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La Biblioteca di Eliza

Buongiorno cari lettori!
Oggi finalmente finisce agosto! Stupiti di non trovare il recap del mese? Tranquilli, ci sarà domani insieme alla Tbr di settembre. Volevo infatti assolutamente proporvi questa recensione. Grazie alla Garzanti ho infatti avuto la possibilità di leggere in anteprima un libro che dire bellissimo è dir poco! Si tratta di L'uomo che inseguiva i desideri dell'inglese Phaedra Patrick, in uscita in libreria domani 1 settembre


L'uomo che inseguiva i desideri
di Phaedra Patrick
Garzanti | Narratori Moderni | 278 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,90
1 settembre 2016


Trama. Nel primo anniversario della scomparsa della moglie, Arthur Pepper interrompe la sua vita abitudinaria, prende coraggio e decide di riordinare gli oggetti di Miriam. Un braccialetto lo lascia perplesso, perché la donna non portava gioielli. È fatto di numerosi ciondoli a forma di tigre, fiore, elefante, libro e altri piccoli oggetti. Ma guardando con più attenzione, Arthur e si accorge che su uno di essi è inciso un numero di telefono, e non può fare a meno di chiamarlo subito. Ha inizio così una serie di sorprese. Seguendo i ciondoli, Arthur compie un viaggio che lo porta in un'accademia d'arte di Parigi, in una gioielleria di Londra, su una spiaggia di Goa... alla scoperta di una Miriam che non aveva mai conosciuto, ma che ha ancora tanto da insegnargli. E gli ricorda che l'amore è sorprendersi ogni giorno, per tutta la vita e anche oltre.


"Salvo che nulla sarebbe mai più tornato alla normalità, perchè quella ricerca gli aveva smosso qualcosa dentro. Non si trattava più soltanto di Miriam. Adesso lo riguardava direttamente."
Arthur Pepper trascorre le sue giornate secondo uno schema preciso: il toast sempre alla stessa ora, l'annaffiatura della amata pianta Frederica sempre alla stessa ora, cena al tavolo anche se è da solo. Si perchè Arthur da un anno è vedovo, una polmonite gli ha portato via l'amata moglie Miriam, e i figli oramai sono grandi, hanno una loro vita. L'anziano signore, che inevitabilmente mi sono immaginata come il vecchietto di Up, coi capelli un po' lunghi e bianchi come la neve, ha praticamente smesso di vivere e si nasconde anche dai tentativi della vicina di casa Bernadette di confortarlo e scuoterlo un po'. Fino al giorno in cui trova tra gli abiti della moglie un braccialetto con dei ciondoli: mai visto prima questo braccialetto,  non è nello stile di Miriam, e i ciondoli? Che significato avranno mai? Spinto dalla curiosità Arthur parte per un viaggio, tanto fisico quanto emotivo, alla ricerca di una moglie tanto amata quanto conosciuta fino ad un certo punto.

Lo dico senza mezzi termini: è un libro bellissimo. Nostalgico in un certo senso, ma anche pieno di amore e speranza. Un libro che ti fa battere il cuore e che ti fa emozionare. Perché tu sei lì davanti alle pagine e speri con tutta te stessa che Arthur non scopra niente di brutto, che Miriam non abbia scheletri nell'armadio che possano distruggere il suo ricordo. Ma sei anche consapevole che questo non potrà mai essere perchè tutti abbiamo i nostri segreti, tutti abbiamo una vita prima. E così Miriam che prima di conoscere Arthur ha viaggiato e conosciuto, ha dettato mode, alimentato sogni e distrutto vite. Arthur ha un bellissimo ricordo della moglie, un angelo sceso in terra, dolce e allegra, frizzante ma pacata. Tuttavia Miriam è stata anche altro nel suo passato, è stata amata  e odiata, è stata dolce e crudele. Arthur più volte è sul punto di mollare e lasciare che il ricordo della moglie resti immutato, ma tu speri con tutto il cuore che non lo faccia, che continui anche se fa male, che vada avanti perchè è giusto che lui sappia come Miriam è diventata la persona che lui ha conosciuto e tu con lui, attraverso i suoi ricordi. 
I ciondoli portano Arthur in luoghi e situazioni che mai avrebbe creduto, gli fanno conoscere persone strane e diverse, incontrare tigri, lo portano a Londra, gli fanno scassinare una porta e posare nudo. Arthur con la sua ricerca torna piano piano a vivere e capisce che a quasi 70 anni la sua vita non è finita, che deve imparare a viverla in modo diverso, perchè se Miriam dopo una giovinezza folle e in continuo mutamento ha trovato la pace e la calma con lui, lui dopo una vita abitudinaria e tranquilla deve ora scuotere la sua esistenza, fare cose nuove e riallacciare rapporti che credeva oramai perduti.
E' una storia dolce che ti fa emozionare ma anche ridere per le disavventure grandi e piccole di questo signore che gironzola per Londra con pantaloni blu elettrico, sandali e zainetto.

Phaedra Patrick ha uno stile tanto delicato quanto frizzante; sa farti amare i suoi personaggi, sa dipingere scene uniche, a cavallo tra la normalità e lo straordinario, tra la campagna inglese un po' decadente e l'esuberante e artistica Parigi. Arthur alla fine ti manca, come ti mancano Bernadette e Nathan. A me manca persino la pianta Frederica!

Voto


Alla prossima







Simpatica chiacchierata introduttiva:
Mac: Ciao sono un Mac!
Pc: Ciao...
....
.....
sono....
....
*ronf ronf*
....
sono...sono...sono...
*ctrl+alt+canc*
un Pc....
!
Eliza: Oh torniamo a chiacchierare! Ma oggi non si parla di libri, si parla di tecnologia… saremo in grado?

La Libridinosa: e certo che siamo in grado! Chi meglio di noi?

E: un informatico?

LL: vabbè, adesso non esageriamo! Però ce la caviamo anche abbastanza bene, no?

E: oh si, da quando ho cacciato il Pc in una scatola non mi batte più nessuno

LL: ecco, quello è un gran passo verso l’evoluzione! Cacciate tutti i PC nelle scatole e lanciateli in discarica!

E: dai lo ammettiamo? Siamo razziste, a noi i Pc fanno venire i nervi anche solo ad accenderli. Siamo Apple dipendenti… nel senso che ci piacciono no che ci pagano… magari!

LL: eh magari! Comunque sì: siamo Apple dipendenti… talmente tanto che potremmo mangiare solo mele!

E: eh? Ma sei scema? Che quelle sono pure mele morsicate. No ci piacciono i Mac… belli, grigi, satinati, veloci, che comunicano con tutti i dispositivi di casa… Io ancora vado in brodo di giuggiole quando mi chiamano sul cellulare e iniziano a suonare anche computer e tablet!

