facebook amazon instagram
Copyright by @La Biblioteca di Eliza. Powered by Blogger.
  • Home
  • Recensioni
    • AUTORI A-L
    • AUTORI M-Z
    • RECENSIONI A-L
    • RECENSIONI M-Z
  • Disclaimer
  • Cookies

La Biblioteca di Eliza



Buongiorno lettori!
Vi avevo promesso tante recensioni? Ebbene sono di parola. Oggi in particolare vi faccio iniziare la giornata con la recensione di un libro che ho letto durante l'estate, Tutta colpa di Mr Darcy di Shannon Hale.


Tutta colpa di Mr Darcy
di Shannon Hale
Piemme | Femminile | 235 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,50
18 luglio 2017 | scheda Piemme


Trama
Che cosa distingue una semplice lettrice di Jane Austen da Jane Hayes? Tutto: nella sua testa parole come "orgoglio", "pregiudizio", "ragione", "sentimento" hanno un significato ben diverso da quello del dizionario, e soprattutto, per lei, non c'è nessun uomo al mondo di cui valga la pena innamorarsi. Perché nessun uomo è e sarà mai Fitzwilliam Darcy - tranne Colin Firth nella migliore interpretazione della sua carriera, si capisce. Così, anche se Jane è una single trentenne che potrebbe godersi la vita a New York, le sue chance in amore sono regolarmente sabotate dalla sua fissazione platonica. Finché un viaggio la porta dove ha sempre sognato di andare: complice l'eredità di una prozia, Jane parte per Pembrook Park, Inghilterra. L'unico posto dove, tra costumi d'epoca, carrozze, balli di gala e rigida etichetta, per una modica cifra anche tu puoi vivere il tuo sogno austeniano. E magari innamorarti. Nella villa fuori dal tempo che la accoglie, piena di stanze e servitù, tra personaggi bizzarri che non si fanno problemi a vivere per qualche giorno nel passato, Jane conoscerà un giardiniere belloccio, ma si scontrerà anche con un gentiluomo che si crede un po' troppo affascinante. E forse vivrà finalmente il sogno più bello. Quello da vivere nella realtà.

Aveva sempre visto la sua vita come un rompicapo e tutti i suoi fidanzati come tessere di un domino che si urtavano in un susseguirsi di cadute che sembravano non avere mai fine. Ma forse non era così. Si era concentrata talmente tanto sui fallimenti da smettere di concedersi la possibilità che un'ultima tessera rimanesse in piedi.

Esce finalmente in Italia Austenland, dopo qualcosa tipo 10 anni dalla pubblicazione americana, e volete che io me lo perda?? No no, io il 18 luglio ero in libreria, felice e contenta con la mia copia in mano, sventolo la carta per pagare perchè avevo 2€ si e no spicci e... il pos, il maledetto apparecchietto non funziona!! E io dovevo scappare (letteralmente perchè mancavano 10 minuti al turno e dovevo attraversare la tentacolare Cesenatico!). Odio alla massima potenza, rimetto la copia al suo posto e vado via. Giorno dopo non riesco neanche a fermarmi perchè arriva un nuovo turno di bambini. Odio, tantissimo odio!! Al terzo giorno finalmente riesco a fermarmi e a comprare la mia copia! Visto come è difficile la vita della lettrice accanita?

Partiamo dal presupposto che titolo e copertina proprio non mi sono piaciuti, ma proprio per niente. La copertina non c'entra un cavolo (perchè una su un molo con le scarpe rosse dovrebbe ricordarmi l'Inghilterra, Jane Austen, una tenuta di campagna, vagamente qualsiasi cosa contenuta in questo libro?? Mistero) e il titolo... bruttino eh. Cara Piemme per me è un no! Il titolo originale andava più che bene. E questo vale tanto per il libro quanto per il film che è stato tratto un paio di anni fa con la simpatica traduzione di Alla ricerca di Jane... ma dai!!

Va beh, soprassediamo questi problemi e arriviamo al succo del libro. Premetto che prima di leggere il libro ho visto il film, molto fedele al racconto con giusto qualche differenza qua e la. Naturalmente sapendo già la storia ho perso quel quid da primo impatto che di solito si ha, ma non è stato alla fine un grossissimo problema. 
Protagonista è l'americana Jane Hayes, grafica, un lavoro stabile ma una vita sentimentale pressoché inesistente perchè Jane ha una piccola, leggerissima fissa: Mr Darcy! Nessuno è paragonabile al gentiluomo di austeniana penna, nessuno ha il suo piglio, la sua galanteria e il suo innato romanticismo (manco il patrimonio si badi bene). Come uscire da questa strada senza uscita? Come fare a togliersi l'epoca regency dalla testa? Semplice, immergendosi del tutto nelle atmosfere descritte dalle Austen. Grazie alla complicità della appena trapassata zia, Jane parte infatti per Pembrook Park, tenuta della campagna inglese in cui gli ospiti possono vivere in tutto e per tutto una vacanza in stile regency, abiti, cibi, attività e ballo inclusi. Certo, questa però non è la realtà, sopra Jane trovarla nella messinscena?

