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La Biblioteca di Eliza

Buona sera amici lettori!
Vi preannuncio fin da oggi che forse la prossima settimana ci sarò ma un po' a singhiozzo, perché... udite udite... ridipingo la camera (e mi ci vorrà un sacco di tempo solo a spostare tutto) e aggiungerò una nuova libreria! Non sarà enorme perché mi è rimasto solo un pezzettino vuoto di parete ma almeno avrò un po' di spazio in più per il libri. Ah non vedo l'ora! Unica pecca: dovrò inscatolare i libri e portarli in garage per qualche giorno. Sigh sigh, poveri i miei piccolini, tutti soli, al buio! Spero di riuscire ad infilare qualche scatolone in camera di mia sorella o in corridoio, ma tutti non ci staranno...

Intanto sarà anche il caso di mettersi in pari con le recensioni, quindi mi sfilo i panni da arredatrice di interni (seeee, te piacerebbe!) e mi metto al lavoro. Il libro di questa sera è della mia autrice preferita, Jane Austen (un applauso, avanti!!). In realtà fino a poco fa avevo letto e riletto e riletto i romanzi completi, mentre non avevo ancora preso tra le mani quelli rimasti incompiuti. Come saprete la Newton, di volta in volta, ha pubblicato nella collana economica Live ( e Live Deluxe) queste opere e mi sono finalmente messa in pari. Dopo Lady Susan (QUI la recensione) e I Watson (QUI), è arrivato il momento di Sanditon. 


Titolo: Sanditon 
Titolo originale: Sanditon 
Autore: Jane Austen 
Editore: Newton Compton Editori 
Collana: Live Deluxe 
Pagine: 124 
Ebook: € 1,49 
Cartaceo: € 1,90 
Data di pubblicazione: 10 luglio 2014
TRAMA

Trasformare la tranquilla cittadina di Sanditon in una stazione balneare alla moda: è questo il sogno di Mr Parker, imprenditore entusiasta e determinato. Charlotte, figlia di un proprietario terriero della zona, è l’eroina di questo romanzo: è tentata dall’idea di Mr Parker ma al tempo stesso comprende le ragioni del padre, restio al grande cambiamento. Sidney Parker è invece il personaggio maschile positivo, interessato al nuovo ma senza l’eccesso caricaturale del fratello. Sarà lui l’uomo giusto per Charlotte?


Recensire Jane Austen mi mette sempre una certa agitazione, lo ammetto.
La Austen abbandonò Sanditon pochi mesi prima della morte, lasciandolo, insieme a I Watson, incompiuto. Anche in questo caso abbiamo le prime pagine di quello che ha tutte le potenzialità per essere un nuovo grande romanzo dell'amata scrittrice inglese.

Se ne I Watson il perno intorno al quale ruota la storia è il matrimonio, in Sanditon abbiamo le grandi ambizioni di Mr Parker per il piccolo centro di Sanditon, destinato secondo lui a diventare luogo di villeggiatura e cura più rinomato del paese. Proprio nei confronti di questo personaggio si scatena la pungente ironia della penna della Austen. La cara Jane non deve fare nulla, solo farlo parlare  a più non posso di questo piccolo centro e delle sue meraviglie, al resto pensa lui. Mrs Parker e Sanditon sono lo specchio di quello che sta succedendo nella società inglese della prima metà del '800: l'urbanizzazione è in forte sviluppo e con essa appare oramai chiaro un nuovo modo di intendere il lavoro e la società. In questo quadro si inserisce anche la contrapposizione, appena accennata ma comunque evidente, tra il piccolo centro rurale di Willingden e la stessa Sanditon.

Ma non è solo il piccolo imprenditore ad essere messo sotto la lente di ingrandimento dell'autrice. Jane Austen non risparmia nessun aspetto negativo della società che la circonda, fatta di pomposi arrivisti, ipocondriaci pigroni, malelingue vanitose. Tutti aspetti presentati tramite uno o più personaggi, quasi macchiette ridicole che si muovo intorno alla protagonista Charlotte.

Charlotte è invece un personaggio che spicca per la sua normalità, seria, posata, quasi troppo razionale nel suo modo di pensare. E' un'eroina positiva, ma anche matura, che ha tanti punti di contatto con le altre eroine asteniate, ma anche tante differenze.

Purtroppo poco altro si può dire di questo romanzo, semplice abbozzo di quello che sarebbe stato e che non potremo leggere. Come per I Watson, pur sapendo che si tratti di un romanzo incompleto, alla fine delle 125 pagine sono rimasta delusa, non da Jane Austen (non sia mai), ma dal rimanere lì al primo incontro di Charlotte con Sidney Parker (un nome piuttosto moderno), alla sua prima visita a Sanditon House. Non si può evitare di domandarsi cosa avesse in mente Jane Austen per questo romanzo, quali personaggi avrebbe introdotto in seguito, che finale avesse in serbo.

Voto...


Alla prossima
Eliza

Buona domenica amici lettori!
la fine di agosto si avvicina e a questo punto direi che è il momento di riprende con al rubrica sulle novità che troveremo in libreria. In questo ultimo mese devo dire che mi sono buttata più su acquisti di libri già usciti da qualche tempo, quindi libri o che guardavo con occhio bramoso da un po' o che mi sono comunque ho notato in giro e mi sono portata a casetta. Grazie anche al sito Libraccio ultimamente la mia libreria si sta popolando (anche se non era proprio vuota...anzi) a fronte di una spesa non eccessiva. Non dovevo scoprire i libri usati, no no...

Parliamo però di libri nuovi che più nuovi non si può. Questa settimana in libreria troveremo alcuni libri che mi piacerebbe molto prendere...


Titolo: Ti odio con tutto il cuore 
Autore: Valeria Luzi 
Editore: Newton Compton Editori 
Collana: Anagramma 
Pagine: 320 
Ebook: € 4,99 
Cartaceo: € 9,90 
Data di pubblicazione: 28 agosto 2014
TRAMA

Susi ha trent’anni e vive a New York. Ha un fiuto straordinario per gli uomini sbagliati, tanto da essere riuscita a collezionare una lunga serie di relazioni fallimentari. L’ultima le brucia ancora… Quando il padre decide di affidarle la gestione del famoso ristorante di famiglia, Da Totò, per Susi sembra arrivata l’occasione giusta per dimostrare finalmente le proprie capacità. Ma una sorpresa indesiderata la attende dietro l’angolo: ad affiancarla ci sarà Michael Di Bella, chef tanto geniale quanto presuntuoso e maledettamente bello, per il quale Susi prova un odio profondo dai tempi del liceo. Ma, come spesso accade, la convivenza forzata, complici cibo e fornelli, può scatenare reazioni inaspettate e anche l’astio più antico può mutarsi in scintille. E passione…


