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Il mio Tempo di Libri

Di Tempo di Libri se ne è parlato e se ne sta parlando ovunque. Io stessa ve ne ho accennato mercoledì nella Chiacchiera con Laura (ve la siete persa?? Va beh, io faccio finta di niente e voi intanto cliccate QUI). Tuttavia voglio anche io dirvi il mio parere, che non sarà quello dei più professionali e navigati ma quello di chi per la prima volta si trova immersa in un evento di questa portata. Per me, infatti, è stato proprio il primissimo approccio al mondo dei Saloni dei libro e simili, mai stata in quel di Torino (sigh, spiace ma è proprio scomodo per me) né ad eventi minori ma più vicini (ogni anno faccio un pensierino alla Fiera del libro per Ragazzi di Bologna ma il prezzo di ingresso ammazza sempre il mio entusiasmo...). Quindi un paragone non ve lo posso fare ma sinceramente neanche lo farei per il semplice fatto che per me farlo serve a poco e ha poco senso. Tutta la diatriba tra Milano e Torino è stata piuttosto stupida e controproducente da entrambi le parti, che hanno fatto la figura del bambino che porta il pallone al parco giochi e che se non si fa come vuole lui se lo porta via. Orsù signori dell'editoria, grande piccola media, quando si gioca a calcetto è sul campo che si vede il migliore.

Detto questo arriviamo a Rho e a Tempo di Libri, nata in quattro e quattr'otto, francamente pubblicizzata male e gestita un po' così a partire dal programma messo online appena 10 giorni prima, che sembrerà una cavolata ma se uno viene da lontano e si deve organizzare sapere chi ci sarà e quando fa una grande differenza. Ma arriviamo in Fiera, sventoliamo il nostro simpatico accredito blogger che ci permette di entrare gratis (punto a favore che stranamente Torino ha pensato di adottare), salutiamo gli uomini della sicurezza, cortesi ma integerrimi, ed entriamo nei due Padiglioni dedicati alla fiera. Il primo approccio è stato positivo, noi siamo donnine pratiche e per prima cosa abbiamo notato che era caldo ma non eccessivo e che c'era un simpatico Wi-Fi gratuito funzionante, una manna dal cielo che ci ha permesso di fare foto, dirette, chiamarci da un parte all'altra della fiera, vedere come procedevano le lasagne, senza consumare giga ma soprattutto batteria (c'avevo un'ansia da batteria a terra io...). Quindi volete rendere un gruppo di blogger felici e pronte all'acquisto compulsivo? Dateci internet!.

Rosa Teruzzi, Stefano Motta e Massimo Picozzi
L'affluenza non era quella delle grandi occasioni, c'era gente ma pochi assembramenti, i soliti al Libraccio e a quegli incontri con i grandi nomi, Kinsella, Grossman e simili. Lo spazio tra uno stand e l'altro era tanto e quindi suppongo che ciò abbia facilitato i movimenti. Intelligente è stato mettere i firma copie fuori dalle sale degli incontri, così non c'è stata quella confusione tra chi usciva e chi entrava. 
Alcuni stand sono stati meglio gestiti di altri. Tra i promossi metto sicuramente la HarperCollins che, oltre a proporre lo sconto (l'unica!), ha creato tre o quattro punti con le sue pubblicazioni permettendo quindi di girare lo stand senza spintonarsi. Ingestibile invece quello Feltrinelli, preso d'assalto e con poco spazio per muoversi agevolmente. 

Sara Rattaro
Insomma tutto bello? Gne! Va beh, diciamolo subito, i prezzi all'interno per mangiare sono assurdi, ma Laura previdente si è organizzata con panini e pizza (grazie!!). Mentre per il caffè io e La Ropolo (uh poi vi dico chi ho incontrato eh) abbiamo adocchiato una simpaticissima hostess Delonghi che ci ha fornito per due giorni caffè gratis a tutte le ore ed è pure stata così carina da non cacciarci quando la domenica abbiamo occupato mezzo stand distrutte dalla fatica: non so il tuo nome ma grazie!! Insomma, per sopravvivere bisogna un attimo ingegnarsi ma ci si riesce.

Incontro a sorpresa: Cristina Caboni e Laura Ceccacci.
Passiamo agli incontri, io ne ho seguiti pochi, tre o quattro. Alcuni purtroppo si sovrapponevano e quindi si è dovuta fare una scelta di cuore. Sono stati in generali interessanti, non pensanti da seguire e gli autori gentili e molto simpatici sia prima che dopo, pronti a firmare una copia o a fare una foto insieme. Il problema in alcuni casi per me è stato l'abbinamento tra più scrittori che non ha funzionato e in altri chi moderava l'incontro non sempre preparato (lo diciamo? Ma si, qualcuno ha preso lucciole per lanterne, o meglio Don per preti,  dimostrando di non aver letto il libro...). Ecco su questo io me la sento di fare un appunto: va bene tutto, che non si fa solo quello, che magari gli incontri da moderare sono pure tanti, ma sinceramente se non leggi neanche il libro o, peggio, lo saltelli qua e là per fare prima, io mi sento presa in giro. 

