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La Biblioteca di Eliza


Buongiorno lettori!! 👋
Visto che bel banner tutto coloroso? Coloroso deriva da petaloso? Come vi avevamo annunciato sulle pagine Facebook anche quest'anno io e La Libridinosa io io! non avremo pietà per le vostre diottrie nessuna pietà. Felici oculisti e ottici? Lo fai per il marito della Rattaro, vero? Dovreste darci un riconoscimento per aver incrementato i vostri guadagni. Capitolo, Paolo? Prepara chili di focaccia! Eh sì, cari lettori oramai talpette (calzette!!!! Questa la capiamo solo io e te!), anche quest'anno vi proponiamo un meraviglioso giveaway che avrà come premio un'agenda MrWonderful. Ma questa volta abbiamo fatto le cose in grande! Ti è esploso un altro plumcake? Prima di tutto lo svolgimento sarà come nella precedente edizione: vi metteremo delle foto di particolari di copertine di libri da noi letti e voi dovrete indovinarle. Certo, noi siamo carogne inside pure outside e intornoside e mica vi renderemo le cose facili! Ma la grande, enorme, colossale novità sarà nel premio. Vi daremo infatti la possibilità di scegliere tra le quattro versioni di agenda disponibile. Siamo donne generose noi!
Ora però facciamo le professionali (non rompete le scatole, i calzini a forma di orsetto che indosso sono molto professionali! Io ho quelli con le ciambelle!) e vediamo per bene tutti i dettagli del giveaway, le tappe, le regole, tutto tutto insomma; mi raccomando: leggete bene ogni parte di questo post perché agli sbadati non faremo sconti! Vi picchieremo a sangue... no? Ah scusate!

Iscrizione e tappe

Le iscrizioni al Giveaway si apriranno ufficialmente oggi e si chiuderanno domenica 5 novembre alle ore 12. Per iscrivervi dovrete compilare tutti i campi richiesti nel modulo che troverete alla fine di questo post e specificare quale delle 4 agende vorreste in caso di vittoria (potete sceglierne solo una!). 
A partire dal 6 novembre prossimo e per ogni giorno della settimana vi proporremo una foto con il dettaglio della copertina di un libro e starà a voi indovinare titolo e autore del romanzo.

Le foto verranno pubblicate ogni giorno in un luogo diverso, secondo la seguente scaletta:
  • lunedì 6 novembre: blog La Libridinosa
  • martedì 7 novembre: blog La Biblioteca di Eliza
  • mercoledì 8 novembre: pagina Facebook La Libridinosa
  • giovedì 9 novembre: pagina Facebook La Biblioteca di Eliza
  • venerdì 10 novembre: profilo Instagram La Libridinosa
  • sabato 11 novembre: profilo Instagram La Biblioteca di Eliza
Non preoccupatevi se non siete iscritti a Facebook e ad Instagram, perché cliccando sui link qui sopra potrete visualizzare tranquillamente le immagini!

Per inviare le risposte, dovrete usare il modulo che troverete nel primo post, quindi il 6 novembre su questo blog! Non saranno prese in considerazione risposte inviate in altro modo. Le risposte andranno inviate entro le 22 di ogni giorno e devono riferirsi esclusivamente alla copertina proposta quel giorno!

La prima persona che invierà la risposta corretta si aggiudicherà 2 punti, tutte le altre si aggiudicheranno 1 punto. In caso di arrivo a parti punti, verrà effettuato un sorteggio tramite il sito random.org.

Le soluzioni di ogni rebus vi verranno comunicate la mattina successiva nei post del buongiorno che pubblichiamo quotidianamente sulle nostre pagine Facebook.


Regole per partecipare

  1. Essere Lettori Fissi di entrambi i blog. Se vi iscrivete con un nome diverso, comunicatecelo. Se usate dispositivi mobili (soprattutto smartphone), spesso il modulo dei Lettori fissi non è visibile, quindi cercate di usare tablet o pc. ATTENZIONE: da qualche giorno il widget dei Lettori Fissi, quello, per intenderci, che vi permette di iscriversi al blog, non è funzionante. Sperando che Google risolva quanto prima questo problema, io e Laura avviseremo coloro che non sono ancora iscritte al blog e che avessero comunque piacere di partecipare al Giveaway non appena il Widget tornerà funzionante. Nel caso in cui il problema non verrà risolto prima della conclusione del giveaway, la regola decadrà :(
  2. Cliccare Mi piace alle relative pagine Facebook  (facoltativo ma tanto apprezzato)
  3. Essere Followers dei nostri profili Instagram (idem com Facebook, facoltativo ma ci fareste tanto felici)
Il vincitore verrà contattato tramite mail per prendere accordi per la spedizione, pertanto lasciateci un indirizzo mail a cui avete sempre accesso. La spedizione dell'agenda verrà effettuata solo sul territorio italiano e tramite raccomandata, quindi dateci un indirizzo a cui siete reperibili!

Premio


Il vincitore si aggiudicherà una delle 4 agende anno 2018 (settimanale grande, settimanale piccola, giornaliera grande, giornaliera piccola) che potete vedere nella foto qui sopra. Al vincitore verrà inviata l'agenda da lui scelta in fase di iscrizione. Le agende saranno visionabili nella loro interezza sul sito Mr Wonderful da domani.

Non ci resta altro da fare che lasciarvi il modulo da compilare e augurarvi buona fortuna (e tanti decimi di vista!).


