Recensione: Comprensorio Rossolago - Chiara Moscardelli
Buongiorno lettori!
Ultima settimana di lavoro per molti ma non per tutti (sigh, qua bisogna fatturare), ma almeno ho sulla scrivania l'alberello illuminato. Il Natale oramai è dietro l'angolo e bisogna iniziare a quagliare: avete finito i regali? Io quasi, diciamo che con gli amici sono avantissimo, tutti consegnati o in viaggio pronti ad arrivare. Il casino è sempre la famiglia. Qualche idea c'è ma in questi giorni devo assolutamente concretizzare... odio arrivare all'ultimo con questa cosa!
Ma veniamo al post di oggi! È tornata in libreria Chiara Moscardelli e lo fa con una protagonista che ho amato alla follia, Olga Bellomo. Pronti alla recensione di Comprensorio Rossolago? Io come sempre ringrazio la casa editrice Einaudi per la copia inviata!
COMPRENSORIO ROSSOLAGO
(Le indagini e i pasticci di Olga Bellomo, #2)
di Chiara Moscardelli
Einaudi | Stile Libero | 272 pagine
ebook €11,99 | cartaceo €18,50
25 novembre 2025 | link Amazon affiliato
Sentimentalmente disastrosa, socialmente imbarazzante, fisicamente imbattibile, è stata addestrata a lottare come un ninja, ma non è una poliziotta né una detective. È solo una tatuatrice molto curiosa con un talento innato per risolvere misteri. Da sempre impreparata a nuotare in quel mare in burrasca che è la vita, Olga Bellomo cerca di godersi un po’ di inaspettata tranquillità: sta cominciando a smantellare le barriere emotive che aveva costruito con tanta fermezza, e a far spazio poco alla volta a quei sentimenti che il padre le aveva insegnato a tenere lontani, anche quando questo significa dover rinunciare all’unico, vero amore che abbia mai avuto: il giornalista di nera Gabriele Pasca. La serenità però non dura a lungo. Il corpo di una donna viene scoperto in un bidone della raccolta differenziata, sepolto tra contenitori in Tetra Pak, vecchi giornali e volantini dell’autolavaggio. In paese la gente è sconvolta, la polizia procede a fatica, ma una donna ha assistito all’omicidio. Il killer l’ha vista e ora le dà la caccia. Per Olga è impossibile non investigare. Con l’aiuto dei suoi stravaganti amici, la ragazza si lancia in un’indagine che la costringerà a confrontarsi con vecchie storie di tradimenti e vendetta, fino a scoprire che la verità è spesso nascosta in dettagli che nessuno vuole guardare.
4 e mezzo!
Direi perfetto da mettere
sotto l'albero
Era felice? Non poteva dirlo. Non sapeva che cosa fosse la felicità e in che modo si manifestasse. In fondo, le aveva sempre fatto paura. Essere felice comportava dei rischi. Essere felici era una scelta quotidiana e fino ad allora lei aveva sempre scelto di non esserlo.
Era il lontano (be’, relativamente lontano) 15 febbraio 2022 e io, qui su questo blog, scrivevo questa frase (sì, mi autocito senza vergogna):
Cara Laura di tre anni fa (un’infante, praticamente): tu non lo sapevi, ma quel dubbio sarebbe stato spazzato via con un colpo di zampa del cane Marcuzio.
Perché sì, Olga e Gabriele sono tornati. E io non potrei essere più felice.
Lo ammetto: un po’ non ci speravo più. Temevo che Olga avesse iniziato a cancellare anche il ricordo di loro. E invece… nuovo morto, nuova corsa! Anzi, nuova morta.
Questa volta al centro di tutto c’è il ritrovamento del cadavere di una donna in un bidone della spazzatura. Trarego va in subbuglio, soprattutto il sindaco Sebastian, che è anche colui che fa il macabro ritrovamento (e nel bidone della carta, per giunta: che inciviltà).
Ma ovviamente non finisce qui. Perché da questo evento partono mille altre storie che si intrecciano: una donna ha visto l’omicidio ed è ora braccata dall’assassino, un noto imprenditore e il suo cane trovano qualcosa di sospetto nel terreno dove dovrebbe sorgere un super complesso extra lusso, e poi c’è Olga che, come sempre, deve correre a salvare Gabriele.
Se avete voglia di divertirvi, questa serie fa decisamente per voi. Le avventure di Olga e Gabriele a volte sono sopra le righe, è vero, ma è anche questo il bello. Tra loro, Max, Sebastian e Giacomina è impossibile non farsi qualche risata e pensare che, ogni tanto, un po’ di caos fa bene.
Il giallo, rispetto al primo libro, è più articolato e meno lineare, e questa è una cosa che ho apprezzato molto. Chi ama il genere avrà pane per i suoi denti: l’indagine porta avanti e indietro, fa sospettare di più di una persona e affonda le radici in un passato tutt’altro che recente. E io, lo sapete, adoro queste cose.
Olga e Gabriele sono quei personaggi a cui ti affezioni senza neanche accorgertene. Sembrano l’opposto l’uno dell’altra, ma insieme funzionano alla perfezione.
Il tira e molla c’è ancora, certo, ed è parte integrante della serie. Da una parte abbiamo una protagonista forte, con un passato complicato e una fragilità che emerge soprattutto nel rapporto con il padre misterioso e con il giornalista più pasticcione di sempre. Il risultato? A uno si dice addio (per forza), all’altro si prova ad dire “stammi lontano per il tuo bene”… salvo poi non esserne affatto convinti. Né lei, né io.
E no, questa volta non mi faccio fregare: sono sicura che ritroveremo ancora Olga, Gabriele e tutta Trarego.
Unico piccolo appunto: in questo secondo capitolo si perde un po’ il filone dei ricordi. Viene accennato, ma poi lasciato lì. Il giallo prende giustamente il centro della scena, però un riferimento più consistente alla mamma di Olga e al suo “tocco magico” nel cancellare i brutti ricordi me lo sarei aspettato.
Detto questo, il Natale è alle porte: fatevi un regalo e recuperate questa serie, se non lo avete ancora fatto. Secondo me ne vale davvero la pena!
Alla prossima
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