Recensione: Maria Sofia. L'ultima regina del sud - Aurelio Musi

by - marzo 28, 2022

Buongiorno lettori!
Inizio la settimana con la recensione non di un romanzo. Lo sapete, ogni tanto mi piace buttarmi nelle vite di qualche personaggio del passato e questa volta ho avuto il piacere di leggere la biografia di una donna che ha avuto un ruolo importante nella storia del nostro paese. Si tratta di Maria Sofia. L'ultima regina del sud di Aurelio Musi, per la cui copia ringrazio l'ufficio stampa Neri Pozza.


E ora voi mi dite che i figli del re d'Italia sono sani e belli e che si godono la vita. Io ne sono felice e auguro loro ogni bene. Ma il modo in cui loro hanno trattato noi è di brutto augurio. Dio non voglia che un giorno anch'essi non abbiano da difendere, dall'esilio, i loro patrimoni personali. 
Avere una sorella ingombrante come Elisabetta d' Austria, nota come Sissi, non deve essere stato semplice. Maria Sofia di Baviera fu in realtà una figura molto importante dell'800 italiano ed europeo, anche se a volte è finita in ombra rispetto alla sorella imperatrice. Eppure Maria Sofia ne ricalcava la bellezza, i folti capelli castani, l'altezza e il carisma, mentre se ne discostava nel carattere malinconico. Aurelio Musi in questo saggio ci racconta la vita di quella che è ricordata dalla storia come l'eroina di Gaeta, presentandoci i tanti aspetti di una giovane donna che fu regina del Regno delle Due Sicilie solo per pochi mesi e concluderà la sua vita all'alba del secondo conflitto mondiale, povera in canna e dopo aver seppellito tutti gli affetti più cari. 

Nata nella famiglia cadetta dei Wittelsbach come tutti i suoi fratelli e sorelle Maria Sofia avrà un'infanzia felice e libera; amante dei cavalli e dell'arte la giovane è uno spirito libero ma dal carattere forte e volitivo, del tutto l'opposto rispetto al marito che gli intrighi della madre le hanno portato in sorte. Il suo fu uno degli ultimi matrimoni per procura ma il partito che le aveva trovato la madre (grazie anche alla parentela con l'imperatore d'Austria ) non si poteva rifiutare; l'8 gennaio del 1859 Maria Sofia sposò per procura niente meno che Francesco di Borbone, erede al trono delle Due Sicilie. Dopo un inizio sereno e piacevole presto il matrimonio si rivelò per quello che era, Francesco era succube della matrigna bigotta, impossibilitato a consumare le nozze e considerato da tutti uno stupido. Ma quello stupido divenne poco dopo re e lei regina. Il seguito lo sappiamo. Dopo pochi mesi dalla nomina a re il regno dovette affrontare l'avanzata dei Savoia che conquistarono il sud costringendo la corte prima alla fuga a Gaeta e poi all'esilio a Roma presso il Papa. Proprio a Gaeta Maria Sofia divenne mito, affianco dei suoi soldati, a distribuire conforto e medaglie, ad incitarli per resistere all'assedio. Qui divenne la regina-soldato, da qui la sua immagine fece il giro delle corti europee. 

Di Maria Sofia possiamo dire ci sia un prima e un dopo. Il prima era la giovane che cercava di mantenere il marito sul trono e di spronare il suo popolo alla lotta. Il dopo è meno raccontato, ma la Wittelsbach ebbe una vita avventurosa e piena di viaggi, un grande amore, una gravidanza fuori dal matrimonio e anche un legame col brigantaggio e il tentativo di restaurare il potere borbonico su Napoli e tutto il sud. 

Non mi ero mai molto soffermata sulla figura di questa donna invece straordinaria, che a differenza della sorella ben più blasonata Sissi si interessò della politica del suo regno, anzi fu più re che regina, ebbe il pugno duro nei confronti dei Savoia invasori e non li perdonerà mai.
I Savoia non sono stati chic con noi Borbone.
L'ironia del destino vuole che ormai anziana si legherà molto ad una nipotina belga, Maria Josè, futura ultima regina d'Italia. 