Titolo: Aspettami 
Titolo originale: Wait for me 
Serie: Against all odds #1 
Autore: Elizabeth Naughton 
Editore: Corbaccio 
Collana: Romance 
Pagine: 378 
Ebook: € 
Cartaceo: € 16,90 
Data di pubblicazione: 28 agosto 2014
TRAMA

Dopo un incidente in cui ha perso la memoria, Kate vive con il marito Jake senza riuscire a recuperare le fila della propria esistenza. Dovrebbe sentirsi al sicuro, protetta dall’affetto di Jake e del figlio Reed, eppure non riesce a superare il senso di straniamento che prova persino in casa propria. E quando, improvvisamente, il marito viene trovato morto, assassinato, Kate si trova catapultata in una nuova spaventosa realtà. Perché è stato ucciso? Quali affari nascondeva Jake, e chi è quella bambina di cui Jake custodisce una foto nel suo studio? Kate indaga disperatamente nell’ambiente di lavoro di Jake finché le sue ricerche la portano a San Francisco dove incontra Ryan, industriale farmaceutico vedovo da cinque anni, che non appena vede Kate rimane sconvolto perché in lei crede di aver ritrovato la moglie perduta. Cosa è successo? Chi è veramente Kate? Niente è più sicuro nella vita di entrambi, tranne l’attrazione irresistibile che li spinge l’uno verso l’altra...
Alla prossima
Eliza



Buon pomeriggio amici lettori!
Oggi pomeriggio vi propongo la recensione di un libro che ha avuto molto successo, di cui si è parlato molto, La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker. Lo so, arrivo tardi, questo libro gira già da un pezzo e se ne parlato. Non so perché ma ho procrastinato questa lettura mese su mese, sarà stata l'etichetta di best seller che mi fa sempre dubitare del contenuto. Finita la lettura ho voluto aspettare qualche giorno prima di buttare giù la recensione, ma ora è il momento!


Titolo: La verità sul caso Harry Quebert 
Titolo originale: La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert Autore: Joel Dicker 
Editore: Bompiani 
Collana: Letteraria straniera 
Pagine: 779
Ebook: € 6,99 
Cartaceo: € 19,50 
Data di pubblicazione: 22 maggio 2013
TRAMA

Marcus Goldman ha conosciuto la gloria letteraria ma da qualche tempo è in piena crisi di ispirazione; per questo si rivolge a Harry Quebert, il suo anziano professore di letteratura che già anni prima l'aveva salvato da un percorso pericoloso, per chiedergli aiuto. Harry gli offre subito uno spunto narrativo: gli racconta infatti di una ragazza, Nola, con cui oltre trent'anni prima ebbe una storia tormentata (segnata dalla grande differenza d'età), che a un certo punto - era il 1975 - sparì all'improvviso. Pochi giorni dopo essere rientrato a New York, Marcus viene però a sapere che il cadavere della ragazzina è stato ritrovato proprio nel giardino di Harry e che quest'ultimo, accusato dell'omicidio, rischia ora la pena di morte. Ma Marcus non può credere a questa ipotesi e decide di indagare per scoprire la verità e scagionare il suo amico.

Marcus Goldman è il fenomeno editoriale del momento: tutti lo vogliano, tutti lo cercano. Soldi, donne, viaggi, serate di gala. Ma la sua fama come arriva se ne va, soppiantato dal nuovo fenomeno, che avrà altri soldi, altre donne e via così. Marcus deve scrivere il secondo romanzo, lo dice il suo agente, lo dice suo editore, lo dice il contratto che ha firmato e che lo vincola. Ma Marcus non sa cosa scrivere. Anche l'aiuto del suo professore e amico Harry Quebert non sortisce alcune effetto. Marcus passa dalla disperazione alla rassegnazione, fino a che il caso di Nola Kellergan non lo riporta nell'amena cittadina di Aurora. Nola è scomparsa nel 1975, svanita nel nulla all'età di 15 anni e ora il suo corpo viene ritrovato proprio nella proprietà di Harry Quebert. Marcus sa che il suo mentore è innocente e quindi veste i panni del detective e indaga sul passato di questa cittadina che nasconde molti segreti.

Ebbene si, un altro caso letterario! Ho tentennato molto su questo libro, nonostante mia sorella mi inviasse astuti messaggi subliminali per farmelo leggere (vi sembrerà normale che il libro spuntasse fuori in ogni angolo di casa? Giardino compreso!). Temevo un po' l'effetto Twin Peaks, bella serie che ha popolato gli incubi della mia infanzia, ma il già visto non mi attirava molto. Alla fine ho preso il coraggio a quattro mani e ho affrontato le 779 pagine scritte da Dicker.

E' un libro bello corposo e complesso. Al suo interno si trovano tanti generi, non solo il poliziesco, che permettono vari piani di lettura. L'omicidio è sicuramente la parte più importante. Sebbene l'inizio stenti un po', mano mano che le indagini proseguono il racconto si fa sempre più avvincente, grazie anche alla presenza di tanti personaggi, tutti possibili sospetti. I colpi di scena ovviamente non mancano  e l'autore sa come tenere il lettore sul filo del rasoio, tuttavia il finale non mi ha sorpreso più di tanto, mi aspettavo un'idea che mi facesse rimanere a bocca aperta e invece... No. Si, è un bel finale ma niente di così eclatante, soprattutto dopo aver letto tanti elogi.
Ciò che  più mi è piaciuto però è un'altro aspetto, costituito da tutte quelle parti in cui si parla di cosa vuol dire scrivere un libro, come si scrive, ecc. Marcus e Harry filosofeggiano sull'arte dello scrivere, spiegando, al lettore ma anche  a se stessi, cosa vuol dire essere uno scrittore e come riportare su carta l'idea iniziale, nutrirla  e arrivare a scrivere un vero libro. Sulle prime ci si potrebbe chiedere che cosa c'entra tutto questo con un caso di omicidio. Non preoccupatevi, me lo chiedevo anche io. In realtà questi due piani sono legati insieme più di quel che si crede. Siamo davanti a quello che altro non è che un libro nel libro. L'idea se vogliamo mi ha un po' ricordato (ma da lontano e con la dovuta distanza) Il nome della rosa di Eco e L'ombra del vento di Zafon, non a caso altri due "casi letterari" dei loro anni. Cosa ci dice questo? Beh, che  infondo siamo curiosi, vogliamo sapere cosa c'è dietro la costruzione di un libro, dietro al suo autore, perché non ci piace l'idea che un libro siano solo un tot di pagine rilegate insieme.