Un romanzo carino, da cui mi aspettavo il giusto avendo visto il film. Una storia deliziosa che ci mette davanti al sogno segreto di qualsiasi lettore, figurarsi quelli in fissa con Jane Austen: calarsi nei panni della nostra eroina e vivere nel suo tempo! Avanti, lo abbiamo sognato tutti. Peccato che per la nostra Jane Hayes il sogno si è fatto problema e a 30 anni si è convinta che là fuori l'amore non c'è, perchè nessuno è alla pari di Mr Darcy (o di Colin Firth che esce fuori dal laghetto, ma è già felicemente accasato). E per uscire fuori da questo problema in realtà si butta a capofitto in un altro. A Pembrook Park tutto è perfetto e così... ottocentesco... le passeggiate a cavallo, le partite a whist, la cortesia, gli inchini. Certo a guardare bene però le lampade non sono a gasolio ma hanno la presa e ci sono i bagni. E qui sta il cuore del romanzo, la piccola morale che sicuramente l'autrice ha voluto proporci: la fantasia è veramente migliore della realtà? E soprattutto come distinguere l'una dall'altra? 
Jane si mette alla ricerca di qualcosa che in realtà non esiste e spera di sbagliarsi, spera di riuscire a sbugiardare il suo finto scetticismo per trovare finalmente quel pezzetto di puzzle che manca al suo cuore. Ma non si rende conto che deve guardarsi intorno per trovarlo e capire cosa è vero e cosa no.
La Hale si è divertita a creare un romanzo basato su una delle fantasie del lettore tipo e ha giocato con i romanzi di Jane Austen senza però darci quel qualcosa in più, quel pizzico di coinvolgimento  che invece speravo di trovare. Insomma, una storia carina ma che purtroppo lascia anche un po' il tempo che trova e che non riesce a spiccare nella letteratura "austeniana" che negli ultimi anni ha trovato posto nelle nostre librerie. 

Alla prossima



Orsù dunque prodi lettrici, è giunto il tempo di tirare le somme! L'estate ci ha definitivamente abbandonate (almeno per chi di noi vive al Nord, pare che nella parte bassa dello stivale si giri ancora in infradito!) ed è giunto il momento che, quando abbiamo iniziato, pareva così lontano!
Ultimo trimestre per La ruota delle letture! E nonostante tutto (sì, anche nonostante Lallina!) siete arrivate alla fine in 24. Ventiquattro donzelle che si contenderanno la vittoria, cercando di strappare lo scettro alla prima in classifica che, ad oggi, risulta essere 

AZZURRA con 88 punti!

Ma non disperate, perché la ruota gira e mancano ancora tre mesi per cercare di arrivare sul podio!
Nessun cambio di obiettivi questa volta, quindi non ci perdiamo in chiacchiere e vi diciamo solo che le partecipanti alla micro-challenge sono ben 11.

Vi lasciamo il riepilogo delle regole e, come sempre, vi preghiamo di seguirle attentamente e, visto che blogger stronzo era e stronzo rimane, ogni tanto controllate di essere ancora annoverate tra i lettori fissi dei blog!


Regole base per partecipare
Ed ecco quali sono i requisiti per partecipare alla nostra Reading Challenge:
  • Essere Lettori Fissi di entrambi i blog organizzatori *unica cosa essenziale* (vi preghiamo di controllare, periodicamente, perché ogni tanto Blogger vi elimina... e non è colpa mia!)
  • Cliccare Mi Piace ad entrambe le pagine Facebook: La biblioteca di Eliza e La Libridinosa *se non avete Facebook state tranquilli, non vi uccidiamo* 
Premi finali

E adesso veniamo alla parte divertente! Cosa si vince?
  • Il primo classificato si aggiudicherà un buono Amazon del valore di 20 euro e un regalino a sorpresa
  • Il secondo classificato si aggiudicherà un libro cartaceo a sorpresa e un regalino a sorpresa
  • Il terzo classificato si aggiudicherà un buono Amazon del valore di 5 euro e un regalino a sorpresa
Espletate le formalità, eccovi il nuovo modulo




Buongiorno lettori!
Ultimi giorni di lavoro per me. Un po' dispiace ma sono veramente stanca dopo 3 mesi e mezzo senza fermarmi. Questo vuol dire che il blog riprende ufficialmente a macinare post e riprende alla grande con una recensione a cui tengo molto. Eh si, oggi vi parlo di Pulvis et umbra di Antonio Manzini.

Pulvis et umbra
di Antonio Manzini
Sellerio | La memoria | 403 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €15,00
31 agosto 2017 | scheda Sellerio

Trama
In "Pulvis et umbra" due trame si svolgono in parallelo. Ad Aosta si trova il cadavere di una trans. A Roma, in un campo verso la Pontina, due cani pastore annusano il cadavere di un uomo che porta addosso un foglietto scritto. L'indagine sul primo omicidio si smarrisce urtando contro identità nascoste ed esistenze oscurate. Il secondo lascia un cadavere che puzza di storie passate e di vendette. In entrambi Schiavone è messo in mezzo con la sua persona. E proprio quando il fantasma della moglie Marina comincia a ritirarsi, mentre l'agente Caterina Rispoli rivela un passato che chiede tenerezza e un ragazzino solitario risveglia sentimenti paterni inusitati, quando quindi la ruvida scorza con cui si protegge è sfidata da un po' di umanità intorno, le indagini lo sospingono a lottare contro le sue ombre. Tenta di afferrarle e gli sembra che si trasformino in polvere. La polvere che lascia ogni tradimento.

Pensavo che 7-7-2007 fosse irraggiungibile, credevo... temevo che lì avessimo visto il vero e l'ultimo Rocco, che quello fosse un po' il libro rivelatore del vero animo di Rocco e che quindi il suo seguito poco potesse darci in più. Mi sbagliavo, ah come mi sbagliavo. Pulvis et umbra è tanto, è tutto, è ricerca e disperazione, ma soprattutto è ombra. Rocco ci sguazza in questa ombra, si sporca della sua polvere fina, alla ricerca di un assassino protetto dai poteri superiori e di un nuovo tassello del suo passato.

