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La Biblioteca di Eliza

Caro 2014,
sono io, Laura. Non so se ti ricordi ma avevo chiesto al 2013 di lasciarti due righe da parte mia un anno fa. Si, ci sei, sono io, quella con le pretese su come ti dovevi comportare. Ora che ci stai per salutare volevo giusto dirti un paio di cosette. Caro 2014, sei stato un anno veramente sfigato. Mi spiace dirtelo, ma non ci hai proprio azzeccato! Ti avevo pregato di tenere lontana mia mamma dagli incidenti e niente, è ricascata. Ora, per carità, anche lei poteva stare più attenta, ma tu la conosci, potevi darle una mano cavolo! Ti avevo chiesto qualche piccola novità lavorativa, senza pretendere chissà che, ma niente. Ti avevo pregato di buttare un occhio alla mia povera Italia, e peggio che peggio. Per carità, qualcosa di buono l'hai fatto pure te, però insomma. 

Per quanto riguarda La Biblioteca di Eliza invece devo dire che non te la sei cavata affatto male. Il blog e la pagina Facebook crescono, ho iniziato tante belle collaborazioni, ho letto tanti libri e instaurato rapporti speciali. Grazie! Non puoi neanche immaginare quanto questo conti per me! Che poi lo sapevi che sono citata nei ringraziamenti del libro di Alessandra, L'amuleto di giada? Io l'ho scoperto appena oggi! Questo si che è un modo speciale per finire l'anno!

E il futuro? Il 2015? Beh, non so effettivamente cosa credere, ma ho la speranza che sia un anno buono, magari anche un po' fortunato. Sia chiaro, io sono l'ultima al mondo a dovermi lamentare, ho la mia famiglia, gli amici (vicini e lontani), la mia cognolina, i miei libri... se questa non è fortuna! Quindi, perché non dici al 2015 di farmi una bella sorpresa? Positiva ovviamente! Ah, e digli che i calzini sono sempre ben accetti!
E poi magari fagli presente che di lavoro da fare in giro ce ne è! La mia cara e adorata Pompei è ancora un colabrodo, l'economia va come va, per non parlare degli ultimi eventi! Dai, si può far di meglio, molto meglio!
Caro 2014, scusa la tirata d'orecchi. Immagino che ne avrai sentite talmente tante di lamentele che non vedi l'ora di andare in pensione e di farti un viaggetto, magari su una bella spiaggia dorata. Dai, lasciamoci con un ultimo brindisi alla tua salute e una bella fetta di pandoro!

Un abbraccio 
Laura

******

Cari lettori,
spero con tutto il cuore che il vostro 2014 sia stato migliore del mio e che il 2015 vi riservi tante belle novità e tante belle letture! Il 2014 sul blog termina ora e quando ci rivedremo sarà già con il 2015 su tutti i calendari. Io ora corro in cucina e inizio le grandi manovre mangerecce! Passate una bella serata, possibilmente senza botti (che sono pericolosi, sporcano, puzzano e spaventano i nostri amici animali!). Un abbraccio a tutti, vi voglio bene!

Laura


Buon lunedì amici lettori,
alla fine è arrivata, la neve! Qui in realtà ha sfiocchettato tutta la mattina di ieri ma non ha attaccato per fortuna. Perché bella la neve, bellissima, soprattutto sotto Natale, ma dove non si è abituati e attrezzati è un casino. Qui in Romagna ancora ricordiamo le nevicate di qualche annetto fa e tremiamo, perché saremo abituati alla sabbia, agli ombrelloni, ai turisti, ma non alla neve.

Oggi vi propongo una recensione, ma sarà in realtà un post speciale. Questa recensione rientra infatti in un progetto ben più grande che mi vede collaborare con EMA. Editoria Multimedia Autopubblicazione, che fornisce servizi di consulenza editoriale, in particolare agli scrittori che si autopubblicano. EMA ha selezionato, per promuovere i titoli di cui si occupa, una rete di blog per creare un Book Blog Tour. Cosa significa: i blog selezionati, e quindi più o meno fissi, hanno la facoltà di leggere i libri che vengono loro proposti, segnalarli, recensirli o magari proporre un'intervista. E indovinate? Sono stata contattata dall'EMA per far parte di questo circuito di blog! Per avere tutte le informazioni e scoprire quali altri blog fanno parte del Blog Tour vi lascio il link al sito internet dell'EMA: http://www.emaconsulenzaeditoriale.com/book-blog-tour .


Il libro che mi è stato segnalato in questa prima occasione è un libro che volevo proprio leggere  e capirete subito perché, appena letto il titolo, ho iniziato a saltellare come una pazza... Si tratta di Charlotte Collins di Karen Aminadra edito dalla To Be Continued (di cui vi ho già parlato in passato per il libro di Abigail Reynolds La lettera di Mr Darcy). 




Titolo: Charlotte Collins
Titolo originale: Charlotte
Autore: Karen Aminadra
Editore: To Be Continued
Pagine: 242
Cartaceo: € 14,00
Data di pubblicazione: 31 marzo 2014
TRAMA

Conosciamo tuttti le circostanze in cui il matrimonio tra Charlotte Lucas e Mr Collins ha avuto luogo. Un'unione senza amore nella quale entrambi hanno perseguito i propri interessi. L'autrice di questo coinvolgente seguito di Orgoglio e Pregiudizio ci porta a conoscere una Charlotte Collins più matura, oculata padrona di casa, moglie paziente e determinata, ma soprattutto una donna vivace e spiritosa ben diversa dal personaggio minore che ricordiamo. Ma può una donna così vivere una vita senza conoscere l'amore? Tra le pagine dei romanzi in cui si rifugia, viene a conoscenza di un sentimento intenso e appassionato, ben diverso da quello che la lega al marito. Inoltre, la signora Collins non potrà mai asservirsi a una donna prepotente e manipolatrice quale Lady Catherine de Bourgh. Tutto ciò porterà Charlotte a una serie di eventi che ne metteranno a dura prova la determinazione e il matrimonio e che ricorderanno anche quanto l'amore possa cambiare chiunque.
«Dopotutto, ognuna merita un lieto fine, no?»

RECENSIONE

"Dopotutto, ognuna merita il suo lieto fine, no?"

Orgoglio e Pregiudizio finisce con un lieto fine, è cosa risaputa. Tuttavia Jane Austen ci ha lasciato tanti punti interrogartivi per quanto riguarda i personaggi cosiddetti minori. Elizabeth e Mr Darcy se ne vanno a Pemberley finalmente insieme, ma cosa succede agli altri? In questo sequel del bel noto romanzo della Austen, Karen Aminadra ci fa scoprire cosa succede alla povera Charlotte Lucas da poco diventata Mrs Collins.
Ammettiamolo: Charlotte è un personaggio che un po' abbiamo compatito tutti, la ragazza zitella, con poche prospettive di matrimonio, che si accontenta del noioso e viscido Mr Collins pur di sposarsi e smettere di pesare sulla famiglia. Cosa manca in tutto questo? La parolina magica, Amore. Da qui ha inizio questo libro: Charlotte è ormai sposata da qualche tempo, si è trasferita nel Kent, è padrona di una bella casa, ma non sa cosa vuol dire avere una vita matrimoniale felice. Invidia Elizabeth che si  Ã¨ sposata per amore (e con che uomo, diciamola tutta...). E' ormai convinta che questa sarà la sua vita, priva di amore, costretta per la buona creanza all'intimità con un marito freddo e distante nella speranza di avere un figlio che possa riempire la sua vita e costretta a subire desideri  e capricci della tanto osannata Lady Catherine de Bourgh. In effetti è questa l'idea che io stessa mi ero fatta di questo personaggio. Ma l'autrice ci propone in realtà una donna ben più forte e caparbia. Charlotte infatti decide di far funzionare questo matrimonio e in particolare di mostrare a Mr Collins una vita diversa da quella condotta finora, priva del servilismo infinito nei confronti della patronessa Lady Catherine. Si impunta, litiga con Mr Collins, ma è determinata a creare per lei e per il marito una cerchia di amici diversa da quella di Rosings e un'esistenza indipendente e felice.

