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La Biblioteca di Eliza

Buongiorno lettori,
ultimo giorno del mese, ultima lettura di gennaio. Oggi vi parlo di un libro molto particolare, strutturato quasi come una favola ci racconta in realtà una storia molto importante, di quelle che cambiano la Storia. Si tratta di Il cacciatore di sogni di Sara Rattaro. 

Il cacciatore di sogni
di Sara Rattaro
Mondadori | Contemporanea | 173 pagine
ebook €7,99 | cartaceo €15,00
17 ottobre 2017 | scheda Mondadori

TRAMA
Luca, che da grande sogna di diventare pianista, ha una mano rotta, un fratello maggiore piuttosto fastidioso, una mamma rompiscatole e un aereo da prendere per tornare da Barcellona in Italia. È il 4 luglio 1984 e, su quell'aereo, la sua vita cambia per sempre. Luca incontra un eroe... No, non si tratta di Maradona, che in aeroporto ha attirato l'attenzione di tutti (e in particolare di suo fratello Filippo), ma di un misterioso signore che somiglia un po' a Babbo Natale e occupa il sedile accanto al suo. All'improvviso l'uomo gli chiede: «Posso raccontarti una storia?». Comincia così un'avventura straordinaria, fatta di parole e ricordi, con una sorpresa davvero inaspettata... l'avventura di un cacciatore di sogni, lo scienziato Albert Bruce Sabin.



Parto col dirvi che non farò la splendida dicendovi che è naturale che io conoscessi Albert Sabin! Ovvio no! Chi non lo conosce! No, mi spiace, ma non lo conoscevo. Certo, ricordavo la storia della zolletta di zucchero per somministrare l'antipolio, ma nello specifico non avrei mai collegato questa reminiscenza del racconto di mamma con questo nome. Cosa fa quindi una persona nel 2018 per scoprire qualcosa? Bravi, Wikipedia, che non sarà la Bibbia, non sarà precisa, ma almeno un'idea generale te la da. E a me piace approfondire.
La storia di Albert Sabin ha un che di pionieristico, di mitico, che non può non colpire. Nato ebreo in quello che era l'impero russo, in cui gli ebrei erano ghettizzati e lasciati ai margini della società (ad esempio non potevano avere proprietà o esercitare pubblici mestieri come il medico), si trasferì negli Stati Uniti diventando medico e studiando proprio il virus della poliomielite e un metodo per contrastarlo. E anche qui, mica fu facile portare avanti una ricerca che all'epoca era ovviamente difficile e alla cieca. Ma Sabin ci riuscì, trovò un vaccino a somministrazione orale (mica poco) e non lo brevettò, lasciandolo in eredità a tutti, in modo da sconfiggere ovunque questa patologia virale che fece migliaia e migliaia di vittime. Per altro in un momento niente affatto facile fece armi e bagagli e portò il suo vaccino nella Russia comunista in piena Guerra Fredda. Insomma, una persona affatto comune che, tra i tanti riconoscimenti, non ebbe mai quello del premio Nobel.
Ma facciamo un passo avanti. Conoscete Luca? Eh no, tranquilli, Luca non potete conoscerlo. E' un bambino nel 1984, che nei primi di luglio di quell'anno si imbarca su un volo Barcellona - Roma. Tutti sono in fibrillazione perché su quel volo si trova nientemeno che Diego Armando Maradona, neo-acquisto del Napoli. Ma a Luca poco interessa perché il suo vicino, per distrarlo dai soprusi del fratello maggiore e dal gesso in cui è costretta la sua mano, gli racconta la storia di un bambino polacco, nato nel 1906 e cieco da un occhio. Quel bambino è destinato a cambiare il mondo e a salvare milione di persone. Quel bambino è Albert Sabin.

"E così, mentre mio fratello e decine di altri passeggeri cercavano di ottenere l'autografo di Diego Armando Maradona, mia madre sfogliava una rivista di viaggi e l'aereo conquistava il cielo, io ho ascoltato la parte più emozionante della storia più bella del mondo, la storia di Albert Sabin, l'uomo che salvò il mondo."

Sara Rattaro si dimostra una volta di più una grande scrittrice. E questa volta lo fa con una storia per bambini che però racchiude in se messaggi forti, messaggi importanti, messaggi da grandi. In un libro che non arriva alle 200 pagine ci racconta una storia che ha letteralmente cambiato le nostre vite, ma anche la storia di un bambino pronto a non mollare, a farcela, a stringere i denti e a portare avanti il suo sogno. Incrociando le vite di Albert Sabin e di Luca porta a galla un argomento tanto importante quanto delicato, soprattutto negli ultimi anni. Quello dei vaccini. Naturalmente non starò qui a farvi una disanima dei pro e dei contro dei vaccini, non è il mio ruolo e ci sono persone ben più adatte di me a darvi un quadro completo. Ma in un'epoca in cui questo argomento è tanto sensibile penso sia giusto anche saper come siamo arrivati a questo momento, chi e come è riuscito a trovare un modo per debellare malattie che falcidiavo bambini, uomini e donne, paralizzavano arti, somministravano atroci sofferenze. Poliomielite, vaiolo, difterite, tubercolosi... malattie che oggi conosciamo più per sentito dire ma che sono state veri flagelli dell'umanità e che ovviamente si abbattevano sulle fasce più deboli della popolazione e nei momenti più difficili (come non ricordare l'influenza spagnola che si abbattè proprio sul finire della prima guerra mondiale sull'Europa).
Un racconto delicato, una storia per bambini che però deve essere letta dai grandi, una storia che si legge in un pomeriggio ma ti lascia poi ferma lì a pensare a Luca e al suo gesso, al suo sogno di diventare un grande pianista e di suonare le Variazioni Goldberg di Bach, a Albert Sabin e all'immenso lavoro portato avanti. Ci si chiede come sia riuscito a fare tutto ciò con i mezzi dell'epoca, senza perdere la speranza, dove abbia trovato il coraggio di buttarsi in una guerra più grande di lui.
Sara è riuscita a fare di nuovo la sua magia, quella che trovo e incontro libro dopo libro: proporti u n racconto che può sembrare comune e rivestirlo di qualcosa di speciale, dargli una luminosità tutta sua. E in questo caso ci ha donato anche due personaggi unici: un medico reale, che ha fatto la storia e a cui dobbiamo tanto e il piccolo Luca, un ragazzino che con coraggio e perseveranza ha saputo affrontare la sua storia e salvare il suo mondo.

Alla prossima


Buongiorno lettori!
Visto che Gennaio ci sta per salutare (di già???) ho pensato sia giunto il momento per vedere quali uscite ci saranno a Febbraio. Ve lo dico subito: tante! Come sempre qui vi faccio una piccola selezione, ma per vederne tante altre c'è sempre il Calendario delle Uscite.