Povero Rocco, a forza di inseguire le ombre stai diventando un'ombra pure te.
Eh si, Manzini ci è riuscito ancora, è riuscito a portarci di nuovo nella vita difficile di Rocco Schiavone e a farci rimanere di sasso, attaccati a quell'ultimo grappolo di pagine nella speranza che quell'ultima intuizione non sia vera. Rocco ora deve guardarsi le spalle tanto dal passato che lo rincorre e lo trascina, tanto da chi credeva un porto sicuro.
Siamo al sesto libro di questa serie e ogni volta per me c'è una scoperta nuova, un lato diverso del vicequestore che scopriamo, in un crescendo continuo.
In Pulvis et umbra ritorniamo al Rocco tormentato e lacerato, un uomo perennemente sgualcito dagli eventi, che non dorme e che vive a sprazzi, tra una rottura di coglioni e l'altra, tra una fulgida apparizione di Marina e la passeggiata con la piccola Lupa. Ma è soprattutto un uomo tradito, negli affetti, nelle amicizie, nel lavoro. Ha abbassato la guardia da quando si trova ad Aosta ma non doveva, doveva continuare a guardarsi intorno perchè verrà colpito proprio quando me se lo aspetta.
Bello, bello, bello, più leggevo più ne volevo, più andavo avanti più mi convincevo che questo è il mio libro preferito della serie. E poi quel finale... un consiglio per chi ancora non ci è arrivato a quel finale: leggetelo da seduti, perchè vi salterà un battito del cuore, le gambe si faranno gelatina, gli occhi si veleranno. Vi sentirete svuotati e, contemporaneamente, pieni di rabbia. Insomma da bravi lettori lo amerete con tutti voi stessi!
Io non so più che fare con i libri di Antonio Manzini perchè il 5, tradotto in simpatici gufetti, non basta più, devo istituire un 5 e lode o qualcosa del genere perchè li merita tutti.

Alla prossima


Buongiorno lettori!
La settimana scorsa (urca come passa il tempo) ho ospitato la seconda tappa del blog tour dedicato al nuovo libro di Federica Bosco Ci vediamo un giorno di questi. Ieri, con la tappa di Laura La Libridinosa, il tour è terminato e con esso il giveaway abbinato che metteva in palio ben tre, e dico 3, copie cartacee del libro fresco fresco di stampa. La manina innocente della fortuna (ok, la manina innocente è di Laura.... ma fidatevi) ha estratto i vincitori tra tutti coloro che hanno regolarmente partecipato a tutto il blog tour seguendo a mena dito le regole. Volete i nomi? Ok ok, non vi faccio stare ancora sulle spine...

1. Incanto dei libri
2. Mariangela
3. Piera

Congratulazioni! State per essere contattati per concordare la spedizione. Intanto io vi lascio con la mia recensione del libro, ringraziando ancora una volta Federica e la Garzanti per questa bella occasione!

Ci vediamo un giorno di questi
di Federica Bosco
Garzanti | Narratori moderni | 320 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,90
14 settembre 2017 | scheda Garzanti

Trama
A volte per far nascere un'amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po' di responsabilità nei giorni dell'amica dominati dal caos. Un'equazione perfetta. Un'unione senza ombre dall'infanzia alla maturità, attraverso l'adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un'esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest'ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.

Sono sempre più convinta che a volte uno la famiglia, quella vera, quel porto sicuro in cui ti rifugi nei momenti belli e in quelli più cupi, ma anche quella che rappresenta la tua quotidianità, la debba trovare fuori dai legami di sangue. Faccio un esempio? Io ho una bella famiglia, Padre, Madre e Sorella, ma il resto è un po' un disastro. Tuttavia il fato o chi per lui mi ha messo sulla strada di un'altra famiglia, che mi ha accolta in tutto e per tutto (cioè mi hanno fatto persino scegliere il nome dei gatti...), che purtroppo dista qualche chilometro. Si avete capito bene, la famiglia Libridinosa! E proprio sulla vera amicizia, quella che diventa la tua famiglia, il tuo quotidiano, si basa il nuovo romanzo di Federica Bosco. Cate e Ludo, due caratteri che più diversi non si può. Energica ed esplosiva la prima, tranquilla e posata la seconda. Si incontrano davanti ad una merenda e da lì è amicizia per sempre, anche quando una litigata furibonda le allontana e quando una novità sconvolgente le riunisce. 
Da qui prende il via il racconto di due vite che affrontano, unite, le difficoltà, alcune molto pesanti.  Federica, con il suo stile comunque solare e divertente, ci accompagna all'interno della loro storia e ci parla di due donne forte nel loro legame ma anche nella loro individualità. E di cose a Cate e Ludo ne succedono veramente tante (a volte anche un po' troppe). Passando dall'una all'altra si scopre come gli eventi a volte non si possono fermare e ti travolgono come un treno. La vera forza sta nel rialzarsi, nel riuscire ad uscire dal buco nero in cui una persona in cui credevi ti ha buttato o nell'affrontare un grande dolore, e per farlo il supporto di un'amica, o meglio di una sorella, è fondamentale.
Amore, amicizia, dolore e speranza. Tanti argomenti, tanti sentimenti che rendono questo romanzo speciale e toccante dalla prima all'ultima pagina. Federica ci mostra quanto può valere la forza dell'amicizia e in particolare quella fra donne, quanto sia importante avere accanto una persona che magari ti dica anche che stai sbagliando ma che comunque è lì.
L'amicizia di Cate e Ludo vi conquisterà, amerete i loro punti comuni ma anche le loro differenze, troverete nelle loro giornate la storia comune di due donne speciali, che imparano insieme a crescere e a trovare la loro strada, che si spingono a vicenda sempre un pochino oltre i proprio limiti, alla scoperta di quanto bella e imprevedibile può essere la vita.

Alla prossima




Buongiorno lettori!
Allora ditemi un po', come va? Settembre è finalmente arrivato e io sono felicissima.... L'autunno è alle porte, anzi è già nell'aria!

Oggi torno da voi con una sorpresa!
Siamo infatti giunti alla seconda tappa del Blogtour di presentazione del nuovo romanzo di Federica Bosco, Ci vediamo uno di questi giorni.

Prima di iniziare vi ricordo le regole le regole da seguire per poter partecipare all’estrazione di una delle tre copie autografate gentilmente messe in palio da Garzanti.

Essere Lettori fissi di tutti i blog partecipanti:
- La lettrice sulle nuvole
- La Biblioteca di Eliza
- Leggere in silenzio
- La spacciatrice di libri
- Due lettrici quasi perfette
- Scheggia tra le pagine
- La Libridinosa 

Mettere mi piace alle pagine Facebook dei blog:
- La lettrice sulle nuvole
- La Biblioteca di Eliza
- Leggere in silenzio
- La spacciatrice di libri
- Due lettrici quasi perfette
- Scheggia tra le pagine
- La Libridinosa
- Bancarella Blogger

Mettere mi piace alla pagina Facebook di Federica Bosco
Mettere mi piace alla pagina Facebook Garzanti Libri
Commentare tutte le tappe. Nella prima tappa è necessario specificare il nome con cui siete iscritti ai blog e una mail alla quale essere contattati in caso di vittoria.