LL: ehi ciccia, chiamiamo le cose col loro nome, ok? Non cellulare, ma iPhone; non tablet, ma iPad.

E: e allora diamo i veri nomi: Phonno, Paddo e Macco. Dai che ci fanno causa questa volta!!

LL: io ho pure Poddo (che non è computer, ma è aggeggino per ascoltare musica!). Comunque sì, se non ci fanno causa stavolta, mai più!

E: dai, facciamo le serie però. Questa chiacchiera deve essere costruttiva. Raccontiamo la nostra esperienza coi due sistemi. Io col Pc ci sono stata bene fino a Windows Xp, poi il mondo informatico è imploso e io ho iniziato ad urlare agli schermi dei vari computer che ho avuto. Bello Windows Xp, funzionava così bene….

LL: beh sì, tutto sommato XP andava anche bene, ma la lentezza… leeeeeeeenti lenti leeeeeeenti

E: eh si, lenti lenti. Poi con l’ultimo aggiornamento a 10… ho ancora i brividi. Il problema è che poi sono pieni di cose che non si usano e che non puoi togliere. E vogliamo parlare di Cortona??

LL: Cortana, capra! No io quella non la reggo proprio! Ma vuoi mettere Siri? Che tu le parli e lei sa chi sei? Che poi ancora non ho capito perché quando le parla Consorte, lo manda puntualmente a fanculo!

E: perchè le fa domande sconce?

LL: macché… è che la stressa, chiede un sacco di robe insulse… quella donna intelligente è e lo manda!

E: aahhh… Povera Siri. 

LL: ma a te non fa un po’ paura Siri? Io ho sempre la sensazione che qualche notte, mi sentirò fare “tap tap” sulla spalla e sarà lei.

E: no quello è il gatto che ti vuole uccidere. Tranquilla… ma sarà una cosa lenta e dolorosa.

LL: sei sempre una botta di serenità, tu! Vabbè, dicevamo… la meraviglia di quando fai una foto con Phonno e te la ritrovi già su Macco? Ne vogliamo parlare?

E: oh si!! Adoro!! Non devi fare nulla e la trovi ovunque. Comodissimo, soprattutto per noi che ne facciamo sempre, tra libri e cavolate varie… Lo so che esistono Google Drive, Dropbox e simili, ma ICloud e IPhoto mi hanno risolto la vita!

LL: ehm… Laura… Lauretta, stella adorata della vita mia preziosa… giusto per evitare che zio Steve si rivolti nella tomba, potresti mettere in minuscolo quelle “i”? Perché sai che quello è pignolo e preciso, ci tiene…

E: ecco quello lo devi dire al correttore che a volte fa come vuole. Una cosa odiosa della Apple? Il t9 e il correttore che ti cambiano le parole come vogliono. Provate a scrivere “arriv” con Phonno e fisso scrive “Sto arrivando!”... ma dove stai arrivando????

LL: eh vabbè, basta rileggere! È peggio quando vuoi scrivere le parolacce… prova a scrivere “stronza” e poi ti ritrovi “strizza”... non è bello!

E: evitare le parolacce no?

LL: ci sono concetti che vanno espressi e non ci sono alternative, ok? 

E: ok, parliamo anche dei lati negativi dell’azienda di Cupertino?

LL: tipo che zio Steve è morto?

E: pace all’anima sua, sempre. Però intendevo i veri lati negativi…

LL: sarò fissata, ma io non ne trovo. Dimmeli tu, su!

E: tipo che ti costano un rene e un figlio primogenito? Lo so che ne vale la candela ma per sostituire il filo della ricarica del Mac mi hanno chiesto 80€….

LL: eh questo è vero! Però vuoi mettere quando entri in un Apple Store e ti arriva Arturo con la sua bella magliettina e ti tratta come se tu fossi la persona più importante sulla faccia della terra?

E: uh a proposito, posso fare un saluto?

LL: chi vuoi salutare? La famiglia a casa?

E: no, Federico! Becco sempre lui all’Apple Store! Oramai è uno di famiglia…. che poi ridi ridi Federico, un giorno di questi ti porto Madre o Padre e poi ti metti tu a spiegargli come funziona un Mac, altro che casalinga di Voghera!

LL: ciao Federico, ti sono vicina col pensiero!

E: ma tu li hai mai visti i corsi che fanno negli Store?

LL: no. Se vengo lì, mi porti?

E: oh si! Io ne ho visto uno mentre ero lì con Sorella con l’omino che spiegava la Apple Tv, meraviglioso, c’erano 3 persone e lui col microfono tipo Ambra. E la gente prendeva appunti!

LL: ecco vedi? Con la Microsoft queste cose te le sogni! Anzi, ora ve lo confesso… confesso? Ma sì, tanto ormai… io ogni tanto chiamo il numero verde Apple solo per parlare con uno di loro, perché sono sempre gentili (a differenza di certa gentaglia con cui colloquio abitualmente la mattina)

E: non colgo l’ultima frecciatina perchè son signora. Ma che gli chiedi a quei poveracci a cui il sistema affibbia la tua chiamata? 

LL: ma niente, cretinate! Tipo che non riesco a fare una scemata con Phonno… Sempre gentili, mai una volta che mi dessero della cretina!

E: risolviamo subito: cretina! Ma ti pare?? Anche perchè ora il servizio clienti sa! Ciao Servizio Clienti!

LL: uh, dici che ci leggono?

E: chissà… Comunque sai cosa è il meglio per me? Paddo. Io vengo da un tablet di altra nota marca che inizia per S e da quando ho Paddo è tutto più semplice.

LL: anche io prima avevo tablet di nota marca che inizia per S. E hai ragione: Paddo è Paddo. Ormai è diventato il prolungamento fisso della mia mano e guai a chi me lo tocca! Senti facciamo così: dimmi tre cose belle e tre brutte dei prodotti Apple!

E: ok. Iniziamo da quelle facili, 3 belle: 1) è tutto sincronizzato senza fare niente; 2) sono veloci e 3) sono facilissimi da usare. Le 3 brutte: 1) il prezzo, se a me muore Macco (che comunque ha più di 5 anni oramai) io vado in crisi perchè a comprarne un altro non sarà facile; 2) a volte installare alcuni programmi non è facile perchè magari non esistono per Mac; 3) non c’è la tre, non mi viene niente… e tu?

