Recensione: Tante stelle, qualche nuvola - Mattia Ollerongis

by - aprile 15, 2019

Buongiorno lettori!
E buon inizio settimana corta! Le vacanze sono all'orizzonte, resistete! Per quanto mi riguarda la prossima settimana lavorerò, quindi poca gioia. 
Dopo qualche lettura più impegnativa ora ho in programma qualche libro più leggero, ho bisogno proprio di leggerezza, anche se in realtà a volte dietro ad essa si nasconde qualcosa di più. Ne è un esempio Tante stelle, qualche nuvola di Mattia Ollerongis (grazie alla Sperling & Kupfer per la copia).

Tante stelle, qualche nuvola
di Mattia Ollerongis
Sperling & Kupfer | Pandora | 287 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €15,90
26 febbraio 2019 | scheda Sperling & Kupfer

Miriam, capelli ricci, rossi e selvaggi, è un'anima fragile e ribelle quanto basta. In venticinque anni ha fatto principalmente due cose: studiato giornalismo e amato Antonio. Ma, a un passo dall'avverarsi del suo sogno più grande, il mondo le crolla addosso. Una vita intera cancellata in ventiquattr'ore. E all'improvviso si trova catapultata in una città tutta nuova. Una città dove ricominciare da capo, Trieste. Qui incontra Davide, un aspirante scrittore, anche lui solo con i suoi disastri. A Miriam basta un attimo per innamorarsi di quel ragazzo dalla voce dolce, delicata, che, nonostante tutto, riesce a tranquillizzarla. Forse è lui la cura. Forse è lui ciò di cui ha più bisogno ora. Forse è lui quello in grado di sistemare il suo caos. Tra una birra vista mare e un bacio rubato, ha inizio la loro bellissima storia d'amore. Tutto sembra andare a meraviglia, finché, un giorno, a Davide si presenta l'occasione della vita e decide di partire per gli Stati Uniti per inseguire una stella cometa. Sembra la fine, eppure il vero amore trova sempre il modo di ritornare, come una carezza al momento giusto.
È quando smetti di cercare
che finalmente puoi
andare ovunque.

Miriam è bella, simpatica e intelligente e per un breve momento della sua vita sembra avere tutto: un nuovo lavoro come giornalista, l'amore di Antonio, una migliore amica sempre al suo fianco, l'amore di una madre che da un po' fa anche da padre. Ma nel giro di poche ore tutto va in frantumi e Miriam fa le valige e si trasferisce a Trieste dalla zia. E anche qui, in poco tempo, sembra aver ritrovato l'ordine al caos della sua vita accanto a Davide, fino a quando anche questo nuovo mondo non la travolge. 

@pinkblog.it
Come dicevo nell'introduzione cercavo leggerezza, una storia bella ma non troppo complicata e, in parte, sono stata accontentata. La storia di Miriam è la storia di una qualunque ragazza che si trova a dover incassare più di qualche calcio dalla vita, ma non è una storia che mi abbia particolarmente stupito. Nella sua semplicità è un romanzo dai buoni sentimenti e dagli ostacoli improvvisi, che ti vuole lasciare un piccolo insegnamento e dare una spintarella nella giusta direzione; tuttavia la storia si perde un po' nello scontato e nell'intuibile. Non ci sono momenti che rimangono particolarmente impressi, ma c'è un che di buono e di sentito in questo libro. Non so se vi capita, ma a fine lettura non sono rimasta insoddisfatta: cercavo una storia di cuore e pancia e questo ho trovato

Ciò che però a mio avviso va rivisto è lei, Miriam, una ragazza che, per carità, ha anche avuto i suoi momenti no, ha le sue fragilità, ma che non affronta quasi mai il problema e preferisce fuggire. Prima da Milano, poi dal ricordo di Davide. Nonostante lei stessa cerchi di auto convincersi a darsi tempo, non ascolta neanche quella vocina che le martella la testa e chiuso il capitolo Antonio si butta a testa bassa in quello di Davide, in un più che classico chiodo schiaccia chiodo, e professando amore e turbamento quando non aveva ancora neanche disfatto la valigia. Non mi è piaciuta, non l'ho trovata simpatica, ma solo viziata e volubile, una che riesce sempre ad evitare i problemi nascondendosi dietro qualcuno.

@tripadvisor.it
Il romanzo ha una struttura molto particolare che, a differenza della sua protagonista, ho invece trovato molto interessante e vero punto forte. Mentre la storia è piuttosto lineare nel suo svolgimento, la narrazione risulta frammentata, divisa tra i i vari punti di vista dei personaggi, ma anche tra i loro pensieri e l'intervento poetico dell'autore. Ecco, la poesia che c'è in questo libro è riuscita a colpire anche me, nota donna arida e piuttosto cinica. Troviamo dei piccoli interventi dell'autore, pochi versi alla volta, semplici ma di cuore, che ti si incastrano tra i pensieri e si riaffacciano durante la lettura. Ho apprezzato molto di più questi interventi che la narrazione vera e propria. Mattia è un autore al suo primo romanzo e un po' si vede (anzi si legge), ma è un autore profondo e dai grandi sentimenti, che è riuscito a trasmettermi più direttamente che attraverso i suoi personaggi. 

Alla prossima



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