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La Biblioteca di Eliza

Caro 2015...
anche tu stai arrivando alla fine e visto che con i tuoi predecessori sono stata un tantino acidella, con te mi comporterò bene.
L'anno scorso scrivendo al 2014 (a proposito, hai notizie? Non vorrei avesse infilato la testa dentro al forno per come l'ho trattato... certo furbo non è comunque, ha il forno elettrico ventilato, non schiatta ma gli verrà su una bella crosticina dorata. Va beh, fammi sapere eh...) gli avevo chiesto di dirti di farmi una sorpresa. Senti avvicinati un attimo... più vicino, non fare il timido... NON TI SEMBRA DI AVERE ESAGERATO PISQUANO CHE NON SEI ALTRO??? Insomma io ti chiedo una sorpresa, UNA (1!!) e tu che fai?? Me ne catapulti tre e pure accessoriate di cani, gatti, bimbi e manie di grandezza! Ora, tu sei stato un caro anno, belloccio anzi che no, però le sorprese vanno centellinate, dosate... ma insomma ti devo spiegare tutto?? E allora il 2016 vado a farlo io! Va beh, ti perdono perché le tre sorprese che rispondono al nome di Laura, Baba e Dany sono state tre belle sorprese, ma belle belle! Cioè vuoi mettere? Io una volta leggevo, recensivo e bon! Ora, non leggo perché sto al telefono con loro, sono in chat con loro, facciamo le pazzerelle o siamo impegnate a correre a sentirne una in radio (si esatto, quella intima amica di Fabio Volo... no, non andava a prendere il pane da lui! Miii, pure te se un po' tocco eh!) però vuoi mettere?? Eh si, caro '15 (posso chiamarti così? Dai è carino, pensaci... Ciao sono 2015, per gli amici '15) hai proprio portato una ventata d'aria fresca nella mia Biblioteca e nella mia casa!
Ma ora passiamo alla parte librosa della lettera! Che anno sei stato a letture? Via il dente via il dolore, i 100 libri pure questa volta non si sono visti. E' una maledizione?? Mica ho trafugato libri da una tomba egizia io! Però devo dire che le letture non sono state proprio niente male! Qualche scivolone c'è stato ma anche dei veri e proprio picchi. E pure il mio piccolo blog è cresciuto tanto. Te lo ricordi 365 giorni fa? Piccino, ancora un po' spaventato... Sono tanto orgogliosa di lui (no lei... Biblioteca = femminile!) e felice di vedere che venga apprezzato, proprio in questi giorni stiamo per toccare i 900 mi piace in pagina Facebook e per una che fino a tre anni fa manco sapeva come  funzionava Facebook son soddisfazioni!!
Fermo lì! Che pensi di essertela cavata così?? Naaaaaa! Avanti carta e penna e prendi appunti, lascia due righe al 2016. Pronto? 2016, anno bisesto anno funesto... partiamo malissimo sai? Digli di andarci piano, di partire basso, così poi una non ha grandi aspettative e tutto quello che arriva sa di buono. Eh, furba io!! No dai, digli che non vedo l'ora che arrivi anche perché questa volta le feste mi sono sembrate infinite e digli che in fondo io non voglio nulla in più di quello che ho... Le amiche le ho, sono brave, buone e belle, un po' scassa... ehm si hai capito, ma lo sono anche io quindi siamo proprio fatte l'una per l'altra; le persone che non mi hanno apprezzato in passato si sono già tolte dalle balle insieme ai soli, cuori e amori; libri ne ho comprati tanti da aprirci una libreria e anche durante l'anno che verrà non mi esimerò dall'acquistarne (felici case editrici? Si io compro ancora i libri e ne vado fiera!!); a casa tutto bene, finalmente abbiamo pure la lavastoviglie così risparmio sulla crema mani... Cosa posso volere di più dalla vita?? Beh... ecco... se proprio proprio ci tieni... ma solo perché me lo chiedi... ecco avrei una listina piccina piccina... ehi fermo!!! Dove scappi!!!!??? Torna qui!!!!!

Va beh amici lettori! Casa mia è già in piena opera per preparare il cenone. Il 2015 si chiude in questo momento qui nella Biblioteca di Eliza dopo 91 libri letti, 270 post e almeno 4 o 5 grafiche diverse! Spero di avervi tenuto compagnia in questi mesi, di avervi consigliato qualche lettura interessante e ovviamente di ritrovarvi qui nel nuovo anno con tanti recensioni, una challenge, giveaway, segnalazioni, chiacchiere, consigli e chi più ne ha più ne metta!!

BUON ANNO NUOVO A TUTTI!!!

Laura

Buona sera miei cari lettori!
Oggi ancora nebbia, nebbia fitta! Ci ha illuso per neanche un minuto con mezzo raggio di sole tutto sbieco e poi è ripartito il faro ad annunciare l'arrivo dell'ennesimo muro umidiccio. Oramai ci abbiamo fatto l'abitudine!
Fine anno si avvicina e a breve anche La Biblioteca di Eliza tirerà le somme di questo 2015, ma intanto c'è ancora lo spazio per qualche altra lettura, così questa sera vi propongo la recensione di Con un poco di zucchero di Chiara Parenti.


Titolo: Con un poco di zucchero
Autore: Chiara Parenti
Editore: Rizzoli
Collana: YouFeel
Pagine: 144
Ebook: € 2,49
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2014
Link Amazon: Con un poco di zucchero (Youfeel): A volte per aggiustare le cose basta davvero un po' di zucchero.

TRAMA

  A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia, un pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta tata Katie. Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati da questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia verdure, va pazza per i dolci... e che con le sue storie fantastiche e i suoi giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile, perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell'amore.

Dall’autrice del romanzo rivelazione dell’estate 2014 “Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)” una nuova, divertente e supercalifragilistichespiralidosa storia d’amore, che fa rivivere il mito di Mary Poppins.



