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La Biblioteca di Eliza

Buongiorno lettori,
le vacanze sono finalmente iniziate e presto sarà tutto uno scartare uova di Pasqua. E' una festività che, ammetto, poco mi coinvolge, anzi è francamente più una scocciatura, ma anche lei deve passare quindi me ne starò tranquilla tranquilla a casa a leggere un po' e a preparare tutte le prossime iniziative del blog.
Oggi, per salutarvi prima di un paio di giorni di pausa (ma non dei social eh!), vi propongo una nuova recensione in collaborazione con Unilibro.it . Vi parlerò di Uno di noi sta mentendo di Karen M. McManus, libro di cui si sta parlando molto vista la lettura a tappe che per qualche giorno ha gironzolato nei vari blog. Purtroppo sarò una voce fuori dal coro...

Uno di noi sta mentendo
di Karen M. McManus
Mondadori | Chrysalide | 298 pagine
ebook €7,99 | cartaceo €15,00
6 marzo 2018 | scheda Unilibro.it

TRAMA
"Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po' ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi." Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...


Ve lo dico subito a scanso di equivoci: non è una questione di età. Capisco che sia stato scritto per un pubblico più giovane ma in questo libro non ho trovato quasi niente di buono. Ho apprezzato l'idea di non buttarsi sul solito romance adolescenziale tra i banchi di scuola e di addentrarsi in un vero thriller, ma non posso passare sopra ad un gruppo di personaggi stereotipati, ad un mistero che francamente ho intuito a pagina 20 e a diversi orrori grammaticali nascosti dietro ad un classico "e ma  vale in entrambi i casi".
credits: donnamoderna.com

Come avrete capito da questo inizio, non mi è piaciuto. Appena ho letto la trama, prima dell'uscita, mi intrigava l'idea di un thriller, un vero delitto che si dipana tra segreti e bugie. Per chi è della mia generazione il richiamo a Veronica Mars potrebbe dire qualcosa. La realtà non è stata però così strepitosa come speravo e anzi la delusione è stata forte.

Il giallo da cui parte tutto è la morte di Simon, una sorta di Gossip Girl al maschile che nel liceo di Bayview, tramite la app Senti Questa (ma la fantasia!), racconta i pettegolezzi della scuola. Durante un'ora di punizione Simon beve un bicchiere d'acqua e muore di shock anafilattico per allergia agli arachidi. Qualcuno ha versato nell'acqua dell'olio d'arachidi. Chi? La polizia sospetta degli altri quattro studenti in punizione con Simon, che a quanto pare avevano tutti i motivi per volerlo morto.

La storia poteva essere anche interessante proprio per questa vena thriller, purtroppo il mistero è in realtà facilmente prevedibile. Il sospetto mi è venuto molto presto e ad un certo punto mi sono resa conto di aver capito tutto, assassino, movente e complici. E quando è così l'entusiasmo ti saluta e ti da appuntamento ad un'altra occasione. L'idea di trascinare avanti una storia già un po' stiracchiata per più pagine e di attribuire la colpa a questo e quel sospettato alternandoli non ha aiutato, dando un vago senso di disperazione come se si volesse allungare un po' il brodo. Sensazione avvalorata dalla storia della madre di Nate, dal suo rapporto con Bronwyn e anche da quelle 10 pagine finali che richiamo il concetto: vedi? Puoi essere sospettato di essere un maniaco omicida ma tanto alla fine tutto andrà bene, avrai amore, gloria e fama. Ma per favore!
credits: Lettera43

Vogliamo parlare dei personaggi? La secchiona che ad un certo punto si scopre, passatemi il termine, una strafiga; il bello e dannato che, manco a dirlo, ha una motocicletta; la bambolina che esiste solo perché gravita intorno ad un belloccio della scuola; il giocatore di baseball con la carriera scritta nelle stelle e il padre manager. Ecco che la fantasia prosegue. Neanche qua sono riuscita a trovare qualcosa di particolare, di diverso, qualcosa che mi facesse pensare di avere davanti un bel personaggio e non il classico bamboccio americano visto in qualsiasi film passato la domenica pomeriggio su Italia Uno. Hanno una certa crescita, questo va detto. Cercano di venire a capo del mistero e evolvono anche emotivamente, ma non senza qualche delusione da parte mia nello scoprire che le loro scelte fossero piuttosto intuibili.

Per non parlare della fastidiosa tendenza (e questa sarà pecca della versione italiana) di non usare mai il congiuntivo quando un caro, vecchio e poco arzigogolato indicativo poteva fare al caso nostro. Lo so, è corretto, accettato dalla Crusca, dall'alto dei Cieli e da chi volete voi, però a volte stona e urta. Un esempio? Che domande, certo che me li sono segnati, diligentemente e con la matita rossa... "Lui si scuote, come se non sapesse neanche lui di cosa sta parlando" o ancora "Oggi la grossa storia invece di essere su Simon, è su come Jake Riordan è stato mandato a casa per aver preso a pugni TJ". Seriamente, stia e sia vi fanno così orrore?

Mi spiace, non mi è piaciuto (che l'ho già detto?). Banale, insipido, sciapo, intuibile.

Alla prossima






La copia di questo romanzo è stata fornita da Unilibro.it
Potete acquistarla a questo Link

Buongiorno lettori!
Vi do il benvenuto all'ultima tappa del Blog Tour dedicato a Non si uccide per amore di Rosa Teruzzi, terzo libro dedicato alle storie di Iole, Libera e Vittoria. 
Dopo aver scoperto qualcosa di più delle protagoniste e dei personaggi maschili oggi parleremo del libro con la mia recensione. Vi ricordo però che domani sarà giornata di Review Party con le recensioni di tutti i blog partecipanti al blog tour. Insomma continueremo a parlare di Libera e della sua famiglia ancora per un po'. 

Prima di passare alla recensione vi ricordo le tappe del blog tour e tutti i dettagli per partecipare al giveaway collegato che mette in palio una copia di Non si uccide per amore, messa a disposizione dalla stessa Sonzogno. 

