Recensione: Sono esaurita - Sophie Kinsella

by - novembre 13, 2023

Buongiorno lettori!  
Lunedì di lavoro... e già non ne posso più di questa settimana. Anche perché ora ha iniziato a fare freddo e in un ufficio vuoto i pinguini sono i padroni di casa. Ma forza e coraggio e si va a fare qualche ora tra scartoffie, fatture e mail rompi scatole. 
E veniamo a noi, perché io andrò a congelarmi ma vi lascio con una nuova recensione tutta da leggere. Oggi titolo mai fu più adatto, vi parlo infatti di Sono esaurita di Sophie Kinsella.





Lo so che state pensando: ma come la Kinsella?? Qui? Un romance? Vi svelo un segreto: ho avuto una fase molto romance nella mia vita di lettrice, proprio a causa della Kinsella. Delle amiche mi regalarono Sai tenere un segreto? che mi divertì talmente tanto da farmi leggere la serie (o almeno i libri scritti fino a quel momento) di I Love shopping, qualche altro libro a se stante, ma anche libri di altre autrici del genere. Poi come normalmente accade, i gusti cambiano, si cresce, si scopre altro, e questo genere l'ho messo da parte (anche perché sinceramente al giorno d'oggi non ci si capisce più niente fra i vari sotto generi e la cosa mi dà un bel po' fastidio... ma questa è un'altra storia). Tuttavia la Kinsella (fuori dalla serie di Rebecca Bloomwood che per me ha dato da un pezzo quello che doveva dare e anche basta) resta un po' il mio guilty pleasure. Non la leggo sempre, non aspetto con ansia un suo prossimo libro, ma se capita ed è il momento giusto, perché no?

Quando ho letto dell'uscita di Sono esaurita mi ha incuriosito molto il tema di fondo che l'autrice ha deciso di trattare, il burnout. Come definirlo? Che cos'è?... Hai ansia ad andare a lavoro ma hai ansia pure quando non sei a lavoro? Controlli le mail ogni minuto, pure quando sei in bagno, perché se te ne perdi una cose terribili (quali?) accadranno? Senti più il tuo capo che tuo marito/ compagno/ moglie/ fidanzata/ quel che è? Stai pensando di chiedere la residenza in ufficio tanto oramai è la stessa cosa e pure il corriere Amazon (perché guai ad avere tempo per dello shopping vero) crede tu abbia una brandina sotto la scrivania? Benvenuta nel club di coloro che vengono colpiti di burnout! Per la tessera ti arriverà una mail.
Il burnout non è altro che un profondo stress psicofisico legato al lavoro, soprattutto in condizioni di lavoro "malato", quello che pretende da te ore su ore al computer o al telefono, che non ti dà pace, che non ti fa staccare e spesso non ti riconosce il giusto merito. Brutta bestia il burnout perché nei casi limiti può sfociare in gravi forme di depressione. Da questa brutta sindrome dei giorni nostri prende le mosse il romanzo della Kinsella che trova nella sua protagonista Sasha l'esempio tipico di burnout. Sasha è giovane e lavora per un'importante app di viaggi, Zoose. Il suo lavoro in realtà le piace, Zoose è una realtà nuova e stimolante, lei ha tante idee, è la responsabile del reparto offerte speciali eppure la carenza di personale e le idee dei suoi diretti superiori la infossano in un gorgo di mail sempre più profondo che alla fine la portano a fuggire a gambe levate. Basta, Sasha non ne può più e, complice anche un muro che si frappone sulla sua strada, si guadagna la bellezza di un paio di settimane di ferie forzate prescritte dalla dottoressa. Due settimane in cui non fare niente o tutto... bello... ma dove? Come?? Le viene in soccorso la madre che le prenota una camera all'esclusivo Rilston, l'hotel extra lusso che ha fatto da sfondo (ma molto sfondo, loro andavano in una pensioncina un po' più nell'entroterra) alle vacanze estive della sua famiglia per tredici anni. E cosa succederà qui? Ma su, ve lo devo proprio dire io?

