Recensione: La costola di Adamo - Antonio Manzini

by - novembre 09, 2016

Buongiorno lettori!
Siamo già a metà settimana, come corrono le giornate! 
Io oggi avrò una giornata un po' diversa dal solito perchè accompagnerò una mia amica alla ricerca dell'abito da sposa! Tranquilli, niente meringhe, la conosco bene e so che non è il tipo. Sono proprio curiosa, anche perchè per me è un campo sconosciuto, visto che io non metto tacchi e agli abiti preferisco la comodità dei jeans. Vedremo... mi sentirò come in un programma di Real Time!
Oggi vi parlo di un libro... ma un libro... io sento già la mancanza del suo protagonista e non vedo l'ora di andare a comprare il terzo libro di questa serie. Di cosa parlo?? Come di cosa?? Di chi casomai! Ma di lui, Rocco Schiavone e de La costola di Adamo di Antonio Manzini. Anzi, c'è bisogno che vi ricordi cosa c'è stasera? Non ve lo perdete eh... Rai 2, ore 21:10. 


La costola di Adamo
di Antonio Manzini
Sellerio editore | La memoria | 284 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €14,00
9 gennaio 2014

Trama. "Il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta". Rocco Schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. Ma più che il setter che gli suscita quell'accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com'è: pur sempre, però, sottomesso all'istinto della caccia. È uno sbirro manesco e tutt'altro che immacolato, romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non può guarire. Ad Aosta, dove l'hanno trasferito d'ufficio, preferirebbe tenere le sue Clarks al riparo dall'acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un'altra inchiesta piena di neve. Una donna, una moglie che si avvicinava all'autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell'oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l'ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore Rocco Schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.

Aaaahhh... *sospiro nostalgico, sguardo lontano, mano che tormenta una ciocca di capelli*... Appena finito e già mi manca... Mi mancano il suo caratteraccio, i suoi modi spicci, la parlata non romana ma romanaccia (c'è differenza), la mania delle Clarks anche con la neve, lo 'sti cazzi come intercalare... Niente, Rocco Schiavone lo conosci, ti intimidisce un po' ma poi non puoi fare a meno di lui.
In questo secondo libro della serie di Manzini conosciamo meglio questo commissario... pardon, vicequestore si dice ora... trasferito oramai da sei mesi da Roma ad Aosta per un non meglio noto sgarro. Siamo a marzo, la primavera è alle porte ma non ad Aosta, dove la neve imperterrita continua a cadere, per la gioia del nostro Rocco che testardo e capoccione come non mai non vuole dismettere le sue amate Clarks, anche se oramai non si contano più le paia che ha dovuto cambiare. Una donna viene trovata impiccata in casa sua. Suicidio al primo sguardo. Ma al più attento occhio del nostro vicequestore la cosa non è così semplice  e si tramuta in breve in "una rottura di coglioni di grado 10", un omicidio.
Un secondo caso, un omicidio efferato, strano, che impegna la polizia, che sembra avere una soluzione ma che in realtà così non è. Una storia che appassiona, che ti tiene incollata alle pagine, certo. Ma al centro di tutto, cuore pulsante del racconto, punto focale di tutto c'è Rocco Schiavone, un personaggio tanto ingombrante quanto ben riuscito e che, nonostante sia stato disegnato come scostante, scorbutico, violento, riesce a farsi amare, per il suo senso di giustizia che non guarda in faccia alle regole. Rocco ha un passato, terribile, un tarlo che scava in lui, che ha chiuso il suo cuore e prosciugato la sua anima. In questo secondo libro entriamo di più nel suo personaggio, sappiamo molto più di lui e del suo modo di pensare.
Si oramai è ufficiale, amo Rocco, caratteraccio, incazzatura perenne compresi. Di lui si ama il pacchetto completo.
E la storia? Non cade in secondo piano, il giallo e l'indagine sono ben costruiti, portano il lettore là dove vogliono per poi mischiare le carte in tavola e dare un finale spiazzante.

Voto


Alla prossima


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9 comments

  1. Tutte innamorate di Rocco, ma come si fa? Credo che stasera, per la prima volta, la chat sarà silenziosa: tutte in contemplazione di Giallini/Schiavone. Voi sbavate pure su di lui, che io ho altri pensieri...

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  2. ormai Rocco lo amiamo tutte. ci ha conquistate seduta stante!

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  3. Ahhhhhh (sospirone).Io invece ho proprio i pensieri tuoi.
    Oggi mi sono chiesta come avrebbe commentato Rocco l'elezione di Trump. E indovina?
    Baci lea

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  4. Ok stiamo calmi... avevo letto la tua recensione eh! Ma son talmente rincretinita da non aver capito che la seconda puntata fosse stasera e non faccio in tempo a recuperare la lettura (e di conseguenza nemmeno le prossime mi sa).

    Ci proverò. Ah cosa non si fa per Rocco!

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    1. Ok tranquilla, tutto si recupera, sicuramente poi le mettono tutte su rai replay! Puoi guardarle quando vuoi

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