LL: allora, le belle: 1) sono fighi da vedere! Io mi diverto un sacco a metterli nelle foto, perché sono proprio belli; 2) vuoi mettere quanto risparmiamo chiamandoci con FaceTime e usando iMessage? 3) concordo sulla sincronizzazione tra dispositivi, soprattutto per noi che abbiamo i blog è una manna dal cielo! E le brutte… 1) hai ragione, i prezzi sono folli, anche se la durata ricompensa l’investimento (ma io ho già un paio di candidati all’acquisto di un rene e di un polmone per quando dovrò sostituire qualcosa); 2) … orpo, Laura io mi fermo solo ad un difetto… che si fa?

E: si fa che si finisce qui… dici che come chiacchiera è troppo faziosa?

LL: naaaa… dici che stavolta la Apple un regalino ce lo fa?

E: ecco, ora a quelli che ci leggono fai venire il dubbio! Diciamolo: a noi la Apple no ci regala niente, non ci paga, praticamente non ci conosce… anzi, siamo noi che paghiamo qui. 

LL: ehi, voi della Apple, se volete conoscerci, noi ci presentiamo volentieri!

E: piacere!!

E per concludere abbiamo fatto anche due chiacchiere con Siri... :3

  

  




Alla prossima


Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro che mi aveva molto incuriosito al suo arrivo (è infatti un omaggio della Casa Editrice) ma che alla fine si è rivelato una delusione, purtroppo capita. Si tratta di La storia d'amore più bella del mondo di Massimo Incerpi.


La storia d'amore più bella del mondo
di Massimo Incerpi
Newton Compton Editori | Anagramma | 219 pagine 
ebook €4,99 | cartaceo €9,90
30 giugno 2016

Trama. Azzurra ha diciannove anni, ha appena cominciato l'università e vive con la madre. Ragazza modello, ha sempre rigato dritto, seguendo i consigli degli adulti. Almeno finora. Ignorando tutti i pareri contrari, questa volta ha deciso di partecipare a un programma televisivo: La storia d'amore più bella del mondo. Il format prevede che un ragazzo sia corteggiato da più pretendenti e che alla fine ne scelga una da frequentare al di fuori degli studi. La prima serata in TV c'è Omar, un venticinquenne di Milano, bello e carismatico: Azzurra ne è rimasta affascinata la prima volta in cui lo ha visto. Ma le cose non vanno come si aspettava, infatti il ragazzo sembra non provare interesse per lei e apprezzare invece le altre corteggiatrici. Dopo la registrazione della puntata, però, Omar la sorprende, proponendole di trascorrere una giornata a Parigi insieme a lui. Azzurra accetta, ma proprio quando sta per lasciarsi andare, dal suo passato ricompare Tommy, il suo ex, e con lui i tradimenti e la sofferenza che ha subito e non ancora dimenticato...

Oh che fatica questo libro! Quando mi è arrivato mi aveva incuriosito e ho pensato di leggerlo durante il periodo di chiusura del blog in modo da usarlo come libro "stacca spina". Invece è stata una maratona leggerlo e, nonostante le poco più di 200 pagine, non ne vedevo la fine.

Non starò a dirvi molto della storia, prendete Uomini e donne frullatelo con Temptation Island e il gioco è fatto. State pensando che stia esagerando, che quello del reality/programma televisivo sia solo uno spunto? No, vi ho trovato tutti i cliché televisivi con l'aggiunta di quelli letterari: lei la ragazza semplice semplice, bella ma riservata, rimasta fregata da una precedente storia d'amore, lei che quando decide di andare in Tv lo fa per mettersi in gioco, perchè lei è una persona vera. Sempre lei (si chiama Azzurra) viene scaricata a Parigi dal ragazzo con cui sta da due anni, dopo pochi mesi vede in tv lui, Omar, e perde la trebisonda, sa di voler partecipare al reality per provare a corteggiarlo. Naturalmente passa le selezioni e arriva alla fase successiva, naturalmente viene scelta per passare un giorno "sola" con lui e dove vanno? Si bravi, a Parigi. Insomma, ci sono vari tira e molla in cui Omar la crede una persona vera un momento per poi tacciarla di opportunismo l'attimo dopo... Certo non contiamo che lui intanto è intrigato da lei e dalla bellona tutta curve Clarissa (che fra parentesi ha anche un altro ruolo nel racconto, ma soprassediamo...), insomma l'opportunismo sta di casa. E in tutto questo patatrac chi rispunta fuori? L'altro lui, l'ex fedifrago, Tommy che naturalmente non  ha dimenticato Azzurra. Ci mancava solo un "No Maria io esco" e il polpettone è cotto.
Mi spiace, non è cattiveria la mia, ma non ho veramente retto neanche una pagina di questo libro. Non mi è piaciuta la storia, che non è leggera, è la fiera del qualunquismo, tanto è vero che ci si aspetta già tutto, finale compreso; non mi sono piaciuti i personaggi, a partire da Azzurra che a 19 anni riesce a dare tutta la colpa alla madre, al padre, a Tommy ma mai a se stessa e che passa da un'idea brillante all'altra (esempio pratico, prima, non si sa perchè, chiama Tommy poi si lamenta se lui vuole parlarle... ma che lo chiami a fare? Per sentirti dire che è un cretino? Te lo potevo dire io!); non mi è piaciuto come viene proposta la storia, mi è sembrata priva di un vero inizio, con una parte centrale lenta lenta e un'atmosfera generale da libro profondo, da romanzo di crescita personale, che per me non è francamente.
Niente, mi spiace, un No grande come una casa.

Voto


Alla prossima




Buona domenica lettori!
Oggi parliamo di una serie che in questi anni ha riscontrato un notevole successo. Io arrivo un po' tardi, ma piano piano la recupererò tutta. Sto parlando della serie di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo di Rick Riordan e qui in particolare vi parlerò del secondo libro Il mare dei mostri.


Il mare dei mostri
(Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo #2)
di Rick Riordan
Mondadori | 329 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €13,00
25 ottobre 2011

Trama. La vita di un semidio a New York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e deve trascorrere tutte le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l'albero magico che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d'Oro può salvarlo! Ma è custodito su un'isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy non può certo restarsene con le mani in mano... anche perché il suo satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo! Accompagnato dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che nasconde, dalla maga Circe al canto delle sirene. E come se non bastasse, la profezia dell'Oracolo si complicherà... Chi sarà, tra i figli dei tre Grandi, a tradire gli dei dell'Olimpo? 
Età di lettura: da 12 anni.

"Ecco che cosa rende gli eroi così speciali. Portate le speranze dell'umanità nel regno dell'eternità."