Ho trovato la storia molto piacevole e soprattutto coerente con l'originale austeniano. L'autrice ci presenta la vita quotidiana che si svolge a casa Collins in maniera realistica. Quindi vediamo i lavori in giardino di Mr Collins, le visite alle partorienti di Charlotte, le serate passate a cena da questa o quella famiglia amica e naturalmente le immancabili e sofferte visite a Rosings. Non ci sono eventi eccezionali o incredibili, e proprio in questo sta la credibilità del romanzo. Certo, il finale e alcuni eventi lasciano spiazzati, ma più per i loro protagonisti che per l'evento in se. Mi riferisco in particolare al ruolo del Colonnello Fitzwilliam, che oramai ho capito essere la pedina di tutti gli autori che scrivono sequel o varianti del romanzo della Austen: di volta in volta viene avvicinato ad una fanciulla ancora da maritare presente nel romanzo (personalmente ho letto libri che lo avvicinano a Georgiana, Anne, Kitty,... chi più ne ha più ne metta) e anche in questo caso ha il suo ruolo, anche se  in modo un po' particolare...

La Charlotte che troviamo fra queste pagine non è il personaggio che ci saremmo aspettati, se non in una breve introduzione iniziale. E' una Charlotte speranzosa e combattiva, testarda e poco propensa ai compromessi. Ma è anche una persona divertente e amichevole, pronta allo scherzo e alla compagnia.  Mi è piaciuto molto come la Aminadra ha saputo delineare questo personaggio, mostrandocene un lato diverso ma non snaturandolo; si ricollega a quello proposto da Jane Austen ma lo arricchisce di sfaccettature.
Quello che più mi ha colpito è però Mr Collins! Si, proprio lui, il viscido, accondiscendente, noioso Mr William Collins. Che cosa mi ha colpito? Il fatto che finalmente il nostro caro Mr Collins viene preso dal dubbio: e se la Molto Onorabile Lady Catherine de Bourg avesse torto? Non so se cogliete l'enormità di una tale affermazione... La Aminadra ci mostra come a poco poco Mr Collins inizi a dubitare della sua patronessa, soprattutto mettendola a paragone con i modi ben più dolci e cordiali di Charlotte. Mr Collins capisce piano piano di aver sposato una donna meravigliosa, sensibile e passionale, attenta ai bisogni e ai sentimenti di chi la circonda e per niente egoista. Esattamente l'opposto di Lady Catherine, che invece, anche in questo sequel, si mostra come l'essere meschino ed egoista che è sempre, pronta ad intromettersi nella felicità altrui pur di non vedersi defraudata di qualcosa e di non vedere il bene altrui anteposto al proprio.
Mr Collins cambia, si stacca piano piano dall'influenza nefasta di Lady Catherine e smussa i suoi angoli, il tutto per non perdere Charlotte. E il suo cambiamento ha un effetto che ha dello stupefacente: anche Charlotte finalmente si innamora di lui. Il suo non è più solo rispetto o dovere, è un vero sentimento.

In conclusione, è una storia piacevole e divertente, che piacerà agli amanti della Austen proprio per il suo sapersi accostare all'originale senza staccarsene troppo. Non ci sono voli pindarici, storie incredibili, che la cara Jane non avrebbe mai scritto, ma semplicemente la storia di una donna e del suo matrimonio iniziato in maniera un po' zoppicante e poi cresciuto e approdato a qualcosa di più.

Voto...




Alla prossima
Eliza



Buona sera amici lettori,
o forse dovrei darvi la buona notte visto l'orario. Perché sono sveglia? C'è Sherlock in tv, non posso perderlo, anche se l'ho già visto in lingua originale. Quanto è bello questo telefilm?!
Allora, siete sopravvissuti a pranzi e cenoni? Io ad all'ennesima portata temevo di non farcela, ma sono arrivata alla fine di questa prima tornata di bagordi. Ora, qualche giorno di pausa, con qualche bella passeggiata e poi dritti fino al cenone di fine anno! Le feste sono una maratona! E i regali? Ricevuto qualche bel libro? A me , come al solito, niente... Io non capisco, perché non mi regalano libri?? Però ci siamo andati vicini, visto che mi è arrivato un bel buono Amazon che ho già provveduto a tramutare in un ordine libroso, se sono fortunata (uhm) potrebbe addirittura arrivare entro il 31!

Perché questo post? Volevo presentarvi un libro che mi è stato segnalato dal suo autore. Non si tratta di un romanzo ma di un'antologia di racconti. Si tratta di La nebbia e altri racconti di Davide Rigonat... 




Titolo: La nebbia e altri racconti
Autore: Davide Rigonat
Editore: Centro Studi Tindari Patti 
Pagine: 104
Ebook: € 1,11 (può variare a seconda del distributore)
Cartaceo: € 10,00
Data di pubblicazione: 2014
TRAMA

"Questa piccola antologia raccoglie, in ordine apparentemente sparso, quindici racconti - alcuni lunghi, altri brevissimi - scritti nel corso degli ultimi quindici mesi [maggio 2013 - luglio 2014. NdR]. Praticamente una storia al mese. Le tematiche e i generi affrontati sono molto vari e, in alcuni casi, piuttosto distanti. Ciò è dovuto principalmente al fatto che amo leggere generi diversi, senza sentirmi particolarmente legato a questo o a quel filone narrativo. Ho quindi sempre trovato naturale trasferire questa mia inclinazione anche nei miei scritti. Molti dei racconti che troverete di seguito hanno anche partecipato a concorsi e premi letterari - anzi, alcuni sono stati scritti apposta - riuscendo in più di un'occasione ad ottenere dei risultati che mi hanno regalato molta soddisfazione. Con questa raccolta quindi ho voluto fare una sorta di sintesi del lavoro fatto fin qui, secondo una precisa progressione temporale." [estratto dalla premessa del libro]

Dall'antologia sono stati estratti due racconti ("La Nebbia" e "La Stella") scaricabili gratuitamente da Smashwords e da molti altri store on-line.


Dove acquistare: l'ebook è disponibile sui principali store on-line (Amazon, Smashwords, InMondadori, Kobo, ...), mentre il cartaceo sarà disponibile a breve sul sito dell'editore (QUI) e nelle principali librerie on-line.

Blog dedicato: http://lacasadellanebbia.blogspot.it

Profilo Smashwords dell'autore: www.smashwords.com/profile/view/DavideRigonat

L'autore
Nato a Gorizia nel 1974, nella vita sono co-titolare di uno studio di progettazione. Lettore appassionato fin dall'infanzia, dal 2013 ho saltuariamente vestito i panni dello scrittore componendo per lo più racconti. Senza particolari preferenze di genere, anche le mie storie spaziano dal noir al fantasy, dalla narrativa tradizionale alle opere sperimentali, ecc. Da metà 2013 ad oggi più di quindici miei racconti sono risultati finalisti o premiati in altrettanti premi letterari; ad oggi i miei racconti sono comparsi in una ventina di antologie. Gestisco anche un piccolo blog chiamato "La Casa della Nebbia" (www.lacasadellanebbia.blogspot.it).


Alla prossima
Eliza


Buona sera amici lettori!
Pensavate mi fossi dimenticata di voi? No no, sono qui, tra un'infornata e l'altra per farvi i miei auguri di Buon Natale! Immagino che anche le vostre case oggi siano un frenetico via vai e che dalla cucina viene un buon profumino! 
Vi auguro con tutto il cuore di trovare sotto l'albero quello che desiderate e che possiate passare questa giornata speciale con le persone che vi sono più care! Saranno anche frasi fatte, ma mai come in questa sera è bello dirle e sentire!


