Recensione: Rewitched. La magia delle seconde possibilità di Lucy Jane Wood
Buongiorno lettori!
La settimana è arrivata!! No, non è ancora il momento di Sanremo ma è la settimana di Natale! Sono molto orgogliosa di me perchè ho finito con tutti i regali, gli ultimi recapitati ieri, ho già il menù pronto e pure la spesa è a ottimo punto, mi mancano giusto due cosette che vanno prese all'ultimo. Non so quasi cosa fare di me stessa! Ah no, c'è una cosa: lavoro fino a domani 😅, me ne stavo dimenticando. Ma va bene, non mi lamento, anzi.
E il blog? Oggi recensione, un'altra è quasi pronta, il calendario dell'avvento su Instagram si sta avviando alla conclusione, sto preparando la letterina all'anno che se ne va come tradizione vuole, sto pensando ad una cosuccia per Instagram e poi... uhm, forse è ora di dare una pitturata al blog! Ma di questo ne parleremo ad inizio 2026...
Intanto oggi vi parlo di un libro che mi ha sorpreso, una lettura che esce un po' dalla mia comfort zone ma che ho trovato veramente piacevole: Rewitched. La magia delle seconde possibilità di Lucy Jane Wood.
REWITCHED
LA MAGIA DELLE SECONDE POSSIBILITÀ
di Lucy Jane Wood
Giunti | Giunti Faerie | 444 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,90
29 ottobre 2025 | link Amazon affiliato
Belladonna Blackthorn non ha dimenticato i suoi poteri di strega, ma è un po' che non li usa. O almeno non come potrebbe, dilettandosi al massimo in qualche incantesimo per riordinare gli scaffali della Lunar Books, la libreria di Londra in cui lavora. Oppressa dalla sindrome dell'impostore e asfissiata da un capo più attento al fatturato che all'atmosfera del negozio, Belle cammina su un filo sottile, e per di più non può rivelare a nessuno, nemmeno alla migliore amica Ariadne, la sua vera identità.
Ma tutto è destinato a cambiare. In un perfetto giorno di pioggia autunnale, mentre è dietro al bancone a servire come sempre i clienti, l'aria si fa di colpo elettrica. Il motivo è chiaro: il bel ragazzo alto comparso davanti a lei arriva direttamente dal mondo magico, ed è lì per ricordarle che a breve compirà trent'anni. Per una strega questo significa solo una cosa: la convocazione da parte della sua congrega per superare il PariMalia, un processo in cui dovrà dimostrare di meritarsi i poteri che le sono stati conferiti, se non vuole perdere la sua magia per sempre.
Quando cominceranno a manifestarsi i segni di forze oscure e misteriose che tramano contro di lei, Belle avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile: dalle donne più importanti della sua vita, da un mentore improbabile, e persino da quell'irritante – ma affascinante – stregone che ha giurato di proteggerla… Riuscirà a riaccendere la sua scintilla prima che sia troppo tardi?
4 stelle meritatissime!
Belladonna Blackthorn, la sua presenza è stata convocata qui oggi, com'è prassi della nostra specie preternaturale, per condurla a una vita di autentica magia eterna. Ci congratuliamo per il suo trentesimo giro orbitale completato nel regno non-wiccan. Questa impresa porta con sé una miriade di prove e interrogativi su di sé, sulla sua mente e sulla sua esistenza.Questa, la più grande. importante delle tradizioni, segnerà la conclusione del suo ottenebramento, e si terrà oggi, il primo giorno del mese di Invernume. Accetta di sottoporsi al processo con verità, certezza e coraggio, con tuoni, lampi e pioggia?
Era da un bel po’ che non mi buttavo su un fantasy. Un fantasy con streghe protagoniste, poi…
Ma un po’ il caso (quando non so che leggere estraggo a sorte tra una rosa di possibili libri e pubblico su Instagram per sentirmi meno sola nella mia follia), un po’ un acquisto pazzerello, un po’ la voglia di staccare la spina, mi sono imbattuta in Rewitched. La magia delle seconde possibilità.
Prima di tutto, un applauso a Giunti per la copertina: molto carina, evocativa il giusto (c’è anche la versione con gli edge decorati, ma non ho voluto esagerare e crearmi troppe aspettative).
Quindi, mente libera da aspettative, da trame troppo complicate e da significati profondi, ho affrontato la storia di Belle cercando solo una cosa, anzi due: divertimento e compagnia.
