Recensione: Finale - Stephanie Garber

by - dicembre 17, 2019

Buongiorno lettori!
Questa sarà una settimana molto piena e impegnativa per la sottoscritta, già ieri è stata una giornataccia e mercoledì replico. Ma almeno da Natale in poi dovrebbe essere più tranquilla la situazione col lavoro (più o meno). In questo marasma di cose, sono riuscita a portare a termine la lettura di Finale di Stephanie Garber, terzo ed ultimo capitolo della serie di Caraval.Vediamo di parlarne per bene...
Ah, anche in questo caso devo ringraziare la Rizzoli per la copia ricevuta (per altro il giorno stesso dell'uscita del libro in libreria! Che precisione ragazzi!!).

Finale 
(Caraval #3)
di Stephanie Garber
Rizzoli | 496 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,00
3 dicembre 2019 | scheda Rizzoli


Sono passati due mesi da quando i Fati sono stati liberati, due mesi da quando Legend ha reclamato per sé il trono, due mesi da quando Tella ha scoperto che il ragazzo di cui si è innamorata in realtà non esiste. Mentre vite, imperi e cuori restano in sospeso, Tella deve decidere se fidarsi di Legend o piuttosto di un ex nemico. Dopo aver scoperto un segreto che ribalta tutta la sua vita, Rossella dovrà tentare l'impossibile per salvare coloro che ama e l'Impero. E Legend dovrà fare una scelta che lo cambierà per sempre. Caraval è finito, ma il più grande dei giochi è appena cominciato. Non ci sono spettatori questa volta, qualcuno vincerà, e qualcuno perderà per sempre.


Foto @pinterest.it
Lo so, ci fa male quando una saga finisce. Ci affezioniamo ai personaggi, vorremmo avere di più, sapere di più, sviluppare ancora di più il racconto e possibili scenari futuri. Eppure, anche le cose belle, hanno e devono avere una fine. Con Finale si conclude la serie di Caraval e, anche se a malincuore, un po' ne sono felice, perchè incaponirsi sulla storia e aggiungere libri su libri senza un senso avrebbe rovinato quella che per me resta una gran bella storia, appassionante ma soprattutto particolare. La Garber ha saputo giocare col mondo delle illusioni, dei sogni e soprattutto degli incubi, creando dei personaggi maschili meravigliosi e personaggi femminili che, pur con qualche inciampo, si sono fatte largo alla ricerca del proprio posto. 

Ma come finisce questa trilogia? Finale è un libro che si discosta dai due precedenti. Se lì abbiamo avuto il grande gioco di Caraval, i suoi teatranti e il suo burattinaio, qui Rossella e Donatella, le due sorelle protagoniste, usciranno dal gioco per la vita vera, per chiudere tutte quelle parentesi aperte fin dalla loro nascita e per giungere ad un, se non proprio lieto, finale. Altro non vi posso dire per ovvi motivi. Quello che posso dirvi è che mi aspettavo un libro per certi versi diverso, un pochino più incisivo e affine ai due precedenti. Finale è sicuramente un romanzo più incentrato sui personaggi e sui rapporti che intercorrono tra loro. Amore e odio sembrano essere i due estremi che si alternano nei cuori e nelle menti ora di questo ora di quel protagonista.
Foto @innergoldx
Tuttavia mia è mancata la parte di Caraval. Illusioni, sogni, incubi ci sono anche qua, ma sembrano non avere più una struttura solida, sono un po' lasciati a loro stessi, pronti ad apparire e a scomparire. L'ambiguità, l'oscurità, il malsano piacere di usarle erano stati i punti forti di Caraval e di Legend ma qui si sono affievolite, a favore della storia delle due sorelle. Anche la struttura si adatta al racconto, utilizzando il punto di vista alternato tra Donatella e Rossella. Una dopo l'altra, un pezzetto qua e un pezzetto là, ricostruiscono le proprie storie e scoprono un passato non del tutto felice. Ma se Donatella mostra spirito indomito e un'innata voglia di combattere, Rossella per me ha fatto un passettino indietro, ritornando quella figura un po' sbiadita del primo libro.

Parliamo invece del finale. La Garber sceglie un finale non finale, nel senso che chiude il cerchio, ci dà una conclusione ma resta un po' sul vago, come se non volesse lei stessa dare un punto definitivo alla storia. Ora, tornando alla mia introduzione, spero che il suo intento non sia quello di continuare la serie in un modo o nell'altro, perchè non vorrei rovinasse una storia che ha avuto il suo inizio e la sua degna conclusione.

Un ultimo appunto lo voglio fare non al libro ma alla traduzione e alla revisione successiva. Si, sto parlando di loro, dei congiuntivi. Ora non venitemi a dire che oramai si accetta di tutto, che l'indicativo basta e avanza perchè mi scatta il tic all'occhio. Nel libro ho trovato tantissimi congiuntivi  non corretti. In alcuni casi l'indicativo utilizzato almeno suonava abbastanza bene, ma in altri, leggendo, sentivi proprio il rumore di unghie sulla lavagna (es. "Ecco perchè voglio che te ne vai!"). Sarà pure accettato ma suona male.

Alla prossima



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