Ho apprezzato molto il tema di base che la Kinsella ha deciso di affrontare e come lo ha fatto. Non è semplice parlare di burnout e di fiducia in se stessi in un romanzo, ma lei ha saputo destreggiarsi bene, dando la giusta "serietà" all'argomento, senza banalizzarlo (e il rischio era alto eh). E ha fatto tutto ciò non snaturando comunque il suo stile che si basa sull'ironia e a volte un po' sull'esagerazione. L'iniziale fuga in convento mi è parsa molto sopra le righe e non molto necessaria, invece gli episodi più particolari che capitano a Rilston Bay seppure un po' esagerati sono inseriti nel giusto contesto del romanzo, sono cioè nel posto giusto e al momento giusto. 
C'è poi questo sottofondo un po' nostalgico che mi ha colpito dritto al cuore. Pensare oggi alle estati, con vacanze o meno, di quando eravamo piccoli è sempre qualcosa che fa scattare un sorriso sulle labbra. Erano altri tempi (i miei altri altri eh), si era più innocenti e si aveva una percezione diversa del qui e ora. Le estati erano un momento altro della vita, il nostro personalissimo Fight club (senza i cazzotti si spera), con delle regole ben precise, una fra tutte: quello che succede in estate resta in estate. Amicizie, avventure o pigri pomeriggi in spiaggia, era qualcosa che non faceva parte della vita vera e ricordarlo ora, fa proprio sospirare. Nel romanzo ho trovato questo struggente languore che mi ha anche un po' commosso e interessato visto l'accenno di un piccolo giallo. Niente di che, ma ha dato quel frizzantino al tutto.

Ho lasciato alla fine la parte che mi aspettavo e non mi ha affatto stupito. Mi immaginavo infatti il filone romance e l'autrice non mi ha dato niente di più niente di meno di quello che ero sicura trovare. C'è e me ne faccio una ragione, si sviluppa così e me ne faccio una ragione, si conclude così e... si, me ne faccio una ragione. Risulta credo l'elemento più debole, perché aspettarselo e trovarlo non può essere sempre un aspetto positivo. Sa di visto e rivisto, letto e riletto. Che mi aspettavo? Eh non lo so, ma io non faccio la scrittrice, ragazzi. Non sono io a dovermi inventare qualcosa di nuovo nel genere, ma forse uscire un po' dal mood " e vissero felice e contenti" aiuterebbe. 

In conclusione, è stato un libro molto godibile, un filo scontato ma oramai non mi aspetto molto di più. Quello che più salta all'occhio, rispetto soprattutto a un mondo romance dalle mille sfumature, è la consapevolezza della Kinsella del mondo che la circonda, in cui una ragazza può essere non solo inconsapevolmente perfetta, ma anche consapevolmente un disastro, in cui i pezzi del puzzle vanno poi al loro posto ma prima ci vuole un po' di lavoro ( e non solo venti passi), in cui gli anni passano e non sempre è possibile ricominciare da dove avevamo lasciato. 

Cosa sta succedendo a Sasha? A trentatré anni ha un ottimo lavoro, almeno sulla carta, che però le toglie tutte le energie. Si sente terribilmente stanca, non frequenta più gli amici, di amore e sesso non vuole neanche sentir parlare, ha attacchi di panico e prova un senso di vuoto e di profondo disorientamento. In poche parole, non ce la fa più. È esaurita. Così un giorno, di punto in bianco, scappa a gambe levate dal suo ufficio determinata a non tornare indietro. Incoraggiata da sua madre e piena di buoni propositi, decide di partire per cercare di riprendersi dal burnout. Sceglie un posto che le è caro, un villaggio sulle coste del Devon dove ha passato con la famiglia i momenti più felici della sua infanzia. Una bella vacanza al mare fuori stagione è proprio quello che ci vuole. È febbraio, fa un freddo tremendo e l'hotel dei suoi ricordi non è più quello di un tempo, cade a pezzi ed è popolato da personaggi a dir poco stravaganti. Ma soprattutto Sasha deve condividere la spiaggia con Finn, l'unico altro ospite dell'albergo, un uomo scorbutico, insopportabile e stressato come lei. Non hanno niente da dirsi e si tengono alla larga fino a quando sulla sabbia compaiono dei messaggi misteriosi che potrebbero essere rivolti proprio a loro due. E se avessero più cose in comune di quanto non credano? In questa nuova commedia romantica, Sophie Kinsella affronta un tema serio e delicato come il burnout con piglio inimitabile e grande ironia, senza perdere di vista il suo innato ottimismo.

SONO ESAURITA
di Sophie Kinsella
Mondadori | Omnibus | 348 pagine
ebook €10,99 | cartaceo €20,00
24 ottobre 2023 | link Amazon affiliato

Alla prossima




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