Recensione: La madre sconosciuta - Kimberley Freeman

by - novembre 02, 2018

Buongiorno lettori,
come avete passato la giornata di riposo? Io, visto il tempo grigio e triste, me ne sono stata a casa a leggere, a giocare con penne e agende e a guardare un po' di tv. 
In questo venerdì, che sembra un lunedì ma che ha già il sapore del sabato, vi lascio con la recensione di La madre sconosciuta di Kimberley Freeman, per la cui copia devo ringraziare l'ufficio stampa della Tre60 che me l'ha gentilmente inviata (grazie!).


La madre sconosciuta
di Kimberley Freeman
Tre60 | Narrativa Tre60 | 478 pagine
ebook €7,99 | cartaceo €18,60
31 ottobre 2018 | scheda Amazon


Inghilterra, 1874. A 19 anni finalmente Agnes può lasciare l'orfanotrofio in cui è cresciuta e mettersi alla ricerca di sua madre. Da poco, infatti, ha scoperto che la donna che l'ha abbandonata ha lasciato accanto a lei un bottone decorato con un unicorno. E lei ricorda benissimo di aver visto un cappotto cui mancava proprio un bottone identico: l'aveva donato all'orfanotrofio una nobildonna, Genevieve Breckby... Convinta che Genevieve sia sua madre, Agnes ne ripercorre le tracce fino a Londra e a Parigi, e poi, mossa da un'incrollabile determinazione, s'imbarca sulla Persephone, che la condurrà in una terra selvaggia e misteriosa: l'Australia. Londra, oggi. È in Australia che Tori ha deciso di vivere. Ora però deve tornare a casa, in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un doloroso divorzio, ma soprattutto per aiutare la madre, brillante studiosa dell'epoca vittoriana, che soffre di Alzheimer. Mentre mette ordine nelle sue carte, Tori trova una lettera che risale alla fine dell'800. Una nobildonna scrive alla figlia, spiegandole i motivi per cui l'ha abbandonata, e le incredibili vicissitudini che l'hanno portata a quel terribile gesto. Ma la lettera è incompleta e Tori, prima incuriosita e poi sempre più coinvolta, decide di mettersi alla ricerca dei fogli mancanti...


Il mondo è troppo grande per me. La sua grandezza... mi schiaccia e ho l'impressione di scoppiare. 

Siamo nel presente quando Tori, accorsa dalla madre, brillante studiosa dell'epoca vittoriana ricoverata in una clinica, si ritrova a mettere in ordine le carte del suo ufficio all'Università. Tra un libro e una lista di cose da ricordare Tori trova l'inizio di una lettera destinata "Alla mia bambina, che non ho potuto tenere", scritta da una nobildonna. La lettera si tronca di colpo, mancano diversi fogli e Tori decide di cercarla per scoprire di più su questa donna e sua figlia.
È il 1874, Agnes a 19 anni lascia finalmente l'orfanotrofio dove ha sempre vissuto. Nonostante i suoi pochi mezzi decide di mettersi alla ricerca di quella madre che appena in fasce l'ha lasciata sui gradini del ricovero e che lei è sicura essere Genevieve Breckby.

@wikipedia
Questo romanzo è stata veramente una piacevole scoperta che mi ha trascinata in una due giorni di lettura continua. Perché, ed la prima cosa che voglio dirvi, si legge in un soffio. Lo stile della Freeman è semplice ma molto accattivante anche perché l'autrice condisce la sua storia di tanti elementi diversi. C'è l'avventura, quella seria, che vede Agnes girare per tutto il mondo, da York a Londra, poi Parigi, l'India, l'Australia; ci sono fughe da postriboli, tempeste in pieno Oceano, attraversamenti di giungle. Agnes nella sua caparbia ricerca non si fa risparmiare nulla e fa appassionare il lettore alla sua storia. Non manca un po' di romanticismo, ben dosato, mai stucchevole, un romanticismo che dà gioia ma anche dolore, che spinge i personaggi ma che in un certo senso li frena. C'è poi un presente e un passato, piani temporali diversi che si intrecciano  e danno movimento.

@tumblr
Le protagoniste sono Tori e Agnes, vicine nonostante la distanza di decenni che le separano. Ma a ben vedere la protagonista è una sola, la piccola Agnes che ad appena 19 anni vi farà un po' infuriare e un po' commuovere nella sua forte determinazione ma anche nella sua incoscienza nello spingersi sempre un po' più in là. Farebbe di tutto per venire a capo della sua storia, per poter vedere anche solo una volta quella madre che anni prima l'ha abbandonata con solo un bottone a sua memoria. Si illude la povera Agnes e durante tutte le sue peripezie la sicurezza di essere accolta a braccia aperta da quella donna, che tutti descrivono come ladra di mariti e disonore per la sua famiglia, non viene mai meno. Non si può non darle della sciocca a questa ragazzina che, con i mezzi di allora, non si ferma davanti a niente, né al mare in tempesta né a paesi caldi ed esotici ma per lo più sconosciuti e pericolosi. Neanche un amore sincero e puro la ferma, anche qui con la convinzione di trovare quella persona ad aspettarla. Eppure ci si affeziona subito a lei e alla sua caparbietà, al suo buon cuore e al suo desiderio non di una famiglia ricca, ma di sapere chi è, di appartenere a qualcosa e a qualcuno. Agnes è istinto puro, si bea della pazzia della sua giovane età e va avanti per la sua strada, fino a scoprire la sua verità e ad riannodare i fili del suo passato e del suo presente.

Tutte le parti con Tori, invece, mi hanno lasciata più perplessa, se non altro perchè, tolto il pretesto del ritrovamento della lettera (di manzoniana memoria per altro), sono inserti che poco offrono al racconto. Il presente non serve a capire il passato in questo caso e gli scorci su Tori e sua madre sono ben scritti, piacevoli volendo, ma completamente a se stanti, tanto da risultare inutili.

Tolto questo aspetto, se cercate una lettura appassionante e coinvolgente, ambientata nel passato ma che non si limita alla buona società e che vi faccia viaggiare e assaporare la magia di una ricerca di cuore, ecco questo è il libro per voi!

Alla prossima


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5 comments

  1. E due recensioni positive che leggo. Sono sempre più convinta di prenderlo!

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    1. Concordo con te da leggere sicuramente

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    2. Le parti con Agnes mi hanno proprio appassionata! Fortuna che quelle nel presente (anche se sono scritte molto bene) sono risicate a poche pagine, diciamo che interrompono poco. Io gli darei un'occasione :)

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  2. Avevo visto qualche foto su Instagram, ma non mi ero mai soffermata a leggere la trama. Me lo segno immediatamente, mi ispira molto! :)

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