Dopo aver letto il primo libro in ebook (QUI la recensione se ve la siete persa...) cosa ha partorito il mio cervello poco attento ai dettagli? Ma si Laura, compra l'edizione con la raccolta dei primi tre libri della serie! Oh bella! E poi a me piacciono tanto queste copertine dai colori forti e decisi. Bella...
Problemino numero 1: leggere queste raccolte è un'impresa titanica (ahahah... ok, pessimo gioco di parole) per i polsi, insomma non è che viene proprio facile aprirlo.
Problemino numero 2: io leggo un'edizione ma a voi lettori qui nel post e su Goodreads mica posso mettere la copertina della raccolta se no come fate a sapere quale dei tre libri sto leggendo... Risolviamola così, qua sopra nella scheda vi metto quella del libro singolo, ma qua sotto nel post vi faccio vedere anche quella della raccolta. E prometto di non comprare più raccolte... però è uscita anche quella dei volumi restanti, sarebbe carino fare la serie completa tutta uguale...

Risolti (o quasi) i miei problemi esistenziali, passiamo al libro. Sicuramente quasi tutti avrete già letto questo libro. Io sono un po' indietro ma sto recuperando. Ho visto però il film e ho notato che c'entra il giusto. Come sempre molto meglio il libro e in questo caso, udite udite, molto meglio il secondo libro della serie rispetto al primo. C'è da dire che il primo l'ho letto tanto tempo fa, però nel secondo mi sono divertita molto di più e la storia mi è sembrata più immediata. Percy, dopo un anno scolastico normale, torna a Campo Mezzosangue. Il Campo è nel più completo caos a causa degli attacchi dei mostri, le difese magiche sono infatti indebolite perchè l'albero magico che lo protegge è stato avvelenato. L'impresa eroica è dietro l'angolo e Percy parte con Annabeth e il ciclope Tyson alla ricerca della soluzione, sotto forma del mitico Vello D'Oro, ma anche dell'amico satiro Grover, finito nella trappola di Polifemo.

Sapete quanto mi piacciano i libri per ragazzi, ma questa volta mi sono proprio divertita tra fughe e richiami alla mitologia greca. Ok Riordan si prende qualche libertà storica ma lo fa con cura e ironia per portare le mitiche avventure di un eroe ai giorni nostri e mostrarle anche ai più giovani. Percy e il suo mondo possono essere un ottimo punto di partenza, da cui far spiccare il volo alla sana curiosità dei ragazzi e fargli scoprire un mondo antico, ma che in fondo tanto lontano non è.
Il primo libro, Il ladro di fulmini, mi era piaciuto ma in un certo senso non era così speciale. Il mare dei mostri invece mi ha stupito, mi ha fatto rivivere storie già note con un altro occhio, come il mito di Andromeda, l'accecamento di Polifemo, il mito dei ciclopi, l'episodio della maga Circe che qui, per evitare il puzzo, giustamente invece che in porci preferisce tramutare gli uomini in simpatici porcellini d'india (che non è che profumino eh...). Rick Riordan ha creato un mondo mitico e concreto insieme, ha portato il mito di eroi e dei, satiri e maghe nel mondo di noi mortali. Gli dei restano capricciose entità che pensano a divertirsi e a litigare tra loro, ma nel loro calarsi nell'umanità acquistano quasi un lato buffo se non proprio ridicolo che mi ha fatto tanto ridere, primo fra tutti Ermes in versione corridore sulla spiaggia o corriere espresso (dite che devo iniziare a guardare i corrieri più attentamente?).  E Tyson... mi sono affezionata a questo ragazzone (ma one one) che spiccica a stento du parole ma ha cuore e coraggio da vendere!

Voto


Alla prossima


Buongiorno lettori,
dopo la pausa estiva torna la rubrica delle segnalazioni Questa volta ti segnalo. Vediamo insieme quali libri hanno bussato, insieme ai loro autori, alla mia porta virtuale.


Banali momenti speciali
di Silvia Maira
Genesis Publishing | 177 pagine
ebook €3,99
3 agosto 2016

Dove acquistare
Amazon | Kobo Store


Trama. "Un romanzo di vita vera, di amori perduti e ritrovati, di scelte non fatte e di imposizioni impossibili da sormontare. Banali momenti speciali è ambientato in una splendida e calda Sicilia, la nostra protagonista, sullo sfondo di un grave lutto, si ritroverà ad affrontare i problemi del quotidiano ma soprattutto a fare i conti con un passato misterioso e mai svelato. L’Autrice, con uno stile delicato e scorrevole, descrive sentimenti d’altri tempi, in cui l’amore familiare la fa da padrone. Dedicato agli amanti delle storie reali ma al tempo stesso romantiche, dove l'amore vive di mille sfaccettature calate in un'atmosfera tipicamente sicula, vivace ed estiva.” 
I funerali di nonna Isadora riporteranno Isabella, quarantenne di origini siciliane, dopo vent’anni, nella terra natia. Il suo matrimonio con Sergio è in crisi. La nonna e i due figli sono gli unici affetti autentici della sua esistenza. 
Sarà l’occasione per fare un viaggio a ritroso nel tempo, scavando nei propri ricordi di bambina e di adolescente, ritrovando le persone care che era stata costretta ad abbandonare. In questo percorso travagliato Isa dovrà affrontare una parte del suo passato che aveva cercato di dimenticare, per riappacificarsi prima di tutto con se stessa e risolvere gli enigmi della sua vita. 
Un cammino intenso, nostalgico, dolcissimo e doloroso insieme, che porterà la protagonista ad interrogarsi sulla propria realtà, a dare risposte a quesiti che l’hanno tormentata per anni, a farle riscoprire quei banali momenti speciali che ha sempre desiderato.




L'amante mitteleuropeo
di Ale X
selfpublishing | 207 pagine
ebook €3,99
25 maggio 2016

Dove acquistare
Amazon | LaFeltrinelli | ebook.it | Mondadori Store

Trama. Ale è una delle campionesse di tennis più amate, è la regina di Wimbledon e del Roland Garros, la Kaiserin per i fans tedeschi, la encantadora per i sudamericani; è bellissima e mediatica, i suoi successi sportivi e i suoi amori famosi conquistano la stampa. Nessuno direbbe mai che nella sua vita c'è un uomo segreto, Axel, fascinoso e sposato erede al trono del Principato del Wilhemstein. 
Sono amanti da quando uno sguardo, a un party, ha cambiato le loro vite. Si incontrano segretamente in giro per l'Europa, l'attico di lei a Montecarlo, il pied a terre di lui in Baviera, una masseria in Puglia, nei posti più sconosciuti del continente, per evitare i paparazzi; scoprono i loro corpi, sperimentano il piacere in tutte le loro forme, affrontano i tabù che educazione e retaggi culturali hanno lasciato loro, non riescono a rinunciare ai sentimenti che li uniscono, nonostante la loro relazione metta in pericolo i progetti e gli obiettivi di vita di entrambi. 
Ma può un amore clandestino resistere al passare del tempo? Può un principe cattolico prossimo al trono dimenticare il proprio destino? E una donna bella e corteggiata può rinunciare al proprio futuro?
L'amante mitteleuropeo è una storia d'amore e di sesso inaspettata e travolgente, in cui i protagonisti mettono in gioco i propri valori e i propri corpi, in un viaggio sentimentale ed erotico che li cambierà per sempre.

