Recensione: La briscola in cinque - Marco Malvaldi

by - maggio 24, 2016

Buongiorno a tutti lettori!
E' tornata a farmi visita la mia amica tendinite, ah che bello! Eh beh era da un po' che non si faceva vedere. Cosa vuol dire? Che sto praticamente scrivendo solo con la sinistra e un dito della destra... ci metterò una vita a scrivere questa recensione! Comunque, bando agli acciacchi geriatrici che mi caratterizzano e vediamo di che libro vi parlo oggi. Si tratta del ben noto La briscola in cinque di Marco Malvaldi, primo appuntamento della serie del Bar Lume.

La briscola in cinque 
(Bar Lume #1)
di Marco Malvaldi
Sellerio Editore | La memoria | 163 pagine
ebook 6,99 | cartaceo €12,00
5 luglio 2007

TRAMA
La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all'aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto". L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.



Buongiorno Laura! Ben svegliata, tutto bene? Un caffettino lo prendiamo? Eh lo so, arrivo a leggere Malvaldi solo ora, che volete farci? Ma qui entrano i libri ed esco io tra un po' e al Bar Lume ci sono arrivata solo ora. E ci sono arrivata non senza qualche timore. Lo osannano tutti... e se a me non piace?? No dai, dispiace quando accade, a maggior ragione se è un  autore italiano. Fortunatamente... sospiro di sollievo... non è accaduto! Mi sono proprio divertita a leggere la prima avventura di Massimo e combriccola.
Partiamo dalla storia. Una storia, un giallo, semplice, lineare ma costruito benissimo in tutti i suoi ingranaggi, che, grazie anche allo stile netto e tagliente dell'autore, ti tiene incollata alle pagine. Grazie al cielo non la tira troppo per le lunghe e in appena 163 pagine non solo consoci Massimo, barrista (si, scritto così!) di Pineta, ma anche i suoi clienti abituali, un gruppo di vecchietti che assediano il Bar Lume nell'attesa del pettegolezzo di turno o della prossima partita a carte.  Il cuore ovviamente è l'omicidio della giovane Alina, ritrovata in un cassonetto. E' un giallo classico, di quelli che ti portano da un parte, poi da un'altra per poi svoltare di nuovo sul finale e lasciarti a zampe all'aria.
Quello però che mi ha colpito di più è il carattere di questo libro, si il carattere. E' un libro che ti fa sentire subito a casa, un libro simpatico e bonario, che parla un po' in dialetto ma che si fa capire benissimo, è un libro che non te le da tutte vinte e che ti fa anche un po' penare.
Si, mi sono proprio divertita al Bar Lume, ci ho preso gusto! Quindi è tempo di recuperare anche il secondo, il terzo, ...

Voto


Alla prossima




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9 comments

  1. Ciao Laura,
    l'ho letto un po' di anni fa e ne ho un ricordo piacevole, ma non è scattata la scintilla. Di conseguenza gli altri della serie non li ho letti. Capita. ;-)
    un saluto da Lea

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    1. A me era capitato con Camilleri... Va beh tanto i libri non ci mancano ;)

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  2. anche io non ho ancora letto nulla di suo, lo so lo devo recuperare. In realtà dopo averlo incrociato al salone (si Laura ancora rido) sono curiosa. Inizio da questo vero?

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    1. E' il primo della serie quindi direi di si! Le ragazze mi hanno detto che la serie è bella mentre i libri a se stanti insomma...

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  3. E il quarto e il quinto. Il sesto no, eh!

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  4. Laura, anche io non ho letto ancora nulla di Malvaldi, rimedierò!
    Tuttavia non diciamolo alla donnina che mi precede perché rischierei la crocefissione :D

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  5. Ohhh finalmente :-) sono proprio felice che il "barre" abbia una nuova cliente. Il cappuccino è fantastico :-)

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