Allora Cincilettori! Pronti a scoprire questo bel libro?
No non sono impazzita... più o meno... ma sono semplicemente entrata nel mood di questo bel romanzo breve, che si è rivelata la classica boccata di aria fresca (smog free!). Protagonista di questa storia è Matteo, aspirante scrittore, lasciato dalla ragazza e entrato in una spirale nera della sua vita: niente donna, niente lavoro, niente appartamento. Potrebbe andare peggio di così? Beh, almeno non è tornato a casa da mamma... Si è dovuto però trasferire dalla sorella neo divorziata e mamma di due simpatici bimbi. Non è facile conciliare la vita di uno scapolo trentenne con quella di una famiglia un po' allo sbando, soprattutto se nelle loro vite entrata tata Katie, tata, blogger di Nuvoletta.com,  praticante yoga, vegetariana e animalista.
Questo libro mi ha divertito tantissimo! La storia, quasi una rivisitazione in chiave ironica e moderna del classico Mary Poppins, se vogliamo non è particolarmente originale o comunque è abbastanza intuibile nei suoi sviluppi, ma sinceramente questo passa in secondo, terzo piano rispetto allo humor e al divertimento che la sua autrice ha saputo darci. Matteo è il classico trentenne un po' egoista, tutto donne e bella vita (o almeno aspira a ciò) che in fondo non sa vedere più in là del suo naso e che ha una sana vena cinica. Vena che si tramuta e si materializza in una serie continua di battute e battutine che mi hanno fatto veramente sganasciare dal ridere. L'ho adorato! In tutto il libro! Così passiamo da un incontro galante, ad una corsa in bicicletta, da un giro sulle giostre ad una riunione di famiglia che è più un incontro "tra Il mio grosso grasso matrimonio greco e Shining". E ridi! Pagina dopo pagina!
Questo libro ha il pregio di essere un romanzo rosa ma non del tutto rosa, o comunque non stucchevole. La storia d'amore c'è, mi sembra ovvio, ma è trattata in maniera davvero particolare e allegra. Anche l'idea di un protagonista maschile è stata per me geniale. Sarebbe stato facile, ma anche un po' banale, buttarsi su una Katie narrante e protagonista. No no, molto meglio Matteo, che con il suo rivolgersi direttamente al lettore sa creare anche un rapporto stretto e amichevole con chi legge.
Capiamoci, Katie mi è piaciuto molto con personaggio perché non è la classica donnina tutta occhi languidi, anzi, soprattutto all'inizio mi è sembrata una pazza sconclusionata. Chiara la, passatemi il termine, farcisce di tanto sole, cuore e amore da non renderla ridicola o stomachevole, al contrario! Crea un personaggio pazzo e fuori dagli schemi, che da la scossa alla vita degli altri ma anche al lettore. Inoltre mi sono molto piaciuti gli inseriti del blog, con i suoi "Cincilettori "e "cincillà e buona vita!"... leggere per credere!
Lo stile è ovviamente molto leggero e fresco, perfettamente in tono con il tipo di storia che ci viene proposta. E' molto fluido, semplice e soprattutto piacevole. Ho trovato in questo libricino di neanche 150 pagina una lettura piacevolissima. Avevo già letto un altro romanzo di questa giovane scrittrice italiana e mi era piaciuto, qui però ho trovato un'ulteriore marcia in più! Anzi, forse credo sia arrivato il momento di qualcosa di un po' più lungo...

Voto


Alla prossima


Buona domenica amici lettori!
Siete sopravvissuti ai pranzi e alle cene natalizie? Ora qualche giorno di pausa e poi si riprende con Capodanno. Io se vedo un'altra teglia di cannelloni muoio! E i regali? Vi è arrivato qualcosa di interessante? Io soldi (e già sto preparando un ordine su Mondadori), libri e il box per vedere Sky in camera (telefilm sempre e comunque!).
Prima di spiaggiarmi davanti alla tv (una volta tanto ci sta) vi lascio con la recensione di Il sigillo di Aniox. La Rosa di Gerico di Chiara De Martin.
 

Titolo: La Rosa di Gerico
Serie: Il sigillo di Aniox #3
Autore: Chiara De Martin
Editore: Piazza Editore
Pagine: 316
Cartaceo: € 15,00
Data di pubblicazione: 4 maggio 2015
Link Amazon: Il sigillo di Aniox. La rosa di Gerico

TRAMA

Dopo aver lasciato il Leheda attraversando un portale, Rut, Jack, Agata e Roy, i Figli di Aniox, si trovano sulle montagne al confine del Regno. Innanzi e tutto attorno a loro si estendono picchi rocciosi, ostili, apparentemente privi di qualsiasi forma di vita. Tuttavia, tutti sanno qual è il loro compito: devono trovare l’amuleto creato dagli Antichi Fondatori e abbandonato nel castello dove fu forgiato, nel Centro del Mondo, per sconfiggere il Destinato e liberare la dimensione dal suo giogo. Senza alcun tipo di mappa, solo Rut li può guidare verso la meta, seguendo i sogni che tormentano le sue notti. Ma il percorso è lungo e non certo privo di pericoli. Il Destinato li sta cercando e Rut sa, come lo sanno tutti, che se Sean può rintracciarli, allora può arrivare anche al Centro del Mondo e all’amuleto. E anche se essi riusciranno alla fine a raggiungere il castello di Aniox e a vedere il suo Sigillo, qualcuno li aspetta nei sotterranei della fortezza, e non tutto potrebbe andare come previsto. Dopotutto, Rut non ha mai dimenticato che su di loro incombe anche una profezia di morte… 



Dopo un annetto circa torno nel mondo creato da Chiara. Siamo oramai arrivati al capitolo conclusivo di questa trilogia che vede come protagonista Rut, un ragazza normale che si scopre principessa di un mondo lontano minacciato dal Destinato, al secolo Sean, che vuole tutto sotto il proprio controllo (comunque vi lascio QUI la recensione del primo libro e QUI quella del secondo).
Come nel secondo libro, anche questa terza avventura si apre là dove avevamo lasciato i protagonisti, quindi al freddo! Rut, Jack Agata e Roy sono infatti in viaggio oltre ad un portale alla ricerca dell'unico oggetto che potrà fermare il Destinato, cioè la Rosa di Gerico. Il libro per buona parte è infatti un lungo viaggio, un viaggio con una meta ma non con un vero percorso. Infatti i Figli di Aniox non sanno la strada che devono percorrere e si basano unicamente sull'istinto della stessa Rut, l'unica che "sente" il richiamo di questo magico oggetto. Con questa trilogia entriamo in un fantasy classico e quindi, dal punto di vista della storia, non abbiamo tante sorprese, ritroviamo tutti gli elementi classici che ci aspettiamo ed essendo un terzo libro abbiamo già qualche punto fermo. Facendo una valutazione complessiva della trilogia devo dire che questo si posiziona dopo il secondo volume. L'inizio è un po' lento ma ha il grande pregio di farci ritrovare i personaggi e di proporceli ancora una volta in tutte le loro sfumature. Il finale invece devo dire che nella sua classicità mi è piaciuto ma poteva dare qualcosina di più, essere un po' più scoppiettante.
Quello che mi colpisce sempre nei libri di Chiara sono i personaggi, ben descritti, ricchi dal punto di vista emotivo e caratteriale, personaggi che pensano, fanno, sbagliano, rimurginano, tornano sui propri passi. Insomma personaggi attivi e, seppur calati in un'ambientazione fantasiosa popolata da draghi e magia, concreti e reali. Rut e Jack in particolare pur nella loro eccezionalità hanno un classico rapporto adolescenziale, fatto di amicizia, incomprensioni, litigi e amore. Il mio personaggio preferito è stato Jack proprio per la sua "crisi" emotiva, quasi esistenziale, nel rapporto con la principessa.
Inoltre i personaggi sono veramente tanti e nonostante questo l'autrice riesce a gestirli bene, li utilizza bene nel racconto e da a tutti un ruolo e un senso. L'unica pecca per quanto mi riguarda è l'uscita di scena di Roy passata un po' in sordina, ma insomma niente di che.
Durante la recensione del primo libro avevo sottolineato come le tante divagazioni rendessero il racconto un po' slegato. Ebbene questa pecca stilistica mi è sembrata del tutto superata. Il racconto infatti risulta molto omogeneo e coeso, come dicevo un po' lento inizialmente, lentezza accentuata dalle descrizioni, ma comunque accattivante e ben realizzato.
Questa è una bella trilogia, che mi sento di consigliare a chi, ovviamente, ama il fantasy, perché anche se abbastanza tipica è ben confezionata e ha dei personaggi veramente ben realizzati, che ti restano in mente.