L'autrice. Ale X è torinese, collabora con alcune riviste su varia attualità e ha iniziato a scrivere da adolescente, anche se L'amante mitteleuropeo è il primo romanzo che pubblica. Si è appassionata alla lettura sin da bambina e non ha mai smesso di leggere da allora, senza avere un genere preferito. Ama la letteratura europea, ma non disdegna i giovani autori latinoamericani; non è appassionata di gialli, ma non si è persa un libro di Camilla Läckberg. Vive nella sua città, ma ama viaggiare, avendo una predilezione per le isole italiane, Parigi, Berlino, Madrid. E ogni città è fonte di ispirazione per racconti e storie. 
Nell'ultima fase di scrittura del libro, ha aperto un blog, http://ilibridiale.blogspot.it, in cui ha spiegato alcune scelte effettuate durante la stesura del suo romanzo e in cui racconterà le fasi di scrittura delle prossime storie che intende raccontare.
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Alla prossima


Buon venerdì lettori!
Durante le vacanze, anzi proprio nei due giorni a cavallo di Ferragosto, ho avuto il piacere di riprendere in mano il libro di una autrice che ho molto amato  in passato, Fannie Flagg. Piano piano sto leggendo tutti i suoi libri (anche s ere ne mancano ancora diversi... ma piano piano...), anche perché hanno delle copertine bellissime. Oggi vi parlo di Torta al caramello in Paradiso.



Torta al caramello in Paradiso
di Fannie Flagg
Bur | Narrativa | 372 pagine
ebook € | cartaceo €10,00
10 giugno 2009


Trama. La vita è proprio strana... Lo può ben dire l'ultraottantenne Elner Shimfissle, che un momento prima si inerpica sulla scala per raccogliere i fichi dall'albero e un momento dopo si ritrova a terra, priva di sensi dopo essere stata punta da uno sciame di vespe. I vicini la soccorrono subito e la portano in ospedale dove purtroppo i medici non possono far altro che constatarne il decesso. Alla notizia, parenti, amici e l'intera comunità della cittadina di Elmwood Springs sono colti da un'infinita tristezza e da un rimpianto inconsolabile: con i suoi saggi consigli e la sua purezza di cuore quella generosa e intrepida vecchietta era stata un punto di riferimento prezioso per tutti. Iniziano i preparativi per il funerale e da tutto il paese arrivano fiori e condoglianze. Ma nessuno ha fatto i conti con la defunta... Elner, stesa su una barella in camera mortuaria, apre gli occhi con l'impressione di sentirsi molto meglio e, benché stupita che nessuno si accorga più di lei, si alza, esce dalla porta, percorre il corridoio fino a un ascensore, vi sale e, dopo un viaggio che ha dell'incredibile, si ritrova in Paradiso a vivere un'avventura che non si sarebbe mai aspettata, incontrando persone che non avrebbe mai creduto di poter vedere, esaudendo il suo grande sogno: domandare tutto ciò che ha sempre voluto sapere riguardo alla Vita. Ma forse la sua ora non è ancora giunta, ed Elner potrebbe tornare indietro, nel mondo dei vivi, a rivelare qual è il segreto della felicità.


"Bentornata tra i vivi, signora Shimfissle!"
Se ricordate bene nella recensione di Miss Alabama e la casa dei sogni via avevo detto che le storie della Flagg per me sanno sempre di buono. Come non sentire anche con questo libro, dal titolo quanto mai azzeccato, il profumo di torta che cuoce in forno? Lo so, fuori ci sono 30°C, siamo in piena estate eppure... Niente la Flagg per me sa di casa, di lenzuola appese ad asciugare, di gatti panciuti e pigri che dormono all'ombra, di strade tranquille e aiuole fiorite. Le sue storie sono un mito, una chimera, l'ideale di una vita che forse non mi apparterrà mai ma che mi fa sempre piacere sbirciare tra le pagine dei suoi libri. 

Questa volta incontriamo Elner, anziana signora di Elmwood Springs. Elner è una simpatica donnona, rimasta vedova troppo presto, che ha la speciale caratteristica di essere amica di tutti e amata da tutti. Tutti quelli che incontriamo nel racconto hanno un moto di riconoscenza per questa simpatica signora che non fa altro che dare da mangiare agli uccellini, guardare i tramonti con gli amici e preparare marmellate di fichi. Proprio qui inizia la storia, ai piedi del fico che Elner ha in giardino e su cui si è arrampicata per cogliere i preziosi frutti. Punta da uno sciame di vespe, la signora cade e non si riprende, viene data per morta e la costernazione per la sua dipartita è generale. Perché Elmer avrà pure una certa età (quale esattamente non si sa, perchè la Bibbia della madre è sparita) ma nessuno pensava potesse morire così, dall'oggi al domani. Eppure... non è che Elner sia proprio morta morta...

Come sempre la Flagg ha la grande capacità di costruire queste comunità piccole e speciali, in cui ci sono ancora quei cenni di gentilezza e buon vicinato che altrove purtroppo sono spariti. Ad Elwood Springs tutti si conoscono e nel momento in cui Elner muore la notizia dilaga a macchia d'olio e tutti sono sinceramente dispiaciuti. Ma soprattutto tutti hanno un episodio di cui essere grati alla vecchia signora: chi ha avuto un prestito per studiare, chi un porto sicuro a cui approdare, chi una voce amica che ascoltasse un problema. Questo è Elner per la piccola comunità: un'amica, una psicologa, una maestra, una madre e una nonna. Il tocco della scrittrice si vede un po' ovunque ma soprattutto mentre dipinge questo piccolo mondo a se stante in cui ancora si lasciano aperte le porte di casa e i vicini ti lasciano bigliettini di condoglianze/congratulazioni sulla porta. 

La storia è divertente e particolare, ma per una volta devo dire che mi è mancato qualcosa. Mi è mancato quel tocco speciale di mistero che ho invece trovato nelle precedenti letture, tocco che se vogliamo è quasi una cosa in più, non è fondamentale nel racconto, ma rende comunque più spezzato il tutto. Ecco qui non c'è, anche se troviamo un'idea quasi paranormale che mi ha fatto tanto ridere. Brava la cara Flagg, che ha sempre e comunque la capacità di stupirci pur raccontando una storia che ha il sapore di una volta.

