[Questa volta leggo] Recensione: Non volare via - Sara Rattaro

by - ottobre 24, 2018

Buongiorno lettori!
Come proseguono le vostre letture? La settimana è già a metà del suo corso e la prossima sarà corta e allietata da un giorno di riposo. Felici? Domenica cambierà anche l'orario e lì la felice sono io. Finalmente buio presto!! 
Oggi è il mio turno per la rubrica Questa volta leggo. L'argomento che abbiamo scelto per questo mese è...

LEGGI UN LIBRO CON LA COPERTINA BLU

Io ho scelto di leggere e recensire Non volare via di Sara Rattaro per due motivi: stazionava da qualche mese nella pila dei "da leggere" e poi il 6 novembre uscirà il suo nuovo libro che non sarà proprio un seguito ma quasi (anzi, restate sintonizzati, che c'è un progettino che lo riguarda...).


Non volare via
di Sara Rattaro
Garzanti | Super elefanti bestseller | 222 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €9,90
5 giugno 2014 | scheda Garzanti

Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Perché Matteo è nato sordo. Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?". Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità. All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni. Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."

Quando arriva la tempesta pensiamo a trovare un riparo, sperando che passi in fretta portandosi via tutto ciò che non ci piace. Le conseguenze delle nostre azioni, le ferite che non si rimarginano e i brutti ricordi. Poi smette di piovere e scopriamo che ha dato solo una rinfrescata.

Sara torna nella mia vita con le sue famiglie normali, quelle con i problemi di tutti i giorni; quelle famiglie che nel loro piccolo hanno comunque qualcosa di speciale. Nel caso di Alberto e Sandra questo "qualcosa" è in realtà un qualcuno, il piccolo Matteo, nato sordo. Una montagna da scalare, un linguaggio del tutto nuovo da scoprire ed imparare.
@latuacasainabruzzo.it
La paura di non farcela, la paura di donargli una vita qualunque. Eppure Sara non ci parla di Matteo in questo libro, non mette al centro del racconto il suo essere unico. Al centro di questo breve romanzo ci sono Alberto e Sandra. Si conoscono all'università, si piacciono, stanno insieme e al momento opportuno si sposano e hanno la prima figlia, Alice, quindi il secondo, il piccolo Matteo. Sembrerebbe la classica famiglia da Mulino Bianco. Ma dietro a questo quadretto idilliaco l'autrice costruisce un vero e proprio percorso, di crescita, scoperta, difficoltà e riscoperta. Alberto è da sempre innamorato di Camilla, il suo primo amore, quello che nasce sui banchi di scuola, quella Camilla che lui vorrebbe difendere da un padre manesco ma che poi si vede sfuggire di mano quando le si presenta l'occasione di entrare in una delle scuole di danza più famose d'Europa, a Parigi. Quella stessa Camilla che tornerà in città e che stravolgerà di nuovo la vita di Alberto e di Sandra. Ecco, starete pensando, il solito uomo traditore. No ragazzi, fermi tutti, la loro storia è molto più complessa, è molto più di un tradimento. È un'ascesa e una discesa continua.

Sara torna e mi fa di nuovo stupire. Non di lei, lo so che brava scrittrice è. Mi fa stupire di me. Penso sempre di non essere fatta per questo tipo di storie, di essere Laura-senza-cuore, più cinica e acida di dottor House e Rocco Schiavone messi insieme. E invece, guarda un po', ogni volta che apro un suo libro mi ci immergo con mente e cuore, pronta a conoscere una storia vera, quella della famosa porta accanto, e a commuovermi un pochino. I suoi protagonisti sono tanto umani e imperfetti da farteli sentire vicini e amici.
@RisorseDanza.com
Alberto si è lasciato travolgere da una vita che forse non voleva, una moglie che ha più l'aria della sostituta che della titolare, il benestare paterno, due figli. Ma cosa ha scelto Alberto in tutto questo? Niente! Si è solo macerato nell'apatia prima e nella nostalgia poi. Il rimpianto di quei pochi giorni con Camilla fa il resto; lei è un desiderio irraggiungibile che, una volta concretizzato, diventa quasi una droga a cui è difficile dire basta.
Sandra ammetto che all'inizio mi ha fatto quasi paura dalla determinazione che ha, nel matrimonio prima e con Matteo poi. Si rivela essere poi una donna tenace, che cerca di mantenere insieme la famiglia ma che vuole anche essere felice. Difende Matteo con le unghie e con i denti, è una leonessa con il proprio cucciolo. Eppure non sono riuscita ad entrare veramente in empatia con lei. Penso anche sia difficile da capire vista la storia che ha alle spalle, ma è stato come avere un muro tra noi due, un muro che in qualche maniera la difendesse dal giudizio e dal pregiudizio del lettore.