Il blogtour si concluderà alle ore 18 di giovedì 14 settembre. Venerdì 15 settembre annunceremo i nomi dei vincitori sulle pagine Facebook dei blog e sulla pagina ufficiale delle Bancarella Blogger. 
I nomi dei tre vincitori saranno estratti, tra coloro che avranno seguito tutte le regole, tramite il sito random.org. I vincitori saranno contattati tramite mail per prendere accordi per la spedizione. Se non riceveremo risposta entro le ore 12 di lunedì 18 settembre, procederemo ad una nuova estrazione.

Tutto chiaro? Mi raccomando, leggete bene le regole perchè saremo inflessibili!

E veniamo alla mia tappa. 
Io vi dirò 5 motivi per leggere Ci vediamo un giorno di questi:

  1. La famiglia. Chi lo dice che la famiglia non si sceglie? Ludo e Cate sono l'esempio principe, si conoscono e si "adottano" come sorelle, loro che sorelle non ne hanno. Ed è per sempre! Non è bellissimo? Ecco, mentre leggevo questo particolare continuava a saltarmi all'occhio e a farmi pensare...
  2. Ludo e Paolo. Nel romanzo troviamo anche un campanello d'allarme: come una relazione può diventare malsana? Ho provato a leggere altri romanzi con questo argomento ma mai come in questo caso è chiaro come ciò avvenga in maniera lenta, silenziosa, senza accorgersene per poi diventare palese quando è troppo tardi.
  3. Uscire dagli schemi. A volte si deve prendere il coraggio a piene mani e buttarsi, a volte il coraggio non c'è e ci vuole una spintarella per fare qualcosa di avventato ma che ci cambierà al vita. Questo fa Cate a Ludo, un vero regalo!
  4. Siamo donne! Io che di Federica Bosco ancora non avevo letto niente sono felice di essermi finalmente decisa, per il suo stile fresco  velato di ironia e per le sue protagoniste, tanto diverse tra loro ma così unite. Due donne nel loro modo forti che cercano solo la felicità per se e per chi li circonda.
  5. Gianfranco. In un romanzo in cui le donne sono assolute protagoniste i personaggi maschili sono un po' in secondo piano eppure Gianfranco mi è piaciuto tantissimo, perchè non me lo aspettavo, è una figura che non mi sarei mai immaginata in quel ruolo. E poi... mi sa di orsacchiotto (vuoi mai che non ne dica una delle mie?).

Vi ho fatto venire un po' di curiosità? Spero proprio di si! Ma prima di salutarci vi ricordo tutte le tappe del Blog Tour, non perdetene neanche una!
  • 6 settembre - La lettrice sulle nuvole: presentazione del romanzo e incipit
  • 7 settembre - La Biblioteca di Eliza: 5 motivi per leggere il libro
  • 8 settembre - Leggere in silenzio: vi presento Caterina
  • 11 settembre - La spacciatrice di libri: vi presento Ludovica
  • 12 settembre - Due lettrici quasi perfette: l’amicizia
  • 13 settembre - Scheggia tra le pagine: intervista a Federica Bosco
  • 14 settembre - La Libridinosa: recensione del romanzo.
Alla prossima






Buongiorno buongiorno! Oggi le partecipanti (o quello che ne rimane!) de La Ruota delle Letture hanno ricevuto i nuovi obiettivi! E allora, a cosa serve questo post? A minchioneggiare A parlare dell'ormai famosa Micro Challenge!

Di cosa si tratta? Chi può partecipare? 

La Micro Challenge è una Reading Challenge che nasce dalla costola (sì, come Eva da quel cretino di Adamo!) de "La ruota delle Letture". 
Alla Micro Challenge potranno partecipare esclusivamente coloro le quali, ad oggi, sono iscritte e attive alla Challenge principale, ma non hanno portato a termine l'obiettivo prefissato di 30 letture e che abbiano completato almeno 7 obiettivi. Con la Micro Challenge i punteggi verranno azzerati (quindi, partirete tutte da 0).

In cosa differirà la Micro Challenge rispetto alla Challenge primaria? 
  • Le partecipanti riceveranno due obiettivi da completare nel mese.
  • La ruota avrà solamente 8 spicchi.
  • Ci sarà una sola vincitrice. In caso di arrivo a pari punti, vincerà colei che, al 18 settembre, nella Challenge principale aveva accumulato più punti. 

La Micro Challenge prenderà il via il 19 settembre e si concluderà il 19 dicembre. Quindi, il 19 settembre riceverete la mail con i primi due obiettivi da portare a termine. Nella mail, come sempre, troverete data ed ora ultime entro cui inviare i vostri link. 
Come inviare i link? Per inviare i link delle vostre recensioni, userete il solito modulo, presente nel post del 19 settembre e nel quale dovrete specificare a quale challenge state partecipando.

Calendario
  • 1° giro: 19 settembre
  • 2° giro: 17 ottobre
  • 3° giro: 14 novembre
Obiettivi
  1. Un obiettivo che non hai portato a termine nella Challenge principale
  2. Un libro il cui titolo inizi con la lettera L (sì, di Laura... o di Letizia...) (articoli e preposizioni esclusi)
  3. Quiz: vi daremo 3 indizi, voi dovrete indovinare il titolo del libro, leggerlo e recensirlo
  4. Uno dei vincitori del Premio Bancarella
  5. Un libro di almeno 450 pagine 
  6. Riassunto: vi daremo il riassunto di un libro e voi dovrete capire di che libro si tratti, leggerlo e recensirlo
  7. Copertina di colore rosso
  8. Copertina di colore nero
ATTENZIONE!!! La partecipazione alla Micro Challenge è volontaria: se non avete più voglia di giocare con noi, siete libere di non farlo. In fondo a questo post, troverete un modulo che vi permetterà di iscrivervi alla Micro Challenge. Le iscrizioni si apriranno oggi e si chiuderanno il 18 settembre alle 18.