Indiscussa protagonista è la cara Elner. Fannie Flagg  mette in scena storie con tanti personaggi, incroci familiari, amici di amici, parenti di amici, tanta gente si muove in queste cittadine dal carattere sonnacchioso, ognuno con un suo ruolo e una sua voce. Non c'è confusione, nessuno sembra un di più. Tuttavia c'è sempre una vera protagonista, una voce più forte delle altre, qualcuno che da il vero significato alla storia. Ebbene qui è proprio Elner, la splendida e speciale Elner, che sembra non fermarsi mai, curiosa e arguta. Elner è la nonna che tutti vorremmo, che prepara la marmellata e guarda il Discovery Channel, che ama tutte le creature che la circondano ma che non si tira indietro quando c'è da difendere qualcuno. E' un personaggio positivo, allegro, mai scontato, con qualche rotella fuori posto ma assolutamente meravigliosa.

Voto

Alla prossima


Buongiorno lettori,
continuano le recensioni dei libri che ho letto durante la pausa di Ferragosto. Oggi vi parlo di Geek Girl. Modella fuori posto di Holly Smale.


Geek Girl. Modella fuori posto
(Geek Girl #2)
di Holly Smale
Il Castoro | Il Castoro bambini | 329 pagine
cartaceo €15,50
14 gennaio 2015

Trama. Tutto è cambiato nella vita di Harriet Manners: la trasformazione da geek a top model è completa. Ha una grazia impeccabile, uno stuolo di fan adoranti e un ragazzo perfetto... oppure no? Beh, NO! Primo: Harriet è una vera geek, felice di esserlo. Ed è un'inguaribile imbranata. Secondo: i compagni di scuola la odiano forse anche più di prima. Terzo: Nick, il ragazzo dei suoi sogni, l'ha lasciata! E ora che anche la sua migliore amica sta partendo, l'estate si prospetta disastrosa. Ma Harriet non ha fatto i conti con Yuka, dispotica regina della moda, che la arruola per un servizio fotografico speciale e segretissimo a Tokyo. Cosa potrà combinare dall'altra parte del mondo? E ci sarà anche Nick? 
Età di lettura: da 13 anni.

Io adoro Harriet Manners! Che il mondo lo sappia! Sarà una storia per i più giovani, ma non mi importa, è assolutamente una delle protagoniste che più mi sono piaciute in questi anni. Già il primo libro mi aveva conquistato (QUI la recensione), ma con questa seconda avventura della Geek inglese più divertente che c'è mi sono completamente sciolta! 

Harriet oramai è sulle scene della moda da qualche mese eppure non riesce ancora a non mettersi nei pasticci. Se poi la terribile Yuka la vuole in Giappone per un importantissimo progetto, cosa volete che succeda? Ovvio, che Harriet si ritrovi completamente inchiostrata dal polpo Charlie, ad insultare la cultura di un intero popolo su un ring da Sumo  e chiusa in una scatola di plexiglass con centinaia di bambole e un enorme scarafaggio. Avanti, non posso non avervi incuriosito!

Preparatevi perchè con questo libro si ride, punto! Ad Harriet ne succedono tutti i colori ma con il suo spirito, la sua battuta non pronta e il suo pallino per le curiosità e le nozioni più stravaganti non si fa che ridere. La storia si incentra sempre sulle disavventure di questa quindicenne tutt'altro che integrata e nella norma, ma anche sui suoi cambiamenti e le sue preoccupazioni, prima fra tutte la nascita di un nuovo fratellino/sorellina che è ancora nella pancia di Annabel eppure sembra averla già spodestata nel cuore della matrigna e del padre.  E poi c'è lui, Nick, il ragazzo dei suoi sogni, il perfetto fidanzato che l'ha lasciata dall'oggi al domani e che sembra aver già voltato pagina. 
Quello che mi ha conquistata è che è una storia per ragazzi ma che può essere letta tranquillamente anche dai più grandicelli, che parla di amore ma che non lo fa assolutamente in maniera convenzionale, che parla di crescita ma senza cadere nei soliti cliché. Harriet e la sua famiglia sono qualcosa di spettacolare e al contempo di singolare, con una matrigna tutta di un pezzo ma buona come il pane, un padre completamente fuori di testa e una migliore amica che sarà anche super fashion ma che è pronta a farsi in quattro per aiutarla.

E' una storia per ragazzi, quindi non troveremo al suo interno un linguaggio particolare o giri di parole incredibili, ma i temi, seppur mascherati dall'ironia e dal divertimento, sono di quelli importanti: l'amicizia, la solitudine, il bullismo, le famiglie allargate.
E poi c'è lei, Harriet, adolescente atipica, tutta nozioni e calcoli, curiosità e voglia di scoprire, che ai tacchi e ai vestiti preferisce i musei di paleontologia e i templi scintoisti. Vedere il mondo, e il Giappone in particolare, coi i suoi occhi è qualcosa di particolare, perchè esattamente come lei ti stupisci di ogni cosa, ogni angolo e ogni persona nuova sono una scoperta. Harriet è la ragazza che avrei voluto come amica a quindici anni, non popolare ma simpatica e divertente, un vulcano di idee e di curiosità, splendida nel suo essere fuori dagli schemi.

Voto

Alla prossima



Buongiorno lettori!
Oggi vi parlo del libro di Lavinia Brilli, Ci vediamo su Facebook. Ringrazio Lavinia per la copia che mi ha messo a disposizione (e anche per la pazienza, ma ve lo dico sempre, piano piano leggo tutto!).


Ci vediamo su Facebook
di Lavinia Brilli
selfpublishing | 159 pagine
ebook €0,99


Trama. “Diana, mia cugina Diana che vedo solo una volta l’anno quando vado a Milano a fare spese, tornando regolarmente a mani vuote perché i negozi dove mi porta mi mettono in soggezione, vuole venire a divertirsi qui dove il massimo della vita è la spesa fai-da-te al supermercato, con tanto di lettore ottico e brivido di suspense per il controllo a campione.Forse ho un po’ calcato la mano nelle mie ultime e-mail. Devo aver accennato a qualche festa o gita o cena, tanto per non sfigurare con lei che racconta di essere sempre in giro con gente che finisce su Diva e Donna tutte le settimane.
Ma adesso come me la cavo?”

Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio. 
Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)
L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.
Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.
E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo…
* Diploma d'onore alla IX edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden

Il turno di questo libro è arrivato nel momento giusto. Stavo passando qualche giorno un po' più malinconico (anche noi blogger abbiamo un cuore), di quelli in cui ti domandi se ne vale la pena continuare, ti dici che sono più le beghe che altro. Avete presente? Quando il morale è a terra e la tua migliore amica diventa la Nutella di certo non puoi leggere niente di triste o drammatico, hai bisogno di qualcosa di allegro e ironico. E quando scopri una bella storia, un bel libro che ti tira su il morale e ti ridà fiducia (nel genere umano e) in quello che fai allora non puoi non ritrovare la scintilla fondamentale per continuare, perchè questa storia tu la vuoi raccontare a qualcuno e in un attimo pensi a quando hai iniziato questa avventura. Bei momenti...

Lisa ha quarant'anni, vive in provincia, ha una famiglia normale, una vita agiata. Insomma, la sua vita sembra perfetta. Eppure c'è un piccolo problema: la sua vita sociale. Le amiche sono poche e un po' a singhiozzo, il marito giornalista preferisce una tranquilla serata a casa, i figli oramai sono grandi, Lisa sente la mancanza di serate un po' diverse, magari fuori a cena, o ad un aperitivo. Se poi la cugina milanese doc le annuncia il suo imminente arrivo per divertirsi insieme a lei e ai suoi amici cosa può fare Lisa? Ovvio, andare su Facebook e inventarsi di sana pianta amici, feste e vita sociale!

L'idea alla base di questo romanzo è semplice e quanto mai azzeccata. Facebook, il grande mondo di Facebook può essere un luogo di incontro e di divertimento ma anche di insidie. Infondo dietro allo schermo ci può essere chiunque e dietro un nome anche... o magari nessuno. Lisa, la nostra protagonista, si infila da sola in un pasticcio enorme. La sua vita sociale è praticamente prossima allo zero e, cercando i suoi cinque minuti di celebrità, decide di affidarsi al social network, di postare foto di finte feste e cene per poi commentarle e "piacizzarle" (brrrrr) con finti profili da lei creati ad hoc. Leggendo non si può non sorridere e, perchè no, anche un po' giudicare questa donna che in fondo dalla vita ha avuto tanto e vuole quel qualcosa di più. Tutto il romanzo si snoda tra l'ironia e buffi episodi, tuttavia non si può non pensare che alla fine quello che succede è vero. Non neghiamolo, essere accettati ha un suo valore, anche per chi è un orso come me, che alle uscite preferisce divano e serie tv o libri, stare da soli senza amici non è bello. E' vero, giudichiamo Lisa per la sua idea che urla disastro da tutte le parti, però poi siamo portati anche a capirla e a solidarizzare con lei, chiusa nella sua quotidianità e bisognosa solo di un po' di attenzione. Per il resto ci divertiamo davanti ai suoi tentativi davanti al computer e alle bislacche amicizie che presto la circondano.

E' un romanzo fresco e divertente, che forse aveva solo bisogno, a mio avviso, di un inizio un po' più articolato (poiché si inizia a leggere e siamo già in piena storia), per il resto mi è piaciuto, tutto!

Voto

Alla prossima






Buongiorno lettori!
Vi sono mancata? Ferie finite per il mio blog, spalanchiamo le finestre e facciamo cambiare aria in biblioteca. Allora che mi raccontate di bello? Io ho passato queste due settimane a guardare le Olimpiadi (ma tranquilli, mica pratico niente, guardo solo...), a leggere e .... si ad annoiarmi a morte! Giuro che sono stata più volte tentata di riaprire il blog, mi mancava, mi mancavate! Inoltre sono state giornate fresche, in cui si stava veramente bene, quindi avevo voglia di fare!
Vi avverto, in questi giorni ho letto tantissimo, quindi potrete leggere tante recensioni. Anzi, iniziamo subito. Qualche giorno prima delle vacanze è arrivato a casa un libro che avevo chiesto alla BookMe - De Agostini e oggi vi parlo proprio di lui: Come lui nessuno mai di Bethany Chase. 


Come lui nessuno mai
di Bethany Chase
BookMe | 351 pagine
ebook €4,99 | cartaceo €12,90
12 luglio 2016


Trama. Tutti noi ne abbiamo uno. È il Grande Se della nostra vita: l'amore che avrebbe potuto essere e non è stato. Per Sarina Mahler - architetto trentenne di Austin, Texas - l'amore "che avrebbe potuto essere e non è stato" è Eamon Roy, occhi penetranti e fisico da urlo scolpito da anni di allenamenti da nuotatore olimpico. Praticamente perfetto. E imperdonabile, per il modo in cui la piantò senza preavviso né spiegazioni. Adesso che, dopo anni di latitanza, Eamon è tornato in città, pretende che sia proprio Sarina a seguire la ristrutturazione della sua casa. L'occasione per la sua carriera è troppo ghiotta perché Sarina possa permettersi di rinunciare. Tanto più che, fidanzata con l'impeccabile Noah, non ha nulla da temere da Eamon, dal suo famigerato sorriso e dai suoi modi premurosi e attenti - così lontani dal ragazzo brusco e taciturno che ricordava. E allora come spiegare il brivido di pura emozione che le percorre la schiena ogni volta che i loro sguardi si incrociano?


Dopo il corposo libro di Wilkie Collins avevo assolutamente bisogno di qualcosa di più leggero e questo libro è capitato proprio al momento giusto. Certo, non il libro dell'anno, ma comunque una storia piacevole e divertente che in un periodo come questo è perfetta.

Sarina (poi parliamo del nome eh) è un architetto in ascesa, vive con il suo migliore amico Danny e ha un ragazzo affettuoso, Noah. Ha un solo grande cruccio: una notte passata anni prima con Eamon. Lo stesso Eamon, divenuto campione di nuoto, che ora torna a vivere a Austin e che dopo anni di silenzio (si esatto, dopo quella notte non si è fatto più sentire) la incarica di ristrutturare una casa per lui. Ovviamente nella testa di Sarina gli " e se.." vorticano come non mai e i dubbi su Noah, che per altro è lontano per lavoro, fanno il resto.

