Recensione: Ci proteggerà la neve - Ruta Sepetys

by - ottobre 06, 2016

Buongiorno lettori!
Oggi parliamo insieme di una delle ultime uscite Garzanti, Ci proteggerà la neve di Ruta Sepetys.



Ci proteggerà la neve
di Ruta Sepetys 
Garzanti | Narratori moderni | 364 pagine
ebook €9,99 | Cartaceo €16,90
22 settembre 2016


Trama. Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sé vede solo una distesa di neve. È fuggita dal suo paese, la Lituania. È fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana non è sola. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che a soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. È grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la nave finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino...


Ammetto di aver iniziato questa lettura con un po' di pregiudizio, temendo che fosse qualcosa di già visto. In realtà è un libro che mi ha interessato ed emozionato, che mi ha portato a farmi tante domande.

E' il 1945. La Germania sta lentamente e inesorabilmente capitolando. Il grande sogno di Hitler è oramai sfumato. Eppure le autorità ancora non si decido a chinare la testa. Così la popolazione civile, piegata da anni di guerra, bombardamenti e fame è ora anche costretta ad una fuga incontrollata lontana dall'avanzata russa, tra la neve e i bombardamenti. Un gruppo di fuggiaschi si muove nella Prussia Orientale verso i porti della costa per imbarcarsi sulle navi tedesche dell'operazione Annibale pronte a salpare verso la Germania. Ognuno ha i suoi segreti e i suoi obiettivi, eppure la guerra li ha radunati tutti sulla stessa strada, con i Russi alle spalle e i Tedeschi davanti.

La storia che leggiamo è intensa, di quelle storie che bloccano il respiro e ti si insinuano sotto pelle, perchè, seppure inventata, è ambientata in situazioni ed eventi storici realmente esistiti. Nel 1945 la Germania avviò le procedure per l'Operazione Annibale, volta all'evacuazione di militari e civili dalla Prussia Orientale (un territorio stretto tra le attuali Polonia e Lituania). L'Armata Rossa sta infatti avanzando velocemente, liberando i territori ma portando anche indicibili violenze. Non  solo. Esistette veramente la nave Wilhelm Gustloff, un transatlantico riutilizzato nello sforzo bellico e affondato il 30 gennaio 1945 da un siluro russo. E' considerato il più grande disastro navale della storia con i sui 9000 morti, per lo più bambini e donne. La storia raccontata ha queste ambientazioni, storie vere, tenute in parte segrete per molti anni (la propaganda tedesca cerco di insabbiare il disastro il più possibile), storie fatte di uomini e donne, vecchi e bambini disperati, che non vedevano più un mondo a colori, ma un'unicamente nel grigio piatto della guerra. Nel romanzo si legge la disperazione, il freddo, la fame grazie alle descrizioni e  ai piccoli dettagli sparsi qua e là. 
I capitoli sono brevi, serrati, narrati alternativamente dai quattro protagonisti che raccontano questi terribili eventi non solo dal loro punto di vista ma anche filtrandolo con le proprie idee, con i propri pensieri. Joana è l'eroina del gruppo, l'infermiera che cerca di aiutare tutti, che vorrebbe salvare tutti, che porta con se però un peso terribile sul cuore; Florian è il fuggitivo, alla ricerca della vendetta per se e per la sua famiglia; Alfred è il personaggio che mi ha forse più incuriosito nella sua visione distorta del mondo, delle persone, è il fanatico nazista per eccellenza, colui che non avendo una propria personalità o proprie idee non può far altro che assorbire ciò che viene spacciato dalla propaganda nazista  come giusto. E poi c'è la speranza, rappresentata tanto da Emilia quanto dal piccolo Klaus: tutto è terribile intorno a loro, la gente muore, la salvezza sembra lontana se non impossibile, eppure loro rappresentano ciò che c'è di bello nel mondo. Nonostante, infatti, le atmosfere e i racconti pieni di dolore, di paura, di disperazione l'autrice sa chiudere il racconto con la speranza, con una luce. E' questo l'insegnamento che anche uno dei personaggi, il poeta delle scarpe, ci da: 
"Eppure, in mezzo a tutto questo, la vita ha sputato in un occhio alla morte."
Ho iniziato a leggere con il dubbio e il sospetto, eppure questo romanzo mi ha presto conquistata, per la sua storia difficile ma comunque mai pesante. Certo, leggendo si prova pena, paura, tristezza, tuttavia mai una volta queste emozioni ti spingo a chiudere il libro. La Sepetys ha saputo rendere interessante questi eventi terribili, grazie a protagonisti a cui ci si affeziona con facilità e a piccoli elementi storici curiosi e particolari, di quelli che incuriosiscono il lettore. E' un romanzo che raccomando a chi piace la storia, soprattutto quella che spesso viene dimenticata o messa in un agolino.  

Voto


Alla prossima


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9 comments

  1. letto, amato, recensito. Concordo con te in tutto, devastante ma che lascia un senso di speranza

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    1. Si hai ragione, è devastante, però ha quella lucina dentro...

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  2. Ciao Eliza, di questa autrice ho letto "Avevano spento anche la luna" e conto di leggere anche questo romanzo: bellissima recensione :-)

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    1. L'altro libro non mi attira tanto, anche se so che è almeno in parte la storia della famiglia dell'autrice (o comunque ispirato)... Non lo so, per il momento non penso di recuperarlo, poi mai dire mai. Grazie mille cara! :)

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  3. Inutile dire che la Sepetys balza tra i prossimi acquisti :)

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  4. Beeeeella recensione. Ma lo sai, io su questo romanzo passo!

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  5. Complimenti per la recensione.
    Non vedo l'ora di leggerlo! Stimo l'autrice e sono certa che piacerà tanto anche a me.^^

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  6. Bellissima recensione per un libro che ho amato. Si poteva percepire il dolore in ogni pagina, i personaggi mi hanno conquistata con la loro forza e la voglia di guardare al futuro :)

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