Recensione: Morte di un giovane di belle speranze - Jessica Fellowes

by - novembre 15, 2018

Buongiorno lettori!
È con grande gioia che oggi vi posso parlare in anteprima di un bel ritorno in libreria. Esce, infatti, oggi il nuovo libro di Jessica Fellowes della serie I delitti Mitford dal titolo Morte di un giovane di belle speranze. Grazie alla Neri Pozza ho potuto leggerlo in anteprima. Facciamo un salto nei ruggenti anni '20 e ritroviamo le famose Mitford Sisters!


Morte di un giovane di belle speranze
(I delitti Mitford #2)
di Jessica Fellowes
Neri Pozza | I narratori delle tavole | 364 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
15 novembre 2018 | scheda Neri Pozza

Londra, 1925. «Giovani aristocratici scapestrati» è il soprannome dato dalla stampa scandalistica inglese a un gruppo di amici famosi per le grandiose feste in maschera e le elaborate cacce al tesoro nella notte londinese. Appartiene alla cerchia anche la maggiore delle Mitford, Nancy, che chiede ai genitori di inviare a Londra la sorella diciassettenne, Pamela. Gli sfavillanti parties in città sono infatti un'eccellente occasione per stringere nuove amicizie, utili per la prossima festa di compleanno di Pamela. Tra la «gente giusta» di cui assicurarsi la presenza figurano di certo Sebastian Atlas, volto angoloso, naso lungo e capelli impomatati tanto lisci da sembrare una lamina d'oro aderente al cranio; Clara Fisher, soprannominata dai Mitford «l'Americana» e, naturalmente, i Curtis: Charlotte Curtis innanzi tutto e suo fratello, l'arrogante Adrian, lo scapolo da accalappiare. Le intenzioni di Nancy vanno a buon fine e, nel giro di un mese, buona parte dei suoi ricchi amici si riversa ad Ashtall Manor, pronta a prendere parte allo sfarzoso ballo in costume e alla sfrenata caccia al tesoro nella tenuta. Durante la serata il gruppo si addentra nel cimitero che confina con il muro di cinta della magione. Il suolo è fradicio di umidità notturna, la luce della luna filtra a stento fra le nuvole. Sul terreno bagnato alla base del campanile della chiesa, con un braccio sul collo, le gambe piegate e storte, la bocca spalancata, gli occhi fissi e ciechi, giace il cadavere di Adrian Curtis. In piedi accanto a lui, con le mani sulla bocca ad attutire il grido, c'è la cameriera personale di Charlotte, Dulcie Long. Scotland Yard non tarda a scoprire che la ragazza cela l'appartenenza a un club molto più esclusivo di quello dei suoi ricchi datori di lavoro: il club delle Quaranta Ladrone, una temibile banda di ladre capeggiate dall'implacabile Alice Diamond, che da qualche tempo sta terrorizzando Londra. Dulcie Long viene dunque arrestata come colpevole dell'omicidio di Adrian Curtis, sprezzante rampollo della «buona società» londinese. L'unica a credere all'innocenza della ragazza è Louisa Cannon, dama di compagnia delle sorelle Mitford, la quale, aiutata da Pamela e Nancy Mitford, decide di indagare sul caso...

I primi sospetti cadono sempre su noi serve.
Facciamo conoscenza con un'altra delle mitiche sorelle Mitford. Jessica Fellowes è stata di parola e, in questo secondo romanzo della serie dedicata a loro e alla protagonista Louisa Cannon, ci presenta Pamela. 
Facciamo un salto di 5 anni rispetto a L'assassinio di Florence Nightingale Shore. Pamela festeggia i 18 anni con una festa praticamente organizzata dalla sorella maggiore Nancy. Durante una caccia al tesoro, però, avviene l'imprevedibile nella dimora di famiglia, Ashtall Manor: Adrian Curtis, ambito scapolo, viene trovato morto ai piedi del campanile della chiesa. Accanto a lui la cameriera Dulcie che viene subito accusata e rinviata a giudizio. Eppure troppe cose non quadrano a Louisa, cameriera delle Mitford.