Come potete capire da queste poche righe è una storia semplice  e per lo più leggera anche se qua e là vengono affrontati argomenti anche un po' più seri e importanti come il senso di perdita, la malattia e la lotta contro il destino. Il romanzo presenta alcuni punti notevolmente interessanti che infatti mi avevano spinto alla lettura. Primo fra tutti l'incidente che  Eamon ha avuto in passato e il suo sapersi risollevare. Mi piaceva l'idea, soprattutto perchè toglie quella semplice idea di bel ragazzo che troviamo all'inizio per questo personaggio e gli da qualcosa di più, la voglia di lottare, la determinazione  di andare avanti ma anche una certa fragilità che è stato per me  un successo. Ha fatto si che fosse un personaggio meno scontato.  Il problema però è che questo spunto appare, viene toccato più volte ma resta sempre un po' troppo superficiale, mentre si è preferito porre l'accento unicamente sulla storia d'amore (che per altro no  ha niente di che), lasciando indietro parti della storia che potevano dare quel qualcosa in più.  Naturalmente poi succedono tante cose, ci sono tanti episodi, alcuni divertenti, altri più seri, ma rendono comunque la storia molto movimentata, una storia che si fa leggere. Il tira e mola finale è sicuramente portato avanti troppo a lungo (è un

E ora arriviamo  a lei, Sarina, la protagonista. Non mi è piaciuta, a partire dal nome (ho creduto fosse un vezzeggiativo per metà del libro, poi ho scoperto la verità e ci sono rimasta male) per terminare con gli atteggiamenti, con quello scodinzolare dietro a Eamon, quel fare una cosa  pensarne un'altra. Di Noah vi dico solo una cosa: odio puro. Loro due danno un'idea di coppia così stereotipata da risultare poco credibile o comunque irritante. Ti fanno pensare ogni secondo "Lasciatevi, fatelo per i vostri ipotetici futuri figli, lasciatevi!".

Insomma, una storia semplice e divertente, con le sue pecche, ma che sa intrattenere.

Voto

Alla prossima







Buongiorno lettori!
Oramai siamo a ridosso di Ferragosto e come tradizione vuole La Biblioteca di Eliza chiude per due settimane e se ne va in ferie. Naturalmente andrò in una esotica località, in cui farò le ore piccole a ballare, sorseggiando colorati drink con ombrellino!... Non ci avete creduto neanche per un attimo vero? No come al solito io resterò qui a leggere e a grattare la panzetta al cane. Però cercherò di staccare un attimo la spina, facendo riposare oltre al cervello anche il computer. 
Quindi, anche voi mi raccomando, riposatevi, ricaricate le pile e divertitevi, che ci spetta un luuuuungo settembre... Io ho paura di settembre, sappiatelo... Noi ci rileggiamo il 22 agosto!!

Buone vacanze!!!

Buongiorno lettori!
Siete partiti? Bene, ma spero abbiate comunque una connessione  a disposizione perchè sto per proporvi l'ultima recensione prima della pausa estiva. Oggi vi parlerò di La pietra di luna di Wilkie Collins, per il quale devo ringraziare la Fazi!


La pietra di luna
di Wilkie Collins
Fazio Editore | Le strade | 571 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €19,00
14 luglio 2016

Trama. La pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell'India, dopo una serie di avventurose vicissitudini nel corso dei secoli, arriva infine in Inghilterra e viene donato a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di risolvere il caso. L'indagine, per quanto accurata, non porta a nessun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia che nella servitù. A fare da sfondo a questo giallo c'è una romantica storia d'amore.

Non sempre un classico è un classico, non sempre è conosciuto a tutti o letto da tutti. La pietra di luna rientra un po' in questa situazione. Considerato dai più il genitore del genere poliziesco, resta comunque nell'immaginario comune sempre in ombra rispetto ai ben più noti e osannati romanzi che lo seguirono, primi fra tutti quelli di Sir Arthur Conan Doyle. Eppure tra le sue pagine troviamo uno di quei misteri intricati e anche un po' estenuanti che sicuramente fece la gioia dei lettori della rivista su cui nel 1868 apparve  a puntate.

La storia viene raccontata da più voci. Per ricostruire, infatti, la sparizione del prezioso diamante indiano Franklin Blake chiede, a chi aveva avuto un ruolo nella vicenda, di raccontare le proprie memorie in merito, né più né meno. Ovviamente i narratori non si limitano ai fatti nudi e crudi e infarciscono il proprio racconto non solo di fatti di contorno, ma anche di osservazioni e pareri personali, oltre che di una buona dose di giudizi sull'Inghilterra vittoriana e sulla sua società. Il racconto del mistero si fa quindi ancora più intricato di quello che è, i personaggi si muovono come in un labirinto  e il lettore con loro, cercandone una fine che sembra non esistere.  
E così mi sono sentita durante la lettura, in un labirinto infinito: dopo ogni pagina un vicolo cieco, alla fine di ogni racconto un vicolo cieco. Credevo veramente che alla fine Collins si fosse preso gioco di tutti noi e che questo benedetto diamante fosse semplicemente finito sotto un tappeto o tra i gomitoli di un lavoro a maglia. Si, mi immaginavo Collins, con tanto di barba, sbucare fuori dalla pagina, ridacchiare un "Vi ho fregato!" e scappare come uno scolaretto. La colpa è stata dell'inizio, lungo lungo lungo, con la storia della famiglia dei protagonisti, della servitù, di questo o quel personaggio, di questo o quel episodio. Sicuramente tanta meticolosità nel racconto introduttivo aveva un suo perchè nella pubblicazione a puntate, in cui si doveva non solo catturare il lettore ma anche indurlo a continuare la lettura delle altre puntate anche a distanza di una settimana. Sono meccanismi che per un lettore moderno sono ormai persi, nella cultura del tutto e subito sono saltati questi schemi e resta solo il fatto che le prime 120 pagine sembrano infinite. 
Ma noi siamo lettori testardi e resistenti e quindi proseguiamo. E facciamo bene, perchè non appena la storia prende il via e l'indagine si fa più pressante il racconto rapisce davvero e il mistero intriga e ti fa scorrere le pagine che è un piacere. 

I personaggi, tanti, sono voci a cui presto ci si affeziona e a cui si da un volto, un carattere e una definizione senza grandi difficoltà. Il buon Betteredge, maggiordomo di Julia Verinder, resta primo fra tutti nella mente del lettore. Nonostante l'età e gli acciacchi, si improvvisa un novello dottor Watson e affianca ora Mr Blake ora il sergente Cuff nelle indagini, dispensando le perle di saggezza di Robinson Crusoe, oltre che una buona dose di bontà d'animo nella gestione dei fatti. 
Non tutti i personaggi sono positivi, ma anche a questi in qualche modo ci si affeziona. Come con la povera Miss Clack, zitella di lunga data, talmente pia da essere una bacchettona; mi ha fatto ridere seguirla nelle stanze della casa londinese di Lady Verinder  mentre era intenta a nascondere letture edificanti nei posti più assurdi (bagno compreso) per sanare l'animo della cara zia o di quella debosciata della cugina Rachel. 

Non è un romanzo per tutti. Se non avete pazienza, se non siete di quelle persone che si diverto a cercare il dettaglio, a spulciare gli eventi, a sviscerare quello che viene detto o scritto, temo che questo libro non sia per voi. Invece, se amate il brivido dell'indagine, se vi diverte cercare oltre l'ovvio e lo scontato e non vi spaventa un alettar bella corposa.... fa per voi!

Voto


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