Il bistrò dei libri e dei sogni
di Rosella Calabrò
Sperling & Kupfer | Pandora | 252 pagine
cartaceo €16,90
6 febbraio 2018 | scheda Sperling & Kupfer

Trama. Nel cuore di Milano c'è un delizioso bistrò, con grandi librerie di legno da cui si affacciano centinaia di volumi e l'aria che profuma di torte. Il posto ideale per rilassarsi sorseggiando del tè o magari, con un calice di vino bianco in mano, chiacchierare, lavorare, e intanto lasciarsi consigliare romanzi, saggi, fumetti da Petra, la proprietaria: quarant'anni da un po' e una disordinata massa di capelli che porta con orgoglio. Ogni giovedì sera, nella luce soffusa del suo Bistrò dei Libri e dei Sogni, Petra ospita un corso di Scrittura Creativa. Con lei, Armando, medico in pensione novantenne, dall'animo frivolo e lo sguardo da bambino, appassionato di tip-tap; Blanche, boccoli in stile Shirley Temple, architetto mancato, di mestiere imbianchina e ideatrice di fiabe; Linda, domestica e babysitter dal sorriso cauto e lo sguardo saggio da divinità inca; e poi lui, Dylan Altieri, l'eccentrico e affascinante insegnante. Alto, dinoccolato, occhi azzurri, viso scarno e capelli folti, appena brizzolati, e l'aria di chi ha sempre occupato posti di comando e che ora ha scoperto la meraviglia di perdersi in un sorso di cioccolata calda, accoccolato in una poltroncina anni Venti di un bistrò. Cinque bizzarri quanto speciali protagonisti, ognuno alla ricerca del proprio sogno tra le pagine di un libro. Perché i libri, si sa, sono degli incredibili, splendidi, stupefacenti contenitori di sogni: i sogni di chi li scrive, e i sogni di chi li legge.


Fandom. Saresti disposta a morire per la tua storia preferita?
di Anna Day
DeA | Le gemme | 514 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €15,90
6 febbraio 2018 | scheda DeA

Trama. Violet farebbe di tutto pur di incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, The Gallows Dance. Anche convincere suo fratello e le sue migliori amiche ad accompagnarla al ComiCon più grande d'Inghilterra e mettersi in coda per l'autografo del bellissimo Willow. Violet, che conosce tutte le battute del film a memoria e vorrebbe far colpo su di lui, si presenta come cosplayer di Rose, protagonista del romanzo e anima gemella di Willow. La sua scelta non è dettata dalla sola infatuazione per lui: Violet ammira realmente Rose e vorrebbe essere come lei. Coraggiosa come Katniss, determinata come Daenerys e intrepida come Tris. Quando però arriva il suo turno di incontrare gli attori, un terremoto improvviso fa crollare il capannone. Violet batte la testa e sviene. Pochi istanti dopo riapre gli occhi, ma qualcosa è cambiato. Willow è armato, le guardie corrono ovunque e sparano. Ma è solo quando una freccia colpisce la vera Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet comprende che tutto sta accadendo realmente. La protagonista del suo romanzo preferito è appena morta e ora Violet può fare solo una cosa: prendere il suo posto, ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine...


Sorprendimi!
di Sophie Kinsella
Mondadori | Omnibus | 312 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €20,00
13 febbraio 2018 | scheda Mondadori

Trama. Dan e Sylvia stanno insieme da dieci anni. Matrimonio felice, due splendide gemelle, una bella casa, vita serena. Sono talmente in sintonia che quando uno dei due inizia a parlare l'altro finisce la frase... è come se si leggessero nel pensiero. Un giorno però, il loro medico dopo una visita accurata li trova talmente in forma che prevede che la loro aspettativa di vita sia di altri 68 anni. Ancora sessantotto anni insieme?! Dan e Sylvia sono sconcertati. Non pensavano certo che «finché morte non ci separi» significasse vivere insieme così a lungo! Dopo l'iniziale stupore, si instaura tra i due un certo disagio, seguito a ruota dal panico più totale. Decidono dunque di farsi delle "sorprese" per ravvivare fin da subito il loro matrimonio infinito, per non stufarsi mai l'uno dell'altro... Ma non sempre le sorprese portano al risultato sperato... e in batter d'occhio sorgono contrattempi e imprevisti poco graditi che rischiano di minare le fondamenta stesse del loro matrimonio. E quando viene a galla uno scandalo dal passato che mette in discussione alcune verità taciute, Dan e Sylvia iniziano a domandarsi se dopo tutto... si conoscono davvero bene.


Uomini che restano
di Sara Rattaro
Sperling & Kupfer | Pandora | 264 pagine
ebook € | cartaceo €16,90
13 febbraio 2018 | scheda Sperling & Kupfer

Trama. All’inizio non si accorgono nemmeno l’una dell’altra, ognuna rapita dal panorama di Genova. Fosca e Valeria s’incontrano per caso, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell’uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un’amicizia vera, di quelle che fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che, senza preavviso, ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine.


Un ragazzo normale
di Lorenzo Marone
Feltrinelli | I narratori | 240 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,00
22 febbraio 2018 | scheda Feltrinelli

Trama. Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karate Kid, abita in uno stabile del Vomero, a Napoli, dove suo padre lavora come portiere. Passa le giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l'anno in cui tutto cambia, Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta piani per riuscire a comprarsi un costume da Spiderman e cerca il modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da mangiare a Morla, la tartaruga che vive sul grande balcone all'ultimo piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che, al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un'agenda e una biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo Siani, il giornalista de «Il Mattino» che cadrà vittima della camorra proprio quell'anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al 23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e nel piccolo mondo circoscritto dello stabile del Vomero (trenta piastrelle di portineria che proteggono e soffocano al tempo stesso), Mimì diventa grande. E scopre l'importanza dell'amicizia e dei legami veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse non esistono, ma il ricordo delle persone speciali e le loro piccole grandi azioni restano.


Stella o croce
di Gian Mauro Costa
Sellerio | La memoria | 
ebook €9,99 | cartaceo €14,00
22 febbraio 2018 | scheda Amazon

Trama. L’esordio di un nuovo personaggio letterario: Angela, giovane poliziotta di Palermo, lavora sulle volanti al servizio antirapina; proviene dal quartiere popolare di Borgo Nuovo, ha voluto diplomarsi e poi continuare gli studi tentando il concorso in polizia. Una donna che si è conquistata una indipendenza di cui va fiera.Il lavoro sulla strada è duro, ma le piace, sogna di potere un giorno occuparsi di indagini, non le mancano la curiosità e l’intuito. L’occasione le arriva per caso quando apprende che sta per chiudersi l’inchiesta su un delitto che a Palermo ha fatto rumore ma che è rimasto irrisolto. Si tratta di una uccisione efferata: la vittima, Anna Fundarò, è stata trovata pugnalata nel suo negozio di parrucche in pieno centro...