Voto

Alla prossima



Buongiorno amici lettori!
Ci siamo!! La vigilia è arrivata! Siete già ai fornelli? State preparando 20 portate che vi terranno incollati al tavolo per ore e ore? Io devo ancora iniziare ma è tutto sotto controllo! Ho perfino fatto l'ultimo famigerato regalo... cioè, addirittura con 24 ore di anticipo quest'anno, mica male!
Ma bando alle ciance e mettiamoci all'opera! No, non dico di iniziare a mangiare... Golosoni! Intendevo di procedere con il post di oggi. Per la vigilia di  Natale vi presento un nuovo libro... chissà magari rientrerà tra i vostri acquisti post-natalizi... si tratta di Il Risveglio di Fahryon – Parte seconda. Il Suono Sacro di Arjiam di Daniela Lojarro.

Titolo: Il sacro fuoco di Arjiam
Serie: Il Risveglio di Fahryon #2
Autore: Daniela Lojarro
Editore: GDS Editrice
Pagine: 314
Ebook: € 2,49
Cartaceo: prossimamente 
Data di pubblicazione:  dicembre 2015
Dove acquistare: Amazon | Mondadori Store | LaFeltrinelli

TRAMA

Fahryon, neofita dell’Ordine dell’Uroburo, fugge dalla capitale del regno di Arjiam insieme ad Uszrany, cavaliere dell’Ordine del Grifo, per evitare di cadere nelle mani del potente nobile Primo Cavaliere del regno, il nobile Mazdraan, segretamente adepto della Malia, l’insidiosa magia legata al Silenzio e al Vuoto.
Tuttavia, durante la precipitosa fuga, il nobile Mazdraan cattura Uszrany; Fahryon, invece, è tratta in salvo da Vehltur, un misterioso Magh. Mentre Uszrany, prigioniero del nobile Mazdraan, scopre sconcertanti segreti sulla storia del regno e impara a convivere con i fantasmi del suo passato, Fahryon, sotto la guida di Vehltur, inizia il cammino iniziatico che, prova dopo prova, la prepara al confronto con il suo avversario, il nobile Mazdraan.  