Cosa si vince?

Un buono regalo Amazon del valore di 10 euro + una shopper in tessuto personalizzata!

Regole di partecipazione
  • Essere iscritte ad entrambi i nostri blog (attenzione: ogni tanto blogger fa pulizia di followers, vi consigliamo di controllare attentamente!)
  • Mettere Mi piace ad entrambe le pagine Facebook: La Libridinosa e La Biblioteca di Eliza
  • Condividere il Banner dell'iniziativa


Buongiorno lettori!
E anche la fine di agosto è finalmente arrivata. Settembre sarà il mio mese, per tanti motivi. Ci sarà il mio compleanno (torte sempre gradite), finirò di lavorare e il blog tornerà attivo e scodinzolante (si dai, fatemela passare questa) come e più di prima. Ma fine agosto per i lettori accaniti significa anche un'altra cosa: il nuovo libro di Antonio Manzini con protagonista Rocco Schiavone. Oggi infatti esce in libreria Pulvis et umbra. Io farò un salto nel pomeriggio a recuperare la mia copia, ma intanto vi propongo la recensione del libro precedente, nonché mia lettura estiva, 7-7-2007. 

7-7-2007
di Antonio Manzini
Sellerio | La memoria | 369 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €14,00
07 luglio 2016 | scheda Sellerio


Trama
"Lo sai cosa lasciamo di noi? Una matassa ingarbugliata di capelli bianchi da spazzare via da un appartamento vuoto". Rocco Schiavone è il solito scorbutico, maleducato, sgualcito sbirro che abbiamo conosciuto nei precedenti romanzi che raccontano le sue indagini. Ma in questo è anche, a modo suo, felice. E infatti qui siamo alcuni anni prima, quando la moglie Marina non è ancora diventata il fantasma del rimorso di Rocco: è viva, impegnata nel lavoro e con gli amici, e capace di coinvolgerlo in tutti gli aspetti dell'esistenza. Prima di cadere uccisa. E qui siamo quando tutto è cominciato. Nel luglio del 2007 Roma è flagellata da acquazzoni tropicali e proprio nei giorni in cui Marina se ne è andata di casa perché ha scoperto i "conti sporchi" di Rocco, al vicequestore capita un caso di bravi ragazzi. Giovanni Ferri, figlio ventenne di un giornalista, ottimo studente di giurisprudenza, è trovato in una cava di marmo, pestato e poi accoltellato. Schiavone comincia a indagare nella vita ordinata e ordinaria dell'assassinato. Giorni dopo il corpo senza vita di un amico di Giovanni è scoperto, in una coincidenza raccapricciante, per strada. Matteo Livolsi, questo il suo nome, è stato finito anche lui in modo violento ma stavolta una strana circostanza consente di agganciarci una pista: non c'è sangue sul cadavere. Adesso, l'animale da fiuto che c'è dentro Rocco Schiavone può mettersi, con la spregiudicatezza e la sete di giustizia di sempre, sulle tracce "del figlio di puttana"...

Le cose belle sono dedicate a chi il bello ce l'ha già dentro. Mi sa che io sono tagliato fuori per sempre.
Rocco prima di Rocco. Nel quinto libro di Manzini dedicato al vicequestore Schiavone scopriamo un Rocco prima di Aosta, prima dei fantasmi del passato. Siamo a Roma, nella sua Roma, e la percorriamo in lungo e in largo a bordo del motorino di Schiavone.
Un giallo, un'indagine, c'è anche in questo libro, due morti tanto simili da essere sospette, e anche qui il vicequestore dovrà tirare fuori l'intuito e i modi spicci per tirare le somme. Ma, ammettiamolo, occhi e cuore qui sono tutti per il protagonista, tutti per un uomo che cerca di non perdere l'amore della sua vita. L'amore di Rocco per Marina è totalizzante, tanto di cuore, tanto di pancia. Marina appare poco ma è comunque ovunque, nei pensieri del vicequestore e dietro ogni riga del testo.

Mi avevano avvertito... "prepara i fazzoletti". Ma non ho pianto (che volete farci, sono anaffettiva di natura), però per tutto il libro ti rimane quella brutta sensazione alla bocca dello stomaco, perchè sai cosa sta per accadere, ma non vuoi guardare, non lo vuoi vedere come il Rocco di Roma è diventato il Rocco di Aosta.

Questo è forse, finora (vedremo con il nuovo libro), il libro più vero e intenso della serie, quello che ti fa capire tutti i capitoli precedenti ma che alla fine si stacca e rivoluziona il resto della storia, ti fa guardare al protagonista con un altro occhio, te lo fa amare di più e in modo diverso.
Manzini oramai per me è una conferma, un approdo sicuro, che però riesce anche a stupirmi. Dopo cinque libri è riuscito a portare avanti un protagonista senza fargli perdere il suo fascino, senza snaturarlo, senza far pentire il lettore di essere andato avanti nella lettura. Finito Era di maggio poteva esserci il pericolo "un altro libro di un'altra serie" e invece... swish swish... l'autore lo ha evitato dando una svolta alla storia, facendoci vedere il protagonista sotto un'altra luce.

E ora si aspetta il nuovo libro... ah no, non aspetto, stasera stringerò tra le mie mani il nuovo libro, pronta ad incontrare di nuovo il vicequestore.

Alla prossima


Buongiorno lettori!
Eccomi uscire, ma solo per qualche ora, dal gorgo infernale dell'ufficio e tornare qui da voi a parlare di libri. Aaaahhh, che bello entrare nel blog! Casa finalmente! Lo so, a luglio ho pubblicato solo un misero post e agosto... lasciamo perdere, fidatevi, la cosa rattrista più me che voi. Ma da settembre (inoltrato) tornerò più attiva che mai. Quindi vi chiedo solo un po' di pazienza e di non abbandonare queste mie paginette.
Ora, dopo l'intro triste, parliamo di cose serie. Oggi, incredibile ma vero, vi propongo la recensione di un libro che ho acquistato oramai mesi orsono a Tempo di libri. E' andata più o meno così:

Io: ok, basta non compro altri libri!
Le ragazze: ... (faccette scettiche)
Io: voglio Passenger!!!!