Nient'altro al mondo
di Laura Martinetti e Manuela Perugini
Garzanti | Narratori moderni | 220 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,90
22 febbraio 2018 | scheda Garzanti

Trama. La vita, a volte, mette davanti allo stesso istante. È così per Alma e Maria che apprendono di essere incinte a pochi mesi di distanza l'una dall'altra. Sono in momenti diversi delle loro esistenze eppure d'un tratto così simili. Come è accaduto sempre per loro due. Amiche dai banchi del liceo non c'è stata esperienza che non sia stata condivisa. Ora è arrivata quella notizia che cambia tutto. Quella notizia così agognata che riempie di paura e di emozione. Ma le loro strade si dividono presto: il sogno di Alma continua mese dopo mese, mentre quello di Maria si spezza in una fredda giornata d'autunno lasciandola con un incolmabile senso di vuoto. Ed è allora che l'amicizia che le lega deve stringere i fili della sua rete. Perché dolore e gioia possono confondersi, scambiarsi, sorprendere. Perché dire tutto quello che c'è in fondo al cuore è un'impresa difficile. Ma non lo è più se accanto c'è chi sa ascoltare, chi ci fa sentire come se non ci fosse nient'altro al mondo.


Sentimi
di Tea Ranno
Frassinelli | 240 pagine
cartaceo €17,50
27 febbraio 2018 | scheda Frassinelli

Trama. Durante una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono raccontare le loro storie perché la scrittrice le trascini fuori dall'oblio. Sono storie dolorose, a volte tragiche, che hanno una caratteristica in comune: in tutte, l'umanità delle protagoniste, la loro complessità emotiva e intellettuale tutta femminile, viene annullata nella dicotomia maschile della donna "santa o buttana". Ma non solo per raccontarsi, i fantasmi di queste donne parlano all'autrice: c'è anche un'altra storia, che tutte le coinvolge, e che vogliono si sappia. La storia di Adele, figlia di Rosa, ma non del suo legittimo marito, Rosario. E la colpa più grave di Adele è quella di avere i capelli rossi, come il suo vero padre, segno inequivocabile del tradimento. Per questo Rosario passerà il resto della sua vita nel tentativo di uccidere la bambina. E per questo le donne del paese, le stesse donne che si raccontano, faranno di tutto per salvarla. Perché levare almeno la piccola Adele dai meccanismi mentali malati di questi maschi brutali, ancestrali e irredimibili, vorrebbe dire aver salvato tutte loro.


Alla prossima








Buongiorno lettori,
una nuova settimana è giunta al termine e io tra viaggio e giretti vari sono stanca morta. Mi riposerò durante il fine settimana? Ma figurarsi, qui c'è sempre qualcosa da fare. 
Oggi vi proporrò una recensione non semplice da scrivere, quindi perdonate qualche svarione. Non è facile perché si tratta della raccolta di racconti che mi ha accompagnano nel viaggio in treno: Un anno in giallo edita dalla Sellerio.

Un anno in giallo
di AA. VV.
Sellerio | La memoria | 532 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,00
23 novembre 2017 | scheda Sellerio

TRAMA
Un anno in giallo: dodici racconti inediti, uno per ognuno dei mesi dell'anno. Un libro che costituisce anche una sorta di bilancio e insieme una prospettiva di un nuovo modo di fare letteratura poliziesca. Un modo di narrare che mette al centro il protagonista, del quale seguiamo le stagioni della vita nel proprio ambiente, e che è fortemente orientato alla critica sociale e di costume. Così in questa raccolta esordiscono due personaggi. Il primo è Cornelia Zac, in un racconto in cui l'autrice Simonetta Agnello Hornby presenta una sua originale ambientazione: le turbolente giornate di uno studio di avvocate londinesi impegnate sul piano sociale in un'epoca in cui la socialità è sotto attacco. Il secondo è Angela Mazzola, protagonista del racconto di Gian Mauro Costa, giovane poliziotta di Palermo, di origini modeste e riuscita a sottrarsi a un ambiente difficile; investiga dentro un mondo che non ama gli «sbirri» e che per molti versi era il suo. Angela sarà al centro di un prossimo romanzo. E accanto a questi esordi narrativi, i personaggi già amati dai lettori e spesso riconosciuti come dei classici letterari. Il commissario Salvo Montalbano del maestro Andrea Camilleri: un inossidabile senso di giustizia dentro una corteccia di umanità molto spessa. L'uomo sbagliato nel posto sbagliato, ovvero Saverio Lamanna, da San Vito Lo Capo, giornalista licenziato e investigatore creato dall'ironia di Gaetano Savatteri. Il biblioterapeuta di Fabio Stassi, che si chiama Vince Corso e risolve casi psicoidentitari che un po' ricordano Hitchcock. I Vecchietti del BarLume dell'umorista (e scienziato) Marco Malvaldi, sempre più politicamente scorretti. I killer di Alessandro Robecchi che circolano cinici, e sensibili come un microchip, nelle vene del capitalismo criminalambrosiano. In una Istanbul depravata e deturpata, ma sempre bellissima, su cui incombe un presidente-padrone, s'affanna Kati Hirschel, spregiudicata dilettante del delitto turco-tedesca, frutto della scrittura di Esmahan Aykol. Mezza età, femminismo, difficili amori, durezza da hard boiled school, capisce i poveri e i ricchi: così Alicia Giménez-Bartlett dipinge la sua creatura letteraria, Petra Delicado poliziotta a Barcellona. Francesco Recami con la sua Casa di Ringhiera torna con quello strano protagonista collettivo, un condominio che riesce ad essere contemporaneamente colpevole e investigatore. Il Lorenzo La Marca di Santo Piazzese, come sempre flemmatico, spiritoso, blasé, stavolta, lasciata l'immancabile Palermo, si trova a indagare sulle Madonie, le nobili montagne sopra Cefalù. E per finire a dicembre, in una chiesa sconsacrata, con dentro il cadavere di un prete spretato: chi avanza in mezzo alla neve che odia? Lui, Rocco Schiavone, il truce tenerissimo vicequestore creato da Antonio Manzini.


Vi avviso che molto probabilmente la trama qui sopra sarà ben più lunga di questa recensione. Una raccolta di racconti. Non sono impazzita. Lo so che non le leggo mai, che poi ci rimango male perché la storia si ferma lì, io resto appesa e mugugno per giorni perché avrei voluto di più. Ma questa volta ho deciso di fare uno strappo alla regola per un motivo ben preciso: in questa raccolta ci sono autori e personaggi che già conosco e amo e che prima o poi rispunteranno fuori in libri autonomi (o almeno lo spero per i suddetti autori ed editori, che con 'sta storia di lasciare le serie interrotte hanno scassato in generale le balle) o autori e personaggi di prossima pubblicazione che ero curiosa di scoprire per capire se inserirli nei futuri acquisti. L'esperimento è riuscito a metà: alcune conferme le ho avute (nel bene e nel male), qualche sorpresa e qualche delusione.

