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Recensione: The One - Kiera Cass

Buona sera amici lettori!
Stasera vi propongo la recensione di The One di Kiera Cass, capitolo conclusivo della serie The Selection. O almeno così doveva essere. Gironzolando come al mio solito per il web ho letto in giro (non ricordo il blog, perché tale era, su cui l'ho letto, mi spiace ma non me lo sono segnata! Ovviamente se il/la blogger che si riconosce come fonte mi scrive provvederò ad aggiungere il nome del blog!) che la Cass ha ben deciso di cavalcare l'onda del successo e di aggiungere altre novelle e ben altri due libri che andranno a seguire questo terzo. Buona idea o meno questo è quanto, bisognerà vedere se effettivamente altri libri e racconti aggiungeranno affettivamente qualcosa alla storia o se saranno al contrario inutili se non controproducenti. Intanto vi anticipo che il 21 ottobre usciranno in cartaceo e in un unico volume, sempre per la Sperling, i racconti The Prince & The Guard


Titolo: The One
Titolo originale: The One
Serie: The Selection #3
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Pagine: 316
Ebook: € 9,99
Cartaceo: € 17,90
Data di pubblicazione: 9 settembre 2014
TRAMA

La Selezione che ha cambiato per sempre la vita di trentacinque ragazze sta per concludersi. E l'emozione e la confusione del primo giorno, quando America Singer ha percorso la scalinata del Palazzo, sono ormai solo un ricordo. Di certo America non avrebbe mai immaginato di arrivare così vicino alla corona, o al cuore del principe Maxon. Eppure per lei non è stato facile. Divisa tra i suoi sentimenti per Aspen, guardia a Palazzo e suo primo amore, e la crescente attrazione per Maxon, ha dovuto lottare con tutta se stessa per essere dov'è ora. A un passo dalla fine della Selezione, America però non può più permettersi incertezze. Deve scegliere. Prima che qualcuno lo faccia per lei.


RECENSIONE
Se avete letto le mie recensioni degli altri libri di questa serie (QUI quella di The Selection, QUI quella del racconto The Prince e QUI quella di The Elite) saprete che questa trilogia non mi ha molto convinto, sia nella storia che ho trovato sempre un po' squilibrata, sia nei personaggi, alcuni molto irritanti. Questo terzo libro ha un po' migliorato la mia opinione. Certo, restano fermi alcune pecche, ma ho notato un netto miglioramento nei personaggi.

Siamo arrivati alla fase finale della selezione che decreterà la nuova principessa di Illea e le candidate rimaste sono solo quattro. America è riuscita, nonostante la sua proposta durante il Rapporto, a rimanere in lizza. I suoi sentimenti per Maxon si fanno sempre più forti e anche quelli del ragazzo sembrano spingerlo nella sua direzione. Tuttavia le incertezze e i dubbi dell'uno e dell'altra fanno si che i due non riescano a pronunciare le due paroline necessarie a porre fine alla selezione. Nel frattempo l'antagonismo del re e i problemi politici complicano ancor di più la situazione.

La selezione continua e come ogni reality show che si rispetti arrivano le finaliste: la mina vagante America, la diva Celeste, la fidanzatina di Illea Kriss e l'elegante Elise. La storia che ci porta a concludere questa trilogia continua sui toni dei precedenti capitoli, anche se qui ho notato un pochino più di equilibrio tra le due anime del racconto, quella distopica e quella romance; le ho trovate un po' più amalgamate. Io avrei preferito immergermi un po' di più nella parte distopica, ma almeno questa non viene accantonata a mero contorno come accade soprattutto nel primo libro. In particolare, sul finale avrei voluto qualche spiegazione in più, ad esempio il ruolo dei sudisti rimane sempre un po' abbandonato a se stesso: attaccano il palazzo e basta. Un po' poco, forse potevano essere usati un po' meglio nell'economia del racconto.