Che volete farci, la lettrice è volubile! Quindi ecco a voi la mia recensione di Passenger di Alexandra Bracken.

Passenger
di Alexandra Bracken
Sperling & Kupfer | Pandora | 409 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,90
28 marzo 2017 | scheda Sperling & Kupfer


Trama
In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore.

Qualcuno ha detto viaggi nel tempo? Presente!
Eccomi, non potevo perdermi un libro del genere. Primo di una duologia, Passenger è tornato a casa con me dopo la trasferta di Tempo di libri. Purtroppo non mi ha convinto del tutto, ma andiamo con ordine. Di che parla? E' la storia di Etta, violinista giovane ma di successo che nel giro di pochi minuti vede la sua vita sconvolta. La madre le ha sempre nascosto di appartenere ad una famiglia di viaggiatori nel tempo e lei stessa si ritrova catapultata su una nave corsara del 1776. Etta è stata letteralmente rapita dal misterioso "nonno" capofamiglia di alcuni viaggiatori. Vuole una cosa da lei, un oggetto nascosto proprio da sua madre ed è disposto a tutto pur di averlo.

Bella l'idea generale (che ricorda vagamente i libri della Gier), tuttavia, oltre ad alcune parti piuttosto difficoltose da leggere perchè inevitabilmente arzigogolate, non sono riuscita ad entrare in sintonia con la protagonista e con i suoi atteggiamenti. Il racconto inizia con una certa fretta, un attimo prima Etta deve suonare, un attimo dopo si ritrova sulla nave. Passato un certo stupore iniziale lei accetta tutto quello che le succede. Insomma, mi risvegliassi su una nave corsara un certo dubbio sulla mia sanità mentale mi verrebbe. Invece lei no, "sbrocca" per due pagine e poi accetta tutto come reale, senza dubbi sulla realtà degli eventi.
E' sicuramente una protagonista combattiva e vitale, tuttavia non mi è stata mai simpatica... non lo so perchè, ma a pelle mi è sembrata sempre troppo lamentosa.

Passiamo al protagonista maschile, Nicholas. Non l'ho ancora inquadrato bene. E' un combattente nato, ha uno scopo, sa quel che vuole, tutti aspetti positivi che me lo hanno fatto subito piacere. C'è però in lui ancora molto da scoprire, qualcosa che abbiamo solo sfiorato e che, spero, il secondo libro, porterà a galla.
La cosa strana è che i due insieme funzionano. Non so come l'incastro avvenga ma mi hanno convinto: lei è la biglia impazzita e lui il muro solido a cui appoggiarsi e contro cui a volte sbattere.

In conclusione, è stata una bella lettura, che ha saputo portarmi in giro nel tempo con i personaggi. L'ambientazione e il mistero che c'è lungo tutto il racconto sono coinvolgenti, con un pochino in più di calma iniziale sarebbe stato veramente un grande libro. Il secondo è già qui che mi aspetta... vediamo che viaggio mi aspetta!

Alla prossima

Buongiorno lettori!!
Riemergo dalle nebbie del lavoro (no, non è vero, non sto facendo il conto alla rovescia... come? Le crocette sul calendario? Sono decorative, lo giuro!) per farvi partecipi di bellissime novità.

Era una calda giornata di fine luglio.... no non la sto prendendo alla larga, ascoltate prima, un attimo di pazienza!
Allora, dicevo... Era una calda giornata di fine luglio e io ero miracolosamente a casa, spiaggiata sul divano insieme al cane. All'improvviso suona il cellulare...

va beh, più o meno

... una mail! Mittente: Barbara Fiorio. Ahahaha, certo e io ci casco, come no, ora Barbara Fiorio scrive a me, mentre sto sul divano e il cane pensa bene di spalmarmisi addosso!
No aspetta, è veramente lei!!!


Ho cercato di coinvolgere il cane nel momento fangirl,
ma era impegnata a dormire...

Dopo il momentino (ino ino) di panico, leggo con attenzione la mail e accetto! Certo, anche io farò parte della Giuria della gara di Incipit degli Scrittori Pigri! 

Cosa sono gli Scrittori Pigri? Presto detto. Sono un laboratorio on line di scrittura narrativa aperto a tutti coloro che si vogliono cimentare nella scrittura, ovunque essi siano... Brasile, Inghilterra, Perù, Francia e ovviamente Italia. Barbara Fiorio (scrittrice genovese per Mondadori, Feltrinelli e Einaudi) segue il laboratorio on line tramite un forum riservato agli iscritti. 3 mesi dedicati alla stesura del proprio romanzo ma anche alla scoperta delle strutture narrative e dei trucchi del mestiere. 

E tutto ciò che c'entra con me e con queste paginette? Semplice. Quest'anno è stata indetta una gara di Incipit, i cui due vincitori si aggiudicheranno un'iscrizione gratuita al laboratorio degli Scrittori Pigri. Ora, attenti mi raccomando, che vi spiego  tutto...

La gara è iniziata il 27 luglio sulla Pagina Facebook degli Scrittori Pigri e terminerà il 27 agosto. Due saranno i vincitori perchè due saranno i metodi di scelta.
Un vincitore sarà decretato dal voto popolare, ossia dai Mi piace che gli Incipit avranno su Facebook. Il secondo vincitore invece, e qui entro in gioco io, sarà scelto da una giuria composta da scrittori, editor, giornalisti e blogger (eccoci!! Io e le #Bancarellablogger siamo qui!!). I secondi e i terzi classificati di entrambe le giurie avranno la possibilità di frequentare gratuitamente il GSSP per la prima settimana di laboratorio e, se decidono di restare, usufruire della Tariffa Promo. I vincitori della giuria popolare verranno annunciati il 28 agosto, quelli della giuria professionale il 31 agosto.