Un bacio
Laura
Buon pomeriggio amici lettori!
Finalmente ci siamo, domani è la Vigilia! Siete pronti? Avete finito con i regali? Io si, devo solo fare qualche pacchetto, ma posso farlo domani con calma. Oggi abbiamo sfidato la nebbia e siamo andati a fare la spesa per i prossimi giorni... c'era un po' di delirio, ma non è andata neanche troppo male. 

E' qualche giorno che non pubblico nulla, tuttavia penso che il blog in questi giorni di festa non andrà in pausa, ma resterà aperto e, spero, produttivo. 
Oggi pomeriggio, in particolare, vi propongo la recensione di un libro che mi è stato inviato dalla sua autrice. E' un libro che mi ha inizialmente un po' spiazzato e che ho trovato particolare e curioso. Si tratta di Dolce Fiele di Silvia Mariaelena Damiani...


Titolo: Dolce fiele
Autore: Silvia Mariaelena Damiani
Editore: Sensoinverso Editore
Collana: Senza Tregua
Pagine: 180
Ebook: € 4,49
Cartaceo: € 11,00
Data di pubblicazione: 10 marzo 2014
TRAMA

Kaspar e Nike sono l'esempio più puro del concetto di amore, quando un tragico incidente spezza per sempre quella relazione che per entrambi era una ragione di vita. Ma l'amore non ha confini, e Kaspar, rimasto solo, continua ad aggrapparsi alle visioni che nella sua mente tengono in vita l'amata Nike. E non tengono in vita solo lei: oscure presenze, voci sussurrate nel vento e brividi di gelo iniziano sempre più a farsi largo nel mondo di Kaspar, che dovrà decidere a chi o cosa è disposto a rinunciare. Ma tutto ciò è già succeso da qualche altra parte, in qualche altro tempo. Solo una voce non cambia mai e si alza alta nel vento: una voce che chiede di essere trovata, di essere legata e mai dimenticata. Riesci a sentirla?


RECENSIONE

Dimmi ancora come mi troverai.

Leggendo la trama questo libro potrebbe sembrare una semplice storia d'amore, ma in realtà c'è molto di più.
E' la storia di un grande e antico amore che osa sfidare il tempo e il destino e che, per questo, viene condannato e punito con l'essere infelice e perennemente incompiuto. Non è facile raccontarvi questo romanzo perché ha il pregio ma anche il difetto di spiazzarti molto. E' stato infatti difficile entrare in questa storia, fatta quasi di un non-luogo e di un non-tempo, nel senso che sembra che il tempo e lo spazio cambino continuamente e non si è mai certi di dove e quando ci si trovi. Per tutta la lettura ci si domanda se quello che si sta leggendo sia un sogno, la realtà o un'allucinazione.

Avrete capito, da queste poche parole, che l'autrice si è mossa molto sul filo tra il viaggio onirico, la follia  e la magia. Ci si sente molto confusi, quasi quanto Kaspar, il protagonista, davanti a quello che contengono le pagine. Questo fa si che il lettore passi attraverso tanti stati d'animo: dalla curiosità alla frustrazione, dalla malinconia alla paura, fino alla speranza. 
Inizialmente è stato difficile entrare in questo meccanismo un po' folle, si perde spesso il filo del racconto e si confondono i personaggi. Continuando però a leggere piano piano si prende dimestichezza con questo mondo e si iniziano ad intuire i fili della narrazione e l'idea di base del romanzo.
L'idea di non dare tutti ( o meglio di darne pochi) i pezzi del puzzle, di mantenere questa atmosfera nebbiosa, di non fare capire chi è chi mi è piaciuta molto, la suspense non manca e il mistero ti attira a se. Inoltre devo dire che è scritto veramente bene.

I personaggi ho continuato a confonderli per gran parte del libro: Damian e Derreck, Mal e Nabil, e quando improvvisamente Kaspar è divento Kappa per gli amici ho creduto di avere anche io le allucinazioni. A parte gli scherzi, i personaggi sono forse quello che mi è piaciuto meno di tutto il romanzo. Li ho trovati soprattutto un po' troppo distanti, persi in un altro mondo in cui non mi arrischiavo ( e non mi era permesso) ad entrare. Come al solito le mie sensazioni partono per la tangente e inizio un po' a vaneggiare (e sarei anche in ottima compagnia in questo libro), ma sebbene abbia trovato la storia tra Kaspar e Nike struggente e bellissima non li ho sentiti miei, non li ho capiti del tutto; questo vale soprattutto per Nike. Inoltre per essere un romanzo relativamente breve sono veramente tanti personaggi.

Il finale forse  Ã¨ stato un po' troppo frettoloso e meno sorprendete rispetto a quello che il romanzo nella sua  interezza prometteva, ma ho apprezzato molto il fatto che sia stato reso in maniera originale, quindi non spiegando semplicemente cosa è successo e perché, ma raccontando quasi un'altra storia, un racconto praticamente parallelo al resto del libro. Resta quindi al lettore ricollegare i vari fatti, i personaggi e sbrigare la matassa di fili che lega un racconto all'altro.

Voto...



Alla prossima
Eliza


Buona sera amici lettori!
Prima cosa: ho sentito in tv del terremoto, lettori toscani tutto ok?!

Io ho passato questa bella giornata nebbiosa a mettere le luci di Natale fuori... il primo che mi dice "Ma come? Solo ora le metti?" lo strozzo! Ebbene si, l'influenza si è abbattuta sulla mia famiglia e le luci sono state l'ultimo dei miei pensieri! Ma ora... ho tutta casa illuminata!! *sorride come una bimba*

In questo post vi voglio proporre un tag ideato da me! L'altro ieri ero in pieno fermento natalizio e guardando la tv pensavo alle varie pubblicità di Natale...
...Natale sta arrivando arriva...
.... Fate i buoni...
ecc...
Mi sono messa a guardare anche un po' di video su YouTube per rispolverare la memoria, fino a che non mi sono ricordata di Lei...



... si Lei, la Bimba che dispensava Baci a suo piacimento e che con non poca sicumera si definiva la più buona del paese! (uhm. ..crediamoci...)
E così  mi è venuto in mente questo Tag (o forse dovrei dire questi tag... ma chissà), un Tag Buono, che più buono non si può! Perché a Natale siamo tutti più buoni... più o meno... quindi volevo fare una lista dei Buoni, dei libri che più mi piacciono, degli autori che preferisco, dei Blog che illuminano le mie giornate! Ovviamente siete tutti taggati! Prendete carta e penna (sono vecchia!!) e fate la vostra lista dei buoni come tanti piccoli aiutanti di Babbo Natale!!

1. Jingle Bells
i miei 5 libri preferiti in assoluto!
Solo 5 non è facile, ma proviamo... in ordine casuale:
- Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
- Oltre i limiti di Katie McGarry
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban di JK Rowling
- Red di Kerstin Gier
- Marcovaldo di Italo Calvino

2. So this is Xmas
i miei 5 autori preferiti in assoluto!
Questa è già più semplice...
- JK Rowling
- Jane Austen
- Italo Calvino
- Kerstin Gier
- il quinto ancora lo devo scoprire...

3. Oh happy day
le mie 3 serie preferite!
- Harry Potter
- Divergent
- La trilogia delle gemme

4. A Natale puoi
i miei 3 autori italiani preferiti!
Non sono molti gli autori italiani che seguo costantemente, il più delle volte mi faccio abbindolare dal singolo libro, ma tre che preferisco ci sono...
- Italo Calvino
- Luca Bianchini (che ho scoperto da poco)
- Caterina Bonvincini

5. Jingle bell rock 
le mie 5 cover preferite!
Non saranno tra le più famose, ma queste sono quelle che mi hanno catturato fin da subito e che in almeno 3 casi mi hanno spinto all'acquisto senza conoscere minimamente il contenuto del libro (bambini  a casa non fate come me!)...