Il Blog Tour ha avuto avvio il 22 marzo e termina oggi 29 marzo, seguendo questo calendario:



Alla fine del blogtour, tutti coloro che avranno seguito le regole potranno partecipare all’estrazione di una copia cartacea del romanzo Non si uccidere per amore di Rosa Teruzzi, copia gentilmente messa a disposizione dalla Casa Editrice Sonzogno, che ringraziamo.
Avrete tempo per commentare le tappe sino alle ore 19 di oggi, giovedì 29 marzo. La copia in palio sarà estratta tramite il sito Random.org e il vincitore sarà annunciato venerdì 30 marzo su tutte le pagine Facebook dei blog organizzatori.

Regole di partecipazione al BlogTour:
-  Essere follower di tutti i blog:
  • Scheggia tra le pagine
  • Leggere in Silenzio
  • La lettrice sulle nuvole
  • La Libridinosa
  • La spacciatrice di libri
  • Due lettrici quasi perfette
  • La Biblioteca di Eliza
-  Mettere Mi Piace alle pagine Facebook dei blog:
  • Scheggia tra le pagine
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  • La spacciatrice di libri
  • Due lettrici quasi perfette
  • La Biblioteca di Eliza
-  Mettere Mi piace alla pagina Facebook Sonzogno
-  Mettere Mi piace alla pagina Facebook di Rosa Teruzzi
- Commentare tutte le tappe del blogtour. Nella prima tappa (e solo nella prima tappa!) sarà necessario lasciare una mail a cui essere contattati in caso di vittoria.

Leggetele bene, mi raccomando, controllate tutte le iscrizioni e in bocca al lupo a tutti!!

Non si uccide per amore
di Rosa Teruzzi
Sonzogno | Romanzi | 240 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €14,00
29 marzo 2018 | scheda Sonzogno

TRAMA
Un biglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia camicia a quadri nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all'episodio più doloroso della sua vita. Quella camicia è del marito, ucciso vent'anni prima senza che mai sia stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Ma tanto tempo è passato: perché riaprire antiche ferite? Libera ha sempre cercato di dimenticare, piano piano ha messo su un'attività che funziona, se la cava abbastanza bene, altri uomini la sfiorano e la corteggiano. Eppure, quel buco nero della sua esistenza continua a visitare le sue notti insonni, tanto più che - ora lo vede bene - alcuni particolari, nell'archiviazione del caso, la convincono sempre meno. E così, dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera vuole trovare il coraggio per rivangare le vicende del suo passato. Con l'aiuto della madre, eccentrica insegnante di yoga dalla battuta facile e dai costumi spregiudicati, e di una giovane cronista di nera con un sesto senso per i misteri - e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta - Libera si spingerà dalla sua Milano fino in Calabria, per trovare una risposta alle domande che l'opprimono da vent'anni e per guardare in faccia l'amara verità. E per scoprire che forse il nemico si nasconde molto più vicino di quanto avesse mai immaginato.

Ogni miracolo era possibile in una città come questa. Anche scoprire la verità su un delitto del passato.
Anche rivedere finalmente il sorriso sul volto di tua figlia.
Anche che Iole metta la testa a posto? 
No, quello no.

Fin dalle prime pagine del nuovo romanzo di Rosa mi sono resa conto di una cosa: siamo davanti ad un libro diverso. Lo potremmo definire il libro della svolta, anche se in realtà è il libro della chiusura e di una nuova apertura. Perché in Non si uccide per amore troveremo risposte alle domande che ci avevano assillato nei romanzi precedenti ma daremo anche il via ad un nuovo filone che ci accompagnerà nelle future gesta di Iole, Libera e Vittoria.

Colico
(credits: Linkedln)

Ebbene si, tutto sembra qui trovare una soluzione per Libera. Al centro del romanzo c'è, infatti, proprio lei e la sua storia con l'amato marito Saverio, morto troppo presto per mano di non si sa bene chi. Ne La sposa scomparsa un bigliettino aveva fatto capolino da una camicia di Saverio, con un luogo e una data: Martedì 25, alle sette, al parcheggio. Una mano femminile aveva dato il via a quello che sarebbe stato il suo omicidio; mentre ne La fioraia del Giambellino un terribile sospetto aveva colpito la povera Libera: un traditore si aggirava in questura. Chi aveva tradito Saverio? Al centro di Non si uccide per amore Rosa Teruzzi non mette alcun giallo annesso, nessuna sposa da aiutare o padre da trovare, no questa volta il giallo è personale e porterà Libera e Iole (mica poteva mancare!) a girare per mezza Italia alla ricerca di quella verità di cui Libera e la figlia Vittoria hanno bisogno per andare avanti.
Petilia Policastro (Crotone)
(credits: wikipedia)

Quello che era solo stato accennato nei due libri precedenti in questo terzo diventa protagonista principale. Così, messi da parte di panni della Miss Marple per gli altri, Libera pensa finalmente a se stessa. E posso dirlo? Ci voleva! Portare ancora avanti il mistero che si celava dietro la morte di Saverio sarebbe stato eccessivo, noi lettori volevano sapere e Rosa ha avvertito questa nostra necessità, dandoci una spiegazione e una soluzione, ma anche il via per un nuovo filo di indagine sempre in seno alla famiglia di Libera. Un giallo personale per la fioraia con il pallino della letteratura che mai come in questo libro mi è sembrata vicina. Libera  si concede al lettore, ci apre il suo animo, ci parla del marito, ma anche di quell'altro amore che sobbolle nel suo cuore e che pare dover rimanere lì, senza mai manifestarsi in pieno. Ma vediamo in lei tanto di più, la caparbietà alla ricerca, la stizza nei piccoli episodi di ribellione, quando sente il bisogno di avere un attimo per se, o l'impulsività che la porta a partire per una terra lontana e sconosciuta. Una Libera nuova questa, che mi è piaciuto conoscere in maniera più approfondita e che spero resti e si riproponga in futuro.