Ho notato con piacere un miglioramento nei personaggi. Nelle precedenti recensioni ho bocciato in pieno America, trovandola troppo volubile, indecisa e quasi infantile. Mi è stata antipatica fin da subito e il suo tentennare tra i due ragazzi veramente irritante. Sul finale della serie finalmente si decide a mettere la testa a posto. Si prende le sue colpe, capisce di aver tenuto sulla corda sia Aspen sia Maxon e prende la sua decisione; ma non solo! Combatte per ciò che ha deciso e dimostra un po' di carattere. Mantiene questa aura di buonismo un po' irritante, ma almeno agisce, fa qualcosa e non si limita ad indossare un bel vestito! Anche i maschietti hanno tirato fuori le unghie e non agiscono più solo come burattini manovrati. Maxon nel suo piccolo si ribella al padre, è più deciso con America e inizia a mostrare il suo potenziale. Aspen finalmente perde quella sua aria possessiva che mi ha un po' inquietato in precedenza e prende in mano la sua vita, non facendola più ruotare solo intorno alle decisioni di America. Nel momento in cui America evolve e migliora anche gli altri si muovono di conseguenza prendendo la loro strada.

Maxon e America funzionano bene, la loro sembra una favola in piena regola, tuttavia, danno il meglio di loro come coppia e come protagonisti nel momento in cui escono da Palazzo sotto mentite spoglie e abbandonano questa atmosfera da Cenerentola. Là dove appare il distopico nel racconto la storia prende vita in maniera netta e i personaggi si fanno interessanti. Il problema? E' ancora troppo poco! E questo mi fa un po' venire i nervoso! Perché c'è tutto il potenziale, ma il racconto rimane impantanato nel romance e perde di brio.

Il finale è prevedibile, frettoloso e un po' facile. E' la fine che volevo? Si, ma avrei anche voluto un po' più di sorpresa, un po' più di magia! Invece sembra la bozza di quello che doveva accadere, un appunto di come doveva concludersi tutto. Ma una bozza non basta, ci vuole qualcosa di più per far volare la fantasia del lettore e far si che questo finale rimanga nella sua mente e non si confonda tra altri mille libri.

In conclusione, questo terzo libro credo sia il migliore della trilogia, ma non per questo lo considero un buon libro. In generale quella della Cass è una trilogia che aveva alle spalle una buona idea, un po' favola un po' reality show, un po' Cenerentola un po' Hunger Games; ma questa idea viene male sfruttata e abbandonata a se stessa. Il risultato è una storia piatta, con qualche picco di interesse che però non basta a catturare il lettore, e una gamma di personaggi per gran parte del tempo irritanti e fastidiosi, che si redimono un po' sul finale.

Ultimo appunto: grazie al cielo la Sperling ha desistito dal rimettere quel bruttissimo bollino dorato che sfigurava la copertina di The Elite! Questa serie ha delle copertine veramente spettacolari ed è un bene lasciarcele ammirare nella loro bellezza senza cosette appiccicate qua e là! Brava Sperling!

Voto...




Questa volta ve lo devo spiegare! Al primo libro ho dato 3 gufi e mezzo, al secondo solo 3. Per questo terzo non ho voluto dare il voto al solo libro ma fare anche una media per la serie. Forse è un po' alto per quello che ho scritto, però ho voluto comunque premiare il  miglioramento sul finale della serie...


Alla prossima 
Eliza

Commenti

  1. Io ho letto The Selection e The Elite, ma il secondo volume non mi è proprio piaciuto, come hai detto tu, America è detestabile e si contraddice di continuo, e anche Maxon non mi era per niente piaciuto. Però sono comunque curiosa di leggere come andrà a finire, il problema sarà farlo senza spendere il prezzo intero della copertina ( che secondo me è assolutamente esagerato per lo spessore del volume e la qualità della storia). Aspetterò qualche occasione!

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  2. Io non l'ho proprio iniziata questa saga.... non so non mi ha mai convinto molto........

    RispondiElimina
  3. Sinceramente la serie non mi attira più di tanto ma posso dirti Eliza che le voci sono vere, gironzolando su Kobo alla ricerca di ebook in lingua mi sono imbattua in due racconti "The Queen" e "The Favorite" che possono già essere preordinati sullo store ^^

    RispondiElimina

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