Ecco come partecipare:
  • Scrivere un incipit di massimo 2000 caratteri (spazi inclusi). 
  • Inserirlo all’interno di una mail aggiungendo anche: titolo, nome e cognome dell’autore e la frase “Si richiede la pubblicazione per vincere il GSSP” 
  • Indicare nell’oggetto della mail: Un incipit per il GSSP 
  • Inviare la mail a scrittoripigri@gmail.com (non aggiungere allegati) 
Tutti i testi in gara verranno pubblicati (entro 24 ore) nell’album fotografico “Incipit in gara” sulla pagina Facebook degli Scrittori Pigri e potranno essere condivisi, divulgati, commentati, votati.

Attenzione: non verranno accettati testi di oltre duemila battute spazi inclusi, testi scritti in maiuscolo o testi in lingua straniera.

Se invece volete partecipare come votanti e quindi contribuire alla scelta di uno dei due vincitori potete farlo seguendo l'iniziativa sulla Pagina Facebook degli Scrittori Pigri, aperta al pubblico, quindi visibile anche se non si è iscritti; è possibile condividere e divulgare in tutti i modi che preferite: su FB, su Twitter, via mail, etc. Bisogna però votare direttamente sull’immagine del testo scelto pubblicato sull’album “Incipit in gara”. I Mi piace lasciati altrove non varranno come voti.

Se volete ulteriori informazioni sulla gara potete visitare la Pagina Facebook che vi ho linkato qui sopra oppure visitare http://www.scrittoripigri.com/vinci-il-gssp-2017.
Invece per avere maggiori informazioni sul Laboratorio degli Scrittori Pigri potete dare una sbirciata qui http://www.scrittoripigri.com/i-laboratori/fare-un-romanzo/, mentre qui potete trovare il modulo per iscrivervi http://www.scrittoripigri.com/iscrizione/.

Ok tutto chiaro? Io non vedo l'ora di leggere tutti gli Incipit partecipanti, anzi vi confesso che una sbirciatina sulla Pagina Facebook l'ho già data... eh, sono fatta così, curiosa come scimmi che esce da foresta (uhm... no, forse non era proprio così).

Alla prossima











Buongiorno lettori!
Vi sembrerà incredibile ma sono quasi viva e quasi vegeta! Il quasi è d'obbligo visti gli orari che faccio. Mi consolo col fatto che siamo finalmente ad agosto e da dopo Ferragosto, sei Io voglio (eh questa la capisce chi sa), a lavoro dovrebbe andare meglio. Speriamo. 
Nell'ultimo mesetto non ho letto molto ma un paio di libri sono riuscita a portarli alla fine. Di uno spero di parlarvi nei prossimi giorni, intanto vi parlo di Lo sapevi che I need you? di Estelle Maskame, per la cui copia (e anche la pazienza) devo ringraziare l'ufficio stampa Salani.

Lo sapevi che I need you?
di Estelle Maskame
Salani | Salani | 372 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €15,90
29 giugno 2017 | scheda Salani


TRAMA
È passato un anno dall'ultima volta in cui Eden Munro ha visto Tyler Bruce e, anche se i due hanno posto fine alla loro storia proibita, Eden va in fibrillazione quando Tyler la invita a passare l'estate da lui a New York. Eden adesso ha diciott'anni, è fidanzata con Dean e sta progettando di andare al college a Chicago, ed è sicura che anche Tyler è ormai andato avanti. Ma, una volta insieme a New York, non trascorre molto tempo prima che sia chiaro che il passato non è affatto superato. Sei settimane in giro per la Grande Mela, sei settimane nella stessa casa, sei settimane di tentazione... riusciranno a resistere? Nel secondo volume della trilogia di "Dimily", che ha conquistato i ragazzi di tutto il mondo, Eden e Tyler dovranno affrontare i loro sentimenti e prendere una decisione molto difficile che sfiderà la forza del loro amore.

Il primo libro di questa serie mi era piaciuto per lo stile fresco ma comunque non scontato dell'autrice e per il suo saper introdurre argomenti seri e quanto mai attuali, come il bullismo e la violenza sui minori.
Il secondo libro invece non mi ha del tutto soddisfatta. In primo luogo perchè  mi ha dato l'idea di essere un riempitivo tra il primo e il terzo libro, girando e rigirando solo su un punto della trama, cioè il tenere o meno nascosto il rapporto tra Eden e Tyler. In tutto il romanzo non ci allontaniamo mai troppo da questo punto focale, lasciando alla fine un senso di noia e di frustrazione. Eden e Tyler sono carini, dolci, colpiscono al cuore ma all'ennesimo "tira e molla/stiamo insieme ma non dovremmo" vorresti prenderli da parte e far loro notare che ok hanno un legame pseudo-familiare visto che i genitori si sono sposati ma che non hanno legami di sangue e che si conoscono da poco! Perché farsi tutte queste paranoie? Io proprio non l'ho capito.
Diversa è la questione del tradimento. Lì si che le paranoie sono ben accette. Allora, facciamo il punto: tu ami uno, palesemente, e che fai? Ti metti con un altro, che altri non è che il suo migliore amico. Dopo di che già prima di rivedere il primo amore sai già che il tradimento è dietro l'angolo...


Cara Eden, scusa se te lo dico, ma ti sei comportata da... brutta persona! Non si fa, no no!
Il problema è che alla fine il libro si risolve tutto qui, tra un giretto a Central Park e sulla metropolitana (ah, e la madre di lei le dice di non prendere la metropolitana... a New York... dai, siamo seri!!), senza aggiungere molto più. Non posso dire di essermi annoiata nella lettura, anche perchè l'autrice mantiene il suo stile, ma non ha aggiunto molto alla storia, lasciandomi invece con l'idea che questo secondo capitolo non fosse del tutto necessario, almeno nella sua interezza.

