Recensione: If We Were Villains - M.L.Rio

by - gennaio 05, 2023

Buongiorno lettori!
Eccomi tornare con la prima recensione per questo 2023. Il libro di cui vi parlerò è stato un acquisto milanese. Già uscito sempre per Frassinelli nel 2017 con il titolo Non è colpa della luna, vi parlo di If We Were Villains di M.L. Rio, tornato in libreria in edizione speciale illustrata.


 

Penso agli altri. Una volta eravamo noi. Abbiamo fatto cose malvagie, ma necessarie anche... o così sembrava. Guardando alle spalle, dopo anni, non sono più sicuro che lo fossero.

Premessa necessaria: io ultimamente litigo con i thriller. Mi sembrano (e mi succede anche con altri generi, tipo i fantasy) tutti uguali, la stessa zuppa riscaldata. Quindi quando ho messo mano a questo libro il timore di aver buttato dei soldi c'era tutto. Eppure ne avevo letto bene e la curiosità ha avuto, per fortuna, la meglio.

Oliver esce finalmente di prigione. Dopo 10 anni può rivedere il mondo fuori dalle sbarre. È stranito da quanto sia grande il fuori, da quanta aria ci sia. Con lui l'ispettore che in quel carcere lo ha portato, reo confesso dell'omicidio dell'amico Richard. Ma l'ormai ex ispettore Colborne ancora non sa tutto, ancora non ha capito perché Oliver sia finito in cella, perché abbia confessato e perché Richard sia morto. Aggirandosi nel luogo della sua giovinezza, nella oramai lontana Dellecher, accademia delle arti dura e rinomata, Oliver ripercorrerà il suo ultimo anno, quello che è stato definitivo, quello che è stato tutto.

If We Were Villains è uscito in sordina in Italia nel 2017. Titolo anonimo, copertina parecchio bruttina, ha dovuto aspettare il 2022 per fare il suo ingresso tra i titoli più gettonati di Tik Tok con un'edizione più bella e curata e soprattutto con il suo titolo originale. Ma cosa si cela dentro di esso? Perché ammettiamolo, non è che il famoso social network sia sempre foriero di perle, anzi sono sempre più spesso le ciofeche che ci rifila. 

Partiamo dai difetti (così, perché oggi sto allegra). Per me il problema principale di questo libro è proprio la nuova edizione. Viva la copertina rifatta, viva il titolo originale, viva la ripresa para para dell'edizione inglese, tutto fantastico, ma io sono rimasta piuttosto perplessa dal bollino che troneggia sul davanti: edizione speciale illustrata. Le illustrazioni sono poche e particolarmente bruttine, tanto che ne avrei fatto volentieri a meno. Di conseguenza anche la dicitura edizione speciale mi decade: speciale per quelle 4 illustrazioni? No perché non trovo altro. Mah. Tanto è vero che il prezzo di copertina è identico a quello dell'edizione precedente. Se mi trovo una scritta del genere mi aspetto tanto, qualcosa di particolare, che renda preziosa quella specifica pubblicazione. 

La storia invece mi è piaciuta molto. È un thriller non stratosferico, di quelli che non si capisce dove si voglia andare a parare, anzi credo che l'intreccio sia abbastanza telefonato, ma la forza del romanzo e quindi anche della sua trama sta in due elementi: i personaggi (e i rapporti tra di essi) e il Bardo, William Shakespeare.
Protagonisti del romanzo sono 7 amici provenienti da famiglie diverse, da culture e contesti sociali diversi ma che in comune hanno la passione per la recitazione e che, fin dai primi anni presso la prestigiosa accademia Dellecher, si sono legati talmente tanto da diventare ognuno la famiglia dell'altro. Tra loro c'è connessione, comunione di sentimenti, non è solo amicizia, è molto di più. Credo che presi singolarmente il rischio di incappare nello stereotipo del personaggio da romanzo "scolastico" sia forte: c'è la bella e sexy, il timido e introverso, il ricco dal cuore d'oro, il perfetto strafottente, la piccolina del gruppo, l'eccessivo. Insomma le tipiche maschere dei romanzi (e serie tv) con ambientazione scolastica che hanno stancato. Ma nel momento in cui li vediamo interagire tra di loro qualcosa cambia, tutto diventa strano e possibile, tutto ha un nuovo senso.

Altro elemento importante è William Shakespeare che come dice il protagonista...

 

... viveva con noi come ottavo coinquilino, un amico più vecchio e più saggio, invisibile in eterno ma mai fuori dalla nostra stanza. Grande è il potere della celestiale poesia

Shakespeare è ovunque e in nessuna parte. Ogni frase, ogni atteggiamento ricorda il Re Lear, Romeo  o Macbeth, in ogni riga lo troviamo protagonista indiscusso; nella tragedia e nella passione lui c'è a raccontarci quello che succede con i suoi versi, con i suoi occhi. Ve lo dico: se non amate particolarmente le citazioni del drammaturgo inglese non avvicinatevi a questo romanzo perché ne è zuppo e infarcito, non passa pagina senza che almeno una frase non ci rimandi alle sue tragedie. 

Abbiamo quindi tre elementi cardine, il thriller, i rapporti tra i protagonisti e Shakeaspere. Messi insieme ci danno un romanzo di indagine molto forte, forse un filo scontato dal punto di vista della trama. ma non da quello delle sensazioni suscitate. Paura, sdegno, rabbia, dolore e amore. Insomma, una tragedia perfetta. 

 

È così che una tragedia come la nostra o il Re Lear ti spezza il cuore: ti fa credere fino all'ultimo che il lieto fine sia possibile. 
Quando gli amici diventano nemici, non c'è limite al male che possono farci. Oliver Marks ha scontato dieci anni di carcere per l'omicidio di un compagno di college. Ai tempi della condanna, non tutti erano convinti della sua colpevolezza, in primis il detective Colborne, che ora lo attende fuori dal carcere per sapere finalmente la verità. La storia che Oliver si accinge a raccontargli si svolge alla Dellecher, una delle più prestigiose scuole di arte drammatica degli Stati Uniti, dove Shakespeare è venerato come un dio e non c'è limite alla competizione. Giovani, belli, ambiziosi, Oliver e i suoi sei amici sono inseparabili e dividono il tempo fra prove, performance e feste all'insegna dell'eccesso. Ma, una volta giunti al quarto e ultimo anno, qualcosa nel gruppo si incrina. I ruoli dei drammi che mettono in scena prendono sempre più spazio nella loro vita reale, ed emergono gelosie sopite, invidie, rancori. È Richard, più di tutti, a perdere il controllo, finché, un freddo mattino di novembre, viene trovato morto. A quel punto, per ognuno dei sei giovani attori rimasti inizia la prova di recitazione più ardua: convincere la polizia, gli altri e se stessi della propria innocenza. Perfetta per i fan del 'dark academia', una storia di lealtà e tradimento, follia e ossessione, colpa ed espiazione, che conduce il lettore lungo il confine magico e pericoloso tra la vita e l'arte.

IF WE WERE VILLAINS.  NON È COLPA DELLA LUNA
di M.L. Rio
Frassinelli | 320 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,90
15 novembre 2022 | link Amazon affiliato

Alla prossima




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2 comments

  1. Mi piace tantissimo il tuo blog! Mi ispira questo libro e Ho adorato la recensione del libro il collegio..da oggi una seguace in più:)

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