Non manca il lato romantico incarnato nell'esile figura bionda e vestita di rosso di Nola. Il suo è un amore totale, infinito, senza se e senza ma. Ama Harry e vuole passare tutta la sua vita con lui. E' però a ben vedere un sentimento troppo estremo, o tutto o niente, malato, autodistruttivo. E questo è Nola nel racconto, dea dell'amore e della distruzione. Nel libro è ovunque  e da nessuna parte, sembra quasi di imbattersi qua e là in una scia rossa che corre veloce e che non si fa inquadrare bene. Proprio il suo amore estremo ne fa emergere il  lato più oscuro e inquietante. Per amore si trasforma senza problemi in una Lolita dal forte potere seduttivo, pronta a piegare chi le è intorno al suo volere.
Una cosa che ho notato è la forza dei personaggi femminile e la debolezza di quelli maschili. Le donne sono il vero fulcro del racconto, persino le madri, dall'asfissiante madre di Marcus a quella malata  e crudele di Nola, riempiono il racconto con la loro presenza, lasciando agli uomini ruoli non tanto più piccoli, ma più dimessi e  a mio avviso meno riusciti. Persino Harry resta una figura più evanescente e meno incisiva, soppiantata qua da Nola e dal suo vorticar di gabbiani, là da Marcus, protagonista e voce narrante che non può non risaltare.

L'ambientazione si incentra, tranne alcune parti, nella cittadina di Aurora, splendida perla della provincia americana, New Hampshire. E come tutte le amene cittadine che sbucano fuori in questi romanzi, anche Aurora nasconde i suoi segreti. Niente di così eccezionale (se pensate a Il seggio vacante della Rowling i cittadini di Aurora son dei santerelli), ma intrighi e invidie sono all'ordine del giorno, per non parlare di quella che ho subito chiamato "sindrome di Mrs Bennet", ossia voler accasare la figlia con il ricco forestiero di turno alla faccia della vicina di casa. Quello che salta all'occhio è però la solitudine che ritroviamo nei suoi abitanti  e la voglia di scappare di quelli più giovani: Nola  e Jenny  in fondo non sono così diverse, desiderose di lasciarsi alle spalle un mondo chiuso e isolato e di trovare un'amore che le porterà lontano. Cosa che Harry, la realizzazione dei loro desideri, non potrà fare per nessuna delle due, è un principe azzurro senza cavallo; è infondo un po' una delusione.

La verità sul caso Harry Quebert è senza dubbio un bellissimo romanzo, una bella storia di amore e morte, ma è soprattutto una storia sulla verità  e sull'amore per la scrittura. A mente fredda, dopo qualche giorno dalla lettura, non mi sono pentita di averlo aperto, anche se speravo in un finale un po' più forte,  a degna conclusione di un intreccio ben realizzato  e padroneggiato dall'autore.

Voto...


Alla prossima 
Eliza




Buongiorno amici lettori!
Sono proprio emozionata, oggi mi dovrebbe (finalmente!) arrivare il mio ordine del Libraccio. Lo so che l'ho pagato, ma ogni volta che mi arriva un ordine è come il giorno di Natale, con tutti i pacchetti da aprire! Ora devo solo convincere il corriere a salutare con un "Ohohoh" e sono a cavallo!

Bando alle sciocchezze, anche oggi vi segnalo un libro, il primo romanzo di uno scrittore italiano che si firma con lo pseudonimo Vittorio De Agrò (adoro gli pseudonimi, mi fan tanto mistero...). Il titolo del libro è Essere Melvin, tra finzione e realtà.


Titolo: Essere Melvin, tra finzione e realtà
Autore: Vittorio De Agrò 
Editore: Selfpublishing su Lulu 
Pagine: 420 
Ebook: € 0,99 
Cartaceo: € 10,50 
Data di pubblicazione: 14 febbraio 2014
TRAMA

Genitori, scuola, amicizie, affetti, impegni tracciano un percorso lungo il quale Melvin, giovane proprietario terriero di origini siciliane, tenta faticosamente di avventurarsi, confliggendo fin da bambino contro aspirazioni e proiezioni familiari che non gli appartengono. Fantasie, strambe millanterie, menzogne, che gli sembrano fin da subito una via di fuga da una realtà avvertita come insostenibile, non fanno che trascinarlo pian piano in una dimensione in cui il mondo concreto e quello immaginario slittano continuamente l'uno nell'altro, producendo senza sosta antitesi inconciliabili nello sviluppo della personalità e delle relazioni affettive con il pur ricco universo femminile che lo circonda. I riti virtuali del web e della comunicazione digitale lo conducono all'ossessiva frequentazione di un forum dedicato ad una starlet di una fiction televisiva, l'Aspirante; tra i due nasce un autentico sentimento le cui conseguenze, tuttavia, finiscono per amplificare la crisi di Melvin fino allo sdoppiamento di sé, in una crescente, e drammatica, deriva psicotica e autodistruttiva a causa della quale egli subisce un trattamento sanitario obbligatorio. Melvin chiederà aiuto allo Splendente, singolare ma lucidissima figura di psichiatra, cui si rivolgerà quando il peso dei ricordi e del senso di colpa per il tradimento dell'altrui fiducia si farà insopportabile, al punto da restringere ulteriormente i già risicati margini della sua sopravvivenza psichica. La memoria, improvvisamente ricomparsa dopo una prolungata amnesia, gli consentirà di recuperare episodi e situazioni – cui il protagonista dà il nome di file - e di illustrarli, con puntualissima dovizia di particolari, al suo terapeuta. Ne nasce una dialettica tra medico e paziente, per molti versi proficua e chiarificatrice, che però non prelude affatto, come ci si potrebbe aspettare, ad un finale prevedibile e consolatorio; giacché non siamo di fronte ad una finzione narrativa, bensì ad un racconto intensamente vissuto sulla propria pelle e a rischio della propria esistenza. Perciò nessuna invenzione, nessun artificio, nessuna ipocrita censura, nessuna remora nel mettersi a nudo e offrire al lettore una testimonianza che un conformistico riserbo preferirebbe seppellire nei sotterranei della rimozione e del pudore. Melvin è una storia vera. Davvero.

Dove acquistare: su lulu.com (QUI il link diretto)

Blog: http://ilritornodimelvin.wordpress.com/

Twitter: https://twitter.com/IlMelvin

Pagina facebook: https://www.facebook.com/pages/Il-Ritorno-di-Melvin/313768195405616?ref_type=bookmark

L'autore
Vittorio De Agrò è nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989.
E’ un proprietario terriero e d’immobili.
Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012.
Nel Gennaio 2013 ha aperto il blog: ilritornodimelvin.wordpress.com che è stato letto da 13000 persone e visitato da 57 paesi nei 5 continenti.
“Essere Melvin” è il suo primo romanzo.
Nel 2014 produrrà un corto ispirato al libro.

Alla prossima
Eliza
Buona sera amici lettori!
Questa sera vi parlerò di un gradito ritorno. Dopo il primo libro, Virginia Rainbow torna con il secondo capitolo della sua trilogia romance-fantasy. Io devo dire che amo le cover scelte per questi libri, oltre a dare subito l'idea del contenuto, fanno proprio sognare!


