Recensione: La Fortuna - Valeria Parrella
Buongiorno lettori!
Riemergo dal mio ritiro lavorativo (e mo si inizia a fare sul serio) per parlarvi di un libro molto particolare. Grazie alla collaborazione con Feltrinelli Editore ho potuto leggere La Fortuna di Valeria Parrella e ora ve ne parlo.
Neppure in quel momento avevo capito cosa sarebbe successo. Siamo strani: crediamo piรน a quello che abbiamo sempre veduto che a quello che siamo vedendo, ci fidiamo piรน del passato che del presente.
Il prodigio รจ iniziato all'orizzonte, prima la colonna di cenere ha puntato dritto al cielo dalla cima del monte, poi รจ collassata su se stessa disegnando nell'azzurro di ottobre un albero. Ha continuato e continuato, ha inglobato i fianchi della montagna, รจ calata sulla campagna circostante, in mare, lo ha reso denso, grumoso, colore dell'acciaio. Poi รจ stato il momento delle pietre di fuoco che a ventaglio hanno colpito ovunque, sulle cittร , sulla flotta. ร questo che Lucio vede dalla Fortuna, una delle imbarcazioni della flotta di Miseno. ร da lรฌ che scruta alla ricerca di Pompei, di casa, di Plinio, sceso a terra per osservare e comprendere. ร da lรฌ che sarร testimone di uno dei disastri che faranno storia.
Nato cieco da un occhio Lucio รจ energia e mare, vorrebbe comandare una nave, no vuole sentire una nave. La panca della scuola di Quintiliano รจ per lui un supplizio, star fermo ad ascoltare e ripetere per diventare un giorno senatore di Roma impossibile. Quando finalmente puรฒ salire su una nave della flotta comandata da Plinio si sente a casa, capisce i venti, gli scricchioli del fasciame, gli umori dei rematori. Ma il suo sarร il viaggio della disperazione, verso quella costa bellissima e ricca, popolosa e florida, improvvisamente ricoperta da metri di detriti, irriconoscibile se non per quel monte che ora ha due vette e osserva finalmente muto la sua opera.
Valeria Parrella ci racconta l'eruzione del Vesuvio, ma non pensate a documentari o film d'avventura. Il suo รจ un racconto intimo e poetico, la storia conflittuale di Lucio, nato nella nobiltร romana con un destino giร deciso e il segno degli dei impresso nel corpo, un occhio cieco. Ma Lucio nonostante tutto รจ energia e movimento, รจ benedetto dagli dei per quell'occhio che nella sua non funzione gli permette di vedere piรน lontano e meglio, gli fa sentire i venti, i rumori delle vele e dei remi, gli fa vivere il mare nel cuore e nell'anima.
Il lettore farร un salto indietro nel tempo per capire quanto in realtร Lucio, Pompei, il Vesuvio stesso siano una porta sul mondo moderno. Lucio gli insegna come prendere in mano il proprio destino, come non lasciare il filo in mano alla Parca e afferrarlo anche quando tutto sembra perso e scuro, quando il Sole รจ piรน simile alla Luna, un disco lumino coperto di grigio, quando si รจ lasciato un amore lontano perchรฉ non puรฒ capire, quando tutto ti dice di andare avanti e non voltare le spalle a casa.
In una terra in cui nascono i miti, in cui Odisseo ingannรฒ il Ciclope Polifemo, in cui Ercole stesso camminรฒ, Lucio diventa eroe e mito, spinto da venti e dal fato a proseguire verso una cittร che oramai non c'รจ piรน ma che ci sarร per sempre.
L'autrice in un romanzo di poche pagine in realtร ci dร epicitร e passione, dolore, perdita, ma anche il senso stesso dell'esistenza dell'uomo: essere e decidere, scegliere chi essere e come.
Non รจ un romanzo semplice, non si puรฒ leggere con l'idea di seguire una bella storia. La Fortuna pretende uno sforzo in piรน dal suo lettore, chiede fiducia, voglia di capire, coraggio di affrontare la paura e crearsi la propria Fortuna.
Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare รจ denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata รจ stravolta, i punti di riferimento smarriti. Lucio ha solo diciassette anni e ha seguito l'ammiraglia di Plinio il Vecchio nel giorno dell'eruzione del Vesuvio, ma non puรฒ sospettare che il monte che conosce da sempre sia un vulcano. Per quel prodigio mancano le parole, non esiste memoria nรฉ storia a rassicurare. Nascosta dalla coltre rovente c'รจ Pompei, la cittร che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d'infanzia, dove ha imparato tutto ciรฒ che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del suo occhio cieco - anzi, proprio grazie a quello, che gli permette di vedere piรน degli altri, perchรฉ "un limite รจ un limite solo se uno lo sente come un limite, sennรฒ non รจ niente". E mentre Lucio tiene in mano, per quanto la Fortuna puรฒ concedere, il filo del suo destino, ecco che Pompei torna a lui presente e piรน che mai viva, nel momento in cui sembra persa per sempre, attraverso i giochi con le tessere dei mosaici, i pomeriggi trascorsi nei giardini o nelle palestre, le terme, il mercato, i tuffi in mare e le gite in campagna, le scorribande alla foce del fiume. La sua intera giovinezza gli corre incontro irrimediabilmente perduta, eppure - noi lo sappiamo - in qualche modo destinata a sopravvivere. Insieme a Lucio, una folla di personaggi, mercanti, banchieri, matrone, imperatori, schiavi, prostitute e divinitร , si muove tra le pagine di un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente รจ giร visto: piuttosto ciรฒ che conoscevamo del mondo classico ci appare in un aspetto nuovo, moderno e intimo. Perchรฉ il desiderio รจ nascosto, si innalza dalla terra, รจ il cuore stesso della terra, e noi siamo terreni.
LA FORTUNA
di Valeria Parrella
Feltrinelli | I Narratori | 144 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,00
5 maggio 2022 | link Amazon affiliato
Alla prossima
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