tempo.
    Baci da Bacci

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    Risposte
    1. Io non mi sono pentita di averlo letto, anzi. E' un romanzo con le sue pecche ma da leggere per le sue particolarità.

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