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ESTRATTO (dal capitolo 5. Il Risveglio)...
Il tumulto che udiva e che provava cessò. Fahryon, stordita da quell'improvvisa calma, attese qualche istante con il cuore che batteva all'impazzata; poi, rialzò cautamente il capo, trattenendo il fiato per lo spavento e per lo stupore.
Tranquillamente accovacciato al centro di una grotta ottagonale, un enorme drago, dal corpo ricoperto di squame lucenti e iridescenti, la stava squadrando con un'espressione di divertimento misto a insofferenza. 
Era un'assurdità, un parto della sua fantasia: i draghi esistevano solo nelle saghe, nelle leggende e nelle favole, tentò di convincersi Fahryon.
Nonostante la rassicurante logica di quella constatazione, però, non riuscì a scacciare l'inquietudine che quel mostro le procurava.
Il drago scosse la testa con disappunto distendendo le smisurate ali per qualche istante; poi, si sollevò sulle zampe posteriori.
«Non esiste davvero? Ne sei certa?», chiese la voce in tono sinceramente stupito.
Il mostro parve sogghignare, emise dal naso un sibilo d'indignazione e uno sbuffo di fumo avvolse completamente Fahryon, facendole lacrimare gli occhi e soffocandola con il suo acre odore di zolfo.
Il drago esisteva davvero e Fahryon doveva trovare il modo per andarsene da lì, al più presto. 
«Questo posto appartiene al drago e solo lui può concederti di uscirne. Prova a chiedergli d'indicarti la via», rispose la voce con ironia.
Fahryon osservò il drago con scetticismo: dubitava che quel mostro sapesse usare il cervello oltre alle mandibole.
Il drago, offeso, portò il muso all'altezza del suo viso e le scoccò un'intensa e feroce occhiata: sibilò pericolosamente soffiando spire di fumo dalle nari, che si avvolsero su se stesse come tanti serpentelli. Fahryon trasalì, costretta ad ammettere che il drago non solo era capace di pensare ma anche di leggere i suoi pensieri. 
L'animale, soddisfatto, riprese la sua iniziale posa solenne e rimase immoto a scrutarla con i suoi occhi neri e profondi, muovendo solo di tanto in tanto la coda con indolenza. 
«Se imparerai a conoscerlo, non dovrai più averne timore», la rassicurò la voce.
Benché titubante e diffidente, Fahryon sollevò lo sguardo e, incrociato quello terribile del drago, lo fissò a sua volta rimanendone ipnotizzata, mentre rivoli di sudore freddo le colavano giù per la schiena.
Gli occhi del drago la scrutarono, indagatori e implacabili poi, come delle fiere che avessero fiutato la pista di una preda, si gettarono su di lei. Fahryon, terrorizzata, scappò per sottrarsi ai fuochi seducenti e sfolgoranti che volevano sondare la densa e profonda oscurità del suo animo e che la inseguivano senza posa. Nell'istante stesso in cui quegli occhi la ghermirono, Fahryon non riuscì più a distinguere il mostro da sé e, come se per un attimo fuggevole fossero diventati un essere solo, l'istinto violento dell'animale la pervase, facendo scorrere più velocemente il sangue nelle sue vene e accendendo in lei un intenso brivido di vitalità. Sentì allora il suo tremito di paura tramutarsi nel senso di trionfo e di eccitazione del drago per averla in suo potere e si ribellò incalzandolo a sua volta con ferocia. Poco dopo, i ruoli s'invertirono nuovamente e poi ancora, in un'alternarsi estenuante di trepidazione ed ebbrezza, finché Fahryon si accasciò a terra stremata e ansante, incapace di comprendere dove quel folle inseguimento avesse realmente avuto luogo: ricordava però di aver già provato quel genere di sentimenti e di emozioni. 
«Quando?», domandò la voce.
La giovane donna scosse la testa: non lo sapeva ...
«Non lo sai? Ne sei certa ... Fahryon?», chiese la voce.
Fahryon alzò di scatto il capo: quella voce l'aveva chiamata Fahryon.
Nella sala, fastosamente decorata e affollata di spettatori elegantemente vestiti, si diffondeva la musica accorata e malinconica del canto della regina Elavnys. Nella sua mente poco per volta le note del canto si affievolirono fino a spegnersi.
Fahryon!
Quel nome l'aveva destata dagli inganni della Malia di Kahvjai!
Poi, lei lo aveva ucciso con la sua Armonia ed era in quell'istante che aveva provato la stessa eccitazione del drago!
Quando aveva affrontato il Reggente uccidendolo, le si era svelata una parte di sé che agiva per istinto e che non era stata in grado di controllare. C'era una parte oscura di sé, nella quale non era mai stata costretta a guardare e che, nel momento del pericolo, era affiorata con prepotenza in superficie; ma era in essa che aveva trovato la forza per difendersi e per distruggere. Ne aveva provato un tale terrore da decidere inconsapevolmente di negarla, di cancellarla del tutto.
Fahryon alzò lo sguardo e incontrò gli occhi enigmatici del drago e, per la prima volta, non provò disagio. Il drago allargò maestosamente le ali e la fissò agitando vigorosamente la lunga e possente coda, mentre emetteva sibili sempre più minacciosi.
Fahryon lo osservò pensierosa. Al mostro sarebbe bastato puntare contro di lei uno solo dei suoi artigli per annientarla, ma non l'aveva ancora fatto. Una ragione doveva pure esserci. 
«Quale è il significato dell'Uroburo, Fahryon?», le domandò la voce.
L'Uroburo era il simbolo dell'eterno fluire del Tempo, della continuità della vita e del mondo creato: nel cerchio dell’Uroburo Suono e Silenzio, Luce e Oscurità, Vita e Morte nascevano uno dall'altro e non sarebbero mai esistiti uno senza l'altro. Il Magh doveva penetrare nel nucleo, in apparenza vuoto e oscuro, dell'Uroburo per giungere alla Conoscenza del Mistero del Suono Sacro, dove gli opposti si conciliavano nell'Unità del molteplice. 
Fahryon tornò a fissare il drago che la osservava con espressione subdola, mettendo in mostra le sue zanne acuminate. Il mostro avanzò di alcuni passi, facendo tremare il terreno sotto i suoi piedi, fino a incombere minacciosamente su di lei. Fahryon, soffocata e spaventata dall'intensità dell'odio e dell'ira che sentiva ribollire dentro lo sguardo minaccioso del drago, tentò di sottrarvisi ma non vi riuscì. Allora comprese.
Negli occhi terrificanti del drago vedeva riflessi i sentimenti brutali e violenti che si agitavano in lei. Suono e Silenzio, Luce e Oscurità: quello era l'Uroburo e lei doveva accettare che quegli opposti facessero parte di lei e cercare di metterli in equilibrio. 
«Dove ti hanno condotto le scelte che hai compiuto, Fahryon?», chiese la voce.
La scelta di negare una parte di se stessa per non soffrire l'aveva portata nel labirinto del Vuoto; quella di ascoltare le voci che parlavano al suo cuore in quella grotta, custodita dal drago. 
La giovane donna lasciò scorrere lo sguardo attorno a sé.
I draghi nelle leggende vegliavano sui tesori ma lì non c'era assolutamente nulla all'infuori di lei e lei non possedeva nulla di più prezioso oltre se stessa.
Quella grotta era dunque il suo cuore!
Ognuno compiva le sue scelte determinando il suo cammino: lei nel giardino delle erbe profumate aveva scelto e poi, al Santuario, aveva riconfermato il cammino della Conoscenza, causando involontariamente la rovina della sua famiglia. Era un essere umano, aveva dei limiti e non poteva combattere contro la volontà e le scelte del nobile Mazdraan. Ora comprendeva che nemmeno la confessione di Tyrnahan avrebbe mai potuto distogliere il padre di Uszrany dal cammino che lui si era scelto e che perseguiva con determinazione. Nessuno avrebbe mai potuto salvare la sua famiglia, anche se lei lo aveva creduto possibile. Anche Kahvjai aveva scelto e ora Fahryon sapeva di non averlo ucciso con la sua Armonia: il Reggente, ricusando in punto di morte il Mistero del Suono Sacro per il Silenzio e l'Oscurità, aveva compiuto la sua scelta determinando la sua condanna per l'eternità.
«Tu hai ancora la possibilità di scegliere, Fahryon, ma questa volta la tua scelta sarà definitiva», l'ammonì la voce.
La giovane donna trasalì riconoscendo finalmente la voce di Tyrnahan.
«Sì, sono io, Fahryon», confermò la voce dolcemente. «Solo ora anche io ho compreso: il Suono Sacro, tramite le parole di Xhanys, mi aveva indicato la via ma io l'avevo frainteso. Il mio dono era per proteggerti da Kahvjai e poi per accompagnarti alla grotta di questo drago conducendoti sul cammino della memoria: così, insieme abbiamo potuto smantellare il Vuoto nel quale avevi chiuso il tuo cuore carico di dolore. Ma se tu non avessi sondato le profondità del tuo animo prendendo consapevolezza anche dell'esistenza del tuo lato oscuro, non avresti mai potuto trovare l'equilibrio con te stessa necessario per dominare l'Armonia. Però, sei tu che devi scegliere di uscire da questa grotta affrontando il drago», la ammonì con gravità. «Rifletti su ciò che provi e cosa vedi quando i tuoi occhi s'immergono in quelli del drago, Fahryon», la esortò.
La giovane donna gettò un'intimorita occhiata al drago che, immobile al centro della grotta, la fissava enigmatico. Di fronte alla sua incertezza, l'espressione misteriosa negli occhi del drago si tramutò poco per volta in una selvaggia, carica di primitiva forza ferina. Tutto l'iridescente corpo del mostro fremette, scosso dal desiderio d'impadronirsi di lei e, pregustando il sapore del suo trionfo, iniziò ad avanzare determinato. Fahryon arretrò terrorizzata interrrogandosi freneticamente su cosa avesse visto quando era riuscita a sua volta a scrutare nell'immensità di quegli abissi.
«Fahryon!», esclamò ad alta voce con esultanza.
Il drago si bloccò sorpreso.
«Tu sei me, tu sei la forza e l'istinto che si celano nel cuore d'ogni essere umano, che incessantemente si generano, si distruggono e si rigenerano», gridò in tono vittorioso ed ergendosi con sfida per affrontarlo un'ultima volta. «Riconoscendoti per quello che sei, ti ho domato e non ti temo più. Tu non mi annienterai e non ti servirai di me per distruggere, ma io attingerò alla tua forza per creare, drago, perché ormai tu mi appartieni».
Il drago sollevandosi sulle zampe posteriori spalancò le immense ali, ruggendo la sua rabbia per essere stato soggiogato. Con un fragore, che fece rimbombare la grotta, ripiombò a terra e, dimenando la coda, sibilando furioso nel vedersi sfuggire la preda, si protese, eruttando fuoco dalle fauci e soffiando contro di lei, in un ultimo disperato tentativo di non essere sottomesso.
Fahryon fissò con determinazione gli occhi del drago che brillavano di uno sfavillio sanguinario, consapevole che, se in quell'istante il minimo dubbio o timore avessero incrinato la sua conoscenza, il drago ne avrebbe approfittato a suo vantaggio. Con voce stanca e appannata, intonò l'inno sacro della contemplazione più profonda, che ora poteva sentire risuonare attorno a sé e dilagare nel suo animo e nel suo cuore con esultanza, annullando ogni affanno e apportandovi nuovamente la gioia della consapevolezza di esistere.
Il Suono Sacro del Mondo la accolse, avvolgendola nella Sua Vibrazione vivificante. Fahryon, abbandonandosi fiduciosa a Esso, ne trasse nuova forza e sicurezza per continuare a cantare e il drago lentamente si dissolse nella calda polla d'acqua sorgiva del Santuario, inondata dalla rosea luce dell'aurora. 
Il suo viaggio era compiuto: Fahryon era rinata sbocciando al calore del sole dell'Astahzar, il Risveglio del Mondo, l’equinozio di Primavera.