Il libro di Aurelio Musi è un'opera precisa e puntuale (forse in alcuni punti anche troppo) della vita di Maria Sofia ma anche sulle sorti del regno borbonico e dell'Europa. In particolare si percepisce fin dall'inizio quella stanchezza delle monarchie che da sempre hanno governato, monarchie che in effetti a breve cadranno. L'Austria degli Asburgo in primis
Quella che Maria Sofia lascerà nel 1925 è un'Europa profondamente diversa da quella che aveva acclamato le sue nozze, appena uscita dalla Prima guerra mondiale e già pervasa da quei sentimenti di estrema destra che porteranno al fascismo e al nazionalsocialismo. 

Sui saggi vado sempre con i piedi di piombo perché possono risultare lunghi e pesanti, ma se siete amanti di biografie storiche e avete anche la curiosità di conoscere la storia di una donna straordinaria date un'occasione a questo libro. 
Ultima regina di Napoli per poco più di un anno, Maria Sofia di Baviera è l'eroina che dagli spalti di Gaeta infonde coraggio a quel che rimane dell'esercito borbonico annientato dall'arrembaggio piemontese. Alta, slanciata, elegante nel portamento nobile e grazioso, con una magnifica capigliatura castana, bellissimi occhi di color azzurro-cupo, Maria Sofia trascorre l'infanzia e l'adolescenza nel castello di Possenhofen, dove le giovani Wittelsbach si esercitano in lunghe galoppate a caccia di animali selvatici. Oltre alle passeggiate a cavallo, pratica la scherma, il nuoto, la ginnastica, la danza, riceve una solida educazione musicale e una formazione al gusto estetico secondo i modelli ereditati dalle corti europee d'antico regime. È molto affascinata dalla fotografia: una passione che le rimarrà tutta la vita. Come la sorella Elisabetta, Sissi, futura imperatrice d'Austria, è solita girare da sola per la città e fumare piccoli sigari in pubblico. Non rispetta l'etichetta di corte e coltiva i rapporti umani, che intrattiene anche con persone umili. Fin da ragazza è esuberante, indipendente, anticonformista, nonostante i tentativi della madre Ludovica di frenarne gli eccessi. Divenuta in extremis regina di Napoli, esercita tutto il suo fascino e il suo carisma per riconquistare il consenso dei sudditi, assai ridotto per la debole personalità del marito. Proprio per questo è considerata un temibile nemico dai liberali unitari italiani. Contro di lei viene anche montata una violenta campagna diffamatoria attraverso la diffusione di fotomontaggi che la raffigurano nuda e in pose erotiche. La biografia di Maria Sofia va ben oltre il breve periodo del regno napoletano. In collegamento con gli anarchici, alimenta la destabilizzazione del Regno d'Italia e probabilmente ha qualche parte nell'ispirare l'attentato a Umberto I: giura vendetta ai Savoia, che le hanno sottratto un regno e le sue ricchezze. Dopo i dieci anni di esilio a Roma, ospite di Pio IX, l'ultima sovrana del Regno delle Due Sicilie vive tra Austria, Ungheria, Francia, Germania. Muore a Monaco nel 1925. Nella sua lunga vita ispira scrittori e artisti. Chi ne fa un monumento, in cui lei si riconosce, è Marcel Proust nella Recherche. A lungo Luchino Visconti accarezza l'idea, poi sfumata, di realizzare un film sulla sua vita affidando a Greta Garbo la parte della protagonista.

MARIA SOFIA. L'ULTIMA REGINA DEL SUD
di Aurelio Musi
Neri Pozza | I Colibrì | 240 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €18,00
24 febbraio 2022 | link Amazon affiliato

Alla prossima





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