La Sellerio solitamente sotto Natale e in estate esce con queste raccolte e solitamente propongono un tema comune ai racconti. Questa volta, invece, il caso è particolare perché ha deciso di proporci un anno intero con i loro autori best seller, dedicando ad ognuno un mese. Unica regola: nel racconto devono essere presenti uno o più riferimenti ad un altro autore o protagonista della raccolta. E così vediamo che Schiavone si ritrova tra le mani due libri di Camilleri, il Vince Corso di Stassi incrociare i vecchietti del Bar Lume di Malvaldi dove a sua volta farà capolino il Carlo Monterossi di Robecchi. Un giochino ad incastro curioso che mi ha fatto piacere scoprire durante la lettura e non anticipato altrove.
Dicevo conferme. Confermo che io Manzini lo amo e lo adoro, che Camilleri non mi va né giù né su ( eh scusate, ma proprio non lo reggo Montalbano), che Robecchi continuerò a leggerlo, che Malvaldi mi fa ridere ma dopo un po' stufa, che Stassi in un racconto va alla grande ma che in un libro più lungo, dove può inserire citazioni, libri e autori a carrettini, mi annoia. Mica poche come conferme da un libro solo!
Manzini! A cui è toccato dicembre, il mese di Natale, del freddo, della neve e... dell'influenza per Rocco Schiavone che con un 37,3° si richiude in casa in preda ai dolori. Questo racconto dovete leggerlo! Un racconto che poteva tranquillamente essere un libro a se stante e che spero con tutto il cuore diventi un episodio della serie tv, in cui la penna di Manzini non solo ci da un giallo bello ma anche un Rocco più ironico e meno cupo.
La sorpresa più grossa è invece stato Savatteri, di cui non ho mai letto niente ma che in questo breve incontro di febbraio mi ha conquistata con il suo Saverio Lamanna. Si, sto meditando di leggere qualcosina...
Doppia delusione invece viene da Recami e Costa. Il primo mi ispirava ma non mi ha convinto nel quadro generale del racconto. Il secondo invece anticipa qui quella che sarà la protagonista della nuova serie in uscita il 22 febbraio con Stella o croce, una protagonista che non mi ha lasciato una grande impressione e che ho visto più come il risultato del ragionamento "Mi serve una protagonista bella, gnocca, rossa, poliziotta", francamente un po' pochino.

In conclusione, una raccolta che sicuramente ha fatto il suo, ossia tenermi occupata durante un viaggio senza il problema di dover lasciare una storia a metà, che è riuscita grazie ai nomi che richiamano le folle adoranti ma che in alcuni punti è un po' scivolata nell'ovvio.

Alla prossima






Buongiorno lettori,
dopo aver passato qualche giorno a casa di Laura devo tornare alla normalità casalinga... uff, sapere che non la rivedrò fino a marzo mi mette una gran tristezza (maledetti chilometri di distanza!). Però ci siamo proprio divertite!
Normalità vuol dire anche recensioni. Oggi vi parlerò di un libro che, grazie alla Rizzoli, ho potuto leggere in super anteprima e che esce in libreria proprio oggi. Si tratta del nuovo libro di Vanessa Roggeri La cercatrice di corallo.

La cercatrice di corallo
di Vanessa Roggeri
Rizzoli | Rizzoli narrativa | 322 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
23 gennaio 2018 | scheda Rizzoli

TRAMA
Achille e Regina si incontrano per la prima volta nell'estate del 1919, di fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. Regina dona ad Achille un rametto di corallo rosso come il fuoco, il più prezioso, con la promessa che gli porterà fortuna. Anni dopo, quella bambina è diventata una delle più abili cercatrici di corallo; quando si tuffa da Medusa, il peschereccio di suo padre, neanche l'onda più alta e minacciosa la spaventa. Lei è come una creatura dei mari ed è talmente libera da non avere mai conosciuto legami. Finché, un giorno, la sua strada si incrocia di nuovo con quella di Achille: nel viso di un uomo ritrova gli occhi del ragazzino di un tempo. A travolgerli non è solo un sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Le loro famiglie, infatti, sono legate a doppio filo da rancori e vendette ed è in corso una guerra senza ritorno. Spesso non basta l'amore per cambiare un destino che sembra già scritto. Ma l'unico modo di scoprirlo è provarci, fino all'ultimo… Vanessa Roggeri ci racconta una terra densa di tradizioni con una scrittura traboccante della forza e della determinazione di chi in quell'isola ci è nato. Il ritorno di un'autrice che con le sue storie di passioni ha emozionato migliaia di lettrici.

"Il corallo è sangue e vita. Il corallo è potere magico del mare".
Questo libro parte dalla disperazione e dall'orgoglio di una madre che, rimasta vedova troppo presto, si trova a dover provvedere ad una nidiata di figli. Dolores non ha nulla, solo lacrime e terre polverose lasciatele in eredità. Cosa farà quando arriverà l'inverno? Quando i suoi figli saranno veramente alla fame e al freddo? Stremata dall'indigenza e dalle umiliazioni subite Dolores giura che la povertà non sarà per sempre, che si vendicherà di chi le ha fatto l'elemosina, di chi l'ha derisa e anche di quel cugino che non l'ha voluta aiutare.

Questo libro parla di vendetta, di rancore, di odio. Ma questo libro parla anche di amore, quello di Regina e Achille che in questa storia, come spesso accade, ci si sono trovati in mezzo, nati in due famiglie che presto si sono trovate antagoniste, per l'orgoglio della madre di lui e la testardaggine del padre di lei. Regina e Achille si conoscono un po' per caso e un po' spinti proprio da questa massa di odio. Il loro amore nasce in un caletta sarda, dove la sabbia è così fine da sembrare polvere e dove il mare è così blu e profondo da fare a gara col cielo. La diffidenza iniziale si mescola presto all'amore per il mondo marino e per la lettura portando a qualcosa di caldo come una bella giornata di sole, di profondo come il mare più blu, di splendido come il più prezioso dei coralli.

Vanessa Roggeri torna a parlarci della sua Sardegna, quella delle storie della nonna, non quella da cartolina ma quella vera e concreta, fatta di marinai e cavatori, di lavoratori umili e instancabili. Una terra a volte dura ma che poi ti propone scenari da mozzare il fiato. E' ovunque nei libri della Roggeri e in questo in particolare, dove al mondo "terrestre" della famiglia di Achille si contrappone quello "marino" della famiglia di Regina. La storia che ci racconta ti prende e ti conquista per le prime pagine. Ero veramente entusiasta all'inizio, mentre leggevo delle difficoltà di Dolores, della Sardegna di inizio '900, dell'avidità di chi arrivava dal continente.
Il problema nasce poi, quando arriviamo al cuore della storia, ad Achille e a Regina, figli di due famiglie in lotta tra loro, vittime incolpevoli, che si amano e cercano di scappare da tanto odio e da tanto livore. Una storia drammatica e di amore che sa un po' di già visto. Certo, la scenografia è particolare e ben costruita ma quella storia proprio non riesce a colpirti come dovrebbe, proprio per questo senso di dejavù che si sente.
Ed è un grosso peccato perché la penna di Vanessa Roggeri mi piace, è descrittiva ma non asettica, da sentimento, dipinge mari e terre brulle con poche frasi ma d'effetto. E' un modo di scrivere che in Fiore di fulmine mi aveva molto colpito e che qui ho ritrovato ma non supportato da una storia altrettanto forte.

