Buongiorno lettori,
mi sembra si essere risorta da un buco nero. Mai come quest'anno l'influenza (o chi per lei) mi vuole male e colpisce. Spero di aver dato e di poter passare oltre.
Durante queste belle giornate ho letto, sebbene un po' a singhiozzo ahimè, un libro veramente bello, un romanzo che sicuramente avrete visto in giro, una delle pubblicazioni più chiacchierate delle ultime settimane: Circe di Madeline Miller! Per la cui copia ringrazio di cuore la Sonzogno.
Circe
di Madeline Miller
Sonzogno | 411 pagine
cartaceo €19,00
14 febbraio 2019 | scheda Sonzogno
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità , finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità , paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché - non più solo maga, ma anche amante e madre - dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.