Ma andiamo al cuore di tutto: il giallo della morte di Saverio. Ecco, devo dire una cosa: Rosa mi hai fregato! Eh si, io avevo pensato ad una cosa e tu, bella bella, mi hai cambiato le carte in tavola e accompagnato ad una soluzione diversa, a qualcosa che non avevo pensato. Lungi da me fare spoiler,  ma ve lo dico, cari lettori: aspettate a trarre le vostre conclusioni perché, come in ogni giallo che si rispetti, il finale non sarà quello che vi aspettate. Fatevene una ragione!
Lagerstroemia
(credits: lejardindedwige.fr)

Aspettavo con ansia questo 29 marzo, questo nuovo libro, proprio perché volevo vedere come  Rosa Teruzzi se la sarebbe cavata con un caso così intimo e personale, un caso in cui lei, tramite la cara Libera, avrebbe dovuto mettere tutta se stessa. E' riuscita con il suo stile di sempre, avvolgente e coinvolgete, ad accompagnarci non solo nei meandri di un delitto complesso, ma soprattutto nell'animo di una donna che riesce comunque ad innamorarsi come una quindicenne e a tenere a bada una madre tanto ingombrante quanto forte e leale. Ecco, il rapporto tra le due per me è stato una perla. Mettendo un pochino da parte Vittoria (che forse forse ha trovato uno mica tanto male....) Iole e Libera si sono vissute in queste pagine, hanno viaggiato insieme, hanno indagato e complottato ma hanno anche rinsaldato un legame a volte strano, a volte poco da madre e figlia , ma che nei momenti di bisogno riappare in tutta la sua forza. Mi chiedo solo quale sarà il ruolo di Iole nel prossimo mistero.... e se porterà la biancheria questa volta....

Alla prossima







Buongiorno lettori,
marzo è agli sgoccioli e quindi è anche il caso di iniziare a vedere quali uscite ci saranno ad Aprile con la rubrica mensile In Agenda....


Il matrimonio di mia sorella
di Cinzia Pennati
Giunti | A | 240 pagine 
€14,90 (cartaceo)
4 aprile 2018 | scheda Giunti

Trama
Bellissima, sognatrice, piena di energia, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. Finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e responsabile, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Eppure, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese comincia a vacillare: è veramente questa la vita che desiderava? E quando perfino Celeste, così sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno del tutto inaspettato, Agnese non può che ricorrere all'aiuto delle donne di famiglia: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, che porta dentro un segreto inconfessabile; e l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma nasconde nel suo passato una passione mai rivelata... Nell'arco di un solo giorno molto speciale, tra ricordi, intrighi, confessioni e colpi di scena, Agnese scoprirà che ogni matrimonio ha i suoi scricchiolii, che ogni passione ha il suo carico di dolore e che, forse, non è mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita.


Sara al tramonto
di Maurizio de Giovanni
Rizzoli 
€10,99 (ebook) | €19,00 (cartaceo)
10 aprile 2018 | scheda Unilibro.it

Trama
Sara non vuole esistere. Il suo dono è l'invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone.Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall'anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l'unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un'unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra - fin quasi i pensieri - della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola, e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla.


L'altra moglie
di Kerry Fisher
Nord | Narrativa Nord | 392 pagine
€9,99 (ebook) | €16,90 (cartaceo)
12 aprile 2018 | scheda Unilibro.it

Trama
Per Maggie, una madre single che non ha mai avuto una relazione stabile, il matrimonio con Nico è un sogno. E poi Maggie è ansiosa di entrare a far parte della sua grande e felice famiglia. Suo marito infatti vive nella casa di fronte a quella del fratello Massimo e a pochi passi da dove abita la madre, considerata da tutti il nume tutelare della famiglia. Eppure è proprio lei ad accogliere Maggie con estrema freddezza. Invece di vederla come la persona che ha aiutato Nico a superare la morte della prima moglie, viene giudicata come il suo indegno rimpiazzo. Perché Caitlin era più sofisticata, più bella e certamente più adatta a Nico. Maggie se lo sente ripetere talmente tante volte che inizia quasi a crederci. Finché non trova un fascio di lettere nascoste in soffitta, lettere scritte da Caitlin a un uomo che non era suo marito. E allora cambierà tutto... L'immagine che tutti hanno di Massimo e Lara è quella di una famiglia perbene. Brillante uomo d'affari lui, impeccabile donna di casa lei, entrambi amorevoli genitori del figlio Sandro. Eppure, dietro l'apparenza si celano ombre che Lara non ha il coraggio di condividere con nessuno. Almeno finché non arriva Maggie, la nuova cognata. Per Lara, Maggie potrebbe essere la chiave per evadere dalla prigione del suo matrimonio. Tuttavia ben presto si renderà conto che, in una famiglia tenuta insieme da ipocrisie e segreti, la verità può avere un effetto devastante...



Vittoria
di Barbara Fiorio
Feltrinelli | I Narratori | 272 pagine
€8,99 (ebook) | €15,00 (cartaceo)
19 aprile 2018 | scheda Feltrinelli

Trama
Vittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e di certo non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un’amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese di quarantasei anni con alle spalle alcune pubblicità di successo, Vittoria è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita, sostenuta da un valido bagaglio di buon senso, dal­l’ironia e dal suo grande amore: Federico. 
Quando però lui se ne va, lasciandola sola in una casa piena di ricordi, il mondo le crolla addosso. Disorientata e in piena crisi crea­tiva, Vittoria si ritrova al contempo senza compagno, senza lavoro e con l’angoscia di non sapere più cosa le riserva il futuro. A corto di opzioni e di soldi per pagare le crocchette a Sugo, il suo fidato gatto, finirà per fare quello che ha sempre disdegnato e che, suo malgrado, le riesce benissimo: leggere i tarocchi a una pletora di anime gentili che, come lei, hanno il cuore spezzato. Tra la carta dell’Eremita che le ricorda Obi-Wan Kenobi e la Ruota della fortuna che sembra un party lisergico, ritroverà anche la creatività, scattando fotografie ai suoi clienti e arrivando a inventarsi una nuova professione: la fotomanzia.
Così, senza rendersene conto, tornerà pian piano ad ascoltare il mondo che la circonda, trovando la forza di rialzarsi, di dare agli altri e di credere in se stessa.


