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Recensione: La strega del Re - Tracy Borman

Buongiorno lettori!
Durante le feste di Pasqua ho letto un libro che mi aveva incuriosito fin dalla sua prima apparizione sul web. Grazie all'ufficio stampa Beat, che mi ha inviato una copia, ho potuto leggerlo e ora posso parlarvene, si tratta di La strega del Re di Tracy Borman.


LA STREGA DEL RE
(#1 Trilogia Frances Georges)
di Tracy Borman
Beat | SuperBeta| 416 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,00
1 aprile 2021 | scheda Beat

Inghilterra, 1603. Nel mese di marzo, l’ultima monarca della dinastia Tudor, Elisabetta I, muore ponendo fine all’età che porta il suo nome, un’epoca di grande espansione e fioritura culturale dell’Inghilterra, segnata da geni quali Shakespeare, Bacon, Marlowe, Spenser. Nei giorni successivi alla scomparsa di Elisabetta, Lady Helena, moglie del tesoriere di Sua Maestà, e sua figlia Frances si affrettano a raggiungere la loro tenuta di Longford, nel Wiltshire. Nella ristretta cerchia della corte vicina alla monarca, le due donne occupavano un posto particolare, al punto tale da assistere la regina nelle sue ultime ore di vita. Al suo capezzale, la giovane Frances, esperta nell’arte della guarigione, stringeva tra le mani un mortaio da cui si levava l’aroma pungente di un unguento utile ad alleviare il trapasso dell’amata sovrana. Guardate con diffidenza dal resto della corte, le due donne tornano alla vita tranquilla nella tenuta del Wiltshire, finalmente lontane dagli intrighi e dal vento di cambiamento, sospetto e paura portato con sé dal nuovo sovrano arrivato dalla Scozia, Giacomo I. Il nuovo monarca non ha esitato a rendere pubblica la sua repulsione verso tutte le tradizioni difese dalla defunta regina, in nome di una rigida osservanza della fede protestante. Determinato a piegare i sudditi alla sua volontà, ha dichiarato guerra alle superstizioni e alla stregoneria, affermando di essere stato incaricato da Dio di annientarle, al punto che il primo consigliere, Lord Cecil, si appresta a redigere un nuovo atto contro la stregoneria. Qualunque pratica ritenuta attinente alla magia sarà punibile con la morte, compresa l’arte della guarigione. La fragile pace di Longford viene presto turbata dall’arrivo del conte di Northampton, zio di Frances e membro del consiglio reale, intenzionato a ricondurre la nipote a corte per riportare la famiglia della sorella nelle grazie del re. A patto, però, che la giovane donna lasci perdere «l’insana mania per piante e pozioni», una mania per la quale è tutt’altro che impossibile il rischio di ricevere il marchio di strega prima ancora di mettere piede a St James. Sullo sfondo di un’Inghilterra in preda a complotti e cospirazioni, come la celebre Congiura delle polveri, Tracy Borman ci regala il ritratto di una nuova eroina, una donna coraggiosa che non esita nemmeno davanti alle prove più ardue che il destino le riserva.


Sono tempi pericolosi, Frances, e ciò che gode di favore in un regno viene condannato nel successivo.

Avevo lasciato Elisabetta solo da poche ore, giovane e raggiante, arrivata finalmente sul trono di Inghilterra. Poche ore prima avevo chiuso, infatti, l'ultima pagina di Lady Elizabeth e ancora provavo gioia per questa ragazzina sferzata dai venti della riforma religiosa e della storia. Poche ore e la ritrovo nei suoi ultimi attimi di vita, dopo quasi 45 anni di regno e un'era splendida per l'Inghilterra. Al suo capezzale poche persone, le più fedeli, coloro che ancora non l'hanno abbandonata a favore di quello che sarà il nuovo Re e l'iniziatore di una nuova dinastia. Elisabetta è morente e ad alleviarne le sofferenze non ci sono medici ma Lady Frances Georges, nota per le sue doti di guaritrice. Ma anche lei non può far niente per fermare il destino. Elisabetta ha appena esalato l'ultimo respiro e Giacomo I Stuart è già Re e con lui cala dalla Scozia un nuovo vento per l'Inghilterra tutta. Un vento protestante, che schiaccia qualsiasi forma alternativa di fede e si abbatte sui papisti e su coloro che sono considerate streghe. 

In questo bel romanzo, primo di una trilogia, la protagonista non è la stregoneria come si potrebbe inizialmente pensare. La protagonista è una donna, Frances e con lei tutti coloro che furono perseguitati da Giacomo I. Frances è una nobildonna forte, più avvezza alla vita nella sua dimora di campagna Longford che ai fasti e ai divertimenti della corte. Eppure le toccherà chinare il capo alla volontà dello zio e diventare dama di compagnia della principessa Elisabetta, figlia secondogenita del Re e della regina Anna. 

Inizio col dirvi che io i libri sulla stregoneria non li amo molto. Saranno state quelle due o tre fregature prese nel passato, ma solitamente li trovo sempre troppo carichi. La strega del Re fortunatamente è un vero romanzo storico, ambientato in un'epoca di solito poco toccata, ossia quella subito successiva a quella Tudor. Quindi anche la tematica della stregoneria viene presentata dal punto di vista storico e non letterario. Siamo infatti in un momento piuttosto critico, in cui da un'epoca di generale tolleranza religiosa si è passati ad una stretta presa protestante, in cui bastava poco, pochissimo, per finire alla gogna, impiccati o, appunto, al rogo. Frances è l'esempio chiave, donna schiva, ma colta e curiosa, abile nell'uso delle erbe e dei rimedi naturali per curare mente e corpo. Ho adorato il suo personaggio, perchè è sì decisa e coraggiosa, ma ha anche un lato umano e debole che porta il lettore a stare subito dalla sua parte, a sperare che alla fine tutto andrà bene.

È una figura realmente esistita e qui entra in scena l'altra grande forza del romanzo. L'autrice ha infatti saputo collegare bene reale e finzione, storia e romanzo, permettendo così al lettore di rivivere i fatti storici ma da un punto di vista molto più emotivo. La famosa Congiura delle polveri sarà un colpo al cuore per chi legge, non potrete non patire con coloro che saranno perseguitati e con la protagonista colpita nell'animo e nel cuore. 

Tracy Borman ha saputo toccare corde delicate e ambientazioni affatto facili da usare e le ha portate in racconto ben scritto, forse troppo prolisso nelle descrizioni, ma in cui la storia si fa incalzante e non ti permette di abbandonare Frances neanche per un minuto. Scopriremo con lei cosa voglia dire dover sottostare alla volontà altrui, essere accusata ingiustamente, avere paura di ogni angolo o tenda svolazzante e alla fine amare, in maniera disperata, mentre intorno a noi la tempesta infuria e l'incertezza per il futuro è assoluta. 
Direi che se questo è solo il primo libro abbiamo davanti una trilogia meravigliosa.

Alla prossima






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