6. Last Christmas
le mie 5 cover originali preferite!
Questa è un po' più difficile perché quelle originali tendo a dimenticarle, ma scorrendo le immagini dei libri letti queste sono quelle che più mi piacciono...



7. Do they know its Christmas?
i miei 3 titoli preferiti!
Vi capita mai di amare alla follia un libro ma di odiarne il titolo? A me continuamente! Sono molto pignola con i titoli: non devono essere troppo lunghi o caotici, devo avere un loro perché e non essere messi a caso e il solo leggerli mi deve far tornare in mente la gioia di leggere il libro...
- Oltre i limiti di Katie McGarry
- Die for me di Amy Plum
- Io che amo solo te di Luca Bianchini

8. All I want for Christmas is you
i miei 3 protagonisti preferiti!
3 sono pochi, ma questi li adoro! Che poi siano tre bei maschietti è puramente casuale...^^
- Noah di Oltre i Limiti di Katie McGarry
- MrDarcy di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen
- Roth di Caldo come il fuoco di Jennifer L. Armentrout

9. Santa Claus is coming to town
i miei 5 Bookbloggers preferiti!
Sono 5 blog che segui costantemente, di cui mi fido ciecamente e che se mi dicono che il ricettario della Pane Angeli è bellissimo io corro a prenderlo!
- Le Belle de La Bella e il Cavaliere
- Laura de LaLibridinosa
- Alessia de Il profumo dei libri
- Glinda de Atelier dei libri
- Denise de Reading is Believing

10. Shake up Christmas 
i miei 5 Booktoubers preferiti!
Aspetto i loro video, guardo quelli passati anche più volte, ecco le mie 5 star del tubo!
- BookLovers1
- Sara Cantoni
- Frannie Panglossa
- Katytastic
- Kassidy Voinche

E ora tocca a voi amici lettori! Distribuite i vostri Baci... ma tenetene qualcuno per voi, perché anche voi siete troppo buoni!!!^^

Alla prossima
Eliza


Buona sera amici lettori!
Siamo ufficialmente a -7 giorni da Natale! Fermi là!! I pacchetti sotto l'albero non si toccano! Lo so che siete curiosi, ma non si fa... anche se pensate che in qualche pacchetto si nasconda un libro. Io per il momento mi sento la Cenerentola del gruppo: non mi è ancora arrivato niente! Neanche un pacchettino piccolo piccolo... E sono stata buonissima quest'anno!! Domani credo che mi ordinerò qualcosina, sperando arrivi in tempo... della serie non si sa mai!
Ah, una domanda, son curiosa: ma voi i regali li aprite a mezzanotte o aspettate la mattina del 25? Da me vige l'obbligo dell'apertura serale, diciamo sulle 23 perché poi i miei vanno a messa mentre io crollo a dormire sul divano davanti ad un film di Natale...

Oggi sono chiacchierona...^^

Passiamo al post della serata che è, novità novità, una segnalazione! In questi giorni stanno piovendo segnalazioni da tutte le parti! Bravi cari autori, scrivete scrivete scrivete! 
Il libro di questa sera è in realtà un romanzo breve, seguito di un libro che io ho avuto in regalo in ebook tramite l'applicazione Kindle per Samsung (per chi non lo sapesse: se avete un Samsung, tablet o cellulare, potete scaricare l'applicazione Kindle -non da Google Play, ma da Galaxy App- e, inserendo il vostro account Amazon, ogni mese potrete scegliere un ebook gratis tra quattro proposti; ovviamente l'applicazione va a sostituire quella Kindle normale e quindi potrete leggere anche tutti i vostri ebook senza problemi). Si intitola Un amore di inizio secolo. La traversata di Viviana Giorgi. 





Titolo: Un amore di inizio secolo. la traversata
Autore: Viviana Giorgi
Editore: Emma Books
Collana: Vintage
Ebook: € 2,99 in offerta lancio a €1,99 
Data di pubblicazione: 18 dicembre 2014
TRAMA

Primo gennaio 1900. L’Oceanic II, il più moderno e lussuoso transatlantico del mondo, salpa da New York alla volta di Liverpool. È un piccolo mondo galleggiante dove, tra burrasche, feste in maschera e fiabe che ritornano, tutto può accadere. Anche di incontrare il vero amore. Chissà se accadrà a Ken Benton, ambito scapolo di New York in viaggio verso il Vecchio Continente per dimenticare una storia finita male. O a Priscilla Talbott, la misteriosa bibliotecaria di bordo che si esprime come una lady e di cui nessuno conosce il passato. Ma il nuovo secolo in fondo è appena cominciato, e la parola speranza è sulla bocca di tutti. Il romanzo breve Un amore di inizio secolo - La traversata inizia dove Un amore di fine secolo terminava ed è dedicato a Ken Benton, uno dei protagonisti più amati dalle lettrici del precedente capitolo. Ma attenzione: la storia di Ken comincia sull’Oceanic, ma non è sull’Atlantico che si concluderà. Poi non dite che non ve l’avevamo detto…


L'AUTRICE
Ex giornalista, milanese, amante dei bassotti e dei gatti rossi, Viviana Giorgi scrive per lo più commedie romantiche contemporanee, più speziate che sfumate, con eroine decise, ma un po’ imbranate e non certo sofisticate, ed eroi gloriosamente da sballo. Tra una romantic comedy e l'altra, ogni tanto si lascia tentare anche dal lato più sorridente e vivace del romance storico, suo primo indimenticato amore. Il lieto fine per Viviana Giorgi? Obbligatorio e altamente glicemico, sia che la sua eroina vesta in jeans o in stile impero. Perché, come ripete spesso: se si deve sognare, meglio farlo alla grande, no?


DELLA STESSA AUTRICE...

Un amore di fine secolo
Amore orgoglio e
pregiudizio
Bang Bang. Tutta colpa
di un gatto rosso














Per tutti gli altri titoli di Viviana Giorgi potete guardare QUI!

Alla prossima
Eliza

Buongiorno amici lettori!!
Troppo entusiasmo di prima mattina? Si, avete ragione! Questa mattina spero di farvi compagnia mentre fate una bella colazione (La mia? Thè verde e brioche! Gnammy!) e vi preparate per affrontare questo mercoledì (Forza, resistete, manca poco a Natale!). Voglio iniziare la giornata con una segnalazione. In realtà avevo la mail che mi annunciava l'uscita di questo libro ferma lì da qualche giorno e me la stavo quasi dimenticando, ma il libro in questione mi interessa e quindi voglio presentarvelo per bene. E' uscito a fine novembre per la collana digitale E-Lit di Harlequin Mondadori, quindi per il momento è disponibile solo in ebook...



Titolo: Countdown. Conto alla rovescia
Titolo originale: Countdown
Autore: Michelle Rowen
Editore: Harlequin Mondadori
Collana: E-Lit
Ebook: € 6,99
Data di pubblicazione: 28 novembre 2014
TRAMA

Kira Jordan è sopravvissuta allo sterminio della sua famiglia e a mesi trascorsi per strada in una città devastata dalla Grande Epidemia. Se l'è cavata solo perché impara in fretta e forse anche grazie alle sue limitate abilità Psi, ed è convinta di poter affrontare qualunque cosa... finché non si sveglia in una stanza vuota, ammanettata, insieme a Rogan Ellis. E scopre che sono entrambi concorrenti di Countdown, un sanguinoso reality show illegale dal quale si esce solo se si vince. La sua unica possibilità di superare tutti i livelli di quel gioco perverso è affidarsi all'istinto e mettere la propria vita nelle mani di quel ragazzo cupo e bellissimo. Anche se forse è un assassino.


L'AUTRICE

Michelle Rowen è un’autrice di romanzi paranormal, urban fantasy e young adult. Nel 2007 ha ricevuto il riconoscimento Holt Medallion come migliore libro d’esordio e nel 2009 il Romantic Times Reviewers Choice Award per i suoi romanzi paranormal. Alcuni dei suoi romanzi Young Adult Fantasy sono stati pubblicati con lo pseudonimo Morgan Rhodes. Attualmente vive in Ontario, il suo sito internet è www.michellerowen.com.