L'AUTRICE
Daniela Lojarro è nata a Torino. Terminati gli studi classici e musicali (canto e pianoforte), vince alcuni concorsi internazionali di canto che le aprono le porte fin da giovanissima a una carriera internazionale sui più prestigiosi palcoscenici in Europa, negli U.S.A., in Sud Corea, in Sud Africa nei ruoli di Lucia di Lammermoor, Gilda in Rigoletto e Violetta in Traviata. 
Ha inciso diversi CD: 
- G. Rossini Ermione (con M. Caballè, M. Horne) 
- G. Paisiello Nina, ossia la pazza per amore 
- CD Gala Concert con brani da Lucia di Lammermoor di Donizetti, Rigoletto di G. Verdi e Le nozze di Figaro di W. A. Mozart 
- F. & L. Ricci Crispino e la Comare 
- Exawatt: Time Frame 
- Ars Nova: Seventh Hell 
Diverse opere da lei interpretate sono state riprese da radio o televisione: 
- G. Rossini Ermione 
- V. Bellini La Sonnambula 
- G.F. Haendel Alcina 
- L. Delibes Lakmé 
Alcuni brani da lei incisi sono stati inseriti come Soundtrack in diversi Film: 
- Zeffirelli Toscanini con brani da Lucia di Lammermoor di G. Donizetti (con C. Bergonzi) e Rigoletto (con C. Bergonzi) di G. Verdi. 
- Harron I shot Andy Warhol con brani da Rigoletto di G. Verdi 
- Scorsese The departed con brani da Lucia di Lammermoor di G. Donizetti 
Si dedica anche all’insegnamento del canto e alla musico-terapia come terapista in audio-fonologia, una rieducazione della voce e dell’ascolto rivolta ad adulti o bambini con difficoltà nello sviluppo della lingua oppure ad attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager per sviluppare le potenzialità vocali. 
«Fahryon» parte prima della saga «Il Suono Sacro di Arjiam», edito da GDS, è il suo primo romanzo. «Il Risveglio di Fahryon», sempre edito da GDS, è la parte conclusiva di questo episodio della saga ambientata nel mondo di Arjiam. Nel 2016 entrambe i libri verranno pubblicati in cartaceo.

E con questo al momento è tutto! Io intanto vi auguro una buona Vigilia e... ci rileggiamo domani perché La Biblioteca di Eliza non chiude e vi aspetta anche il giorno di Natale!

La prossima


Buongiorno cari lettori!
-2 al Natale! Siete pronti?? Siete caldiii? Ok mi calmo ( e si, non sono Madonna...). Ma veramente, a parte gli scherzi, voi come siete messi?? Io un po' nella... ehm si insomma avete capito. Stamattina pubblico qui e corro a recuperare l'ultimo regalo che manca e a fare la spesa se no sono cavoli amari!
Quindi faccio la brava, mi sbrigo (afferro già il cappotto mentre schiaccio su pubblica...) e vi dico subito che questa mattina vi lascio con una nuova segnalazione. Il libro che è stato portato alla mia attenzione è Araba Fenice di Michele Sbriscia.


Titolo: Araba Fenice
Autore: Michele Sbriscia
Editore: Lettere Animate Editore
Pagine: 219
Ebook: € 0,49
Data di pubblicazione:  4 giugno 2015
Link Amazon: Araba Fenice

TRAMA

Andrea è un giovane neo imprenditore, appassionato di viaggi. Ama la lettura e passa intere giornate in biblioteca. È perdutamente innamorato di Kari, ragazza tunisina da poco giunta in città. Entra in possesso casualmente di un documento cartaceo, scritto probabilmente dal famoso alchimista Cagliostro. Ma sulle tracce dell'antico reperto ci sono loschi e pericolosi individui pronti a tutto! Tra improvvisi balzi spazio-temporali e fughe repentine, Andrea dovrà vedersela anche con un terrificante killer giunto dall'Africa. Riuscirà a proteggere la sua amata Kari e a risolvere l'arcano mistero celato nell'indecifrabile foglietto scritto col sangue? 


LINK UTILI
https://www.facebook.com/michele.sbriscia https://www.facebook.com/groups/1609656615964422/ #‎seguilapiumadellafenice‬

BOOKTRAILER
https://youtu.be/m_dsIDkWmyc

L'AUTORE
Michele Sbriscia è nato a Fano (PU) l’8 Agosto 1970.
E’ sposato con Lara e ha 2 figli, Giorgia e Matteo.
E’diplomato in elettronica ed ha la fortuna di lavorare nel settore da venti anni.
Questa è la sua prima fatica.

Alla prossima


Buona sera amici lettori!
Tra una cosa e l'altra sono un po' di giorni che non vi propongo una recensione. Ahi ahi, meglio porre rimedio! Così eccovi la mia recensione di La verità sul caso Rudolf Abel di James B. Donovan.
Titolo: La verità sul caso Rudolf Abel
Titolo originale: Strangers on a bridge. The case of Colonel Abel
Autore: James B. Donovan
Editore: Garzanti
Collana: Saggi
Pagine: 377
Ebook: € 9,99
Cartaceo: € 18,60
Data di pubblicazione:  5 novembre 2015
Link Amazon: La verità sul caso Rudolf Abel  

TRAMA

La mattina del 10 febbraio 1962, James Donovan è in missione sulla Glienicker Brücke, il celebre ponte delle spie che collega Berlino Ovest con l'Est comunista. Al suo fianco c'è Rudolf Abel, la più misteriosa ed efficiente spia del XX secolo, per anni clandestinamente negli Stati Uniti a capo dello spionaggio russo. Dall'altra parte del ponte, i sovietici tengono in ostaggio Francis Powers, il pilota di un U-2 americano abbattuto mentre era in volo segreto sull'URSS: Donovan ha ricevuto dal presidente Kennedy l'incarico di riportarlo in patria a ogni costo. "La verità sul caso Rudolf Abel" ci catapulta nelle drammatiche giornate vissute per realizzare lo scambio di prigionieri, nelle lunghe e pericolose trattative diplomatiche, nei momenti concitati e avventurosi della guerra fredda tra due blocchi con le armi costantemente puntate... 