Titolo: Flamefrost. Insieme controcorrente 
Serie: Flamefrost #2 
Autore: Virginia Rainbow 
Editore: Selfpublishing 
Pagine: 292 
Cartaceo: € 15,90 
Data di pubblicazione: 2014
TRAMA

Il rapporto tra Sarah e Gered è arrivato a rottura, ma nessuno può prevedere gli eventi che li porteranno ad avvicinarsi di nuovo. Una serie imprevista di difficoltà cambierà per sempre la vita di Sarah e porterà Gered ad affrontare il biasimo e il contrasto della famiglia. In una escalation di fughe rocambolesche e momenti di suspense, si dipana il destino dei due protagonisti, che nel frattempo maturano e imparano a rapportarsi fra di loro. Li accompagnano amici fidati disposti a tutto per servirli e proteggerli da chi li ha traditi nel modo più vile. Dalle montagne innevate dell’Everest alle foreste dell’Amazzonia, dalle strade di Roma alle segrete della navicella madre, infine la loro strada sarà posta davanti a un bivio dal quale non è possibile fuggire. I misteri e le verità nascoste lasciate in sospeso nel primo volume saranno svelati? Appassionante e travolgente, questo secondo capitolo della trilogia ci farà conoscere gli aspetti più profondi dei protagonisti, mettendo in luce desideri e sentimenti sempre più forti. Una miscela di avventura e romanticismo che stupirà il lettore per la sua carica di dolcezza e adrenalina, immergendolo in un mondo tanto fantastico quanto reale
Dove acquistare: Per informazioni riguardo l'ebook ed eventuali sconti, contattare direttamente l'autrice a: virgy72@aliceposta.it o alla chat del suo profilo autore su Facebook.

L'autrice
Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”; segue “Flamefrost Due cuori in gioco”, primo capitolo della trilogia Flamefrost.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/I-romanzi-di-Virginia-Rainbow/742792235778674

Profilo Facebook dell'autrice: https://www.facebook.com/lamascheranera.romanzo

Alla prossima
Eliza

Buongiorno amici lettori!
Il blog piano piano sta tornando a pieno regime e spero di poter inserire presto qualche piccola novità che mi frulla in testa da un po'.

Oggi vi propongo una nuova anteprima, il libro di un autore italiano dal titolo veramente singolare, Come una pianta di cappero di Massimo Granchi.


Titolo: Come una pianta di cappero 
Autore: Massimo Granchi 
Editore: 0111 Edizioni 
Collana: LaRossa 
Pagine: 246 
Ebook: € 8,99 
Cartaceo: € 16,00 
Data di pubblicazione: 28 ottobre 2013
TRAMA

Edda nasce nella seconda metà del Novecento in una famiglia di umili origini e in un quartiere popolare alla periferia di Cagliari. Una madre distratta da tanti figli e dall’alcool, un padre troppo assente per motivi di lavoro, la lasciano crescere ostinata e fragile, in mezzo alle molteplici stravaganze dei suoi fratelli. Il sogno è l’unica dimensione in cui può vivere. Edda, infatti, vorrebbe godersi la libertà fuori dalle quattro mura domestiche, dalla sua città e da se stessa. Alcuni viaggi verso l’emancipazione, a volte obbligati, la portano per lunghi periodi a vivere in Continente. A Palermo fa la giostraia ed è ospite di una famiglia di zingari. A Roma è acrobata in un circo. Mentre la vita incombe, si definiscono in lei i segni di una debolezza emotiva profonda, aggravata dai molti ostacoli che incontra, dagli amori infelici e dai fallimenti che subisce. Conosce Onofrio, l’uomo che diventerà suo marito, e grazie a lui sembra pacificarsi con la parte tormentata della sua anima. Che cosa accade però quando il viaggio non può più essere un rifugio? Quando la stabilità sfugge ed è minata da rapporti umani tormentati, dall’improvvisa malattia di un padre adorato e dalla tragica morte del fratello più caro? L’incapacità di vivere di Edda si trasforma. Diventa malinconia, poi ansia e infine depressione, una malattia che non le lascia scampo e annebbia il resto. Come una pianta di cappero è un romanzo che esplora le fragilità umane e la paura di vivere per proporre una riflessione sull’amore, sulla ricerca della felicità e sui suoi lati oscuri.
Dove acquistare: dalla casa editrice (QUI il sito), Ibs, Amazon.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Come-una-pianta-di-cappero/343674129111978

L'autore

Massimo Granchi è nato a Cagliari nel 1974. Vive in provincia di Siena e lavora nel settore pubblico della formazione professionale. E’ sposato e ha quattro figli. Si è Laureato in Scienze Politiche a Cagliari, ha conseguito il dottorato di ricerca in Istituzioni e Società a Siena e si è perfezionato in Media, storia e cittadinanza a Milano. Ha pubblicato Camillo Berneri e i Totalitarismi (Reggio Calabria, 2006) e Siena: Immagine e realtà nel secondo dopoguerra (Siena, 2010). Ha scritto articoli su riviste nazionali sui temi della comunicazione pubblica e istituzionale, sulla storia della comunicazione e sullo sviluppo locale. Come una pianta di cappero è il suo primo romanzo. 

Alla prossima
Eliza
Buona sera amici lettori!
Da oggi il blog torna a pieno regime. Le vacanze son finite e si torna al chiodo. Beh, sarò strana, ma io sono contenta. Oggi avrei dovuto pubblicare un'anteprima ma per un piccolo disguido credo che salterà a fra qualche giorno. Volevo anticipare quella di domani, ma alla fine ho deciso di approfittarne per pubblicare una recensione (anche perché ho appena finito La verità sul caso Harry Quebert e non vorrei accumulare troppi libri). Il libro di cui vi parlerò mi è stato gentilmente inviato dalle sue autrici ed è Doppelganger di Cristina Petrini e Valeria Cosentino...


Titolo: Doppelganger 
Autore: Cristina Petrini e Valeria Cosentino 
Editore: Genesis Publishing 
Pagine: 300 
Ebook: € 3,90 
Data di pubblicazione: 31 marzo 2014
TRAMA

Nacha, giornalista alle prime armi presso una delle testate di spicco di Città del Messico, probabilmente avrebbe dovuto seguire il suo istinto e tirarsi indietro, quando la sua amica Esther le propone d’indagare sulla “Maledizione delle Dopplegänger” per lanciare le loro carriere... o forse no. Tra intrighi, violenze e tradimenti, Nacha entra in contatto con alcuni dei più oscuri segreti di tre fra le famiglie più importanti della città. Prova paura, rabbia, angoscia, ma riscopre anche se stessa e le sue origini; conosce l'amore vero, l'unico in grado di toglierle il respiro. Lei è la terza dopplegänger e, come Aimee ed Emma, presto si troverà faccia a faccia con la morte e dovrà scegliere tra due opzioni: arrendersi o combattere. Sceglierà la lotta. Poiché, sebbene il suo carnefice le sussurrerà che la menzogna si paga col sangue, lei capirà che l'unica cosa per la quale vale la pena sacrificarsi è solo la verità.