Tutta la vita che vuoi
di Enrico Galiano
Garzanti | Narratori Moderni | 300 pagine
€9,99 (ebook) | €17,90 (cartaceo)
19 aprile 2018 | scheda Garzanti

Trama
Ci sono attimi che contengono la forza di una vita intera. E Filippo vive uno di quei momenti il giorno in cui, per la prima volta, riesce a rispondere al professore che lo umilia da sempre. Fuggito da scuola vuole solamente raggiungere Giorgio, il suo migliore amico, che si sta domandando perché non sia riuscito a piangere al funerale del fratello. Sono solo due adolescenti, ma sono in lotta contro il mondo da cui non vogliono più essere sopraffatti. E, mentre sono fermi in macchina a un parcheggio, arriva una ragazza che corre a perdifiato verso di loro. È Clo che ha appena rubato un telefonino, perché quello è il modo per spezzare la pioggia che sente dentro. Basta uno scambio di sguardi e i tre si capiscono, si riconoscono, si scelgono. La voglia di cambiare è impressa nei loro volti. Quello è il momento giusto per prendere coraggio e seguire i desideri. Clo sa come aiutarli. Basta scrivere su un biglietto cosa potrebbe renderli felici. Lei ha lo zaino pieno di motivi per cui essere grati alla vita. Ora anche Giorgio e Filippo devono trovare il loro motivo speciale per cominciare a vivere senza forse. Ma non sempre chi ci è accanto è sincero del tutto. Clo non riesce a condividere la sua più grande speranza per il futuro. Perché a volte si è troppo giovani per capire che esiste qualcuno pronto ad ascoltare. Perché a volte ci sono segreti che non si è pronti a rivelare. Per farlo bisogna realizzare che non bisogna temere l'arrivo della felicità per toccarla davvero.


La scrittrice del mistero
di Alice Basso
Garzanti | Narratori Moderni | 320 pagine
€9,99 (ebook) | €17,90
26 aprile 2018 | scheda Unilibro.it

Trama
Niente può fermarla. Perché scrivere è la sua missione. E solo i libri possono indicarle la strada. Per Vani fare la ghostwriter è il lavoro ideale. Non solo perché così può scrivere nel chiuso della sua casa, in compagnia dei libri e lontano dal resto dell’umanità per la quale non ha una grande simpatia. Ma soprattutto perché può sfruttare al meglio il suo dono di capire al volo le persone, di emulare i loro gesti, di anticipare i loro pensieri, di ricreare perfettamente il loro stile di scrittura. Una empatia innata che il suo datore di lavoro sa come sfruttare al meglio. Lui sa che solo Vani è in grado di mettersi nei panni di uno dei più famosi autori vienti di thriller del mondo. E non importa se le chiede di scrivere una storia che nulla ha a che fare con i padri del genere giallo che lei adora da Dashiell Hammett a Ian Fleming passando per Patricia Highsmith. Vani è comunque la migliore. Tanto che la polizia si è accorta delle sue doti intuitive e le ha chiesto di collaborare. E non con un commissario qualsiasi, bensì Berganza la copia vivente dei protagonisti di Raymond Chandler: impermeabile beige e sigaretta sempre in bocca. Sono mesi ormai che i due fanno indagini a braccetto. Ma tra un interrogatorio e l’altro, tra un colpo di genio di Vani e l’altro qualcosa di più profondo li unisce. E ora non ci sono più scuse, non ci sono più ostacoli: l’amore può trionfare. O in qualunque modo Vani voglia chiamare quei crampi allo stomaco che sente ogni volta che sono insieme. Eppure la vita di una ghostwriter non ha nulla a che fare con un romanzo rosa, l’happy ending va conquistato, agognato, sospirato. Perché il nuovo caso su cui Vani si trova a lavorare è molto più personale di altri: qualcuno minaccia di morte Riccardo, il suo ex fidanzato. Andare oltre il suo astio per aiutarlo è difficile e proteggere la sua nuova relazione lo è ancora di più. Vani sta per scoprire che la mente umana ha abissi oscuri e che può tessere trame più ordite del più bravo degli scrittori. Con la protagonista unica nel suo genere creata dalla sua penna, Alice Basso si è fatta amare dai lettori e dai librai. Le sue storie con tinte gialle e a base di citazioni letterarie creano dipendenza. Dopo il successo dell’Imprevedibile piano della scrittrice senza nome, Scrivere è un mestiere pericoloso e Non ditelo allo scrittore, un nuovo imperdibile romanzo in cui dare vita ad un libro, risolvere un caso e accettare di essere innamorati sono tre passi complicati ma insolitamente legati tra di loro.

Alla prossima


Buongiorno lettori,
oggi ho per voi una recensione speciale. In primo luogo perché il libro mi è piaciuto moltissimo e poi perché con questa recensione ha ufficialmente inizio la mia collaborazione con la libreria online Unilibro.it, che ringrazio per la copia del romanzo. Ah ma non vi ho detto di che libro vi parlerò! Di Fiori sopra l'inferno di Ilaria Tuti. 

Fiori sopra l'Inferno
di Ilaria Tuti
Longanesi | La Gaja Scienza | 366 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €16,90
4 gennaio 2018 | scheda Unilibro.it


TRAMA
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

"Perché io, come loro, vedo oltre i fiori. Vedo l'inferno"
Già prima che il 2018 facesse capolino, tra i blog e chi di settore si sussurrava il nome di Ilaria Tuti e il titolo del suo libro. La curiosità era tanta e io... ho aspettato. Ebbene  si, mi incuriosiva (fin dal breve estratto apparso su Il Libraio) ma tra una cosa e l'altra rimandavo sempre. Ma finalmente è arrivato anche per me il momento di immergermi tra le pagine di Fiori sopra l'inferno (spinta anche dalla recensione della Bacci di Due lettrici quasi perfette). Ho sbagliato ad aspettare tanto, dovevo decidermi prima, anche perché leggerlo mentre fuori nevicava sarebbe stata veramente la ciliegina sulla torta. E invece, ahimè, fuori è freddino ma il sole imperversa.
credits: pixabay

Se dovessi riassumere questo romanzo con una parola direi... inquietante. Io non sono una che si impressiona leggendo, non mi nascondo sotto le coperte sperando che il mostro di turno non si annidi sotto al mio letto o nell'armadio, ma... cavoli ragazzi, questo romanzo è proprio inquietante. Non tanto le parti più macabre, che ci sono sia ben chiaro, quanto quelle di ricerca, dove chi indaga, ma anche gli abitanti del villaggio di Travenì, sente in continuazione gli occhi dell'assassino addosso. Anzi non assassino, ma serial killer perché fin dall'inizio il commissario Teresa Battaglia ne è sicura: non ha finito, colpirà ancora e ancora e lo farà non come un uomo ma come un animale, con puro istinto. Il commissario Battaglia è davanti a qualcosa di nuovo, di mai visto o mai studiato. In lei scatta la paura ma anche la curiosità di capire chi e perché compie questi efferati delitti.