1962. Il mondo vive in piena Guerra Fredda, diviso dalla Cortina di Ferro. Lo spionaggio tra le due metà del mondo è all'ordine del giorno. Il libro è in realtà un diario giorno per giorno tenuto da James Donovan, avvocato di lunga fama, che ha partecipato tra le altre cose al Processo di Norimberga. Donavan accetta di difendere Rudolf Abel, considerato la spia russa su suolo americano più importante e misteriosa del secolo scorso. Giorno dopo giorno e incontro dopo incontro, Donovan ci da il ritratto di un uomo per bene, forse chiuso, ma che in fondo ama il suo paese e fa quello che molti americani facevano per il proprio, passa informazioni fingendosi un fotografo. Accanto al ritratto di Abel Donovan però ci da molto altro, in primo luogo ci parla dei rapporti tra America e Urss, formalmente pacifici ma in pratica sempre all'erta e con l'indice puntato sul famigerato bottone rosso. E poi racconta nei minimi dettagli anche il processo giuridico americano, senza tralasciare un po' di sano paternalismo.
Ammetto che da questo libro mi aspettavo una cosa molto diversa, anche alla luce del film da poco uscito nelle sale con Tom Hanks, Il ponte delle spie, che si rifà proprio a questo libro. Ecco, se avete visto il film sappiate che quegli eventi si trovano nelle 50 pagine finali, non di più. Quindi un po' delusa sono rimasta, anche perché il libro è particolarmente lento. Quello che però mi ha dato l'occasione di scoprire è il modo di lavorare di Donavan. Si ritrova a difendere uno degli uomini più odiati del momento da tutto il popolo americano, un popolo che leggeva la parola Comunista come noi oggi leggiamo Terrorista. Nonostante ciò l'avvocato difende e consiglia Abel nella maniera più professionale e giusta possibile, consigliandolo e diventandone quasi amico.
Non è un libro per tutti, sia chiaro, è un saggio e come tale va trattato e letto. E' un libro per gli amanti della Storia e per chi ama leggere particolari e cavilli... si lo ammetto, in fondo mi è piaciuto. Avrei voluto un po' più di azione? Si, soprattutto nella parte iniziale ma bisogna anche considerare che è stato scritto negli anni '60, quindi in contemporanea con gli eventi trattati.

Voto

Alla prossima 


Buongiorno amici lettori!
E che Natale sia!! La settimana natalizia prende ufficialmente il via e io... Io in questo momento sono con la casa invasa dagli operai perché mi stanno montando la cucina nuova! Eh si cari lettori, finalmente lavastoviglie! Anche La Biblioteca di Eliza si è arresa ed entrata nel nuovo millennio! 
Va beh, lasciamo da parte i momenti deliranti di casa Eliza (oddio, il cane guarda male l'operaio...) e passiamo alla segnalazione di oggi. Vi parlerò di un libro... moooolto particolare uscito giusto ieri! Pronti?

Titolo: Beauty and the Cyborh
Serie: #1
Autore: Miriam Ciraolo
Editore: Selfpublishing 
Pagine: 390
Ebook: € 1,99
Cartaceo: prossimamente 
Data di pubblicazione: 20 dicembre 2015 
Link Amazon: Beauty and the Cyborg: Volume 1
Pagina FB dell'autrice

TRAMA

  E se questa storia iniziasse con: C'era una volta l'elettricità? Il Nido di Spine è una cittadina francese dove la corrente elettrica non scorre più come un tempo. Dopo una guerra chiamata “Nuova notte” gli equilibri mondiali sono cambiati e i continenti sono stati messi in ginocchio dai Cyborg, esseri privi di anima che torturano innocenti. In un mondo dove la parola scritta è vietata e gli esperimenti elettrici sono punibili con la morte, si muove la ricercata Bellatrice Sparks. Lei sa leggere, sa scrivere e dal giorno in cui ha fatto funzionare una torcia elettrica nella sua città, è costretta a fuggire per salvaguardare la sua famiglia. Rapita dai trafficanti di schiave viene venduta ai sovrani di Elettra. Ma in un castello dove l'elettricità pulsa ancora un essere ignoto si aggira nell’ombra. Per fronteggiare l'enigmatica creatura e per riabbracciare la sua famiglia, Bellatrice dovrà sottrarsi agli inganni della proibita e misteriosa Ala Ovest del castello. Ma deve fare molta attenzione, cosa si cela dietro la maschera dell'odio?


«Un giorno scriverò un libro» dico, senza pentirmi del mio improvviso coraggio.
La sua risposta cura le mie paure. «Non sarò io a ucciderti per questo.»
E detto da un Cyborg equivale a una promessa d'amore.



L'AUTRICE
Miriam Ciraolo vive a Messina. La sua passione primaria è l'arte e ritiene che i libri siano il vero 3D della mente, per questo motivo ama leggere e scrivere. Grafica, disegnatrice e blogger, con "La vera storia di Cupido" edito dalla Rosa dei Venti edizioni ha realizzato il suo primo sogno da scrittrice. "Chemical Games" è stata la sua prima trilogia, una saga urban fantasy che ha ideato grazie al suo interesse per la tavola periodica e per gli elementi chimici. L’autrice reputa il suo ultimo romanzo "Beauty and the Cyborg" la sua opera più luminosa.

Alla prossima



Buon pomeriggio lettori!
Ultima domenica pre-natalizia! Siete pronti? No fermi, ancora non potete spacchettare niente! Si aspetta Natale! Fermi ho detto!! Urca, siete proprio indisciplinati questa domenica...

Ok, passiamo ad un nuovo appuntamento con il nostro speciale Calendario dell'Avvento tutto incentrato su Harry Potter e la pietra filosofale. Come sempre vi ricordo tuuuuute le altre tappe per leggere insieme a me, a Laura la Libridinosa, a Daniela di Un libro per amico e a Salvia di Desperate Bookswife (con al collaborazione di Menta di Scribacchiando in soffitta) il primo libro della saga più amata degli ultimi anni!


Lunedì 7: Capitolo 1 su Desperate Bookswife
Martedì 8: Capitolo 2 su La Libridinosa
Mercoledì 9: Capitolo 3 su Un libro per amico
Giovedì 10: Capitolo 4 su La Biblioteca di Eliza
Venerdì 11: Capitolo 5 su Scribacchiando in soffitta
Sabato 12: Capitolo 6 su Desperate Bookswife
Domenica 13: Capitolo 7 su La Libridinosa
Lunedì 14: Capitolo 8 su Un libro per amico
Martedì 15: Capitolo 9 su La Biblioteca di Eliza
Mercoledì 16: Capitolo 10 su Scribacchiando in soffitta
Giovedì 17: Capitolo 11 su Desperate Bookswife
Venerdì 18: Capitolo 12 su La Libridinosa
Sabato 19: Capitolo 13 su Un libro per amico
Domenica 20: Capitolo 14 su La Biblioteca di Eliza
Lunedì 21: Capitolo 15 su Lettrici Geograficamente Sparpagliate
Martedì 22: Capitolo 16 su Desperate Bookswife
Mercoledì 23: Capitolo 17 su Lettrici Geograficamente Sparpagliate


Ok, oggi ho letto per voi e con voi il Capitolo 14!


