Recensione: La tristezza ha il sonno leggero - Lorenzo Marone

by - marzo 16, 2016

Buon pomeriggio amici lettori!
Piove piove e fa freddo! Che sia arrivato l'inverno che ci eravamo persi per strada? Peccato che tra due settimane sia Pasqua e non Natale... Va beh, dettagli! Ok, sono un tantinello emozionata, oggi vi presenterò una recensione a cui tengo molto, ma lo vedrete, anzi leggerete, coi vostri occhi. Il libro di cui vi parlerò è il secondo romanzo di Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero. Ringrazio la casa editrice Longanesi per la copia che mi ha gentilmente messo a disposizione! Ok, iniziamo? Oddio c'ho l'ansia da prestazione ora....

La tristezza ha il sonno leggero
di Lorenzo Marone
Longanesi | La Gaja scienza | pp. 384
ebook €9,99 | cartaceo €16,90
7 marzo 2016

TRAMA
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza ...


Ok, mi siedo e scrivo.... facile... semplice e intuitivo...
Il romanzo di Lorenzo Marone.... cioè Erri... 
No niente, cancelliamo tutto! Che ci vuole?! Ho preso tanti appunti... messi tanti post it... Oddio sembro rincretinita!! Ho bisogno di un aiuto!

Due caffè dopo...
.... senti chissene mi mangio anche un Lindor che ho carenze affettive qui...

Ci sono libri che mi mettono in difficoltà (come potete vedere anche voi...). Sono pochi, casi rari, storie che appaiono all'improvviso nella vita e che non ti lasciano più, personaggi che non solo hai amato ma che ti sembra di vedere nella vita quotidiana e che a volte hanno qualcosa di te. La tristezza ha il sonno leggero è uno di questi libri e Erri Gargiulo uno di questi personaggi. Chiuso il libro, l'ho fissato per un po', prima stupendomi per la quantità di post it usati, secondo perchè non sapevo da dove iniziare per parlarvene. La mia difficoltà nasce dal seguente punto: come faccio a spiegarvi perchè questo libro DEVE entrare nelle vostre librerie? Io ci provo eh, ma tenete conto che tutto quello che leggerete qui è solo la punta dell'iceberg!
Questo è un libro sulle non scelte. Erri il nostro protagonista è il campione mondiale del non scegliere, oro olimpico di passività e peso massimo dell'alzata di spalle. Ma d'altro canto la vita con lui non è stata permissiva, è un tipo un po' bruttino, con una famiglia disastrata alle spalle, fatta di due padri, una madre reale e una dei suoi sogni, tanti fratelli e fratellastri. Per lui i problemi sono nati nel corridoio di casa sua ( o meglio di zio Vittorio, ma questa è un'atra storia) quando a cinque anni assiste impotente all'ennesima e definitiva crisi del matrimonio dei suoi genitori. Lì, in quel corridoio, c'è stata la sua prima non scelta a cui nel corso dei 35 anni successivi seguiranno tante alte. Ora a quarant'anni Erri si rende conto che una vita e una famiglia normale non sono nel suo destino e nuovamente si ritrova davanti al tracollo di ciò che lo circonda. Eppure questa volta qualcosa di diverso c'è, perché alla fine Erri si troverà davanti alla scelta più grande, quella di sapere o di non sapere e questa volta Erri non si tirerà indietro.
Vi è mai capitato di sentire un libro vostro? Ok, non lo avete pensato o scritto, ma in qualche modo è vostro. Io arrivata a pagina 15 mi sono fermata davanti ad una frase e sapevo che questo libro per me non sarebbe stato solo una lettura ma qualcosa di più...

"A quarant'anni il mio cervello non ha ancora abbandonato la faticosissima abitudine di produrre dolore a causa di flashback inaspettati"