Parlare di questo romanzo non è semplice, perché ci sarebbero tantissime cose da dire ma bisogna stare attenti a non rivelare troppo. Parto dalla storia che Ilaria Tuti ha scritto. E' una storia complicata sulle prime, che presenta tanti fili narrativi che non capisci come possano incontrarsi o avere qualcosa di comune. O meglio, avverti che qualcosa c'è ma non riesci, se non ad un certo punto, a trarre le adeguate conclusioni.
Diverse storie, diversi piani temporali, in comune un luogo, quelle terre che l'autrice conosce bene e che ha presentato in tutta la loro meraviglia in queste pagine. Travenì è un paesino tra le montagne, circondato da una natura tanto bella quanto difficile e a volte ostile, soprattutto quando la neve la ricopre. Freddo, boschi, orditi e percorsi appena battuti. La comunità che lo abita è quella che un po' tutti abbiamo in mente: gente fiera, che vive le sue montagne da padrona e che diffida da tutti coloro che vengono da fuori, da quegli stranieri che non portano niente di buono. Non importa se Teresa Battaglia e la sua squadra siano lì per trovare un serial killer e liberarli dalla paura, sono forestieri.


Lo psichiatra René Spitz ha veramente realizzato esperimenti di deprivazione affettiva per analizzare il rapporto madre-figlio. Tra il 1945 e il 1946 mise a confronto due gruppi di bambini appena nati. Il primo era composto da 220 bambini di donne in carcere che avevano occasione di occuparsi dei figli anche dal punto di vista affettivo. Il secondo invece da 91 bambini ospitati in orfanotrofio a cui erano somministrate cure materiali (nutrizione e igiene) ma non affettive. Nel secondo gruppo Spitz notò presto un quadro clinico preoccupante: ritardi nella crescita e nello sviluppo cognitivo e motorio, inespressività, spassi muscolari, abbassamento delle difese immunitarie. 


credits: survival interational
La vera protagonista del romanzo è però Teresa Battaglia, un personaggio diverso dagli altri, un commissario che, tra i tanti della letteratura, ancora mancava. Teresa non è la classica poliziotta, è avanti con gli anni, appesantita nel fisico, diabetica con la passione delle caramelle. Vorrebbe poter essere sempre in prima linea, buttarsi nelle ricerche, perlustrare palmo palmo quelle foreste buie e ostili. Ma non ce la fa, il suo corpo non la sorregge più, ma è anche la sua mente che la preoccupa. I vuoti di memoria si fanno sempre più frequenti, le parole rotolano sulla lingua e tornano indietro. Qualcosa le sta succedendo dentro e lei non riesce a farsene una ragione. Una donna a metà, una poliziotta a metà lei non lo vuole essere. Ilaria Tuti ci ha presentato una protagonista diversa, tanto forte nel carattere, a volte irritante, quanto fragile nell'animo.

L'altro protagonista è però l'assassino. E qui l'autrice per me ha dato sfoggio di una grande dote, non sempre presente nei thriller: il saper creare un'analisi psicologica niente affatto prevedibile. Noi conosciamo l'assassino mano mano che le indagini proseguono. 
Non avrebbe trovato le risposte in un movente comune. La mente umana non partoriva un incubo del genere per gelosia, per vendetta o per denaro. Quel feticcio aveva un significato molto più complesso. Chiedeva attenzione perché aveva molto da raccontare.
Il lettore è proprio vicino al commissario Battaglia e come lei, nella confusione dei suoi pensieri, mette insieme le tessere e cerca di capire con chi ha a che fare. Un mostro tremendo all'inizio, più un animale che un uomo, pronto a sbranare, scuoiare, mordere, un essere primitivo e imprevedibile. Eppure poi le indagini approdano ad una svolta e lo capisci: il mostro viene da lontano. Questo l'aspetto che più mi ha colpito, la sviluppo psicologico dei personaggi, la ferocia dell'assassino, la confusione di Teresa, l'innocenza dei bambini, la crudeltà dei veri mostri.

Alla prossima




La copia di questo romanzo è stata fornita da Unilibro.it
Potete acquistarla a questo Link


Streghette carissime, sono già trascorsi tre mesi dall'inizio delle lezioni ed è arrivato il momento di stilare un primo bilancio! 
Avete inviato più di 400 recensioni e noi ne abbiamo respinte alcune. Ma pare che la nostra rigidità stia dando i suoi frutti, perché state diventando sempre più brave nell'esprimere il vostro pensiero!
Abbiamo avuto 12 Prefetti che hanno svolto egregiamente il loro lavoro. E abbiamo anche 4 streghette che hanno dovuto far ritorno al mondo Babbano. 
Ma il gioco prosegue e i gufi vi hanno appena consegnato le lettere con i nuovi obiettivi che saranno validi, come ormai ben sapete, per il prossimo trimestre di gioco. Ciò che cambierà, di mese in mese, saranno i titoli imposti e quelli celati dai Cappelli Parlanti.