Alla prossima



Buongiorno lettori,
mentre leggete queste righe io sono in viaggio verso la stazione per andare a casa di Laura La Libridinosa. Passeremo un fine settimana in compagnia e, se ve lo state chiedendo, sicuramente andremo in libreria... ma non solo! Tiene d'occhio Instagram e Facebook perché sicuramente vi faremo vedere qualche bella foto.
Dopo una pausa di qualche giorno torno con una nuova recensione. La pausa è dovuta alla lettura di un'anteprima di cui vi parlerò settimana prossima. La recensione invece riguarda il libro che mi ha tenuto compagnia in questi ultimi giorni e soprattutto la notte visto che il sonno tarda ad arrivare a volte (per poi ripresentarsi bello giulivo la mattina). Il libro in questione è Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg.

Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop
di Fannie Flagg
Bur Biblioteca Univ. Rizzoli | Narrativa | 362 pagine
ebook €5,99 | cartaceo €10,00
19 aprile 2000 | scheda Bur

TRAMA
Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.


Come spesso mi capita con i libri in serie uso un ordine tutto mio. Fannie Flagg l'ho scoperta tardi e soprattutto con l'ultimo libro finora pubblicato in Italia, Voli acrobatici e pattini a rotelle. L'ho ritrovata con Miss Alabama e la casa dei sogni (terzultimo pubblicato) e poi di nuovo con Torta al caramello in paradiso (penultimo). E ora vuoi non fare un bel salto indietro e leggere il primo libro di questa scrittrice americana? Grazie a Lea e alla Bacci e al loro meraviglioso regalo di compleanno ho in casa tutti i volumi che mi mancano da leggere e quindi ho pensato per una volta di seguire il filo logico e di leggere il libro che ha reso veramente famosa la Flagg, con tanto di film candidato agli Oscar (due candidature, una proprio per la sceneggiatura non originale).

Come sempre accade con la Flagg ci troviamo a viaggiare su due fili narrativi. Nel primo siamo negli anni '80 in una casa di riposo dell'Alabama dove Evelyn Couch va a trovare la suocera controvoglia e un po' costretta. Evelyn non è una donna felice, costretta dai dettami della società e dal senso del dovere. Un giorno mentre si nasconde dalle nuove fissazioni della suocera si imbatte in una bizzarra ospite del ricovero, la signora Threadgoode, che inizia a raccontarle la storia della sua vita, dei suoi conoscenti e familiari. E qui si apre il secondo filone narrativo, quello ambientato a Whistle Stop dagli anni '20 in poi. Qui il racconto si concentra su Ruth e Idgie, le due proprietarie del caffè della cittadina. Una vita, la loro, fatta di amore e sintonia, ma anche di lotte e eventi drammatici.

L'ambientazione che la Flagg ci propone è sempre quella della sua Alabama, un mondo che a noi può sembrare strano, in cui tutti si conosco e si aiutano, in cui il vicino di casa certamente è pronto a spiarti da dietro la tendina ma poi ti aiuta ad organizzare il barbecue nel giardino di casa, in cui il giornale locale parla del gatto smarrito della signora che abita in fondo alla via principale e in cui i bambini ancora giocano per strada. E' il mondo che grazie ai suoi libri già conosciamo e che qui ho incontrato nuovamente con piacere ma anche con una certa perplessità. Quello che fa di questo libro qualcosa di particolare è l'incontro tra tematiche trattate e modo di presentarle al lettore. Qui infatti la Flagg ci da dentro con i temi alti, di quelli che forse non ti aspetteresti in questa amena provincia del sud degli Stati Uniti: omosessualità, razzismo, condizione femminile, classismo, la grande Depressione. Insomma, temi affatto leggeri che però l'autrice ha proposto al lettore con il suo solito stile leggero e un po' scanzonato, lasciandogli quasi il dubbio di aver frainteso. E, ahimè, un po' qua sta il mio cruccio su questo romanzo, la cosa che mi ha un po' lasciato perplessa. Che la Flagg ci proponga una comunità quasi idilliaca in cui tutti si aiutano, si vogliono bene e collaborano è cosa risaputa, tuttavia secondo me qua un po' lo scivolone c'è: possibile che tutti accettino tutti? Che l'omosessualità sia così largamente accettata? Che il razzismo sia presente ma quasi non preso sul serio e spesso lasciato correre? Che addirittura i membri di gruppi "salvatori della razza" vengano dipinti come un gruppo di eccentrici elementi che più che altro si radunano per mascherarsi? Non so, non ho letto una vera condanna a queste e altre situazioni. Non so se tutto ciò mi sia saltato all'occhio perché dopo già tre libri della Flagg inizi un po' ad abituarmi a questo suo modo di fare e di conseguenza mi risultino più evidente le pecche che i pregi, sta di fatto che ho passato più tempo a lambiccarmi il cervello su questi particolari che sulla storia in se.
Molto più belle le parti con Evelyn e la signora Threadgoode negli anni '80, lì mi sono divertita e anche affezionata a queste due donne.

Resta il fatto che la Flagg ha un modo di scrivere unico nel suo genere, del tutto personale e penso inimitabile. Aprire un suo libro significa essere proiettati letteralmente in Alabama ed essere circondati da una miriade di personaggi. La scrittrice infatti con i personaggi non si limita, riempie la scena e, se all'inizio si annaspa un po' tra i tanti nomi da ricordare, diventano presto amici e vicini. La Flagg ti fa diventare parte della comunità che racconta e ti fa sentire l'odore dei piatti cucinati. Eh si, perché la cucina ha ovviamente un ruolo centrale in tutti i suoi libri. Qui, il caffè di Ruth e Idgie diventa perno in cui ruotano tutte le esistenze e i pomodori verdi fritti tornano  anche sul finale sotto forma di ricetta. Insomma, la Flagg ci prende spesso per la gola, ma ogni volta con i suoi libri sembra proprio di sentire un buon odorino aleggiare nell'aria.

In conclusione: la Flagg è la Flagg, e non si discute. Però, non so, non mi ha convinta del tutto questo libro. E' come se sentissi tra le sue righe quello che verrà, i romanzi che scriverà, ma che qui ancora sono un pochino acerbi. Non me ne volere Fannie, anche perché hai ancora ben quattro libri per sbugiardarmi e farmi ricredere!

Alla prossima







Buongiorno lettori,
oggi vi parlerò di un libro uscito giusto poco prima di Natale ma che sta imperversando sul web e in libreria: L'uomo del Labirinto di Donato Carrisi.

L'uomo del Labirinto
di Donato Carrisi
Longanesi | La Gaja scienza | 400 pagine
ebook €11,99 | cartaceo €19,00
04 dicembre 2017 | scheda Longanesi

TRAMA
L'ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine... E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L'Uomo del Labirinto l'ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.