Per molti una frase bella, ma comunque una frase come un'altra all'interno del libro. Per me qualcosa di più, se nel silenzio della mia stanzetta ho potuto esclamare l'illuminante frase "Cacchio ma capita anche a me!". E grazie a queste due righe per me Erri è diventato non un personaggio ma un amico, di cui seguire la storia e conoscere la vita. E di Erri sappiamo tutto, dai primi amori, alle cotte adolescenziali, dal rapporto distante col padre a quello della madre (più un panzer tedesco che una dolce mamma affettuosa), dalla complicità coi fratelli all'amore/non amore con la sorellastra Arianna. Leggendo pagina dopo pagina lo capisci di più questo Erri, messo in difficoltà davanti al mondo da un nome strano frutto dell'ignoranza di un qualche addetto allo sportello anagrafe, da una famiglia allargata e da un carattere passivo. Lo capisci e lo ami, perchè non si può rimanere indifferente davanti ad un uomo che nella vita ha dovuto sbocconcellare qua e là l'affetto, finendo spesso in secondo piano rispetto al fratello preferito e a quello più piccolo. Ma nonostante tutto Erri è la spalla su cui piangere di tutti, il fratellone da chiamare nei momenti meno opportuni per farti venire a recuperare perchè hai distrutto la Twingo fucsia di mamma o quello a cui confidare che sei incinta e che tu questo bambino lo vuoi tenere. Ed Erri? A chi confida lui il dolore di essere tradito, la gioia di vedere Arianna anche se solo durante un battesimo, la paura di diventare padre? Solo a se stesso e a quello stomaco che fa i capricci e che tiene a bada a colpi di Gaviscon. 
Di capitolo in capitolo Lorenzo Marone ci dona una storia fatta di tanti personaggi, tante vite e tanto dolore ma anche una lezione su come affrontare il nostro passato e il nostro futuro. La cosa sorprendente è che questo libro scatena in voi mille emozioni nel giro di poche righe. Inizi un capitolo ridendo (insomma, davanti alla scena della moglie che gli comunica di tradirlo forte col Ghezzi e il secondo dopo gli addenta il dito che le stava puntando contro per attirare la sua attenzione ci sta che ti strozzi col tè che stai bevendo cercando di ridere... no?) e lo ultimi riflettendo e piangendo su questo e quell'evento. E quando un libro fa questo, perdonate l'ovvietà, è bellissimo!
Lo avrete capito, mi sono innamorata della storia e del suo protagonista e non so, sarà l'età o la vicinanza con cui ho sentito Erri per tutto il libro, ma mi ha conquistato più di Cesare, il vecchietto burbero e solitario del primo libro di Lorenzo. Mettiamola così, se con Cesare andrei volentieri a prendere un caffè io Erri me lo sposo! Peccato che ci sia Matilde di mezzo!
Perdonate la strana recensione, ma io ancora qui sono con la lacrimuccia che scende solo a pensare a questo libro e ora so già che qualcuna di mia conoscenza commenterà con un Te lo avevo detto grande come una casa...

Ah no fermi tutti! Se no poi mi dimentico! Io e Laura La Libridinosa (giusto perchè lei non c'entra mai niente) abbiamo messo su una bella iniziativa. Ci piacerebbe vedere Lorenzo e il suo libro in una vetrina televisiva di tutto rispetto e quindi da un po' di giorni abbiamo aperto l'hashtag #vogliamolorenzoachetempochefa , aiutateci a diffonderlo ovunque, Twitter, Facebook, Instagram, Google Plus, sui muri (ehm no lì no che magari vi arrestano)... insomma diffondete il verbo!! Magari usando anche l'immagine qui sotto! Grazie!!



Voto


Alla prossima




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17 comments

  1. Io te lo avevo detto! Detto detto detto taaaaaante volte! E comunque no, io non c'entro niente! #vogliamolorenzoachetempochefa

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    1. Tu sei come il prezzemolo, spunti ovunque.... ah no scusa, sei come la gramigna! :D

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    2. No, preferisco il basilico che è profumato!

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    3. No che Baba è allergica... No no tu sei proprio come la gramigna, sputata identica!

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    4. Ma quella è allergica pure all'aria, ormai!

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  2. Io Erri lo voglio come fratello, si può???

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  3. Ma allora mi volete male!! Come faccio a lasciarmi alle spalle Erri se continuate a tirare fuori recensioni come questa?! Sigh sigh sigh!!!

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    1. Ma nooo!!! Anzi ne parliamo insieme per superare il trauma da separazione! XD

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  4. Bellissimo libro e bellissima recensione! Erri è il vero manzo!ahahahaha

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  5. Io preferirei sposare Mario. Bellissima recensione e bellissimo libro (del quale da oggi ho copia autografata ;-))
    Baci lea

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    1. Eh la mia copia deve aspettare un attimo ma presto lo sarà!!

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  6. Ecco, questa è una recensione con i contro beeeeeeeeep!!! Ci siamo capiti. Brava. Erri mi manca, ma sopratutto Mario e, a suo modo, Renata.
    Ci ha lasciato un segno indelebile nel cuore, e adesso non ci resta che andare avanti, per forza :-)

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    1. Uh ti è piaciuta? Grazie!! Cavolo è bello quando ci capitano questi libri, però poi è difficile andare avanti!

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