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Recensione: Veleno. Una storia vera - Pablo Trincia

Buongiorno lettori, 
in questi giorni un po' complicati per la sottoscritta ho potuto terminare la lettura di un libro per niente semplice. Si tratta di Veleno di Pablo Trincia, che ho già potuto "incontrare" grazie a Romanzo di un naufragio. Questa volta l'argomento trattato è, se possibile, ancora più complesso e difficile da digerire.


Quella storia era un buco nero. Più ci guardavo dentro e meno i suoi meccanismi sembravano rispondere alle norme di comportamento sociale e umane e ai rapporti di causa ed effetto che fino a quel momento avevo dato per scontati. Sembrava un universo parallelo, in cui tutto era deformato.
Questa storia inizia in un luogo in cui pare nascere la nebbia, in un paesino di poche anime in cui tutti conoscono tutti e in cui niente pare possa accadere di male. Ma lo sappiamo, sono proprio in questi luoghi piccoli, poco chiacchierati che avvengono le cose brutte. Massa Finalese è circondata dai campi ed è un paese come tanti, con la scuola, la chiesa, il bar in piazzetta. È qui che sul finire degli anni '90 nascono i diavoli della Bassa Modenese. Il primo a parlare fu Dario, un bimbo che veniva da una famiglia problematica, in cui i soldi scarseggiavano. Fu il primo ad accusare i genitori e il fratello di abusi, di far parte di una setta satanica, di portarlo in giro per cimiteri a fare cose brutte, persino a uccidere bambini di nessuno. Poi vennero gli altri e in breve tempo furono 16 i bambini allontanati dalle loro famiglie, di notte, di corsa, senza un ultimo saluto, senza la possibilità di poterli rivedere. Furono accusati genitori, fratelli, zii, il prete. Una rete di pedofili e satanisti enorme, organizzata, ramificata, un giro di soldi e di minori da far venire il voltastomaco. Ma... si c'è un ma grosso come una casa, un ma che Pablo Trincia ha più volte scritto in questo libro, pronunciato nel podcast e nella docu-serie che ne sono derivati. A leggere le testimonianze, gli atti dei processi, a ripercorrere le fila di questa vicenda più di una cosa non quadra: contraddizioni, domande che contenevano già la risposta fatte ai bambini stessi, intimidazioni. Tante cose non tornano in questa vicenda, tanti elementi già nel momento in cui avvenivano le indagini non si incastravano. Eppure 16 bambini sono stati allontanati dalle loro famiglie, famiglie le cui vite sono state distrutte per sempre, annientate dall'accusa infamante di aver fatto del male ai propri figli. 

Dopo Romanzo di un naufragio pensavo di essere pronta a leggere questo libro, pensavo di aver capito il meccanismo usato dall'autore per decifrare e riportare su carta una storia controversa. No, non lo ero e penso che non si possa mai essere pronti a leggere il resoconto di una vicenda come quella che avvenne nella Bassa Modenese a partire dal 1997. 
Questo non è il racconto di una tragedia, è il resoconto di tante tragedie. Abbiamo tutto il peggio che si possa avere davanti, scritto nero su bianco, bambini che hanno perso la propria infanzia e le proprie radici e che oggi, giustamente, con quello che accadde non voglio avere a che fare, genitori che nel giro di una manciata di minuti hanno visto la propria famiglia sgretolarsi, vite che non hanno retto il colpo e che si son lanciate nel vuoto. Esistenze spezzate... perché? Il motivo di tutto ciò resta un enorme, gigantesco buco nero. Soldi? Prestigio? Cosa c'era da guadagnare da questo caso? 

Anche questa volta Pablo Trincia ha saputo non solo raccontare una storia vera e dura, ma anche darmi il colpo di grazia. Il suo racconto, reale e per niente romanzato, è un viaggio tra nebbia e campi, tra casette basse e muri ancora da sistemare dopo che il terremoto del 2012 ha dato una nuova batosta a questi paesini, a cercare di capire come un gruppo così numeroso potesse aggirarsi per cimiteri senza essere visto, perché un bambino venisse tolto a sua madre ancora non indagata, perché non si è fermato chi palesemente non sapesse fare il proprio mestiere. 

Non si può esser pronti davanti a una storia del genere, perché leggendo lo capisci che c'era un meccanismo, quello sì perverso, per agire contro queste famiglie e ti fa scattare la paura, che possa accadere ancora, di nuovo, a chi ti è vicino, a te. È un sentire egoistico certo, ma quel tarlo che la giustizia a volte sbagli ti si conficca dentro e non te lo levi più. 

E cosa rimane dopo 20 persone indagate, 4 processi, 5 persone morte prima della chiusura dei processi stessi? Rabbia, desolazione, dolore e un senso di vuoto assoluto e ingiusto. 
Vi starete chiedendo: perché leggere questo libro allora? La mia risposta è semplice: perché si deve! Si deve affrontare l'ingiustizia, guardandola in faccia, capendo, vedendo dove il castello perde le fondamenta e crolla. Si devono ascoltare le voci, guardare gli occhi di chi ha perso tutto dopo lo squillo di un citofono, si deve per rispetto a chi si è sempre professato innocente e non è mai stato neanche ascoltato. Pablo Trincia ci dà questa occasione, cogliamola. 
Alla fine degli anni Novanta, in due paesi della Bassa Modenese separati da una manciata di chilometri di campi, cascine e banchi di nebbia, sedici bambini vengono tolti alle loro famiglie e trasferiti in località protette. I genitori sono sospettati di appartenere a una setta di pedofili satanisti che compie rituali notturni nei cimiteri sotto la guida di un prete molto conosciuto nella zona. Sono gli stessi bambini che narrano a psicologi e assistenti sociali veri e propri racconti dell'orrore. La rete dei mostri che descrivono pare sterminata, e coinvolge padri, madri, fratelli, zii, conoscenti. Solo che non ci sono testimoni adulti. Nessuno ha mai visto né sentito nulla. Possibile che in quell'angolo di Emilia viga un'omertà tanto profonda da risultare inscalfibile? Quando la realtà dei fatti emergerà sotto una luce nuova, spaventosa almeno quanto la precedente, per molti sarà ormai troppo tardi. Ma qualcuno, forse, avrà una nuova occasione. Nota: niente di quello che è scritto in questo libro è stato in alcun modo romanzato dall'autore.

VELENO. UNA STORIA VERA
di Pablo Trincia
Einaudi | Stile Libero Extra | 286 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,50
9 aprile 2019 | link Amazon affiliato

Alla prossima


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