"Loro non sanno di essere mostri"
Io ho letto questo libro per colpa della Bacci. Si si, Stefania, tutta colpa tua è. Arriva bella bella, mi dice che il libro di Carrisi è spettacolare, di leggerlo, di leggerlo assolutamente. E io, che avevo giusto un ordine Libraccio ancora aperto, che faccio? Naturalmente modifico l'ordine e ci aggiungo anche l'ultima fatica letteraria dell'autore de Il Suggeritore.
Per me è stato il primo incontro con l'autore italiano che da anni imperversa nel mondo del thriller e devo dire che alla fine il libro mi ha molto colpita, anche se una piccola riserva mi rimane.
Per questa recensione non vi racconterò niente della trama, il pericolo di spoiler è troppo vicino, quindi cerchiamo di evitare inutili rischi.
Io all'inizio non ero molto convinta. La storia mi piaceva, o meglio, mi aveva incuriosita e anche se non mi spingeva a macinare pagine su pagine, la lettura procedeva piuttosto spedita, alternandosi tra i ricordi di Sam e le indagini di Genko. Quello che mi  tratteneva dall'abbandonarmi completamente tra le sue pagine è stata l'assenza di una vera e propria ambientazione. E' una cosa strana, come una sorta di fastidio non ben definito che aleggiava un po' ovunque ma che non si concretizzava mai. Dove siamo? Tutto farebbe pensare ad una provincia americana però non lo dice apertamente, e poi i nomi dei personaggi sono strani... Vi è mai capitato di avvertire una strana sensazione leggendo un libro, come se mancasse qualcosa? Ecco, io l'ho avuta per tutte le 390 pagine. E questo mi ha frenato un pochino, anche se alla fine ho letto tre quarti del romanzo tutto in un pomeriggio. Perché alla fine, piano piano, in maniera anche un po' subdola, la storia ti piglia, ti acchiappa e ti trascina tra le congetture che inevitabilmente inizi a fare: chi è l'uomo del labirinto? Dove è stata Sam? Cosa succederà Genko?
Ma fino a qui siamo anche un po' nella norma: leggi un thriller, la storia ti prende, inizi a fare ipotesi... Tutto giusto no? Non c'è niente di sbagliato. Ecco, Donato Carrisi però ad un certo punto mette il turbo, prende la bella storia che ti ha piazzato davanti, te la fa guardare bene bene e poi, io me lo immagino con un sorriso diabolico, la prende e le fa fare un bel carpiato nel cestino del "certo, e io ti lascio con un finale facile, come no".... Tutto quello che ti ha dato, tutte le ipotesi che ti ha accompagnato a creare, tutto diventa carta straccia davanti all'ultimo centinaio di pagine e soprattutto alle ultime... 3 righe! La bocca si spalanca, la mente diventa una linea piatta. e il cuore batte all'impazzata davanti a questo Finale (notare la F maiuscola). E a questo punto io il seguito non solo lo voglio, lo pretendo perché, caro Donato, non ci ha lasciato appesi... altro che cliffhanger... ci ha lasciato come tanti piccoli ebeti lì a fissare quelle tre righe e a grattarci la testa pensando in coro che non abbiamo capito nulla.
Per me è stato il primo libro di questo autore, un autore di cui ho tanto sentito parlare e di cui ho apprezzato il modo di creare il male, la morbosità, l'inganno. Ha saputo scandagliare l'animo umano nelle sue sfaccettature più malate, dandoci una vittima che non è una vittima, un eroe che non è un eroe e un mostro che non è solo un mostro.
Lo consiglio? Si, assolutamente, ma preparatevi perché fino alla fine non avrete capito nulla.

Alla prossima




*in blu i commenti di Laura La Libridinosa*

Buongiorno lettori!
Passate le feste, finito dicembre, torniamo io e Laura con La Classifichella, la classifica di ogni Ciambella, a me 'sto nome continua a sembrare una mischiata, sallo! unica e originale, diffidate dalle imitazioni! ah perché c'è ancora gente che ha il coraggio di imitarci? L'ultimo che l'ha fatto puzza ancora di bruciato!
Che mese è stato dicembre? Direi niente male, anche perché ho affrontato con successo uno dei miei peggiori spauracchi da lettrice, Ken Follett (il primo che nomina quei cavoli di Pilastri della Terra e annessa Cattedrale lo uccido a mano nude e con sofferenza! Beeeeellooooo I pilastri della terra... adoro!). Ma vediamo la mia classifica...


  1. Questa non è una canzone d'amore - Alessandro Robecchi taccio io!
  2. La caduta dei giganti - Ken Follett
  3. Ci vediamo tra poco - Tommaso Fusari 😭😭😭😭
  4. Gemina - Amie Kaufman e Jay Kristof
  5. Un uso qualunque di te - Sara Rattaro
  6. Master Magician - Charlie N. Holmberg
  7. Occhi chiusi spalle al mare - Donato Cutolo
  8. Il caffè delle seconde occasioni - Alison Kent
Invece per la copertina del mese ho avuto non poche difficoltà a scegliere, ognuna mi piaceva per un motivo diverso, ma alla fine ha vinto quella di.... Tommaso Fusari! Core de' zia, lui!



E ora vediamo se il buon proposito di Laura per il 2018 di non fare neanche un pari merito è stato rispettato... ma chi l'ha fatto 'sto buon proposito?

Alla prossima


Buongiorno lettori,
inizia una nuova settimana ma soprattutto si torna dalle vacanze. Io parto in quarta con un po' di influenza, niente di che giusto un po' di febbre. Visto che ieri non stavo proprio bene e fuori imperversava la nebbia ne ho approfittato per stare a casa e terminare la lettura di Animali fantastici e dove trovarli di J.K. Rowling.

Animali fantastici e dove trovarli
di J.K. Rowling
Salani | Salani | 377 pagine
ebook €5,99 | cartaceo €16,90
16 gennaio 2017 | scheda Salani

TRAMA
Siamo nell'anno 1926 nella città di New York: un tempo e un luogo in cui le vicende di un manipolo di persone – e creature – determineranno il destino di molti. Tra questi spiccano: Newt Scamander, il primo (e forse unico) Magizoologo, la cui lotta per la protezione delle creature magiche del mondo prende una piega preoccupante quando alcuni tra i più, potremmo dire, spaventevoli animali da lui accuditi scappano in città. Tina Goldstein, una giovane (ex) Auror americana, impiegata al Ministero della Magia degli U.S.A., che vuole disperatamente riscattarsi da un incidente dovuto a uno scatto d'ira, e sicura che il movimento puritano antimagia Second Salem sia covo non solo di pregiudizi, ma del Male stesso. Queenie Goldstein, la bella e impertinente sorella di Tina, capace di leggere nel pensiero. E Jacob Kowalski, un veterano (e No-Mag), che vuole solo aprire una pasticceria per poter vendere i suoi amati babà. Gli appassionati della geniale fantasia di J.K. Rowling riconosceranno in ogni pagina il suo umorismo, la sua incredibile creazione di un universo magico, e la sua profonda empatia e comprensione verso ogni tipo di persona (dotata o meno di bacchetta magica). Nomi quali Silente e Grindelwald fanno da ponte tra questa storia e quelle di Harry Potter, e i lettori saranno felici di entrare in contatto con una nuova e persino più approfondita comprensione del mondo che ha ereditato. Ma questa è un'avventura che vive di vita propria, e che vi lascerà senza fiato.

