Recensione: Perché proprio a me - Stella Bright

by - aprile 02, 2015

Buon pomeriggio amici lettori!
Prima di lasciarvi alla mia nuova recensione volevo comunicarvi un piccolo avviso. Domenica è Pasqua (si, me ne sono accora persino io!) e quindi La Biblioteca di Eliza si prende qualche giorno di pausa per ricaricare le pile, mangiare chili di cioccolata e odiare l'ennesima cavolata che vi troverà dentro (io scommetto su un nuovo fiammante portachiavi...). Quindi da domani 3 aprile a lunedì 6, compresi, il blog sarà chiuso per ferie. La pagina Facebook invece rimane sempre aperta e chissà potrei forse darvi un'anteprima sulla sorpresa dell'uovo di Pasqua... conoscete qualcuno che ha bisogno di un portachiavi??

Ora invece torniamo a parlare di libri con la recensione di Perché proprio a me di Stella Bright, che ringrazio per avermi chiesto di recensire il suo libro e per la paziente attesa!


Titolo: Perché proprio a me 
Autore: Stella Bright
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 86
Ebook: € 2,48
Cartaceo: € 4,58
Data di pubblicazione: 3 luglio 2014
TRAMA

Glenna, componente dello staff tecnico della squadra di rugby dei Cardiffs, è un vero peperino, un maschiaccio. E una rossa da urlo. La sua vita viene letteralmente messa sottosopra dall’arrivo di un nuovo elemento dalla Repubblica Sudafricana: Johann Christiaan Van der Vaals. Perché le è toccata una simile punizione divina? Da parte sua sarà guerra su tutti i fronti, sia con le parole che con i fatti. Una guerra a colpi di insulti e sì, anche di schiaffi, perché Glenna è una tremenda ragazza irlandese, testarda e bellicosa e molto, molto prevenuta verso il nuovo acquisto della squadra. Peccato che non abbia fatto i conti con i sentimenti, la passione e l’amore. E peccato che non abbia neppure tenuto conto del ruvido fascino di Johann e dei suoi stupendi occhi da leone. Ma soprattutto non ha riflettuto sul fatto che di solito nell’acqua che non si vuol bere alla fine si finisce con l’annegarvi.


RECENSIONE

Non mi era mai capitato di leggere qualcosa ambientato nel mondo del rugby, un mondo ancora poco conosciuto in Italia ma che meriterebbe una maggiore vetrina per il gioco in se ma anche per i valori messi in campo. Quando quindi ho letto l'ambientazione di questo romanzo (breve, è più un racconto lungo) sono stata più che felice di leggerlo. Finita la lettura la mia reazione è stata un po' contrastante.

L'ambientazione mi è piaciuta moltissimo, l'ho trovata interessante e particolare, finalmente qualcosa di nuovo!
La storia in se è carina, semplice ma un po' prevedibile. Il vero punto di forza è l'ironia che troviamo al suo interno. In più di una occasione mi sono ritrovata a ridere a crepapelle grazie ai suoi personaggi e alle situazioni in cui si cacciano. Glenna, ma che i piani diabolici dei componenti della squadra sono stati proprio divertenti.
Secondo me però il racconto è troppo breve. In alcuni momenti ho ravvisato una certa fretta ad arrivare ad un punto, tralasciando invece alcuni momenti che sarebbero stati interessanti (ad esempio avrei speso qualche riga in più nel momento delle vacanza, quando Glenna e Johann si separano per qualche giorno). Prendendosi un po' più di tempo per parlare dei personaggi o per descrivere determinate situazioni l'autrice avrebbe ottenuto un romanzo di maggior effetto, anche perché Stella Bright sa scrivere veramente bene! Ha uno stile fluido ed equilibrato, sicuro di se e brillante. Leggere questo racconto è stato un piacere!

Ci sono però due punti che non mi sono proprio piaciuti. Prima di tutto la motivazione dell'odio di Glenna per Johann, che ho trovato debole e inconsistente. Magari puoi essere prevenuta nei suoi confronti perché sudafricano, ma odiarlo così mi sembra eccessivo e poco credibile, soprattutto dopo averlo conosciuto. Il risultato è che Glenna si ritrova ad essere in alcuni punti ridicola e infantile e Johann senza spina dorsale (per carità, poi ti fa cambiare idea...).
Il secondo punto che mi ha fatto storcere il naso è l'eccessiva carica sessuale che scorre tra i due. Mi va bene un po' di pepe, vada per battutine e doppi sensi, ma ad un certo punto sembra essere l'unico motivo di attrazione tra i due e francamente mi sembra un po' poco (anche perché ad un certo punto si parla di Amore con la A maiuscola). Dando magari più tempo e qualche pagina in più al formarsi del loro rapporto forse questo "bisogno" sarebbe stato un po' più diluito e quindi più gradevole alla lettura.

In conclusione, non posso dire che non mi sia piaciuto leggere questo libro, anzi mi sono divertita e ho trovato una storia piacevole ambientata in un mondo che conosco poco ma che mi ha incuriosito proprio per la sua particolarità. Avrei voluto però una storia un po' più forte, meno calata nel cliché dell'uomo bellissimo e della ragazza che gli muore dietro (anche se devo ammettere che Glenna è una tipa tosta). Forse qualche pagina in più avrebbe dato maggior carattere ai personaggi e ci avrebbe dato un quadro più complesso del loro rapporto.

Voto


Alla prossima
Eliza


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1 comments

  1. Ciao cara!
    Si in effetti l'ho scritto proprio perché mi piaceva i momenti in cui usciva fuori questo suo modo di essere, forse ne avrei voluti ancora di più! ;)

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