Quando si è in famiglia ci si diverte sempre!
In conclusione, io non posso dirvi meglio Torino o meglio Milano, quello che posso dirvi è che mentre Torino mi risulta lontano e scomodo, a Milano posso pensare di andare e tornare, diciamo che è più gestibile. Quello che ho trovato assurdo è la scelta delle date, in mezzo ad un ponte e con il Salone di Torino a meno di un mese, e questo credo sia un punto da rivedere per le future edizioni, magari cercando di collaborare un pochino di più con altre iniziative. 
Io ve lo dico, mi sono divertita un sacco, ho conosciuto tante persone simpatiche, alla fine ero stanca morta ma appagata. Ho comprato tanti libri, pure troppi, ma l'ho fatto felice. Insomma è stata una bellissima settimana che mi ha permesso di vedere finalmente dal vivo persone che finora avevo conosciuto solo virtualmente: Mariarosa alias Chicca, Sabrina e Dolci che ci hanno fatto compagnia nel primo giorno di fiera e che mi hanno aiutata a buttare Laura dentro lo stand della Newton (e non è andato a fuoco... incredibile!); Chiara La Ropolo che è un vulcano di simpatia (Chiaraaaaa, i bambini!!!!!!!); la Bacci, Lea e Anna che, che ve lo dico a fa', sono state la compagnia perfetta in fiera e al pigiama party + Laura; e poi Deborah, alias Scheggia, con il fidanzato santo e paziente munito di maglia di Star Wars, Azzurra di Silenzio, sto leggendo che è stata un tesoro tenendoci alcune borse allo stand della sua casa editrice la Leima Edizioni, Stefania Crepaldi editor anche lei munita di fidanzato paziente e aaaallllto (minchia ma tutti alti siete?? Mi è venuto torcicollo), Anna Rita, alias sua Maestà, alias Appunti di una giovane reader,  Rosaria del blog Niente di personale con cui abbiamo parlato di libri e cercato ovunque Strukul che sembrava sparito nel nulla (da notare che invece i giorni prima era ovunque ci girassimo, bar compreso) e poi Monica Coppola, Alice Basso (giuro che non ti mando più foto di lasagne), Cristina, Amanda, la boss dei #bancarellablogger, rossa più che mai, che ci ha caricato ancora di più di entusiasmo e voglia di fare! Oddio, chi dimentico??? Ah gli uffici stampa!! Francesca Rodella in primis che appena ci ha viste ha urlato in piena fiera "LA FRANZELLITTI!!!", niente qui la statua non basta più, dobbiamo trovare qualcosa di meglio; e finalmente ho potuto conoscere Anna Da Re e Matteo Columbo e, di corsa, Tommaso Gobbi. Insomma tante, tantissime persone che hanno reso queste giornate memorabili. Dimentico di sicuro qualcuno, non abbiatevene a male, ma i miei neuroni devono ancora ripartire. 
Eppure... qualcuno lo dimentico... hmmmmmmm..... ma no Laura, non fare quella faccia che io scherzo!!! Il grazie più grande va a lei, la mia Anima Ciambella, che mi ha accolto, sfamato e traghettato in giro per tutti questi giorni, ma soprattutto insieme a Consorte, Figlio, Cagnoni e Gattucci mi ha fatto sentire a casa. Ciambè grazie!

Alla prossima


Commenti

  1. Ciao Laura, bellissimo resoconto, ne aspettavo uno così ^^ Perché anche io come te non ho mai partecipato al Salone di Torino per cui non sono avvezza ai confronti, ma volevo un giudizio spassionato da chi c'è effettivamente andato. Sinceramente non trovo molto furba l'idea di due eventi del genere a distanza di 20 giorni l'uno dall'altro però è vero Milano è forse logisticamente più fattibile di Torino (almeno per la sottoscritta!). Per i prezzi all'interno delle fiere mi sa che ovunque è la stessa cosa, quest'anno a Bologna per un panino dovevi vendere un rene ;-D... Invece alla cosa della wi-fi non avevo pensato, sono proprio poco tecnologica! Peccato per la scarsa organizzazione un cartellone eventi dovrebbe essere aggiornato subito e non a distanza di pochi giorni dalla manifestazione questo l'ho notato anche io. Però mi ha fatto piacere la presenza delle dirette video che ha permesso anche a chi come me non poteva andare di seguire alcuni eventi (vedi Palacio ^^).
    Grazie mille per questo recap!

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    1. Infatti il wi-fi è stato proprio una benedizione... e guarda caso quest'anno ci sarà pure a Torino. Io quello che non ho capito è questo accanimento mediatico che c'è stato nei confronti di Milano, una bella occasione per chi non ha mai potuto andare a questo tipo di eventi si è trasformata in una baruffa tra bambini. Va beh, speriamo che si ripeta l'esperienza il prossimo anno e che si sistemino le pecche che ci sono state ;)

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  2. come ho scritto poco fa sul blog di Laura, condivido in pieno i vostri pensieri.
    Per me è stato un piacere ed un divertimento trascorrere con voi il tempo in giro per gli stand e spero di riuscire a rifarlo quanto prima!

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  3. Non siamo alti tutti, sei tappa tu. È diverso, Ciamby!

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  4. Ma che la seconda edizione è domani? Io ho pronta la valigia eh!
    La Bacci <3

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  5. Una settimana fa! Bellissimi ricordi. Se la Bacci è pronta io la seguo.
    Bacio da LEa

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  6. esperienza memorabile, ho dimenticato un sacco di cose ma ne è valsa la pena!

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