Alla prossima
Eliza

Buona sera amici lettori!
Che ne dite, iniziamo a parlare di 2015?


Si si, lo so, ci vuole ancora un po' per iniziare a pensare al nuovo anno... se non altro lasciamo passare Natale. Però le uscite del nuovo anno si fanno via via più pressanti, curiose e interessanti. 
Stasera in particolare vi volevo presentare una novità della Tre60 che uscirà il 15 gennaio...



Titolo: Non ditelo allo sposo
Titolo originale: Don't tell the groom
Autore: Anna Bell
Editore: Tre60
Pagine: 320
Ebook: € 
Cartaceo: € 9,90
Data di pubblicazione: 15 gennaio 2015 spostata al 22 gennaio 2015
TRAMA

Penny ha sempre avuto le idee chiare sul proprio matrimonio: una cerimonia da favola, un vestito da sogno e una festa indimenticabile. Ha previsto ogni cosa, fino all’ultimo dettaglio, e da anni mette da parte i suoi risparmi per non farsi mancare nulla nel giorno più importante. Ma quando finalmente arriva la proposta di Mark, il suo sogno si sgretola di fronte alla realtà del suo estratto conto: i risparmi di una vita non ci sono più! Forse giocare a bingo on line non era soltanto un innocuo passatempo… Dopo tutto quello che ha pianificato per la cerimonia, non le resta che una strada da percorrere: mantenere il segreto e organizzare, in tempi da record e senza il becco di un quattrino, un matrimonio da urlo…


Penny ha sempre sognato un matrimonio da favola…
Ma le favole costano un sacco!

Tra mille, divertentissimi imprevisti
(e quasi senza soldi)
(e con pochissimo tempo)
(e senza dir niente a nessuno)
riuscirà a portare la sua anima gemella all’altare?


L'AUTRICE
Anna Bell collabora da anni con il sito Novelicious, la più importante community di aspiranti scrittori in Inghilterra: la sua rubrica di consigli di scrittura è la più seguita. Dopo essere diventata un punto di riferimento del sito, ha deciso di mettere in pratica tutto ciò che ha imparato. Abbandonato quindi il suo lavoro di curatrice museale, si è dedicata a tempo pieno alla scrittura. Inizialmente Non ditelo allo sposo è stato pubblicato soltanto in e-book, ma dopo il suo straordinario successo è uscito anche in edizione cartacea per Quercus, l’editore inglese di autrici best seller come Kristin Harmel.


Alla prossima
Eliza
Buon pomeriggio amici lettori!
Che giornata triste e grigia è stata oggi. Sono stata un po' in giro e ho preso solo della grande umidità! Come ieri per altro...

Ma veniamo a noi! Sono diversi giorni che devo preparare questa recensione, ma ho avuto un sacco da fare e quindi ho rimandato di continuo. E' arrivato però il momento di parlarvi di Io che amo solo te di Luca Bianchini.



Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Collana: Numeri Primi
Pagine: 264
Ebook: € 6,99
Cartaceo: € 11,00
Data di pubblicazione: 17 giugno 2014
TRAMA

Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.


RECENSIONE


Ci sono storie che hanno bisogno di buio e silenzio. 
Solo dopo tanto tempo, come alcuni vini, potranno essere raccontate.

Ad una che abita ad un metro dalla spiaggia un libro ambientato al mare non dovrebbe fare più di tanto effetto. Ma c'è mare e mare e io, da romagnola acquisita ma orgogliosa, non posso che invidiare e sognare le atmosfere e i luoghi che Luca Bianchini ci porta a conoscere nel suo libro. Ambientato a Polignano a mare, è il racconto di tre giornate, il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo il matrimonio di Chiara e Damiano. E' un matrimonio tipicamente del sud, in cui si riuniscono parenti e amici in grande, grandissima, quantità, in cui il pranzo è più o meno infinito e in cui l'ostentazione e la critica sono ospiti fondamentali. Ma non è solo questo, è l'occasione per i due sposi di capire cosa veramente stanno facendo e chi stanno sposando, per due ex di ritrovarsi e chiudere un capitolo e per un fratello di aprirsi e mostrarsi come è.

Questo libro mi è stato consigliato così tanto che nel momento in cui l'ho iniziato non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Cosa ho trovato? Una storia fresca e solare, in cui l'ambientazione non è solo uno sfondo ma una vera e propria protagonista; prima di ogni cosa ci ritroviamo ad immaginare questa vista blu e bianca, a sentire il maestrale che ha iniziato a tirare, a percepire il calore del sole sulla pelle. Questa è la prima cosa che mi ha colpito dello stile di Bianchini: sai coinvolgerti subito, dopo poche righe, riesce a dar vita ad un'atmosfera e un luogo con pochi tratti.

La storia di per se non ha grandissimi colpi di scena, anzi, a volte mi è sembrata un po' scontata, tuttavia riesce a coinvolgere il lettore, grazie alle tante voci che ci raccontano di questi tre giorni e, soprattutto, alla storia tra Ninella e Don Mimì, che personalmente ho apprezzato ben più di quella tra Chiara e Damiano. Tra Ninella e Don Mimì c'è un passato, erano fidanzati, ma lo sbaglio di qualcun altro li ha divisi. In tutti questi anni l'unico momento solo loro, in cui poter ricordare ciò che poi non è stato, è la comunione della domenica, quando per un breve istante i due si guardano. Mi è piaciuta moltissimo la descrizione del gioco di sguardi che intercorre tra i due, così profondo e struggente, come se ballassero un vero tango argentino in cui si mescolano amore, passione, malinconia.

Chiara e Damiano sono i due sposini e dovrebbero essere la coppia innamorata, felice, pronta al grande passo, magari con un po' di sana paura, ma persi l'uno nell'altra. E invece non sono così. Li conosciamo come due entità diverse e separate: da una parte Chiara pronta a tutto pur di sposarsi, perché l'importante è avere un bel matrimonio in cui mostrarsi a tutti e avere la fede al dito; dall'altra Damiano a cui non interessa molto il matrimonio in se, ma è ben felice di sposare una donna brava a letto. Sembra non ci siano i presupposti per un matrimonio felice e in effetti entrambi  il giorno prima del matrimonio inciampano in diversi sbagli, tuttavia proprio il giorno del matrimonio sarà per loro la svolta. Scoprono nell'altro qualcosa di più di un ricco marito e di una bella donna, un qualcosa che forse salverà il loro matrimonio ben prima del suo inizio. Sono due personaggi che mi hanno colpito per un diverso motivo rispetto ai loro genitori. Mi sono sembrati l'antitesi perfetta alla coppia degli innamorati: tra loro non percepisco nulla, né amore né amicizia, sembrano arrivati al matrimonio un po' per caso un po' per dovere. Certo, proseguendo la storia tra i due c'è un cambiamento, diventano più uniti  più complici, tuttavia mi è rimasta una sensazione strana nei loro confronti. Chiara forse è quella che ho meno apprezzato, l'ho vista troppo interessata, troppo poco convinta.
Ho trovato molto più interessanti i personaggi, se così possiamo definirli, secondari. Matilde, Nancy e Orlando sono personaggi molto di impatto, che hanno un po' il ruolo di mina vagante nella storia. Una loro azione, un loro gesto, una loro parola potrebbero far sgretolare il bel mondo che le due famiglie mostrano a parenti e amici. Sono personaggi interessanti, che si immaginano in ogni momento sul punto di esplodere, ma che nel contempo sono anche i più emotivi e sensibili.
In generale ho trovato i personaggi ben descritti, ben inseriti nella storia, ma comunque un po' troppo stereotipati nell'immagine comune che sia ha del sud, sia fisicamente sia caratterialmente. Può essere questa la realtà o meno, non so, ma avrei preferito in un romanzo qualche cosa in più.

