Recensione: Caterina D'Aragona - Alison Weir

Buongiorno lettori!
Il libro di cui vi parlerรฒ oggi รจ stata una lettura un po' strana, che ho preso e abbandonato un paio di volte, ma non perchรจ non mi piacesse, semplicemente perchรจ รจ stata inframmezzata dalla lettura di altri due libri giunti nella mia libreria e che non potevano proprio aspettare. Quella di Caterina D'Aragona di Alison Weir รจ stata quindi una lettura bella lunga, anche per la mole del libro stesso, ma non per questo meno entusiasmante.


CATERINA D'ARAGONA
(Le sei regine Tudor, #1)
di Alison Weir
Beat | SuperBeat | 654 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,00
17 gennaio 2019 |  scheda Beat


Inghilterra, 1501. In piedi sul ponte della nave, con le ciocche di capelli rosso e oro che le sferzano il viso, Caterina d'Aragona, figlia di Ferdinando il Cattolico e d'Isabella di Castiglia, scruta con trepidazione la costa inglese, domandandosi cosa le riserverร  il futuro. Promessa sposa dell'erede al trono, il Principe Arturo, Caterina sa che sarร  suo dovere dimenticare la Spagna e adeguarsi agli usi e costumi del nuovo regno, di cui un giorno sarร  regina. Giunta a Londra, tuttavia, la giovane fatica a mascherare lo sgomento quando si trova davanti il futuro marito: Arturo รจ gracile e smunto e, alla luce fioca delle candele, Caterina nota che le gote non sono affatto rosee, come apparivano nel ritratto che le ha donato, bensรฌ bianche, accese solo da un rossore febbrile. Ben diverso da Arturo รจ il fratello minore, il Principe Enrico, di stazza robusta e innegabile fascino, capace di suscitare in Caterina un inspiegabile turbamento, quel turbamento che sempre si prova dinnanzi a coloro che ci sono destinati. Otto anni dopo sarร  infatti Enrico, salito al trono come Enrico VIII, a sposare Caterina, e con lei regnerร  per sedici anni, prima che l'arrivo a corte della seducente e intrigante Anna Bolena, intenzionata a fare breccia nel cuore del re, muti le sorti del regno, segnando per sempre il futuro di Caterina. Imprigionata da Enrico nel castello di Kimbolton, ripudiata e spogliata di ogni privilegio, Caterina non rinuncerร  mai a farsi chiamare Regina, mentre intorno a lei andrร  raccogliendosi un notevole ancorchรฉ violentemente represso consenso popolare... Attraverso pagine capaci di evocare un mondo perduto pieno di splendore e brutalitร , e una corte in cui l'amore - o il gioco dell'amore - dominava su tutto, Alison Weir dร  vita a un romanzo storico sulla tumultuosa vita della Regina Caterina d'Aragona, sposa devota fino alla fine e unica «vera» moglie di Enrico VIII.
"...colei
che come un prezioso monile lui s'รจ tenuto vent'anni
accanto al cuore, senza che mai perdesse il suo lustro;
di colei che l'ama per la superiore purezza
con cui gli angeli amano gli uomini buoni; di colei che sempre,
anche quando le calerร  addosso il piรน fiero colpo della Fortuna,
vorrร  benedire il Re..."
(William Shakespeare, EnricoVIII, atto II, scena II)

Eccomi tornare a parlare con voi di Storia, si quella con la S maiuscola. Tutti conosciamo le tristi vicende che portarono Enrico VIII ad avere ben sei mogli. Chi fu ripudiata, chi morรฌ troppo giovane, qualcuna fece una fine ben peggiore. Come parlarne senza rischiare di fare una lezioncina a scuola? Ma soprattutto come evitare di cadere nello scontato parlando di una donna tradita e di un uomo egoista e poco furbo? Beh, Alison Weir riesce a presentarci la figura di Caterina D'Aragona in maniera completa e sfaccettata, ma anche a farci conoscere meglio la corte inglese di inizio '500 senza annoiare o sembrare supponente, ma facendoci letteralmente amare questa donna.