Belladonna Blackthorn è un nome molto impegnativo; se poi discendi da una stirpe di stimate streghe, figurati un po’. Ma nella vita vera Belle, che sta per compiere trent’anni, si sente tutto fuorché magica. Sì, è vero, ogni tanto lancia qualche incantesimo per facilitarsi la vita e a casa la aspetta il suo famiglio, una gattina di nome Jinx, ma deve fare i conti con tanta insicurezza e soprattutto con qualche problema al lavoro.
Diciamo che non usa al meglio il suo potere, anzi. Ed è qui che nasce il problema. Perché allo scattare dei trent’anni scatta anche la revisione magica: si deve presentare davanti a tutta la sua congrega per superare il PariMalia, un vero e proprio processo in cui dovrà dimostrare di meritarsi la sua magia e quindi mantenerla.
Ovviamente (altrimenti non ci sarebbe storia) le cose non vanno proprio bene e Belle deve seguire delle lezioni di magia sotto la guida di un mentore. Ha tempo fino alla notte di Halloween per ripresentarsi davanti alla congrega e reclamare i suoi poteri. Ma forze oscure intralciano il suo cammino: forze che non vogliono che lei mantenga il suo potere, che vorrebbero farla fuori — possibilmente insieme a sua madre — e che riportano a galla una vecchia storia.
Questo libro inizia un po’ col piede sbagliato, o meglio con una protagonista troppo lagnosa. La Belle delle primissime pagine non mi aveva convinta, non tanto per la sua insicurezza, quanto perché è ferma, completamente ferma. Non solo non usa la sua magia, ma anche nella vita reale non fa altro che nascondersi in un angolo e guardare lo scorrere delle vite altrui.
Nella libreria in cui lavora preferisce subissarsi di lavoro, nascondersi tra gli scaffali invece di ammettere l’ovvietà: è brava. Sa fare il suo lavoro, ha tante idee da portare avanti, ma fare il passo successivo — rilevare la libreria che le viene offerta su un piatto d’argento — è impensabile. Meglio sorbirsi il nuovo capo, viscido e stupido.
Eppure… non fermatevi alle prime pagine e continuate la storia. Perché in un batter d’occhio mi sono trovata catapultata in un bel racconto, che viaggia sul sottilissimo filo tra la vita reale e quella magica. Un po’ come Belle, ci dobbiamo destreggiare tra questi due mondi, ma non ci vorrà molto per capirne i meccanismi. Così come non ci vorrà molto per comprendere questa ragazza che, piano piano, capisce non solo di volere la sua magia, ma anche di dover credere in se stessa. Gli altri lo fanno: perché lei no?
È proprio durante il PariMalia che ho iniziato a capirla un po’ di più, a cercare di spolverarla dall’autocommiserazione e dalle paure e a vedere invece una protagonista che ce la può fare.
La storia è ricca di episodi e colpi di scena, di streghe e stregoni e di ombre oscure. Mi ha lasciata piacevolmente sorpresa perché, sebbene il finale sia un po’ scontato, per arrivarci la storia prende una piega che così scontata non è, riportandoci in un passato dimenticato.
Ho letto che viene definito cozy fantasy: io non amo questi sottogeneri dei sottogeneri, tuttavia è un romanzo che ti avvolge, che ti regala subito un’immagine ben chiara fatta di coperta, tazza fumante di tè e divano (magari anche con un caminetto). È esattamente ciò che avevo in mente il giorno in cui pensavo a come avrei passato la serata.
La storia fa la sua magia sulla protagonista ma anche sul lettore, portandolo in un mondo magico ma tangibile, in una vicenda che affonda le sue radici nell’invidia. Insomma, niente di così diverso da quello che succede davvero. Ovviamente il mondo magico ha le sue peculiarità, ed è stato un piacere accompagnare Belle tra calderoni fumanti, specchi rivelatori e nuovi incantesimi.
Domanda che sorge spontanea: e l’amore? C’è, c’è! Ma incredibilmente non è sdolcinato, stomachevole o… spicy. Anzi. È inserito in maniera delicata e coerente con la trama, non stona con il resto del racconto. E poi loro sono così carini quando si insultano.
Insomma, penso proprio di dover dare una nuova occasione a tutto questo mondo libroso. Certo, leggerlo nel periodo di Halloween sarebbe stato più in tema, ma vi devo dire che anche nel periodo delle luci di Natale… ci stava benissimo.
Alla prossima
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