Ohhhh parliamo di draghi!! Grandi, squamosi e... diciamo un po' fumantini! Hagrid Hagrid! Cosa mi combini! Non si comprano le uova di drago al mercato nero... Certo, il suo è proprio l'amore di una mamma per il suo cucciolo, Norberto sarebbe stato sicuramente il draghetto più coccolato di tutti! Però giustamente il piccolo Norberto sempre cucciolo non sarà e deve vivere coi suoi simili! Per la gioia anche del povero Zanna (ma non si chiamava Thor il cane di Hagrid??? Perché Zanna??)...
Capitolo pieno di avventure questo e di scoperte e supposizioni! Strano, molto strano, Hagrid guarda caso trova una persona disposta a cedergli un uovo di Drago... qui c'è puzza di bruciato! Ops... forse è stato Norberto...

CURIOSITA':
La curiosità di quest'oggi guarda al futuro e al cinema! Nel 2005 quando uscì sul grande schermo Harry Potter e il calice di fuoco non in molti ci hanno fatto caso... Ma se andate a prendere il vostro tanto amato e prezioso DVD e leggete con attenzione i titoli di cosa troverete una scritta molto curiosa...
"nessun drago è stato maltrattato durante la produzione di questo film"

 Ultimi giorni, ultimi capitoli! Domani parleremo insieme del 15 capitolo sul blog Lettrici Geograficamente Sparpagliate!

Alla prossima


...fare quello che non puoi fare mai: 
riprendere a giocare, 
riprendere a sognare, 
riprendere quel tempo 
che rincorrevi tanto.


Buongiorno lettori!!
Ultimo sabato prima di Natale! Vi manca ancora qualche regalo? Oddio, ok niente panico! La vostra Eliza è qui per questo e vi può dare una mano! Che ne dite di un bel libro? Beh, se siete qui certo non vi immaginate che sia pronta a consigliarvi profumi e ombretti!
Partiamo dal presupposto che regalare un libro non è mai facile: bisogna azzeccare il genere, evitare autori odiati... Però forse qualche consiglio "libroso" posso darvelo, qualche idea almeno da cui partire per un regalo. 

Prima di partire con una lista però qualche punto fondamentale:
  • pensate bene a chi state facendo il regalo e non pensate a cosa vorreste leggere voi: lo so è difficile, ma trattenetevi (e poi magari comprate anche un libro per voi... così sarete tutti felici!)
  • spulciate in libreria: non buttatevi sul primo libro che vi passa in mano... su avanti, un po' di impegno!
  • chiedete consiglio al libraio: se sapete che il vostro amico/vostra amica ha particolarmente amato un libro o un autore potete chiedere qualcosa di simile
  • spiate: no, non intendo cercare la gente con Google maps, ma se il destinatario del regalo usa Goodreads o Anobii potreste buttare un occhio alle sue librerie e se siete proprio fortunati potreste anche sbirciare in quella reale
  • pronti al momento smanceria - sole, cuore e amore- trito e ritrito? Ricordate che se fatto col cuore un regalo è sempre ben accetto... o al massimo riciclabile...

Ho sfogliato le mie recensioni passate e ho scovato qualche titolo tra quelli che più mi sono piaciuti, magari possono fare al caso vostro!

THRILLER

La gemella silenziosa
di S.K. Tremayne
Garzanti
pp. 307
€ 16,90





GIALLO

La pietà dell'acqua
di Antonio Fusco
Giunti
pp. 224
€ 12,90





NARRATIVA

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
di Alice Basso
Garzanti
pp. 271
€ 14,90





YOUNG ADULT

Dov'è finita Audrey?
di Sophie Kinsella
Mondadori
pp. 285
€ 16,00





FANTASY

Harry Potter e la pietra filosofale
di J.K. Rowling
Salani
pp. 245
€ 29,00





RAGAZZI

Dralon
di MC Willems
Selfpublishing
pp. 264
€ 15,00






Spero di esservi stata utile!
Alla prossima




Buongiorno amici lettori!
Oggi ci sarà per voi un appuntamento speciale della rubrica Ti consiglio un libro che io, Laura, Salvia e Daniela vi proponiamo insieme. Natale è alle porte e noi siamo più buone, ma non vi ci abituate! Le luci sbrilluccicano, i camini riscaldano, gli alberi di Natale svettano coi loro pacchetti decorati e noi abbiamo deciso per l'ultimo appuntamento con questa rubrica per quest'anno di consigliarvi... il libro più bello letto nel 2015!


Titolo: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Autore: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pagine: 271
Ebook: € 9,99
Cartaceo: € 14,90


Scegliere un solo libro per tutto un anno non è facile. Il 2015 poi è stato un anno particolarmente generoso e mi ha fatto scoprire tante belle letture. Quindi perché ho scelto proprio questo? Semplice, perché ogni volta che qualcuno mi chiede "Ma mi consigli un bel libro?" il pensiero scatta immediatamente a questo; perché ho ripetuto a Sorella "Devi leggere la Basso" tante di quelle volte che la poverina alla fine ha ceduto, lo ha letto e alla fine mi fa "Ma deve uscire il seguito vero? Io voglio ancora Vani! Quando esce? Dai dimmelo!!! Scoprilo!!! Voglio sapere"; perché non compro molti cartacei di libri che ho già letto in ebook, ma questo lo voglio con tutto il cuore; perché quando sono in libreria e lo vedo sullo scaffale scatta il sorriso e devo sfogliarlo, sempre e comunque; perché Vani mi ricorderà sempre un gruppo di amiche speciali a cui voglio un bene dell'anima; perché la sua autrice mi fa ridere pure se scrive la lista della spesa; perché si!
E' stata, per me, una scoperta abbastanza recente dato che l'ho letto solo a settembre ma non posso immaginare di chiudere l'anno senza consigliarvi ancora una volta L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome! Leggere per credere!!

E con questo la rubrica Ti consiglio un libro vi augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo e vi aspetta a gennaio con nuovi, incredibili, strabilianti e strampalati consigli! Uh cosa? Eh? Non vi ho detto quali libri sono i preferiti del 2015 per le altre? Ops... avete ragione, scusate ma davanti alla fetta di Pandoro perdo la ragione! Vediamo insieme i libri più belli dell'anno per Laura, Salvia e Daniela!!