Facciamo anche qui, come per Harry Potter e la maledizione dell'erede, la dovuta premessa: questo non è un romanzo. E' la screenplay, cioè la sceneggiatura, del film uscito un annetto fa, quindi come tale si comporta e si presenta: una serie di dialoghi intervallati dalla descrizione del luogo e della situazione. Quindi non vi aspettate Harry Potter, non vi troverete le spettacolari descrizioni dei luoghi con cui la Rowling ci ha catturati e ammaliati. Se non avete ancora visto il film dovrete usare la fantasia e immaginarvi tutto proiettato sul grande schermo; se lo avete già visto la lettura vi risulterà un grande dejavù e forse sarete anche tentati dal saltare qualche pezzetto.
A differenza di Harry Potter e la maledizione dell'erede qui l'unica ad averci messo le mani è J.K. che, se ricordate bene, fece uscire il libro scritto da Newt Scamander diversi anni fa come libro della biblioteca di Hogwarts, donando il ricavato in beneficenza. Con l'uscita del film l'eco intorno a Newt, allo Snano e al simpatico Kowalski si è fatta di nuovo pressante e quindi ecco qui la sceneggiatura. Sceneggiatura che è cosa diversa rispetto al primo libro di Animali fantastici che era poco più che un catalogo di creature magiche. Qui la Rowling si è ricalata nel magico mondo dei maghi, cambiando però epoca e luogo, e ha descritto le avventure di Newt. Siamo nel 1926 a New York. Anche qui il mondo magico è regolato da istituzioni secolari che dettano legge e fanno in modo che vengano applicate e seguite. Newt sbarca con la sua valigia piena zeppa di creature strane e magiche ed è subito un pasticcio, con uno snaso fuggiasco, un No-Mag che ha visto tutto e strani eventi che mettono in pericolo la comunità magica.
Un po' come per la Maledizione si sente per tutta la lettura l'eco lontana delle suggestioni che all'epoca ci diedero Harry, Ron ed Hermione, senza però ridarci in pieno quelle belle sensazioni. La lettura di Harry Potter fu così magica da riportare tutti, anche quelli piuttosto grandicelli, bambini per qualche pagina, con la curiosità di proseguir sempre di un capitolo la lettura, la paura dei dissennatori e la voglia di infilarsi sotto le coperte con il nuovo libro in mano. La storia di Newt e Tina è sicuramente divertente e spettacolare, le creature affascinanti e magiche, il pacchetto accattivante, ma... si finisce il libro insoddisfatti. Attenzione, non per la storia o i personaggi, no perché alla fine della fiera si tratti di un film, ma perché è J.K. Rowling che scrive e inevitabilmente ci aspettiamo quella magia, quelle scene memorabili, quelle scenografie che grazie a sole poche righe possiamo immaginarci in tutto e per tutto.
Anche affrontando la lettura con la mente libera da paragoni col passato non si può fare a meno di pensare che manca qualcosa, manca il collante che lega tutto. Certo, leggerlo per puro diletto, per aver quel pizzico di magia di cui magari si sente la necessità in quel momento (come è capitato a me), si rivelerà essere una lettura divertente, di quelle che ti accompagnano volentieri lungo un pomeriggio un po' nebbioso, ma niente di più.
E' in arrivo il secondo film dedicato a Newt e probabilmente ne uscirà una seconda sceneggiatura. Lo acquisterò? Si, quasi sicuramente, un po' per semplice collezionismo e curiosità, un po' per poter occupare qualche ora pensando che girino tra noi maghi capaci di smaterializzarsi e di ricostruire un'intera metropolitana con un tocco di bacchetta, ma senza aspettarmi molto di più.

Alla prossima



Buongiorno lettori e buon sabato,
lo diciamo subito per chi sta già lì col divino alzato: il primo che fa qualche battuta col la Befana protagonista, prego, quella è la porta e a scopettate in testa si può prendere da solo. Ok? Tutto chiaro, ci siamo capiti? Bene, bravi lettori!
Le feste sono praticamente finite ed è tempo di tornare alla cara normalità. Che un po' ci vuole perché io ieri ero convinta che fosse giovedì di un ben precisato mese di un non ben precisato anno... insomma non ci sto più capendo niente. Ci vogliono dei punti fissi e uno di questi è una nuova recensione che questa volta purtroppo non è positiva: Le pergamene di Sertorio di Nelson Martinico (un grazie va alla casa editrice Edizioni Spartaco che mi ha messo a disposizione una copia).

Le pergamene di Sertorio
di Nelson Martinico
Edizioni Spartaco | Dissensi | 384 pagine
 cartaceo €14,00
4 maggio 2017 | scheda Edizioni Spartaco

TRAMA
Traiano convoca a palazzo Plutarco: in Spagna sono state rinvenute alcune pergamene preziose perché scritte di proprio pugno dall’oratore e condottiero Quinto Sertorio. L’imperatore incarica lo scrittore e storico greco di mettere ordine in quei documenti risalenti al I secolo avanti Cristo, sfrondando e limando, per restituire dignità a un grande uomo di Stato condannato all’oblio. E così, attraverso un’autobiografia, Sertorio in prima persona racconta gli avvenimenti drammatici e affascinanti della sua vita: il legame con la madre e il pedagogo Filostrato, l’educazione rigida, gli studi, le amicizie, l’amore bruciante per Flavia, l’affermazione come oratore nella Capitale. Vicende familiari ed episodi di vita pubblica si intrecciano, sullo sfondo di una Roma spaccata in due fra popolari e aristocratici. Con la dittatura di Silla, al democratico Sertorio non resta che superare Alpi e Pirenei fino alla terra dei suoi antenati materni. Proprio qui l’eroe di Aquae Sextiae, orbo di un occhio, acclamato dal popolo come un nuovo Annibale, diverrà un ribelle contro l’Urbe dando ai suoi partigiani, iberici e non, usi e istituzioni romane, con l’intento non di abbattere la Repubblica, ma solo la corruzione che in essa si annida. Inferti gravissimi danni agli eserciti di Metello e Pompeo, alla fine cade vittima del tradimento. Storia, leggenda e invenzione letteraria si fondono in un libro avvincente. Personaggio straordinariamente attuale, Quinto Sertorio nei Paesi iberici è tuttora ritenuto un eroe nazionale ed è oggetto di saggi e racconti. È tempo che la sua figura sia riscoperta anche in Italia.