Enrico VIII
(Foto di @royal.uk)
Sappiamo tutti la sua storia, la stessa che porterร  alla nascita della Chiesa di Inghilterra e che farร  da apripista per uno dei regni piรน splendenti della storia inglese, quello di Elisabetta I. Caterina arriva in Inghilterra a 15 anni per sposare Arturo, principe di Galles, da sempre cagionevole di salute. E, infatti, dopo appena 5 mesi, Arturo muore di tubercolosi lasciandola vedova ma non libera di tornare in patria. Caterina diventa una vera e propria pedina nello scacchiere europeo, fino a quando, morto Enrico VII, non sale al trono Enrico VIII che, fedele alla parola data e all'amore travolgente che professa, la sposa e la rende regina d'Inghilterra. Inizieranno anni tanto belli quanto tragici, in cui gli splendori della corte inglese saranno inframmezzati dalla nascita uno dopo l'altro di ben 7 figli, di cui perรฒ Maria sarร  l'unica a sopravvivere. Una femmina. Praticamente inaccettabile per l'epoca che una donna salisse al trono. Stanco della situazione e invaghito della piรน giovane Anna Bolena, Enrico vuole prima l'annullamento, quindi il divorzio da Caterina, che invece difenderร  con le unghie e con i denti il suo matrimonio e la legittimitร  della figlia Maria e negherร  fino al suo ultimo respiro di non essere la legittima regina d'Inghilterra.

Caterina D'Aragona 
(Foto attribuita a Jan Rave
NPG, Pubblico dominio)
Tanto bella quanto tragica la figura di Caterina D'Aragona, vissuta in un periodo in cui le donne erano begli ornamenti da far sposare a piacimento a seconda dell'alleanza del momento. Eppure a ben vedere Caterina รจ stata una vera eroina, una che non ha pensato neanche per un minuto ad abbassare la testa e piegarsi al volere di marito e nobili. E all'epoca non era cosa comune che una moglie dicesse no al marito, anche davanti alla scissione della Chiesa d'Inghilterra da quella di Roma. Che alla fine la "grande causa" tra Enrico e Caterina non fosse il vero motivo di una rivoluzione del genere mi sembra palese (al buon Enrico interessavano piรน i soldi del clero per rimpinguare le scarse casse dello Stato), ma una concausa sicuramente, vista la necessitร  di avere un erede. Alison Weir ci propone questo pezzo fondamentale della storia europea dal punto di vista proprio di Caterina, che sapeva e non sapeva, ascoltava pettegolezzi, ma non aveva quasi mai notizie di prima mano. Caterina era innamorata di Enrico, era convinta del suo matrimonio, tanto da negare per tanto tempo la situazione e avere la certezza che prima o poi il marito sarebbe tornata da lei e dalla figlia. Tra una camicia e l'altra che lei gli cuciva amorevolmente, siamo portati ad avere un po' pietร  di lei o a crederla addirittura ottusa nel persistere ad amare Enrico. La si puรฒ in realtร  capire se si pensa che fosse il primo vero e unico uomo da lei conosciuto e che fosse stata cresciuta nel credere sempre e comunque nella sacralitร  dell'unione matrimoniale. E poi c'era la figlia Maria, una sopravvissuta giร  dalla nascita.

La mole del romanzo รจ sicuramente importante e infatti sul finale ho ravvisato un po' di fatica nel procedere, avrei alleggerito alcuni passaggi un po' troppo dettagliati proprio perchรจ, dopo 600 pagine, il rischio di perdere un po' il lettore per strada c'รจ. Tuttavia non posso che applaudire a questo libro e alla sua autrice che ci ha dato un esempio di come la Storia possa essere interessante e di intrattenimento e non solo una noiosa lezioncina. Il secondo volume dedicato ad Anna Bolena giร  mi aspetta e sono proprio curiosa di come sia delineata una figura cosรฌ controversa come quella di "Nan Bullen".

Alla prossima



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