IL BOCCINO D'ORO

Come avete capito c'è un Boccino d'Oro che viaggia per tutta Italia e che tocca a voi afferrare! Quando questo accade e tutte le regole vengono rispettate la Casa della streghetta prescelta vedrà incrementare il proprio punteggio di 10 punti. Tranquille! Quando il Boccino d'Oro avrà terminato il suo volo, vi sveleremo chi sono state le streghette che hanno portato (o meno) a termine il compito loro assegnato!
E ora facciamo un bel ripasso delle regole, che ne dite?
Regola numero 1 - Essere Lettori Fissi di tutti e tre i blog: La Libridinosa, La Biblioteca di Eliza e Due lettrici quasi perfette
Regola numero 2 - Aver messo Mi Piace a tutte e tre le nostre pagine Facebook: La Libridinosa, La Biblioteca di Eliza e Due lettrici quasi perfette
Regola numero 3 - Far parte del Macrogruppo Facebook e del microgruppo relativo alla Casa che vi è stata assegnata
Regola numero 4 - Condividere il Banner sul vostro blog o, se non ne avete uno, sul profilo Facebook

Per quanto riguarda le vostre letture, invece...

  • I libri che sceglierete di leggere dovranno avere minimo 150 pagine (farà fede l'edizione cartacea presente su Amazon, se esiste)
  • Per quanto riguarda i titoli che vi "imporremo" noi tre, non ci sarà, a differenza degli anni scorsi, un numero limite di pagine. Ma, benché molte di voi pensino che siamo Carogne patentate, così non è (almeno non del tutto) e cercheremo di non appiopparvi Ken Follett!
  • Per gli obiettivi che richiedano la lettura di un genere specifico, potrete controllare, come al solito, le schede Amazon (anche in questo caso, controllate sempre la scheda della versione cartacea del libro, se esiste). Se avete qualche dubbio, scriveteci in gruppo!
  • Per le copertine colorate chiedete sempre a noi prima di iniziare a leggere (pare che ci siano, tra voi, evidenti casi di daltonismo!!!).
  • Quando avrete bisogno di chiederci qualcosa, usate il macrogruppo e TAGGATECI SEMPRE, altrimenti, nel marasma di post che vengono pubblicati, rischiamo di perderci le vostre domande!
  • Se volete pubblicizzare le iniziative dei vostri blog o delle vostre pagine Facebook, potrete farlo (sempre chiedendo prima l'autorizzazione ad una di noi tre), ma solo nel macrogruppo.
Vi ricordiamo che se avete qualche dubbio o qualche domanda siamo a vostra completa disposizione sia nel gruppo Facebook che alla nostra mail:

lauralaura.challenge@gmail.com

Non rimane altro da fare che augurarvi un buon proseguimento delle lezioni letture e lasciarvi il nuovo modulo che vi servirà per inviare i link delle vostre recensioni (abbiamo chiuso quello che avete usato finora, da oggi potrete usare solo quello qui di seguito) !








Buongiorno lettori,
secondo appuntamento con la rubrica corale Questa volta leggo, organizzata da Laura (La Libridinosa), Chiara (La Lettrice sulle Nuvole) e Dolci (Le mie Ossessioni Librose). In cosa consiste? Ogni mese scegliamo un argomento e lungo i 30 giorni, i blog partecipanti, pubblicheranno a turno una recensione inerente. Per il mese di marzo il tema chiave è...

un libro che non siamo riuscite a leggere nel 2017

Io ho scelto un libro che sicuramente conoscerete e la cui lettura ho sempre rimandato per mancanza di tempo e perché, ebbene si, si tratta del primo di una serie avviata da un bel po', Il metodo del coccodrillo di Maurizio de Giovanni.

Il metodo del coccodrillo
di Maurizio de Giovanni
Einaudi | Stile Libero Big | 300 pagine
ebook €7,99 | cartaceo €14,00
23 febbraio 2016 | scheda Einaudi
TRAMA
Un killer freddo e metodico sta seminando il panico in città. Lo chiamano il Coccodrillo. Come il rettile sa aspettare la preda e colpirla al momento giusto, e dopo aver ucciso piange, o almeno cosí sembra. Delle indagini finirà con l'occuparsi, quasi per caso e con disappunto dei superiori, un ispettore siciliano trasferito da Agrigento per punizione. Un pentito lo ha accusato di collaborare con la mafia e lui ha perso ogni cosa: il lavoro, la moglie, la figlia. Il suo nome è Giuseppe Lojacono e sorprenderà tutti, tranne il giovane magistrato Laura Piras, donna brusca e appassionata che crede in lui da subito. I due avranno modo di incontrarsi di nuovo: a Pizzofalcone.

Hanno scritto che è un coccodrillo per le lacrime, ma quella è una cazzata. E' un coccodrillo, sì, ma per il metodo. Lo sai come cacciano i coccodrilli? Non nuotano veloce, hanno zampe corte e non possono seguire le prede. Eppure sono tra gli animali più antichi che esistono, in pratica l'evoluzione non li ha cambiati, e sai perché? Perché sono perfetti. Il coccodrillo è una perfetta macchina di morte.

Faccio ammenda. In questi anni di tentennamenti mi stavo perdendo un gran bel libro, ma soprattutto uno scrittore che già so mi darà infinite gioie. Introduzione di quella che sarà la serie dedicata ai Bastardi di Pizzofalcone, Il metodo del coccodrillo unisce in sé non solo un thriller ben congegnato, ma anche un romanzo dal forte impatto emotivo, di quelli che ti fanno affezionare ai protagonisti, alle vittime, ma anche pensare al o ai carnefici (se così possiamo definirli).

credits: Google
Partiamo dall'ambientazione. Siamo in una Napoli piovosa, strana, un po' fuori dalla cartolina che abbiamo tutti in mente. E' la città perfetta: grande, caotica, varia, in cui mimetizzarsi è abbastanza facile. Chi noterebbe un vecchio che si trascina per le sue strade, che magari si appoggia al muro di un palazzo per riprendere fiato, una massa di vestiti anonimi che nessuno guarda o che si fa finta di non vedere, quasi che la sua vecchiaia e la sua solitudine siano contagiose. Chi penserebbe mai che La Morte è arrivata in città, che ha già individuato le sue vittime e le sta osservando. Un delitto, due delitti, tre, tutti giovani, tutti lontani tra loro. Cosa li collega? Dove colpirà ancora il killer che piange e dissemina la scena del crimine di fazzoletti? Cosa vuole? Ad indagare si ritroverà per caso l'ispettore Lojacono, il graduato in castigo per una colpa non sua, e il magistrato Laura Piras.