Alla prossima



Buongiorno amici lettori!
Manca una settimana esatta alla Vigilia di Natale! Allora siete pronti? Io ancora no, mi mancano ancora due regali da fare... aiuto!!! Inoltre oggi è anche il compleanno di Padre!! Anzi mi devo sbrigare... c'è una torta a cui pensare!
Prima di mettermi al lavoro (cioè prima di uscire, andare dal parrucchiere e poi in pasticceria... non avrete mica pensato che la facevo io?? Aaahhh Santa Innocenza!) voglio lasciarvi con la segnalazione del nuovo libro della mia amica Annalisa Caravante, Cattivi Pensieri, edito Lettere Animate Editore.

Titolo: Cattivi Pensieri 
Autore: Annalisa Caravante
Editore: Lettere Animate Editore
Pagine: 105
Ebook: € 1,49
Data di pubblicazione: 26 novembre 2015 
Link Amazon: Cattivi Pensieri

TRAMA

  Lei: Una giovane ed attraente bugiarda patologica. Lui: Passionale donnaiolo senza scrupoli. Le loro strade si incrociano nuovamente dopo molti anni all’insaputa di uno dei due, portando nuovo scompiglio nelle loro vite. Giuditta Falco.


Alla prossima



Buongiorno lettori,
il Natale si avvicina e bisognerebbe, da manuale, essere tutti più buoni. Già perchè se ci si comporta bene arriva Babbo con un Sacco carico di doni, tutti a buon mercato tra l'altro; se ci si comporta bene codesto Babbo, per nulla esausto dalle migliaia di richieste assurde e certamente realizzabili, è pronto ad esaudire una serie di sogni di tre deficienti che da giugno stanno buttando giù una lista - già perchè qui le liste non si fanno mai, figurati al Babbo - e sperano vivamente di poterla consegnare personalmente al barbuto, candido progenitore. 
Non vi spaventate lettori, la mente infantilmente malata di noi tre ha superato anche le nostre di aspettative, non vi chiediamo di comprenderci, ma di prendere atto della nostra goliardia e del nostro modo di prendere in giro la vita. 

Buon quasi Natale dalle tre vecchie Babbesse, quella alta, quella bassa e quella storta, e mi raccomando, siate buoni, almeno il 25.



*Questa chiacchiera contiene l'inserimento di prodotti 
non a fine pubblicitario, ma con al mica tanto velata 
speranza di ottenerli da amici e 
parenti come regalo (avete preso nota?)



Eliza: Scriviamo la letterina di Natale?

La Libridinosa: Si, scrivi scrivi. Detto?

Eliza: Scriviamo! Insieme! Detta!

La Libridiniosa: Caro Babbo Natale... Stai scrivendo?

Eliza: No, aspetta... Ok, ci sono.

La Libridinosa: Siamo Laura&Laura e no, non è una pigliata per il culo. Siamo blogger belle e buone, tranne quando arriva Kalamort.

Eliza: Si può dire culo a Babbo?

La Libridinosa: Si, si può.

Eliza: Ok!

La Libridinosa: chiedo a Salvia?

Eliza: Forse è meglio. Ci serve un po' di censura.

La Libridinosa: Non risponde. Vuoi vedere che ronfa?

Eliza: Ha ragione. Io ho preso doppio caffè, ma ho l'occhio che si chiude.

La Libridinosa: Intanto scrivi. Dunque, io vorrei un iMac da 21" e l'iWatch e taaaaaaaaaaanti libri. Anzi, fai tanti buoni Mondadori, così scelgo io. Tocca a te!

Eliza: Ok... Babboooo!! Sono Laura, l'altra Laura. Dunque, anche io vorrei un iMac, pollici fai tu che io mi adatto!

La Libridinosa: Io sono quella di Twin Peaks, lei quella di Nek.

Eliza: Poi, se ti avanza un iPad sarebbe fantastico (di Nek a tua sorella, gioia!)

La Libridinosa: Tu sei mia sorella!

Eliza: Poi, visto che ci siamo a richieste, non è che mi lasci qualche  biglietto del treno andata e ritorno per casa Failla? Così posso andare da Laura e nasconderle i fantasy nella stanza librosa!

La Libridinosa: 
Eliza: No, Babbo, non è cattiveria questa, lo faccio per lei, così scopre cose nuove. Non sono buona io?

La Libridinosa: 

Eliza:

La Libridinosa:

Eliza: Non si picchia il pinguino di Natale!

La Libridinosa: Tutto qua? Niente libri?

Eliza: E aspetta... tu mi distrai!

La Libridinosa: Aaaaaahhhh, scusa.

Eliza: Infine, caro Babbo, avrei una piccola lista di libri, piccola, eh... 5 o 6 fogli, niente di che... ok, magari sono fogli A3, ma chi ci fa caso, no? E poi è tutta cultura!

ARRIVA SALVIA

Salvia: Caro Babbo (Kalamorttttttttt prrrrrrrr). Scusa, Babbo.

La Libridinosa: Questa non possiamo scriverla sul blog, sappilo.

Salvia: Io vorrei un iMac, pure io mi adatto come zia, basta che sia fashion.

La Libridinosa: E rispondi al telefono quando suona, Bestia!

Salvia: Poi, un iPad.

La Libridinosa: E pure un iPhone.

Salvia: e poi un iPhone.

La Libridinosa: Grande per lei, l'iPhone. Ecco lo sapevo!

Salvia: E poi, niente libri...

La Libridinosa: L'iWatch non lo vuoi? Come niente libri?

Salvia: Perché sarò impegnata sei mesi a capire come si usano questi aggeggi.

La Libridinosa: La Apple fa roba facile. Zio Steve diceva che anche la casalinga di Voghera deve saper usare il computer.

Salvia: oh... vorrei anche l'iWatch.

La Libridinosa: Ecco!

Salvia: Libri no e ti spiego perché: quest'anno faccio un fioretto!

La Libridinosa: Sentiamo!

Salvia: Però in cambio chiedo:
  • che tutte le persone false ed ipocrite perdano la loro piattaforma on-line
  • che le case editrici smettano di inviare libri a persone che fanno finta di leggerli
  • che le persone che continuamente postano foto sulla loro vita da famiglia da Mulino Bianco... smettano di respirare e diventano cianotiche
La Libridinosa: Altro?

Salvia: 
  • che le eroine con il mantello naturale alla Wonder Woman caschino sui loro piedi e si fratturino uno, anzi due malleoli!
La Libridinosa: Ti riferisci al mantello tricotico?

Salvia: Ecco, Babbo... se tu mi rendi felice, io ti giuro che mi faccio bastare i libri che mi comprano marito, zia, mammina, sorella, cugina e non ne chiedo altri a te! Va bene, caro Babbino?

La Libridinosa: C'era il trucco!

*Questa chiacchiera non è stata in alcun 
modo sovvenzionata  dalla Apple!|


Alla prossima



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Hello, There!

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43 anni
Cesenatico♥
Datemi un libro, un tè e una giornata piovosa, mi farete felice. Ogni libro è un'avventura incredibile e io voglio viverla! Voi no?


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