@gettyimages.ie
Jessica Fellowes ci riporta nelle atmosfere degli anni'20 e questa volta carica la dose, portando in scena il vero mondo degli anni ruggenti. I nightclub, il jazz, i vestiti che si accorciano e sono più provocanti, il proibito. Se nel primo libro ci aveva dato un assaggio di tutto ciò, in questo secondo Delitto l'atmosfera ci catapulta in una Londra più oscura e fumosa e in una Ashtall Manor percorsa dal brivido dell'omicidio.
Al centro di tutto ciò l'assassinio di quello che era considerato un buon partito, Adrian Curtis, bello e convenientemente ricco. La sua morte sconvolge questo gruppetto di amici che gira intorno alla più grande delle sorelle Mitford, Nancy, la scrittrice di famiglia. Ma fa capolino sulla scena anche Pamela, la sorella "campestre", più amante della vita all'aria  aperta e ai cavalli che alla mondanità. 
Dosando realtà e finzione, l'autrice ci propone questa volta un omicidio inventato ma un'ambientazione quanto mai reale, soprattutto per le atmosfere londinesi. Nella storia, infatti, hanno un ruolo fondamentale i criminali, sparsi un po' ovunque nel racconto. In particolare le bande delle Quaranta Ladrone, capeggiate da Alice Diamond, e gli Elephant and Castle. La criminalità infesta la Londra di inizio '900 e tra furti e contrabbando proliferava arricchendosi. Ecco, la Fellowes prende tutto ciò e se ne serve per dare un contorno a questo omicidio dell'alta società.

Filo di unione con il romanzo precedente, oltre alle Mitford Sister, è anche Louisa che, da ragazzina povera di Londra, dedita a furti e furterelli, riesce ad uscire dal giro pericoloso e a trovare un lavoro onesto a servizio proprio di Nancy e Pamela. Louisa non ci sta davanti alla condanna di Dulcie, sebbene tutto farebbe pensare alla sua colpevolezza. A lei non tornano molti aspetti di quella fatidica sera e quindi si incaponisce per cercare la verità. Ma non è solo il senso di giustizia a muoverla, c'è di più. Louisa vede in Dulcie e in Alice Diamond tutto quello che lei ha rischiato di essere, una ladra, una bugiarda, persino una prostituta. In un misto di sollievo e angoscia non riesce ad abbandonare la giovane serva al suo destino, alla galera o peggio alla forca. In tutto il romanzo ho fatto ben attenzione alle parole e all'atteggiamento di Louisa e ho visto in lei la linea del cambiamento. La società che ci viene proposta è una società in bilico, non più vittoriana ma neanche moderna. Se da un parte, infatti, Louisa è ancora costretta a fare da chaperon alle sue due protette, dall'altra aleggia già il futuro con le donne poliziotto, quelle che vivono da sole, ereditano, quelle che possono avere una vita che non ruoti intorno solo ad un uomo. 
Da questi aspetti mi viene da ricordare proprio il "mito" delle sorelle Mitford, vissute in anni in cui essere donna era ancora una limitazione ma anche capici di essere un primo barlume di modernità, soprattutto con le loro vite avventurose, stravaganti e piccanti, che hanno allietato i rotocalchi inglese. Pamela, visto che la incontriamo qui per la prima volta, sarà tra le sorelle quella più calma e ritirata, eppure si sposerà e divorzierà dopo 15 anni di matrimonio per andare a convivere con una donna per il resto della sua vita. 

@photodelusions.wordpress.com
Come per il primo romanzo mi è piaciuta molto l'ambientazione ma soprattutto, in questo caso, l'indagine per scoprire l'assassino. Un giallo di stampo classico, inglese, alla Agatha Christie, che ti porta a sospettare di tutti a turno per poi essere sbugiardata sul più bello. Questa volta , però, abbiamo davanti, ad indagare, una Louisa meno sicura di se, come se il suo passato non volesse del tutto lasciare la presa. Tentenna a volte, teme di scivolare di nuovo in quello che è stata. A renderla più solida è Guy, poliziotto che si riscatta agli occhi della famiglia e dei colleghi. Ho sempre pensato che fosse lui il vero personaggio chiave inventato dalla Fellowes. Certo, Nancy e sorelle ci spalancano le porte sulla bella società inglese dell'epoca, rendono più frizzante e mondano il racconto, ma è Guy a dare solidità al giallo, a renderlo una vera indagine di polizia e a dare al lettore quella sicurezza che a volte sente il bisogno di avere.
Io amo questo genere di libri e amo la scrittura di Jessica Fellowes. L'analisi storica che c'è dietro al racconto non può non colpire il lettore, soprattutto perché ci propone aspetti meno noti della società inglese, integrandoli in maniera eccellente alla sua invenzione.
Ora non resta che scoprire con quale Mitford faremo la conoscenza nel prossimo libro.

Alla prossima



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8 comments

  1. Ma che bello!!! Ci vuole un bel giallo classico, mi sa che andrò a comprarlo!

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  2. Amo le cover di questa serie lo prenderò sicuramente ^-^

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    1. Anche a me piacciono molto. Poi io adora la carta della Neri Pozza <3

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  3. Appena comprato! È il genere che piace a me, storico con un pizzico di suspense! Ho amato il primo e sicuramente amerò anche questo è già penso al prossimo!

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    1. Wow! Poi vengo a leggere la tua recensione! Per il terzo... temo un'attesa di almeno un anno anche questa volta...sigh...

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