Vendetta. Amore. Odio. Mistero. Queste sono gli elementi che caratterizzano questo libro made in Italy, ma che ha un'ambientazione un po' diversa, Città del Messico. Lo scontro tra tre grandi e ricche famiglie della città aprirà una faida decennale, una maledizione rimescolerà le carte in tavola.

All'inizio questo libro mi aveva incuriosito proprio per l'ambientazione. Non mi era mai capitato una storia ambientata in Città del Messico, inoltre mi domandavo il perché di questa scelta particolare. Il perchè non mi è ancora chiaro, poco male, ma dopo aver letto il romanzo devo purtroppo dire di non essere rimasta particolarmente colpita. Il motivo non è tanto la storia, che anzi ho trovato ricca e complessa, ma l'impostazione generale che mi ha ricordato un po' troppo le telenovelas. Da una parte l'intreccio, con le famiglie in lotta, gli intrighi, i tradimenti, le vendette, addirittura l'incesto, figli e figliastri; dall'altra la struttura, i dialoghi e  le conclusioni di alcuni paragrafi o capitoli (molto del tipo "Perché lei è mia figlia!", "Io sono tuo fratello!!"), mi hanno continuamente riportato alle soap opera, che non sono propriamente il mio genere preferito di programma tv. Ritrovarle anche in un libro mi ha deluso.

Come dicevo la storia è molto ricca e complessa; di sicuro non ci si annoia; gli incroci familiari all'inizio mi hanno un po' spiazzata, tanto che sono ricorsa ad uno schemino, ma poi, una volta entrati nel cuore del racconto non ci si sente spaesati e tutto torna.
E' un libro con tante sfaccettature, è un thriller, è un mistery, è un paranormal. Tanti elementi ben uniti tra loro. Tuttavia, l'idea della maledizione delle Doppelganger, che mi è piaciuta molto all'inizio, non ha una vera conclusione o spiegazione: perché le somiglianze? Perché dovevano morire? La maledizione è solo una scusa? Da dove nasce? Come le ragazze l'hanno scoperta dato che non esistevano in giro foto delle vittime? Non ho trovato alla fine una vera spiegazione, anzi mi sono rimasti dei punti parecchio oscuri.

I personaggi sono moltissimi. In generale li ho trovati ben caratterizzati, anche se in alcuni casi sono rimasta un po' sconcertata da alcuni atteggiamenti o reazioni. Il caso principale è il fatto che Nacha nasca dalla relazione tra  nipote e zio, la cosa passa abbastanza in sordina alla fine, io mi sarei agitata un po' di più. Sembra che l'unico problema sia la scoperta di far parte di una determinata famiglia e non di essere figlia di una relazione del genere. O ancora quando Nicholas scopre di Didyme ha una reazione fin troppo pacata; scopri una cosa del genere e non vai su tutte le furie?
Ho anche per questo libro il mio personaggio preferito, colui che mi ha rubato il cuore, che non poteva essere se non... Victor, il ribelle, l'uomo contro corrente, il lupo solitario dal cuore d'oro e dalla lingua lunga.

Il finale non è stato particolarmente scoppiettante. Più o meno a metà libro molte cose si intuiscono e "il colpevole" di gran parte di ciò che succede viene indicato fin da subito. Mi spiace, ma in questo c'è poca suspense, anche se un episodio ha colpito nel segno e mi ha fatto dire "caspita, questa non me la aspettavo!"... non vi dirò niente, ma riguarda Didyme!

In conclusione, insomma, forse non rientra nel mio genere, forse mi aspettavo qualcosa di diverso. Non so, ma non sono riuscita ad andare oltre all'atmosfera da telenovelas sudamericana, mi sono inchiodata lì e il resto mi è scivolato addosso.

Voto...


Alla prossima
Eliza




Buona sera amici lettori!
Ho una sola parola per voi... Caldo!! Da quanto vedo in giro su Facebook ci sono zone in cui sta piovendo da giorni, in cui è brutto, nuvoloso... qui da me invece è caldo caldissimo, con un sole cocente e un vento bollente che brucia! Ieri soprattutto è stato devastante. Stanotte almeno ha piovuto un pochino, ma oggi sembra essere punto e a capo... Quindi oggi, munita di ventilatore, divano comodo e un bel thè freddo ho deciso che scrivo un po' e poi continuo la lettura del tanto citato La verità sul caso Harry Quebert, che, con appena un anno di ritardo dal resto del mondo, ho finalmente iniziato. Sono solo ai primi capitoli e finora non mi dispiace ma ancora mi deve convincere. Vedremo!

Intanto questa sera vi propongo non una ma ben due recensioni. L'altra settimana ho infatti letto Non è estate senza te e Per noi sarà sempre estate di Jenny Han, ultimi due capitoli della The summer trilogy. Visto che li ho letti uno dopo l'altro ho pensato di fare la recensione insieme e di tirare le somme sulla serie.


Titolo: Non è estate senza te 
Titolo originale: It's not summer without you 
Serie: The summer trilogy #2 
Autore: Jenny Han 
Editore: Piemme 
Collana: Freeway 
Pagine: 315 
Ebook: € 6,99 
Cartaceo: € 12,90 
Data di pubblicazione: 3 giugno 2014
TRAMA

Belly ha sempre contato ogni singolo giorno che la separava dall'estate, cioè da Conrad e Jeremiah. Ma non quest'anno. Perché Susannah è di nuovo molto malata e Jeremiah ha smesso di curarsene. Tutto quello che nella vita di Belly era bello e giusto sta crollando e lei vuole solo che quell'inverno non finisca mai. Poi però arriva una telefonata che cambia tutto di nuovo: Conrad è scomparso.


Titolo: Per noi sarà sempre estate 
Titolo originale: We'll always have summer 
Serie: The summer trilogy #3 
Autore: Jenny Han 
Editore: Piemme 
Collana: Freeway 
Pagine: 343 
Ebook: € 6,99 
Cartaceo: € 12,90 
Data di pubblicazione: 1 luglio 2014
TRAMA

Sono passati due anni da quando Conrad ha detto a Belly di mettersi con suo fratello. Da allora, lei e Jeremiah sono stati inseparabili. Ma la loro relazione non è felice come dovrebbe. Infatti, quando Jeremiah commette il peggiore errore che un ragazzo può commettere, Belly è costretta a chiedersi se quello sia davvero il grande amore. Davvero Jeremiah è il ragazzo giusto? Davvero lei ha smesso di amare Conrad?


Con questi due libri si conclude la Summer trilogy di Jenny Han. Vi avevo già parlato del primo libro, L'estate nei tuoi occhi (QUI la recensione); l'avevo trovato semplice e solare, perfetto per l'estate che si apprestava ad iniziare. Con i due libri seguenti continuamo a seguire Belly nelle sue estati e la vediamo crescere.