A fare la parte del leone in tutto il romanzo è lo stile di Bianchini diverte e ironico, che ci racconta non solo una storia e i suoi protagonisti, ma una terra, con i suoi pro e i suoi contro. Bianchini ci mostra il bello e il brutto della gente, in maniera semplice e divertente, ma con un pizzico di malinconia che arricchisce la lettura.

In conclusione, dopo quello che avete letto qui sopra vi sembrerà strano, mi è piaciuto, ha saputo coinvolgermi, soprattutto grazie allo stile dell'autore; è un libro con le sue pecche, ma le atmosfere e il "non detto" sanno attirare l'attenzione e accompagnare il lettore durante questo folle matrimonio di anime.

Voto...




Alla prossima
Eliza


Buongiorno amici lettori!
Che bello iniziare la settimana così! Sto infatti per rivelarvi il vincitore/vincitrice del giveaway che ho organizzato con l'autrice Raffaella Fenoglio e altre 4 meravigliosi blog! Prima però... si, mi piace tenervi sulla corda... volevo ringraziare Raffaella per aver reso tutto questo possibile, Salvia e Menta di Scribacchiando in soffitta, Barbara di Libri in pantofole, le Belle de Le Belle e il Cavaliere e le Pazze di Pazze Booklovers per la disponibilità!


Ma adesso scopriamo chi si aggiudica una copia autografa di Gala Cox...

a Rafflecopter giveaway

Congratulazioni Leda!
Controlla la mail (per sicurezza anche la posta indesiderata), sto per contattarti per definire la spedizione!

Per amor di correttezza vi dico che inizialmente era stata estratta un'altra persona che però non aveva commentato tutte le tappe e quindi ho proceduto a fare una seconda estrazione. Mi spiace, ma le regole erano poche ed è giusto nei confronti degli altri che abbia controllato... 

Grazie a tutti per aver partecipato con tanto entusiasmo, e non disperate... il prossimo giveaway potreste vincerlo voi!!

Alla prossima
Eliza


Buona sera amici lettori!
Avete passato un buona domenica? Io ho quasi risolto tutti i regali di Natale, mi manca solo mia sorella, anche se ho già un'idea e domani vedo se riesco a trovarlo! Casa mia continua ad essere un lazzaretto, anche se almeno uno è uscito fuori dalla spirale degli anti- influenzali!

Anche questa sera vi voglio lasciare con un'anteprima, un libro che uscirà con l'anno nuovo, ultimo lavoro di un'autrice selfpublishing che già ho avuto modo di presentarvi in passato, Teresa Di Gaetano. Questa volta però Teresa esce dal mondo fantasy e vi presenta un romance, Rimani qui con me...


Titolo: Rimani qui con me
Autore: Teresa Di Gaetano
Editore: Selfpublishing (Youcanprint)
Ebook: € 
Cartaceo: € 
Data di pubblicazione: Gennaio 2015
TRAMA

A Derseland, luogo immaginario, vivono i Conti di Barrow nel Castello appartenuto da sempre ai loro avi. Hanno due figli gemelli, Adam e Susan, colpiti da bambini da una leggera forma di poliomielite che li ha costretti a vivere relegati tra le mura del Castello. I due ragazzini, infatti, hanno sviluppato caratteri diversi e opposti a causa della malattia. Susan estroversa, fantasiosa e generosa, Adam invece introverso, silenzioso e a volte un po’ cupo, ma nonostante ciò sono molto legati tra loro. Una cosa li accomuna oltre il fatto di essere gemelli, la loro sincera amicizia per i poveri Stevens. In particolare, Adam è innamorato dalla piccola Charlotte Stevens. Sullo sfondo di questo primo, fragile e innocente sentimento, si innestano altre storie d’amore. Come quella di Lord McLeod per la sua bella e frivola futura consorte, Isabel Norton. O quello dell’amore incondizionato di Lord Gilbert Thorton per la delicata miss Emma Wellinton. In uno scenario decadente e antico, come cristallizzato dal tempo, un caleidoscopio di sentimenti contrastanti e a volte contradditori, in un rapido susseguirsi di colpi di scena, di segreti mai svelati e di misteri irrisolti, una storia d’amore indimenticabile che farà sognare i lettori più romantici.

Alla prossima
Eliza


Buongiorno amici lettori!
E buona domenica a tutti! Siete già in fermento per il Natale? La sentite l'aria frizzante dei mercatini? Nella vostra via sono già apparsi file e file di Babbi Natale scalatori di balconi e tetti (da me ben 5!)? Oramai manca poco!
Oggi ho un'altra bella sorpresa per voi! Pronti? Benvenuti nella 4 tappa del Blog Tour dedicato al libro di Deborah Fedele La maledizione degli Enderson!! Prima di parlarvi della mia tappa ( e, se volete un consiglio, acciuffate una coperta e il vostro orsacchiotto preferito, ma va bene anche il gatto morbidoso, perché sarà una tappa paurosa...) vi presento questo urban fantasy thriller italiano...


Titolo: La maledizione degli Enderson. Il segreto
Autore: Deborah Fedele
Editore: Selfpublishing
Pagine: 338
Ebook: € 1,00
Cartaceo: € 13,50
Data di pubblicazione: 01 marzo 2014
TRAMA

Sembra un’estate come le altre quella che aspetta Andrea Blow, una diciassettenne con l’amore per la lettura e il sogno di diventare insegnante; partirà per Moon Coast, una cittadina di mare californiana, dove vivono i suoi zii, e passerà le vacanze tra le feste, i libri e la spiaggia. Non sa quanto quell’anno le cose saranno diverse. Due anni prima la quiete della cittadina è stata turbata dal susseguirsi di efferati omicidi, considerati, per le modalità di esecuzione, a sfondo sacrificale. Nonostante l’arresto di un uomo, secondo i più il vero killer vive ancora in città impunito: il suo nome è Jack Enderson. Turbata dalla scoperta di tali brutali crimini, Andrea decide di tenersi alla larga il più possibile da casa Enderson, una villa nascosta nella foresta, e dai suoi strani abitanti, ma una notte di luna piena, mentre rientra a casa da un party, viene seguita niente di meno che da Jack. Cosa vuole da lei? Andrea teme che possano ripetersi gli orrori di due anni prima, e che lei possa essere la prossima vittima. E’ solo l’inizio di una serie di inquietanti e sfortunati eventi che la travolgono, sconvolgendo la sua vita. Non può fare finta di niente, è il momento di indagare: dovrà rimboccarsi le maniche per scoprirne di più sulle morti delle due ragazze, e sullo strano simbolo trovato sui loro corpi, sollevando un velo che per anni ha coperto segreti terribili, che sarebbe meglio tenere nascosti… Una cascata di eventi la travolgerà in un mondo macabro e oscuro, un mondo popolato da creature della notte, e la costringerà a confrontarsi con gli inquietanti spettri del suo passato, e con le verità che per anni le sono state tenute nascoste.

Il Blog Tour ha preso il via dal blog Coffee and Books, dove troverete, oltre all'intervista all'autrice e una carrellata di luoghi e atmosfere del romanzo, anche un bella sorpresa....

Ma passiamo alla  mia tappa! Io vi proporrò qualche estratto del libro... eh no no, non dei brani casuali, ma quelli più misteriosi e succulenti del libro...