A fine romanzo, chiusa l'ultima pagina, mi ha preso una certa malinconia. Ho iniziato a pensare a cosa ci volesse dire Sara con questo romanzo. Che nessuno è perfetto, certo, ma che soprattutto non è necessario esserlo. Che sbaglieremo, commetteremo delle cazzate enormi, faremo scivoloni e capitomboli. Ce ne pentiremo? Forse. Ma quegli errori faranno per sempre parte di noi e sono quegli stessi errori che ci hanno portato qui, ora. Dietro questo romanzo c'è la speranza, il non arrendersi ai se e ai rimpianti. Guardare il passato è giusto, ma restarci invischiati e cercarvi un futuro no.

Se proprio devo trovarci una pecca è forse l'eccessiva perfezione del finale. tutti i cocci vengono sistemati, il puzzle si ricompone e il mondo torna a sorridere. Forse un po' troppo, tutto insieme nello stesso momento? O forse con il prossimo romanzo rimetteremo in discussione tutto quanto?

E ora vediamo insieme il calendario del Questa volta leggo di ottobre!



Alla prossima


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34 comments

  1. mi piace molto come scrive Sara e questo è uno dei suoi libri che ancora mi mancano, pian piano li sto leggendo ma devo ancora recuperare. sapere che il suo nuovo libro è una sorta di seguito mi spinge ad accelerare le mie letture, non posso certo restare con dei buchi!
    mi piace poi come hai identificato le "famiglie" di Sara. chiamarle normali le fa sembrare molto vicine, come fossero persona con cui abbiamo a che fare ogni giorno. La Rattaro è sempre una garanzia.

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    1. E' una cosa stranissima (penso di averlo scritto anche nella recensione di un altro libro di Sara): ti presenta queste famiglie veramente della porta accanto e poi, arrivi alla fine, e ti ritrovi a pensare a loro come uniche. Come faccia proprio non lo so!

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  2. Bellissima recensione per un libro che leggerò a brevissimo, in attesa del "seguito".
    Bacci

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  3. Ho amato tantissimo questo libro e non vedo l'ora di parlare del progettino

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    1. Bello progettino. Dalla prossima settimana iniziamo a svelare.... ^^

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  4. Uh che recensione bruuuuutta! Com'è che tu non hai Amalia che viene a cazziarti perché promuovi sempre Sara?

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    1. Perchè io sono io! E poi qui vige dittatura, i commenti che non mi piacciono... ciaone, tornano a Pordenone^^

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  5. Adoro Sara, adoro i suoi libri e adoro i suoi personaggi! Adesso aspetto il prossimo per continuare ad emozionarmi. Bellissima la tua recensione, c'è tanto di quello che tu credi di non avere: tanta emozione!

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    1. Grazie Mariangela. Io sono un tipino strano, cinica e anaffettiva ma quando scrivo mi emoziono...

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  6. Io devo ancora leggere un libro della Rattaro ma prometto di rimediare presto.

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  7. Io invece sono quella che ha la fama di cuore tenero, io mi commuovo praticamente con tutto ma... ninete, le storie della Rattaro, per quanto riconosca la bravura della scrittrice, proprio non riesco a farmele piacere.

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    1. No peccato. Ma capita. Fortuna che non siamo tutti uguali se no sai che noia!! XD

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  8. Io amo alla follia le storie di Sara. Mi segno anche questo, prima o poi lo leggerò.

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  9. Ciao Lauraaaaa,
    devo ancora recuperare questo romanzo, cavolo e devo fare in frettissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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    1. Tranquilla, anche io sono in fase di recupero con i libri di Sara... in effetti qui avrei ancora "Splendi più che puoi"...

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  10. Questo devo recuperarlo ancora, ma finora Sara non mi ha mai delusa.

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  11. Quante laaaacrime ❤️ Bello bello bello!
    Ps. La grafica del blog è bellisssssshima.

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    1. Uh i fazzoletti che se ne vanno con questi libri! XD
      PS: grazzzzzzzziiiieeee

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  12. Sara non delude mai. Da recuperare anche questo.

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  13. Finito da pochissimo e piaciuto tanto tanto!
    Recensione bella :*

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  14. Lacrimoni ne abbiamo a fine lettura???

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  15. Di Sara ho letto un paio di romanzi che non mi sono affatto dispiaciuti! Anche questo è in lista :)

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  16. Devo ancora leggere un libro della Rattaro, ma prometto di farlo presto!

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  17. Bellissima recensione, questo libro della Rattaro mi manca, devo recuperarlo, amo questa scrittrice!

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  18. Bella recensione. Questo libro l'ho letto pure io, un po' di tempo fa. Ciao da Lea

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