Maurizio de Giovanni ci propone un grande thriller, di quelli che magari a metà ti fa venire il dubbio su come finirà, ma che fino all'ultimo punto ti tiene incollato lì perché mica sei del tutto sicuro di aver capito, e se... oppure lui potrebbe... ma che sia stato... Insomma, il lettore penserà di aver capito tutto ma alla fine il dubbio gli resterà e continuerà a seguire Lojacono e la Piras nelle loro indagini.
Tuttavia quello che più mi ha colpito e che penso dia tutt'altro spessore alla storia è l'aspetto umano dei personaggi. Nel bene e nel male, sono personaggi complessi, che danno tanto al lettore, con cui si crea spesso una connessione, anche con lui, quel Coccodrillo che con un colpo unico pone fine a giovani vite. Il confine tra vittime e colpevoli è molto labile e questo crea un legame emotivo molto stretto anche con colui che tecnicamente dovremmo odiare. Diciamolo, il lettore qui se non patteggia per il serial killer cerca almeno di comprenderne il dolore, infinito e sordo, che gli muove la mano.

Non possiamo non parlare di Giuseppe Lojacono che a Pizzofalcone aprirà una nuova fase della sua vita. Ma qui Giuseppe, nel commissariato San Gaetano, è praticamente un fantasma, messo all'ufficio denunce giusto per trovargli una scrivania, perché non si poteva fare altrimenti. E lui passa le sue giornate a perdere a scopa con il computer. Ma gli manca il suo lavoro, quello vero, quello in strada. E' tutta colpa di un pentito, che per salvare qualcun altro ha denunciato lui: informatore della mafia lo ha definito. Un'onta che, se non lo ha portato in tribunale, gli ha distrutto la vita. Il trasferimento, l'allontanamento dalla moglie e dalla figlia, il loro odio. Lojacono è un protagonista sgualcito, di quelli che la vita ha frullato e che ha risputato malconcio. Non colpevole, non innocente, vive in un limbo infinito, che forse è anche peggio. Giuseppe Lojacono è il mio protagonista ideale, così tormentato, così laconico, che se non può trovare giustizia per se la cerca in maniera spasmodica per gli altri. Sinceramente non vedo l'ora di leggerlo nei Bastardi, di vede come cambierà, come si adatterà ad un ulteriore cambiamento.

In conclusione, un bellissimo primo libro, una nuova serie da proseguire e un nuovo ispettore che mi farà battere il cuore, ne sono certa!

E prima di lasciarvi vi ricordo tutti gli appuntamento di marzo di Questa volta leggo!


Alla prossima



Buon sabato lettori!
Potevo non parlarvi del mio Tempo di Libri. Non sia mai! Voglio condividere con voi questa bella esperienza che mi ha visto a Milano da venerdì 9 a domenica 11.

Partiamo col dire che, come avrete letto in giro,  Tempo di Libri 2018 ha avuto un successo di molto superiore rispetto all'edizione precedente. Una nuova location, dalla fiera di Rho a quella di Milano City, ha avvicinato il mondo milanese e non all'evento, sia fisicamente (un giretto in metro e si arrivava) sia emotivamente; una nuova organizzazione che prevedeva tutti gli incontri in una stessa zona e gli stand suddivisi in due padiglioni; insomma, fiera nuova vita nuova! I cambiamenti hanno avuto successo permettendo di raggiungere la fiera in maniera più agevole e di girarla con più criterio. Le pecche ci sono state naturalmente, soprattutto per le file agli incontri, a volte interminabili, a volte insuperabili anche se non stavi in fila (ad esempio, uscite dall'incontro con la Postorino abbiamo dovuto lottare per superare la fila per una youtuber e poter uscire dalla zona dove erano dislocate le sale, siamo state spinte, trascinate, rimbalzate... chiedo ancora scusa per i piedi pestati e per le borse cacciate nel fegato), a volte incapibili (una sala era stata dichiarata ufficialmente colma all'inverosimile, le hostess non avrebbero più fatto entrare nessuno, eppure la fila restava e aumentava... mah). E fortuna che noi almeno per entrare le abbiamo sempre evitate grazie al Blogger Pass, prezioso strumento anche all'interno della fiera. Perché? Non stupitevi se ad un certo punto blogger e giornalisti sparivano dalla circolazione, avevano semplicemente rimpinguato il buffet in Sala Stampa, là dove si entrava solo con il pass. Gira voce di gente che vi abbia pasteggiato all'infinito, noi ci siamo limitate a due caffè (sceme o con un minimo di buon gusto? Ai posteri l'ardua sentenza).

Incontro con
Adelaide de Clermont - Tonnerre
Venerdì è iniziato soft. Dopo esserci incontrate tutte a San Donato e aver raggiunto la fiera ( e pagato la cifra esorbitante di ben 4€ per lasciare i cappotti) siamo andate dritte all'incontro con Lei, l'unica, impareggiabile, Sara Rattaro presentata dalla Bancarella Boss Amanda Colombo. Avete presente quando vi diciamo che leggere Sara è come ritrovarsi con un'amica? Ecco, incontrala lo è anche di più. Siamo arrivate in gruppo compatto, occupando mezzo Caffè Letterario (ah ci hanno raggiunte anche Rosa di Incanto dei libri e alcune partecipanti della Challenge), e poi abbiamo chiacchierato, riso, incontrato Barbara Fiorio e Roberta Marasco, chiacchierato ancora, e poi assistito all'incontro di Sara, una presentazione molto toccante devo dire.

Pablo... svegliaaaa!!!

Dopo di che abbiamo saltellato fino allo stand Sperling per incontrare l'Ufficio Stampa che ci aveva invitato all'incontro riservato ai blogger con Adelaide de Clermont- Tonnerre, autrice de L'ultimo di noi. E' stato un faccia a faccia molto piacevole, l'autrice è molto simpatica e comunicativa (cioè capivo quello che diceva anche se parlava in francese, prima che la traduttrice potesse intervenire... il miracolo è avvenuto!), ci ha messo a nostro agio e ci ha parlato anche del rapporto tra autori e blogger in Francia (fortunati i cugini d'Oltralpe, lasciatemelo dire). 
A questo punto il sonno e la stanchezza ci colpiscono in pieno, alziamo bandiera bianca e ci avviamo verso casa Libridinosa, dove ci attendono Consorte che sforna pizze (Santo subito!) a più non posso e una mandria di cagnini coccolosi.