Il secondo capitolo si incentra nell'estate seguente a quella del primo, qui Isabel ha 17 anni. Non riprendiamo la sua storia là dove l'avevamo lasciata, l'inverno non esiste in questa trilogia se non attraverso una serie di flash back che illuminano su quello che è successo. L'anno per Belly è iniziato in  maniera a dir poco magica, soprattutto perché finalmente Conrad si è accorto di lei. Escono insieme, sembra, anche se il comportamento del ragazzo è a dir poco ambivalente. Morale della faccenda si lasciano quasi subito. Ma questo non è il peggio: Susannah non si riprende più e da lì a poco muore. E' uno shock per tutti. L'inverno sembra non voler finire e non voler allentare la sua presa sull'umore di nessuno. Cousin beach sembra così lontana. Eppure presto si ritroveranno tutti nuovamente su quella spiaggia.

Il terzo e ultimo libro ci fa fare invece un salto temporale di ben due anni. Due anni in cui la vita di Belly, Jeremiah e Conrad e cambiata notevolmente. Belly è all'università, la stessa di Jeremiah, i due stanno insieme e tra loro tutto sembra andare perfettamente. Jeremiah è il ragazzo perfetto e Belly è così fortunata a detta di tutti. Conrad invece segue la sua strada e studia medicina in California, della serie lontano dagli occhi lontano dal cuore. Perché lui avrà sempre un posto nel cuore di Belly. Jeremiah però commette il più grande errore che poteva fare e a Belly iniziano a turbinare in testa una serie di dubbi, messi momentaneamente  a tacere dalla proposta di matrimonio dello stesso Jeremiah.

Nel primo libro avevo particolarmente amato l'atmosfera estiva che il libro prometteva fin dal titolo e che con piacere veramente avevo trovato nelle sue pagine. Mi ha fatto ricordare le estati di quando ero piccola. In questi due libri questa atmosfera un po' si perde. La casa di Cousin Beach non è più il luogo della seconda vita di Belly, di quel periodo dell'anno separato dal resto in cui ritrovava Conrad, Jeremiah e Susannah, in cui era felice. Al contrario diventa prima il luogo del ricordo, e poi quasi una casa qualunque in cui organizzare un bel matrimonio. Non ha più quell'attrattiva iniziale che tanto mi era piaciuta.
La storia si dipana in un enorme triangolo: Belly e Conrad, Belly e Jeremiah, Belly e Conrad... Non è il massimo, ma è anche vero che questa impostazione è chiara fin da subito, quindi poco ho da lamentarmi. Le relazioni tra i tre ragazzi non sono monotone, anzi in ogni libro il loro rapporto mostra diversi aspetti del carattere di ognuno, soprattutto dei due ragazzi. Non a caso mi sono ritrovata a tifare per uno o per l'altro nei vari libri. All'inizio speravo che Conrad si accorgesse di Belly e che si mettessero insieme, lui aveva il fascino del bello e tenebroso, un po' arrogante, ma che in fondo in fondo è un tenerone. Nel secondo libro per me Conrad era il male! Mi sono ritrovata a pensare: non ci si comporta così! Belly ma lascialo perdere! Jeremiah è molto meglio, più adatto a te! Nel terzo libro infine ho scoperto un Jeremiah pigro e traditore, testardo e poco corretto. Ecco, mi è piaciuto scoprire i vari aspetti del loro carattere piano piano, pagina dopo pagina. Conrad è alla fin fine il mio personaggio preferito. Nonostante risulti molto chiuso, ombroso, a volte troppo "bello e maledetto", è quello che resta più coerente e che alla fine più mi ha colpito al cuore. Jeremiah invece mi ha illuso, e ci sono rimasta male. Nei primi due libri sembra veramente il ragazzo ideale, l'altra metà della mela, quello posato, più coscienzioso, e invece nel terzo sembra tutt'altra persona, che non sa cosa vuole, pigro, che si intestardisce solo per avere la meglio sul fratello.

Belly mantiene le caratteristiche che già non mi avevano convinta nel primo libro. Nonostante gli anni che passano lei resta la bambina di 6 anni che voleva seguire il fratello e gli altri ragazzi ovunque, che mette il broncio per niente, che fa la spia e che piagnucola per ogni torto subito. E' una ragazza con poco carattere, indecisa e che non sa cosa vuole. Testimonianza ne è la gestione di tutta l'idea del matrimonio, non tanto per la giovane età dei due futuri sposi, ma per come viene concepito: nessuno vuole che si sposino, e loro si intestardiscono per sposarsi. Atteggiamento maturo del tutto assente. E se da Jeremiah a quel punto quasi me lo aspetto un atteggiamento del genere (visto come mi è scaduto come personaggio), da lei mi aspettavo almeno un piccolo moto di orgoglio, se non altro per l'episodio da cui è nata l'idea di sposarsi. Non volevo crederci quando lei accetta!

La lettura, come nel primo libro, resta molto semplice e leggera. Si leggono entrambi in poco tempo.
Il mio giudizio resta quello già espresso per il primo volume: non è un capolavoro, ma è una lettura estiva e poco impegnativa. Io ho preferito il primo volume, ma in generale posso dire che la serie non mi ha entusiasmato ma mi ha tenuto compagnia. E' la classica storia carina senza troppe pretese, e come tale va presa.

Voto di Non è estate senza te...




Voto di Per noi sarà sempre estate...


Alla prossima
Eliza
Buona sera amici lettori!
Come state? Tutti in vacanza? Beh, spero tanto vi stiate riposando e divertendo ma anche ricaricando le pile. E naturalmente spero che con voi sia venuto anche un bel libro, o magari due... Uhmmm, forse siete più tipi da 10, e magari non vi negate qualche acquistino. Bravissimi! Sono orgogliosa di voi!

Io sono entrata nel gorgo di Outlander, il telefilm appena iniziato (sabato) tratto dall'omonima serie di Diana Gabaldon. Ho una sola parola: BELLISSIMO! Sono giorni che ho in testa la canzone della sigla. E infatti... si, ci sono cascata di nuovo... ho appena ordinato il primo libro! Già non vedo l'ora di averlo a casa!!

Come vi avevo preannunciato queste saranno due settimane di sole recensioni. Stasera vi propongo quella del nuovo libro di due amiche del mio blog, Federica Soprani e Vittoria Corella, che il 29 luglio hanno pubblicato una nuova avventura della Victorian Solstice, I fantasmi dei Natali passati. 


Titolo: I fantasmi dei Natali passati 
Serie: Victoria Solstice #4 
Autore: Federica Soprani e Vittoria Corelli 
Editore: Lite 
Collana: Passion 
Ebook: € 1,99 
Data di pubblicazione: 29 luglio 2014
TRAMA

Come in ogni Vigilia di Natale Vittoriana che si rispetti, i fantasmi fanno visita ai vivi allo scoccare della mezzanotte. Ma nella Londra gotica e maledetta di Victorian Solstice gli spiriti si lasciano dietro i cadaveri di chi conta poco o niente. Per la J&J Investigations però tutti sono importanti. Tutti meritano giustizia. Per gli ‘innominabili’ di Londra, Jericho e Jonas sono disposti a guardare in faccia i loro vecchi fantasmi.