Ok lettori, qui bisogna rispolverare un attimo qualche nozione di storia romana. Aspettate che do una pulita alla Laurea che ci sta giusta giusta e sono pronta.
Sertorio, ve lo ricordate? Beh sicuramente non è uno Giulio Cesare o un Nerone, non è uno di quei nomi a cui si ricollegano immediatamente gesta e imprese. Magari si, il nome qualcosa ci dice, ma quei romani con tutti quei nomi li si confonde sempre un po'.  Quinto Sertorio è uno di quei personaggi che si muovono sullo sfondo dell'avanzata Sillana e delle lotte con Mario. Fu un grande oratore e questo gli giocò amicizie ma anche non pochi nemici. Ma fu anche un valoroso militare, in particolare contro i Teutoni, che contribuì a sconfiggere del tutto guadagnandoci un occhio in meno (rischi del mestiere). Ma Sertorio fu soprattutto un valoroso avversario per quella Roma Repubblicana che, nel mito del vero romano, era in realtà lacerata al suo interno da fazioni pronte a farsi la pelle a vicenda senza troppi problemi. Rifugiatosi in Spagna la governò effettivamente cercando di dare alle genti locali una impostazione romana senza però la corruzione che dilagava nella penisola italica.

Questa a grandi linee, giusto per farvi capire dove siamo e quando, è la storia che mi sono trovata a leggere. Della vita di questo uomo, troppo presto additato come un ribelle, parla questo libro, una biografia romanzata che con l'escamotage delle pergamene scritte di suo pugno racconta in prima persona gesta e cuore del protagonista. Tutto molto bello, anche perché francamente di Sertorio mi ricordavo giusto qualcosina ma mica tanto. E mi ha fatto piacere rivalutare una figura di cui effettivamente poco e male si sa.
Il problema è che in più di una occasione ho avuto la sensazione che  fosse tutto troppo forzato, troppo costruito. Mi spiego meglio... E' una biografia, tuttavia esistono biografie e biografia. C'è quella che nasce tale e muore saggio e quindi ha un'aurea accademica. Poi c'è quella romanzata, ed è il nostro caso, che a mio avviso deve parlare della vita del protagonista ma non dare l'idea che poi seguirà un'interrogazione con tanto di voto sul libretto. In più punti l'autore ha inserito spiegazioni di usi e costumi romani, fatti storici, propri di un manuale di archeologia romana ma che in un romanzo appesantiscono e rendono macchinosa la lettura. Termini latini, spiegazione di cosa sia uno stilo, dei culti bacchici... tutto bene, però per chi lo ha studiato da proprio la sensazione di un esame universitario che ti aspetta, per gli altri da solo noia e poca voglia di continuare. Ed è un peccato, perché al figura di Sertorio è eroica, avventurosa e profonda, poteva essere resa meglio e dare di più al lettore senza la sensazione di essere valutati.

Alla prossima



Buongiorno lettori,
con Gennaio riprendono le uscite. Dicembre di solito è sempre un po' carente in questo senso (anche se questa volta qualcosa è apparso) e Gennaio invece ci saluta con un pò di nuovi volumi in libreria. Quest'anno non sarà un grande mese eppure qualcosa di interessante c'è e io ovviamente me lo sono segnato...


Fiori sopra l'inferno
di Ilaria Tuti
Longanesi | La Gaja scienza | 350 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €16,90
4 gennaio 2018 | scheda Longanesi 

Trama
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».


Follia maggiore
di Alessandro Robecchi
Sellerio | La memoria | 273 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €15,00
10 gennaio 2018 | scheda Sellerio

Trama
«E ho pensato che avevo sbagliato vita, che così non andava bene, e che intanto mi ero perso delle cose, e moltissime altre, forse più importanti... cose... persone... a cui ho pensato sempre...».
Umberto Serrani è un elegante, anziano, ricco signore cullato dai suoi rimpianti. Riservato, distaccato, finalmente padrone del suo tempo dopo una vita passata a «mettere al sicuro» le fortune altrui, specie se sospette e ingombranti, un lavoro che gli ha permesso di tessere legami invisibili che arrivano dappertutto.
Quando apprende della morte di Giulia – un amore di venticinque anni prima, intenso, totale, un rimpianto mai sopito – decide di capire, agire, pagare vecchi debiti. Vuole sapere di quella morte assurda che sembra uno scippo finito male, chi è stato, perché. E vuole sapere tutto di quella donna per tanti anni amata nel silenzio e nella lontananza, della sua vita solitaria e ordinata, delle sue speranze e delle sue difficoltà, della figlia Sonia, promettente soprano.
Assolda per questo una coppia di strani investigatori, Carlo Monterossi e Oscar Falcone: il primo è un mago della televisione, che però odia; il secondo sa nuotare in tutti gli ambienti e ha uno speciale sesto senso per le cause giuste. Intanto, sull’omicidio lavorano anche Ghezzi e Carella, sovrintendenti di polizia, «due cani da polpaccio», che vogliono chiudere il caso, fare giustizia, capire.
I quattro, indipendentemente gli uni dagli altri, dragheranno le acque fetide che hanno inghiottito Giulia, con il sottofondo delle arie d’opera in cui la giovane Sonia si esercita per realizzare il suo sogno.
Ogni libro di Alessandro Robecchi contiene personaggi, intrecci e tanta materia narrativa da poterne ricavare più romanzi; dialoghi tesi, un parlato da duri e un esemplare umorismo di costume sui nostri tempi. E le sue storie traggono sempre spunto da un’amara osservazione sociale e umana. In Follia maggiore c’è l’agonia silenziosa del ceto medio che attrae appetiti criminali, e un malinconico «discorso dei rimpianti» sulle cose perdute che non torneranno. Mai.


Mezzanotte alla libreria delle grandi idee
di Matthew Sullivan
Longanesi | La Gaja scienza | 380 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €16,40
25 gennaio 2018 | scheda Amazon

Trama
Lydia Smith è una ragazza introversa, non le piace farsi notare. Lavora presso la Libreria delle Grandi Idee, un impiego che le consente di nascondersi, anche letteralmente, tra i suoi amati libri in compagnia di bizzarri colleghi e di clienti fissi, spesso disperati e senzatetto affettuosamente soprannominati BookFrogs, che si aggirano ogni giorno in libreria saccheggiandone gli scaffali. Ma quando Joey McGinty, un giovane BookFrog, si uccide nel retro della libreria, Lydia sente che la sua vita, come è stata fino a quel momento, sta per cambiare completamente. Joey, infatti, ha lasciato in eredità alla sua libraia preferita tutte le sue proprietà. Un magro bottino, in realtà: libri e chincaglieria varia, ciò che rimane di un uomo solo e abbandonato. Ma sfogliando alcuni libri, Lydia nota che sono tutti deturpati al loro interno, l'inquietante opera, forse, di una mente disturbata, confusa. Tuttavia i volumi sembrano contenere un messaggio: di che segreto si tratta? In che modo Lydia è collegata a tutto questo? Nel tentativo di scoprire la verità dietro il suicidio di Joey, nella mente di Lydia tornano le immagini di una terribile notte della sua infanzia, dettagli sepolti nella sua memoria. E insieme ai ricordi riemergono presenze che Lydia pensava di aver lasciato ormai nel passato: suo padre, accompagnato da uno strano poliziotto e, ancora peggio, un assassino noto come Hammerman che la giovane sperava di non dover più sentir nominare.

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