Sabato si preannuncia come una giornata tranquilla. Pochi incontri. Come ci sbagliavamo! Giuro, ho un vago ricordo del giornata. Ricordo... stand a destra, stand a sinistra, scale... taaaaante scale..... ah siamo andate al Libraccio, questo si! Ho ancora lo scontrino! E poi... ah si, abbiamo incontrato di nuovo Amanda che carina come non mai ci ha presentato in giro (salutiamo in particolare la responsabile Gems tanto carina e simpatica, che ci ha accolte come fossimo di famiglia!). Cristina ha ancora la paresi davanti a Donato Carrisi che mette mi piace alla sua pagina Facebook... Cri, ti sei ripresa??
Ah poi abbiamo riabbracciato Alice Basso! Aliciuzza nostra, che ha fatto un bel giretto con noi e ha firmato anche la mia copia del suo ultimo libro (il prossimo sta arrivando, tranquilli). Nel frattempo ci raggiungono finalmente anche la Bacci con figlia al seguito! Ciao Annuccia!
Presentazione di Rosella Postorino
Alle 16:00 ci avviamo per l'incontro con Rosella Postorino... Sala Brown 2... dov'è? Ah.... dietro quel muro di gente??? Oh cazzarola! La fila sembrava infinita, Laura e Cristina hanno desistito, ma io e la Bacci abbiamo resistito, stoiche!!! E alla fine siamo riuscite addirittura a metterci a sedere in sala. Peccato per l'incontro, iniziato con una buona mezz'ora di ritardo, continuato con un intervento lungo una vita che ha spoilerato mezzo libro, relegando l'intervento dell'autrice (molto più interessante) solo verso la fine.
Ok, si è fatta una certa, noi siamo sette a doverci muovere per andare a casa di Laura (pensione Libridinosa), meglio avviarsi, anche perché ci aspetta la lasagna!! Ma prima di muoversi... merendina con la torta che Sabrina (partecipante della Challenge) ha fatto per noi... no, non è corruzione, è incentivo... se vale per i politici vale pure per noi!

Donato Carrisi
Domenica sarà il nostro ultimo giorno in fiera. C'ho già un po' di magone.... Ah no, è l'ansia della fila per entrare alla presentazione di Carrisi. Ci avviamo con scatto felino e... Ma dai, poca fila, o meglio gente c'è, ma la fila è gestibile e ordinata. Riusciamo ad entrare e a sederci e scopriamo che Carrisi ha progettato L'uomo del labirinto proprio da quelle ultime tre stramaledette righe finali (e poi sarei io qui la carogna!!)!! Va beh, si fa perdonare con lo scoop... Pare che il libro finirà sul grande schermo. Attendiamo con ansia conferme...
Ma non è finita qui. Si gira ancora un po' per gli stand... si compra... non vi dirò mai quanto ho speso... no manco sotto tortura... tanto.... si mangia qualcosa al volo (salve signora simpaticissima del tavolo! *ironia mode on*), si gironzola ancora un po'. E poi tutte ad incontrare Ilaria Tuti! Ecco, finalmente un incontro divertente, ben congegnato e soprattutto coinvolgete, grazie all'autrice e a Mauro Donzelli che la presenta. Peccato che il mio libro fosse fermo nel deposito GLS di Rimini, niente autografo per la sottoscritta... sigh...

Mauro Donzelli e Ilaria Tuti


Antonio Fusco
(credits: Leggere in Silenzio)
A questo punto siamo stanche, stremate, la sola idea di muoverci dai pouf che abbiamo conquistato ci fa ribrezzo, ma non è ancora il momento di andarcene. C'è un ultimo incontro... Arriva Antonio Fusco!! Oh ragazzi, io non sono mai riuscita ad incontrarlo (e dire che è alto, lo avrei visto in giro), quindi non potevo perdermi l'occasione. Lo intercettiamo una mezz'ora prima della presentazione, lo bracchiamo (letteralmente), lo salutiamo e parliamo un pochino con lui di libri e di ispirazione, firma il libro della Bacci che deve avviarsi verso casa sua o rischia di dormire in fiera, sua moglie ci offre pure un cioccolatino (dovevamo essere ridotte male, le abbiamo fatto pena). Assistiamo alla presentazione e finalmente scopriamo come nascono i libri con protagonista Tommaso Casabona. Peccato la fretta delle hostess (donne, capisco che anche voi siate stanche, ma qui si sta parlando di cose serie!!)... va beh, tanto io Fusco lo ribecco a maggio a Cesena (yuppppiiiiiiiii). Facciamo quattro chiacchiere ancora con la moglie (adoro quella donna, sappiatelo!) e poi un'ultima foto alla fiera oramai vuota. La musica è finita, gli amici se ne vanno e noi torniamo a casa.

bye bye Tempo di Libri 2018


Passiamo ancora un giorno a casa Libridinosa per recuperare un minimo di forze, chiacchieriamo, ci divertiamo, mangiamo (ma daiiii), assistiamo alla nascita dei gattini di Totta (Polpetta, Muffin e Ciambella.... ah Consorte non lo sapevi? Certo che li abbiamo già battezzati.... *che c'è un poliziotto in sala*) e il giorno dopo si riparte verso casa, con la consapevolezza di aver passato quattro giorni perfetti! Quattro giorni divertenti, tra amiche (quelle vere, non quelle che hanno bisogno di sbandierarlo in giro), quattro giorni stancanti al massimo ma che ci hanno dato tanto. Eh ora... arriverà l'estratto conto e io piangerò... si, anche di gioia.

Tutto il gruppo con Amanda Colombo e Rosa Teruzzi

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Datemi un libro, un tè e una giornata piovosa, mi farete felice. Ogni libro è un'avventura incredibile e io voglio viverla! Voi no?


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