Siamo arrivati al quarto appuntamento con una delle serie made in Italy che più ho amato. Tornano in scena il misterioso Jericho e l'arguto Jonas con una storia che questa volta ci porta nel passato più oscuro e triste di del medium. La J&J sta festeggiando il suo primo Natale e così i nostri Jericho e Jonas, sempre più vicini e uniti dalla loro relazione. Ma qualcosa sta insinuando il dubbio e l'insicurezza tra i due: Jonas ha paura del troppo amore, Jericho del suo passato che immancabilmente è tornato a bussare alla sua porta. I nostri investigatori si troveranno ad indagare su una serie di omicidi tra gli innominabili di Londra, giovani ragazzi pronti a prostituirsi nella Londra bene. Ma questo non è tutto. Il passato di Jericho ha un legame con Jonas, qualcosa che nessuno dei due credeva potesse esserci. Questo li allontanerà o li unirà ancora di più?

Come in tutta la serie, le due autrici hanno saputo creare un'atmosfera unica: un'oscurità perversa che si muove e si insinua nella Londra bene di età vittoriana. Tanti piccoli particolari creano qualcosa di veramente interessante e affascinante. Ci muoviamo tra i salotti bene e le case rispettabili per poi scendere nei bordelli e negli angoli più sudici e perversi della città (e dell'animo umano). Il tutto seguendo i due protagonisti, che mai come in questo episodio mi hanno fatto emozionare. Jonas ha risolto il suo passato, può voltare pagina e proseguire con la sua vita. Jericho, il mio preferito, sbatte la faccia contro il suo Uomo Nero, la persona che più ha odiato nella sua infanzia, e per la prima volta lo troviamo impaurito e disarmato, perso davanti alla sua peggior paura. Jericho mi ha veramente toccato, l'ho visto impaurito, disarmato, anche solo. Inoltre la confusione nel suo rapporto con Jonas lo fa sembrare ancora più... tenero e affascinante.

Lo stile usato è sicuramente forte, come la storia raccontata. Non ci viene risparmiato niente, come niente viene risparmiato ai due protagonisti. Ci sono scene esplicite, descrizioni precise, ma personalmente non ho trovato niente di gratuito o in più. Determinate scene o parole servono al racconto, danno l'idea, creano l'atmosfera. Sono anche utili a creare il mistero, l'ambiguità.

Questa serie continua a piacermi e a stupirmi sempre di più. Le avventure di J&J sono ben raccontate e ben realizzate e i due protagonisti non possono che attirare gli amanti del mistero, dell'horror. La Victorian Solstice è una serie che si muove tra lo storico, l'horror, il giallo, l'erotico: rientra in tutte queste categorie ma contemporaneamente ne è lontana. E' qualcosa di particolare e diverso. E di questo non posso che esserne felice!
Questo libro conclude la serie... ma credo che sentiremo ancora parlare di J&J...

Voto...


Alla prossima
Eliza






Buon pomeriggio amici lettori!
Forse forse riesco a fare questa recensione, ma non diciamolo troppo forte perché non vorrei che Blogger se ne accorgesse e ricominciasse a fare le bizze (maaaaledettoo!!!). 

Allora, ditemi un po', come proseguono le vostre vacanze? Avanti, fatemi schiattare di invidia, raccontatemi di luoghi esotici, spiagge chiare, mari cristallini. Qui sulla cara costa romagnola il mare è sempre quello che è, in spiaggia devi lottare per un posticino libero manco stessi partecipando alla battaglia di Hogwart e per quanto riguarda l'esotico... quanto può essere esotica Rimini??

Ma torniamo al motivo del post! In questi giorni un po' più liberi sto leggendo un sacco, ho già finito tre libri e sono a metà del quarto (*che bello avere il tempo*). Oggi vi parlo del primo che ho terminato è cioè La settima strega di Paola Zannoner,  gentilmente inviatomi (qualche tempo fa... ops!) dalla DeAgostini.


Titolo: La settima strega 
Autore: Paola Zannoner 
Editore: De Agostini 
Collana: Le gemme 
Pagine: 320 
Ebook: € 5,99 
Cartaceo: € 12,90 
Data di pubblicazione: 20 maggio 2014
TRAMA

Meg ha quindici anni e non sospetta minimamente di essere una strega. Finché, una sera, non viene salvata da un imponente orso bianco, che la strappa dalle grinfie di un lupo! L'orso è in realtà una maga che le affida un compito difficilissimo: dovrà viaggiare nel tempo e salvare le sue sei antenate streghe da un mago cattivissimo che le perseguita. Meg farà di tutto per riuscire nell'impresa: riuscirà a strappare le sue ave dal loro tragico destino e a riunire il potere delle sette streghe?


Non mi ero ancora imbattuta in questa scrittrice prima d'ora, così mi sono messa al computer per conoscerla un po' meglio e per vedere cos'altro avesse scritto. Con piacere ho scoperto (ma suppongo che ai più fossero cose note) che non è solo una scrittrice (molto produttiva per altro), ma nasce consulente bibliotecaria e critico letterario. Insomma una donna che vive letteralmente circondata dai libri!
I suoi libri si rivolgono per lo più ad un pubblico molto giovane (diciamo 11-15 anni più o meno), come è il caso de La settima strega, in cui incontriamo Meg, una quindicenne, che non sa di nascondere in lei un potere eccezionale. Lei è la settima strega, destinata a salvare nel passato le sue sei sorelle, a riunirle e a lottare contro il male che le vuole distruggere, cioè il Manto Nero

La prima cosa che salta all'occhio è la cura dell'edizione (che se ho capito bene è una riedizione rinnovata con qualche cambiamento rispetto alla vecchia edizione edita da Fanucci). Avevo pubblicato le foto mi pare su Facebook non appena mi era arrivato il libro: copertina rigida, con all'interno le foto dei quadri e degli arazzi che si citano nel libro, numeri di pagina decorati, un carattere di stampa un po' diverso dal solito. Diciamo che è esteticamente molto ben curata, anche se la copertina non mi ha entusiasmata.

Il primo impatto con la storia non è stato felice. Ho trovato le prime pagine un po' confusionarie e in alcuni casi frettolose. Meg scopre chi è veramente e dopo poche pagine la vediamo già saltare nel tempo con una consapevolezza di quello che deve fare che mi ha un po' spiazzata.
Proseguendo la lettura ci si abitua un po' al ritmo del racconto, tanto da trovare uno schema all'interno della storia: Meg e Damon saltano nel tempo, si trovano nel posto sbagliato, corrono contro il tempo, salvano in extremis la strega  e ripartono. Questo schema si ripete per due o tre volte, e anche se non aiuta il mistero a me non dispiace: è come se ci preparasse a quello che viene dopo, perché sappiamo che ad un cero punto qualcosa lo romperà! E così è! Infatti la seconda metà del libro è molto più interessante e accattivante, succedo molte più cose e si rimane con fiato sospeso, fino alla bomba finale, che ovviamente non vi dirò!