La strada che serpeggiava nella foresta non era illuminata da lampioni, ma quella notte la luna era piena e risplendeva di luce. Da qualche locale del centro cittadino provenivano la musica e il vociare di un dj, ma in quella parte della città in cui si trovava, sprofondata in un quieto silenzio, Andrea riusciva a godersi il canto dei grilli, il leggero frusciare delle foglie, il rumore lontano del motore di qualche automobile... quello di un rametto spezzato, alle sue spalle. 
Andrea s’immobilizzò. Silenzio assoluto. Una brezza leggera le fece accapponare la pelle, ma forse era stata solo quell’inspiegabile ed improvvisa paura che l’aveva assalita a provocarla. Si voltò lentamente, muovendo appena il capo. La strada alle sue spalle era buia e vuota. Si era inoltrata parecchio nella foresta, tanto che le abitazioni erano quasi invisibili. Decise di riprendere a camminare, ma adesso il cuore le batteva forte, e aveva un inspiegabile formicolio alla nuca, come se sentisse degli occhi addosso, occhi che la scrutavano attentamente. La foresta di notte poteva essere terrificante, e ogni suono diventare sinistro. Ma ecco che accadde di nuovo: mentre Andrea decelerava, rasserenata dalla convinzione di essersi immaginata quel suono, ecco che, ancora una volta, percepì nitidamente il crepitio delle foglie. Come se qualcuno ci avesse camminato sopra. Qualcuno che aveva imitato i suoi passi per non fare rumore, e che era stato sorpreso dal suo improvviso decelerare. 
Andrea realizzò che c’era qualcuno alle sue spalle.
Iniziò a respirare in maniera irregolare.
Calmati Andrea, è solo una strada, è ovvio che altri ci camminino.
Aumentò la velocità, e approfittò di una curva per guardarsi indietro, sicura che l’altro non avrebbe potuto vederla.
Le mancò il fiato quando si accorse che Jack Enderson, lo Strangolatore, era alle sue spalle. In preda al panico, iniziò a tastarsi le tasche in cerca del cellulare.
Lo aveva lasciato a casa.
I passi si avvicinavano. Erano svelti.
Si guardò intorno, terrorizzata, e alla fine si nascose dietro un grosso albero.
Il battito feroce del suo cuore, il respiro irregolare, avrebbero potuto tradirla, così si mise le mani davanti alla bocca, gli occhi spalancati, e attese di vederlo apparire. Dopo pochi secondi il ragazzo fu lì.
Il cuore di Andrea faceva capitomboli.
Il giovane si fermò. 
Andrea si promise che se si fosse avvicinato, avrebbe iniziato a correre e a gridare con tutto il fiato che aveva. 
Furono istanti orribili. 
Jack Enderson guardava la strada davanti a sé, poi perlustrava lì intorno. Quando guardò verso l’albero dietro cui si nascondeva Andrea, lei sentì il cuore perdere un battito. 
Mi ha visto, pensò, in preda al terrore. Non riusciva a muovere un muscolo, il panico l’aveva assalita, persino respirare era diventato faticoso, e iniziava a non sentirsi più le dita delle mani. 
Jack Enderson mosse un passo verso di lei, e Andrea sentì le ginocchia cedere. I suoi occhi scuri sembravano demoniaci, nella notte, sembravano quelli di un corvo, di un predatore notturno pronto a sferrare il suo attacco. Erano attenti, imperscrutabili. Ma, così come era arrivato, il ragazzo se ne andò. Continuò il suo cammino lentamente, guardando dritto davanti a sé. Andrea attese per un tempo infinito, prima di crollare sulle ginocchia e iniziare a respirare profondamente, una mano sul petto, gli occhi spalancati. 
Poggiò la fronte contro la corteccia, ansante. Non riusciva a credere a quello che le era accaduto. 
E’ saltato fuori che a entrambe capitasse di essere seguite da lui per diverso tempo, prima che... bé, prima che morissero aveva detto Kate quel pomeriggio. Forse l’aveva puntata. Forse la stava seguendo. 


Andrea si recò di corsa in camera: percorse a gran passi la cucina, salì i gradini della scalinata che conduceva al primo piano a due a due, ma quando varcò la soglia della stanza urtò inaspettatamente contro qualcuno. 
Fece fatica a realizzare cosa fosse accaduto, e indietreggiò per la sorpresa, sino a trovarsi con le spalle contro il muro; Bob era davanti a lei, in mezzo alla stanza, con un’espressione di puro disagio dipinta in viso, come qualcuno che è stato sorpreso a compiere qualcosa d’illecito. 
<< Che ci fai qui?! Cosa ci fai in camera mia?! >> disse Andrea, un tono di voce sgarbato, che manifestava tutto il suo fastidio e disagio. 
Bob sbiancò. << Io... io... >>, iniziò a balbettare, lanciandosi rapide occhiate intorno. << Ho solo sbagliato... cercavo il bagno. >> aggiunse. 
<< Bé... questo non è il bagno. >> rispose Andrea in un filo di voce.
Bob si guardava i piedi, non osava incrociare il suo sguardo. << Scusa... non volevo... >>
<< Adesso sarebbe meglio che torni di sotto. >> suggerì Andrea, ma il suo tono di voce non lasciava spazio a repliche; Bob annuì, e si avviò verso la porta a testa bassa, rapidamente.
Andrea lo seguì con lo sguardo, e attese di sentire i suoi passi allontanarsi giù per le scale. A quel punto si avvicinò alla porta, e la chiuse con un tonfo.
Trasse un profondo sospiro, per scaricare quell’angoscia che aveva preso possesso di lei, e si portò indietro i capelli con le dita; forse aveva esagerato con Bob, magari aveva davvero sbagliato porta e si era ritrovato nella sua camera, ma dopo quello che le era accaduto, considerando anche che era con lui quando era stata drogata, era lecito pensare che non si fosse trattato di un errore. Ad ogni modo, era certo che una volta accortosi dell’errore, Bob aveva deciso di restare per curiosare. 
Andrea si guardò intorno per assicurarsi che non ci fosse niente fuori posto. Sfiorò le copertine dei libri nella libreria, diede un’occhiata dentro l’armadio, nei cassetti, sulla scrivania. 
Era tutto a posto.
Aprì il cassetto della scrivania e notò che qualcosa era stata spostata: la sua carpetta blu.
Andrea si morse il labbro inferiore.
Era molto strano che Bob si fosse fatto incuriosire da una carpetta. Proprio da quella carpetta, per giunta. 
Dentro, Andrea conservava gli articoli e le ricerche che aveva fatto sugli Enderson. La prese tra le mani, e controllò i fogli. C’erano tutti. 
Trasse un profondo sospiro, ma nel riordinare lo sguardo le cadde su uno degli articoli. 
“Le ragazze sono state prima drogate, poi legate alle caviglie e ai polsi con delle catene d’oro.” 
Drogate.
Drogate.
Andrea fu colta da un’ondata di gelo, poi di calore, e tutto le cadde di mano.
E’ saltato fuori che a entrambe capitasse di essere seguite da lui per diverso tempo...
Aveva detto Kate.
Seguite. Drogate. Poi uccise.
Andrea si portò una mano alla bocca.
Forse quella notte al party non era stato uno scherzo. Forse finire in piscina e rischiare di annegare... le aveva salvato la vita.
E’... agitato- diceva il signor Enderson -Non possiamo permettere che succeda di nuovo, Mary-. Forse Jack Enderson aveva scelto la sua prossima vittima.


Andrea strinse i pugni: doveva affrontare le sue paure. Non c’era nessuno lì, nella foresta, a osservarla. Nessuno! 
Si armò di coraggio e uscì dalla stanza. Scese di fretta le scale, saltò gli ultimi gradini e aprì il portone sforzandosi di fare il meno rumore possibile. 
Camminò intorno alla villa, sino a portarsi nel giardino sotto la sua finestra. Poi osservò la strada. Vuota.
Coraggio, Andrea.
Attraversò, sino alla coltre di alberi e cespugli. 
Prese il cellulare e approfittò della sua luce per schiarire il buio: ovviamente tutto vuoto.
Andrea sorrise, soddisfatta, e sospirò: era come essersi liberata di un grosso peso.
Si voltò per tornare a casa, ma nel farlo illuminò per sbaglio qualcosa.
Il cuore di Andrea perse un battito. Pochi secondi, il tempo per voltarsi e tornare indietro, ma erano bastati per mettere in risalto quelle impronte.
Andrea si voltò nuovamente verso la foresta, che adesso sembrava bugiarda, misteriosa e pericolosa, 
rifugio per il pericolo che da tempo Andrea sentiva incombere; mosse qualche passo verso essa, il telefono puntato in avanti, come fosse un’arma, e si avvicinò a un tronco robusto. Guardò in basso... non si era sbagliata. C’erano impronte lì. 
Il cuore martellava contro il petto.
Razionalmente, Andrea cercò di dare un senso a ciò che vedeva.
Erano impronte abbastanza grandi, una volta e mezzo la sua mano, circa. Forse di un passante. Ma cosa diavolo ci faceva dietro quell’albero? Seguendo la direzione dell’impronta imitò “lo sconosciuto”.
Da lì la sua finestra era perfettamente visibile. 
Andrea aveva il cuore in gola e sentiva le orecchie pulsare.


