Recensione: Cosa faresti se - Gabriele Romagnoli

by - maggio 24, 2021

Buongiorno lettori!
In questo piovoso lunedì (sai la novità) vi parlo di un libro molto particolare, Cosa faresti se di Gabriele Romagnoli, per la cui copia ringrazio l'ufficio stampa Feltrinelli.


Agisce sempre così, il destino, in un qualsiasi evento abbia coinvolto un certo numero di persone: l'esplosione di una bomba in stazione, il crollo di un palazzo, perfino un banale incidente stradale. Ricostruendo le esistenze delle vittime si troveranno deviazioni improvvise, circostanze inattese, scelte improbabili, come se una mano misteriosa le avesse spinte lì, in quel momento, come se avessero dovuto rispondere a una chiamata che solo il loro subconscio poteva sentire. 
Cosa faresti se... Quante volte ce lo siamo chiesti davanti alla confidenza di un amico, ad una notizia del telegiornale, alla pagina di un libro. Ma cosa faresti se a dover scegliere veramente fossi tu? Se devi dire si o no, alzare il telefono e fare o meno quella telefonata, consolare o meno un bambino durante un volo turbolento, presentarti in commissariato per denunciare te o il tuo stesso figlio. Il libro di Gabriele Romagnoli parte da questo presupposto e ci racconta la storia di tante vite, apparentemente scollegate tra loro, che si sono travate davanti al bivio della scelta, ad una soglia critica della loro vita. Episodi a sé stanti? No, perchè come a volere creare un ricamo l'autore collega ogni storia con un filo sottilissimo, intricato ma alla fine chiaro. 

Romagnoli ci propone vite vere, comuni, storie che potrebbero essere nostre o magari lo sono veramente state e lì ci ferma sul gradino e ci lascia a fissare il dilemma, il punto interrogativo, il nostro stesso rimuginare. Cosa avremmo fatto al posto di Raffaele e Laura, di GigiMazzoni, di Sara la hostess? 

Questo è un libro che non si può prendere alla leggera perchè ha il chiaro scopo di farti riflettere, anzi rimuginare, sulle scelte della propria vita, perchè un bivio porta ad un altro bivio e così via. Siamo il frutto delle nostre scelte, a volte le facciamo quasi senza accorgercene, altre dovere dire si o no ci dilania, altre ancora siamo contenti di non dover fare noi una determinata scelta. Ma il più delle volte non possiamo non scegliere, dobbiamo decidere, perchè questo siamo. 

Ho iniziato la lettura un po' titubante, scorreva molto bene ma temevo il disastro emotivo. Mi conosco e se inizio a farmi domande, a rimuginare, a propormi in testa tanti se poi non smetto di pensarci per giorni. Avevo paura, paura di farmi quella domanda che in alcuni casi può essere devastante. Avevo paura, paura di perdermi nelle mie ansie e di non orientarmi nella lettura. Ma continuando a sfogliare queste storie mi sono affezionata ai personaggi, piccole parentesi di un quadro più complesso, che nel giro di poche ore si trovavano a decidere tra bene e male, giusto e sbagliato, bianco o nero. Li senti vicino, li capisci alla fine, comprendi i loro tentennamenti, anche il loro procrastinare il più possibile e vorresti quasi prenderli per mano davanti alla loro decisione. Perchè? Perchè vorresti essere presa anche tu per mano davanti a quella domanda, cosa faresti se...

Cosa faresti se, nel tempo breve di una giornata o di un attimo, dovessi scegliere fra due alternative, ognuna critica, ognuna destinata a ridefinire l’idea di te stesso, a cambiare il destino tuo e altrui? Una scelta irresolubile eppure necessaria, come quella che si trovano costretti a prendere Laura e Raffaele, una coppia che desidera adottare un figlio e si ritrova a decidere in poche ore – una lunga, interminabile notte – se diventare genitori di una bambina gravemente malata. O come capita a Adriano, che un mattino si sveglia e scopre da un video sul cellulare che il figlio ha preso in prestito la sua auto e con essa ha investito una persona, uccidendola senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso. Adriano, che da quando ha perso la moglie e il lavoro, è incapace di decidere qualsiasi cosa, esce di casa per cercare fuori da sé, un passo dopo l’altro, una risposta: denunciare il figlio o costituirsi al suo posto per salvarlo? Invece solo un istante è concesso a Giovanni, il tassista Urano 4, per prendere la risoluzione più importante… Seguendo quale ragionamento o intuizione, quale idea del mondo e di sé, Laura, Raffaele, Adriano, Giovanni e gli altri personaggi di questo romanzo – che il lettore scoprirà essere tutti sottilmente legati fra loro – potranno fare la loro scelta? Come arriveranno al catartico finale che li richiama in scena tutti insieme per scegliere ancora, giacché la vita è un percorso segnato da bivi etici? Nel divario fra essere autentici ed essere giusti temono di perdersi, perché ci sono nell’esistenza di ciascuno “deviazioni improvvise, circostanze inattese, scelte improbabili” davanti alle quali è impossibile quanto necessario farsi trovare pronti. Gabriele Romagnoli sonda con la consueta scrittura lucida e paziente la coscienza dei suoi personaggi, esponendola al lettore senza melodramma, senza esibita compassione, e proprio per questo con le loro storie ci interroga, risveglia domande complesse e sollecita i dilemmi morali che ci rendono umani. Cosa faresti se, ti ritrovi a chiederti…

COSA FARESTI SE
di Gabriele Romagnoli
Feltrinelli | I Narratori | 176 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,00 | 13 maggio 2021 | scheda Feltrinelli

Alla prossima






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