Sono curiosa del terzo libro? Si, giusto per capire quanto ciò che "succede" nel secondo sia così fondamentale.

Alla prossima


Newer Posts
Older Posts

HELLO, THERE!


Hello, There!

Hello, There!

43 anni
Cesenatico♥
Datemi un libro, un tè e una giornata piovosa, mi farete felice. Ogni libro è un'avventura incredibile e io voglio viverla! Voi no?


Find More



Sto leggendo

Dovevo essere Imperatrice
Dovevo essere Imperatrice
by Stefania del Belgio

goodreads.com

LET’S BE FRIENDS

Lettori fissi

Visualizzazioni

Challenge Goodreads

2025 Reading Challenge

2025 Reading Challenge
La Biblioteca di Eliza has read 0 books toward her goal of 100 books.
hide
0 of 100 (0%)
view books

Post più popolari

  • Recensione: Miss Bee e il cadavere in biblioteca - Alessia Gazzola
    Buongiorno lettori! Vi avevo segnalato l'uscita di questo libro nelle storie di Instagram (Tranquilli, questa settimana pubblicherò le u...
  • Recensione: Brick for stone - Alessandro Barbero
    Buongiorno lettori! Oggi ho da proporvi la recensione di un libro che mi incuriosiva tanto e che però è stata una mezza fregatura. Un po...
  • Recensione: Il manoscritto - Franck Thilliez
    Buongiorno lettori! In questo ottobre con non tantissime uscite (soprattutto in questa prima metà del mese non mi sembra escano chissà quant...
  • Recensione: Se i gatti potessero parlare - Piergiorgio Pulixi
    Buongiorno lettori! Ah quanto non avrei voluto scrivere questa recensione! Fa un po' male al cuore perchè aspettavo con ansia e gioia qu...
  • Recensione: Il Ghostwriter - Robert Harris
    Buongiorno lettori! Recupero un'altra recensione di un libro letto un po' a pezzetti durante il mese di agosto. È un titolo non rece...

Blog Archive

  • ▼  2025 (9)
    • ▼  aprile (2)
      • Recensione: Se i gatti potessero parlare - Piergio...
      • Recensione: Omicidi su invito - Ande Pliego
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2024 (21)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (2)
    • ►  settembre (2)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2023 (31)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (5)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (3)
  • ►  2022 (44)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (4)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (4)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (5)
    • ►  gennaio (8)
  • ►  2021 (62)
    • ►  dicembre (6)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (3)
    • ►  giugno (1)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (6)
  • ►  2020 (67)
    • ►  dicembre (9)
    • ►  novembre (9)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (6)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (6)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2019 (80)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (7)
    • ►  ottobre (7)
    • ►  settembre (11)
    • ►  agosto (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  maggio (8)
    • ►  aprile (6)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2018 (122)
    • ►  dicembre (10)
    • ►  novembre (15)
    • ►  ottobre (13)
    • ►  settembre (12)
    • ►  luglio (3)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (9)
    • ►  aprile (16)
    • ►  marzo (13)
    • ►  febbraio (12)
    • ►  gennaio (12)
  • ►  2017 (142)
    • ►  dicembre (14)
    • ►  novembre (15)
    • ►  ottobre (15)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (4)
    • ►  luglio (1)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (17)
    • ►  aprile (12)
    • ►  marzo (19)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (19)
  • ►  2016 (230)
    • ►  dicembre (17)
    • ►  novembre (23)
    • ►  ottobre (19)
    • ►  settembre (20)
    • ►  agosto (15)
    • ►  luglio (19)
    • ►  giugno (23)
    • ►  maggio (21)
    • ►  aprile (20)
    • ►  marzo (20)
    • ►  febbraio (17)
    • ►  gennaio (16)
  • ►  2015 (269)
    • ►  dicembre (24)
    • ►  novembre (19)
    • ►  ottobre (23)
    • ►  settembre (43)
    • ►  agosto (9)
    • ►  luglio (19)
    • ►  giugno (21)
    • ►  maggio (19)
    • ►  aprile (24)
    • ►  marzo (26)
    • ►  febbraio (20)
    • ►  gennaio (22)
  • ►  2014 (345)
    • ►  dicembre (22)
    • ►  novembre (28)
    • ►  ottobre (36)
    • ►  settembre (26)
    • ►  agosto (11)
    • ►  luglio (25)
    • ►  giugno (19)
    • ►  maggio (28)
    • ►  aprile (30)
    • ►  marzo (42)
    • ►  febbraio (34)
    • ►  gennaio (44)
  • ►  2013 (436)
    • ►  dicembre (39)
    • ►  novembre (41)
    • ►  ottobre (43)
    • ►  settembre (39)
    • ►  agosto (30)
    • ►  luglio (42)
    • ►  giugno (46)
    • ►  maggio (43)
    • ►  aprile (33)
    • ►  marzo (26)
    • ►  febbraio (21)
    • ►  gennaio (33)
  • ►  2012 (35)
    • ►  dicembre (19)
    • ►  novembre (16)

Instagram

I Blog che seguo

  • Libri in pantofole
    La piccola libreria ai piedi della montagna
    2 giorni fa
  • Italians do it Better - Books Edition
    C’è post@ per noi #598
    2 giorni fa
  • La spacciatrice di libri.
    Recensione Il re delle volpi di Fiore Manni
    2 settimane fa
  • La Libridinosa
    Marco Masini - L'altalena (della vita)
    2 mesi fa
  • Due lettrici quasi perfette
    S'infiammano le stelle - Michela Monti, Tiffany Vecchietti
    5 mesi fa
  • Leggere In Silenzio
    [ RECENSIONE ] VERTIGINE di Franck Thilliez | Fazi Editore
    1 anno fa
  • la libreria provvisoria
    Incontro d'estate, di Truman Capote
    5 anni fa
  • Pane, libri e mocaccino
    Le spose sepolte...
    5 anni fa
  • Una vita da sfogliare
Mostra 5 Mostra tutto

@2012 La Biblioteca di Eliza - Created with by BeautyTemplates | Distributed by blogger templates