<< Non aveva figli, né parenti e né amici. E poi in paese la odiavano tutti, la Pazza la chiamavano. >>
<< Pazza? >>
Andrea si fermò sui suoi passi, poco distante da loro, per ascoltare. Forse i loro erano solo pettegolezzi ma chissà perché credeva valesse la pena di conoscerli.
<< Certo... andava raccontando in giro storie assurde. Era ossessionata dagli spiriti. Non hai visto quelle bestiacce che teneva in casa? Scaramanzia. Diceva di essere perseguitata dal demonio. >>
Andrea agghiacciò. Nonostante i trentasei gradi, ora sentiva freddo. La signora Watson credeva... di essere perseguitata dal demonio?
<< Buon Dio, povera donna, matta e sola. >> commentò, colpito, il grassone.
Il compagno gli batté una pacca sulla spalla. << Meglio essere morti certe volte, dico sempre io. Quando abbiamo preso il corpo, abbiamo trovato la casa piena di sale. Sale, capito? Ce n’era davanti ogni porta e ogni finestra. Forse pensava la proteggesse dal suo... demonio! Dicono che la mattina, il giorno che è morta, fosse uscita per andare al supermercato. Sai cosa ha comprato? >> 
<< Sale? >> 
<< Pacchi e pacchi di sale! Te l’ho detto, ne aveva ovunque, persino sotto il letto. Chissà... magari se la sentiva addosso, la morte, quella mattina. Dicono che fosse terrorizzata. >> 
<< Terrorizzata? >> 
<< Sì. Dal suo demone, è chiaro. Non le si poteva dire “ciao”, che sobbalzava, per la paura, e ti sbraitava contro. Me l’ha detto la fioraia. >> 
<< Incredibile, incredibile... povera donna. >>
<< Andiamo, questo caldo mi sta uccidendo. >>
Il grassone fece volare la sigaretta, oramai finita, per terra, e la spense con un piede. Senza aggiungere altro, i due uomini si avviarono a gran passi verso l’uscita. Quando passarono davanti ad Andrea, lei si finse indaffarata con il cellulare, poi i due si allontanarono a falcate.
Andrea si ritrovò a guardare lo schermo del cellulare, senza realmente vederlo. Aveva un brutto presentimento, le attanagliava lo stomaco in una morsa, la lasciava senz’aria.


La voce di Kate la fece sobbalzare; quest’ultima scoppiò a ridere, gaiamente, ed entrò nello stanzino con un sorrisetto divertito. << Dunque, che fai qui? >> insistette. 
<< Davo un’occhiata alle registrazioni, per capire a che ora è stato il guasto. >>
<< E...? >>
<< E’ stato verso le tre. >>
Kate sollevò gli occhi al cielo. << Non intendevo questo. E che altro cerchi? >> la spronò. Aveva un 
infallibile intuito.
Andrea sospirò. << Controllo che sia tutto apposto. >>
Kate sorrise e scosse il capo, come a dire “lo sospettavo.”.
Guardarono le registrazioni senza dire niente.
Verso le due e cinquantacinque le riprese avevano iniziato a vacillare, sino ad interrompersi del tutto 
cinque minuti dopo.
<< Ehi, aspetta... >> disse Kate all’improvviso, puntando con il dito un punto nel monitor.
<< Cosa? >> chiese Andrea, sorpresa.
Kate strizzò gli occhi. << Va’ un po’ indietro >> ordinò.
Andrea l’assecondò, ma non riuscì a scorgere niente nel punto in cui, in maniera fissa, Kate stava 
guardando. La ripresa era fortemente disturbata.
<< Ecco! L’hai visto?! >> esclamò ancora Kate, stupefatta. Andrea la guardò attentamente, non riusciva a comprendere se stesse scherzando o se avesse notato veramente qualcosa di strano, tra quelle righe biancastre. 
<< Visto cosa? >>
<< Andrea, non so cosa cavolo significhi, ma c’è qualcosa che non va. Nella finestra. >> << Finestra, quale finestra? >> balbettò Andrea in un filo di voce. 
Seguì il punto che Kate indicava e mandò indietro la registrazione. E allora si accorse della stranezza. 
Tra le righe orizzontali che disturbavano la visibilità della ripresa, s’intravedeva, confusa ma evidente, la finestra della sua camera da letto... e si stava aprendo. Andrea scattò in piedi, spinse indietro la sedia, e si ritrovò a indietreggiare, sino a trovare il muro. 
Non riusciva a credere a quello che aveva visto. 
Non riusciva a credere che alle due e cinquantasette del mattino la finestra della sua stanza, che era stata chiusa la sera prima, che risultava chiusa anche il mattino dopo, si fosse misteriosamente aperta. 
Si sentì mancare. Doveva esserci una spiegazione, necessariamente! 
Non riusciva a dire una parola, non riusciva a muoversi, era paralizzata dalla paura, le drizzava i peli sulle braccia, la trafiggeva con centinaia di spine. La finestra si era aperta. 
<< E’ uno scherzo, c’eri tu in camera, l’hai aperta tu. >> farfugliò Andrea, gli occhi fissi nel nulla. 
Persino Kate, forse per la prima volta in vita sua, non aveva niente da dire. << No, Andrea, io non perdo tempo alle tre del mattino a farti scherzi. Forse sei sonnambula. >> rispose, quelle parole suonarono quasi come un’accusa. Avrebbero pagato, entrambe, per avere una spiegazione logica a quello che avevano visto. 
Sonnambula. Andrea ci pensò su e per un istante sperò fosse vero. E non era possibile, non le era mai capitata una cosa del genere. 
Deve esserci una spiegazione, si disse. 
<< Sì. Sì, forse hai ragione. Forse mi sono alzata, nel sonno... e non me lo ricordo... >> farfugliò, cercando con tutte le sue forze di essere credibile, di ingannare soprattutto se stessa. 
Sembrava che Kate non aspettasse altro che sentirsi dire una cosa del genere, perché sorrise. << Sei proprio strana, cuginetta. >> disse, e sul suo viso sparì subito ogni dubbio. 
Beata lei. Credeva in ciò che voleva, la verità non era qualcosa di assoluto, la verità se la creava lei, a suo piacimento. Ma per Andrea non era così. Guardò Kate uscire dalla stanza come se nulla fosse accaduto, poi si lasciò cadere sul pavimento. Si sentiva esausta. E aveva una paura tremenda. 
Perché, perché quella dannata finestra si era aperta? 
Iniziava a maturare un dubbio dentro di lei, un dubbio asfissiante, ma si sforzava con severità di ignorarlo, di fingere che non esistesse. 
C’è sempre una spiegazione logica, insisté.



Allora? Che ne pensate? Ma non ho finito qui!! Ecco un banner da condividere, da usare come promemoria o magari, perché no, da stampare ed usare come segnalibro!^^



Ringrazio ancora tanto Deborah per avermi coinvolta nel suo Blog Tour e per averci fatto conoscere meglio atmosfere e misteri del suo romanzo!


Alla prossima
Eliza

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