Passiamo ai personaggi. All'inizio Meg mi stava antipatica, troppo fifona, un po' lagnosetta, non mi sembrava avere la stoffa dell'eroina che invece aspettavo. Con lo scorrere delle pagine invece fa un cambiamento incredibile, diventato molto più sicura di se, più forte, con i suoi momenti di debolezza o confusione (ha comunque quindici anni!) ma pronta a spremersi le meningi e a trovare una soluzione. Non sarà forse la protagonista perfetta, ma si fa amare. Quello che mi è piaciuto è vedere le sette ragazze una vicina all'altra: sono simili, hanno qualcosa in comune, eppure ognuna ha il suo carattere spiccato, qualcosa che la differenzia e che a volte le fa anche entrare in conflitto (vedi quella civettuola di Charlotte).
Il maschietto del gruppo, Damon, mi ha lasciata invece più perplessa. Da una parte la sua presenza si rende necessaria, non solo dalla storia in se, ma anche dal bisogno di mettere un elemento diverso nel gruppo di streghe, qualcosa che fosse dentro e che aiutasse ma che contemporaneamente avesse anche uno sguardo un po' più critico e ironico sui fatti. E in questo Damon è perfetto e mi è piaciuto. D'altra parte però l'ho trovato in alcuni momenti un po' passivo e un po' assente.
Non mi ha convinta invece l'idea del doppio nemico, il Manto Nero e Gain. Il Manto Nero è il nemico per eccellenza, il male che si incarna nel corso dei secoli e quindi ci deve essere. Ma Gain invece mi è meno chiaro: è l'arrivista, quello che vuole sfruttare Meg per soldi e potere, ma alla fine... il suo ruolo rimane un po' sospeso, incompiuto e poco convincente.

In conclusione: mi è piaciuta la storia, anche se avrei voluto più chiarezza all'inizio e dei personaggi un po' più convincenti.

Voto...


Alla prossima
Eliza



Buona sera amici lettori!
Altra giornata passata in giro come una trottola! Un altro che mi dice "Finalmente ad agosto ci si riposa" lo strozzo, a me sembra di faticare il triplo! 
Parlando di vacanze, stavo pensando di rallentare un po' per due settimane, in maniera da riposarmi un pochino anche io. Quindi da lunedì 4 a domenica 17 agosto (compresi) pubblicherò solo recensioni. Perciò...

AVVISO AGLI SCRITTORI
Da lunedì 4 a domenica 17 agosto non pubblicherò segnalazioni, anteprime, interviste o blog tour, ma solo recensioni. Se volete una segnalazione scrivetemi pure alla solita mail (la trovate qui di fianco nei contatti), ma dovrete aspettare il vostro turno a partire dal 18 agosto (vi dirò il giorno di pubblicazione nella mail di risposta)!

Tutto chiaro? In caso di dubbi scrivetemi pure (mail o Facebook)!
Non chiudo il blog perché rischio di rimanere in dietro, ma soprattutto dopo questa settimana di post continui volevo qualche giorno più tranquillo. Spero capiate!

Sbrigata questa faccenda, arriviamo alla segnalazione di stasera. Tempo fa già vi avevo parlato di questa saga e di questa autrice. E' uscito ora un nuovo libro della saga La sabbia delle streghe di Teresa di Gaetano dal titolo Rosehan e la spada di Shanas...


Titolo: Rosehan e la spada di Shanas 
Serie: La sabbia delle streghe #8 
Autore: Teresa Di Gaetano 
Editore: Selfpublishing e Youcaprint 
Pagine: 392 
Cartaceo: € 19,50 
Data di pubblicazione: giugno 2014
TRAMA

Ai confini dei regni Luna di Vetro e Colori di pietra si combatte la Grande Battaglia. Aegnor, figlio di Kamen, ha bisogno della leggendaria e fulgida spada di Shanas per poter vincere in guerra. Solo lei, Rosehan, una semplice ragazza può portargliela. Ma perché proprio Rosehan? Lei è l’Eletta, l’unica in grado di impugnare la spada senza conseguenze. I segreti della ragazza sono racchiusi in un tatuaggio misterioso impresso sulla nuca dalla nascita. Nessuno però sa il significato del suo simbolo, fino a quando non incontrerà Fuinuir, l’Uccisore delle Tenebre. Lui le affiderà la missione di portare la spada ad Aegnor e così Rosehan parte. Un viaggio alla scoperta di se stessi, delle proprie origini, ma anche un modo per riscoprire il proprio coraggio e valore. Riuscirà la famosa spada di Shanas a sconfiggere il Male e a far trionfare la pace? O Erchamon, il malvagio mago monco, la distruggerà? Scopritelo leggendo questo entusiasmante libro della saga, dove magia e mistero si intrecciano per regalarvi una storia unica con un’eroina indimenticabile e senza tempo.
Dove acquistare: il libro si può acquistare in formato cartaceo o direttamente presso la youcanprint (link:http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/la-sabbia-delle-streghe-rosehan-e-la-spada.html#.U8ZRBZR_sbw ), o nei principali stores di internet (come Amazon, ibs, etc.), oppure si può ordinare in oltre 1.500 librerie d’Italia; per sapere l’elenco delle librerie della tua città disponibili ad ordinare il libro segui questo link: http://www.youcanprint.it/librerie-in-italia-self-publishing.html

L'autrice
Teresa Di Gaetano è diplomata in Giornalismo Radiotelevisivo ed è giornalista dal 2004. Ha collaborato per diverse testate giornalistiche locali, partecipando anche a due concorsi giornalistici che ha vinto. Per due anni ha frequentato un corso di giornalismo a Roma avendo come insegnanti le migliori firme del giornalismo italiano, come giornalisti dalla Rai a La Repubblica, dal Corriere della sera a La7. Ha partecipato a diversi premi letterari, segnalata più volte, alcuni dei suoi racconti sono apparsi nelle antologie dei premi.Oltre ai libri della saga fantasy “La sabbia delle streghe”, ha altresì scritto il breve romanzo rosa Senza di te(Butterfly edizioni). Ha frequentato un corso di sceneggiatura e scrittura creativa dove suoi insegnanti sono stati diversi professionisti del settore e, nell’ambito di questo corso, ha svolto uno stage presso la Casa editrice Flaccovio. Recentemente, ha svolto tre livelli di un corso per scrittura on line con la scrittrice Moony Witcher. Il suo racconto fantasy, Nadja e la bacchetta di fuoco e ghiaccio, è stato pubblicato sul primo album della LittleDreamers (collana diretta dalla scrittrice Moony Witcher) della Casini editore.

Blog dell'autrice:  http://ildiarioditeresa.wordpress.com/

Blog dedicato alla saga: http://lacrimedicristallo.blogspot.it/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/myworldofteresadigaetanoscrittrice

Alla prossima
Eliza



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