Buongiorno Lettori!
No tranquilli, non siamo già a Novembre, manca ancora qualche giorno. Ma ho pensato di anticipare la rubrica con le nuove uscite alla fine del mese in modo da coprire l'intero mese che sta per iniziare. 
Vi avviso anche che ad Ottobre ci sono stati tanti cambiamenti di date, posticipi e anticipi di uscite, quindi occhio alle date. Come sempre potrete trovare la pagina del Calendario con tutti gli aggiornamenti e tante altre uscite. E ora, vediamo un po'...



Caraval
di Stephanie Garber
Rizzoli | 400 pagine
cartaceo €18,00
2 novembre 2017 | scheda Rizzoli

Trama
Scarlett non ha mai lasciato la piccola isola dove vive con la sorella Tella e il crudele padre. Ogni speranza di partecipare al Caraval, lo spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario che tutti sognano di vedere, sembra tramontare quando scopre che il padre ha già preso accordi per darla in sposa a un ragazzo che lei nemmeno conosce. E invece a sorpresa arriva l'invito che tanto ha aspettato: insieme alla sorella, Scarlett fugge, ma appena arrivata al Caraval, Tella viene rapita. Scarlett scopre che l'unico modo di ritrovarla è tuffarsi nel Caraval, e risolvere la caccia al tesoro al cuore dei suoi spettacoli. Presto però sogno e veglia sembrano confondersi, e i rischi lungo la pista di indizi si fanno decisamente pericolosi...




La battaglia delle tre corone
di Kendare Blake
Newton Compton | Vertigo | 384 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €10,00
2 novembre 2017 | scheda Newton Compton

Trama
Da che se ne ha memoria, sull’isola di Fennbirn ogni generazione è stata scandita dalla nascita di tre gemelle: tre regine, tutte ugualmente degne nella successione ereditaria della corona e tutte in grado di padroneggiare la magia. Mirabella è una fiera elementalista, sfacciata come i suoi incantesimi: governa il fuoco, i flutti e i fulmini con il solo schioccare delle dita. Katharine è in totale simbiosi con i veleni: può ingerire anche la più letale delle sostanze tossiche senza che le accada nulla. Arsinoe, invece, ha sviluppato una perfetta comunione con la natura: può far sbocciare le rose più incantevoli o ammansire i leoni con il suono gentile della sua voce. Ma per diventare regina non basta il diritto di nascita, ognuna di loro dovrà combattere duramente per ottenere la corona, perché non si tratta di un gioco in cui si vince o si perde… In ballo c’è la loro vita. Questa è la notte in cui le gemelle compiono sedici anni, la battaglia ha inizio.




Ti chiamo sul fisso
di Rainbow Rowell
Piemme | 360 pagine
cartaceo €18,50
7 novembre 2017 | scheda Piemme

Trama
Se ti capitasse una seconda possibilità in amore, faresti di nuovo la stessa scelta? Se si parla di macchine del tempo, un semplice telefono non sembrerebbe il modo più sofisticato di viaggiare nel passato... Eppure quando Georgie, madre di due bambini e autrice televisiva perennemente sotto stress, mette piede nella casa della sua infanzia, e in un momento di nostalgia alza la cornetta del vecchio telefono fisso - un vero reperto archeologico -, improvvisamente è trasportata a quindici anni prima. Non nel senso che può vedere il suo passato. Ma nel senso che può telefonargli. Sperando che il passato risponda. Sperando che Neal, quello che oggi è suo marito e allora stava per diventare il suo fidanzato, risponda... Perché se c'è una cosa che Georgie cambierebbe della sua vita è il modo in cui il suo matrimonio si è pian piano spento, fino a ridursi a quello che è oggi. Forse parlando al telefono con il Neal di ieri potrà rimediare a cose che oggi sembrano irrimediabili. Forse quello stupido telefono, così antiquato da essere ancora attaccato a un filo, può davvero darle una mano...




Arabesque
di Alessia Gazzola
Longanesi | La Gaja scienza | 350 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,90
9 novembre 2017 | scheda Longanesi

Trama
Tutto è cambiato, per Alice Allevi: è un mondo nuovo quello che la attende fuori dall'Istituto di Medicina Legale in cui ha trascorso anni complicati ma, a loro modo, felici. Alice infatti non è più una specializzanda, ma è a pieno titolo una Specialista in Medicina Legale. E la luminosa (forse) e accidentata (quasi sicuramente) avventura della libera professione la attende. Ma la libertà tanto desiderata ha un sapore dolce amaro: di nuovo single dopo una lunga storia d'amore, Alice teme di perdere i suoi punti di riferimento. Tutti tranne uno: l'affascinante e intrattabile Claudio Conforti, detto CC, medico legale di comprovata professionalità e rinomata spietatezza. Quando le capita il suo primo incarico di consulenza per un magistrato, Alice si rimbocca le maniche e sfodera il meglio di sé. Al centro del caso c'è una donna di 45 anni, un tempo étoile della Scala e oggi proprietaria di una scuola di danza. In apparenza è deceduta per cause naturali. Eppure, Alice ha i suoi sospetti e per quanto vorrebbe che le cose, per una volta almeno, fossero semplici, la realtà è sempre pronta a disattenderla. Perché, grazie alla sua sensibilità e al suo intuito, Alice inizia a scoprire inquietanti segreti nel passato della donna, legati all'universo - tanto affascinante quanto spietato e competitivo - del balletto classico...




Sleeping beauties
di Stephen King e Owen King
Sperling & Kupfer | Pandora | 672 pagine
ebook €10,99 | cartaceo €21,90
21 novembre 2017 | scheda Sperling & Kupfer

Trama
In un futuro tanto reale e vicino da assomigliare al presente, quando le donne si addormentano accade qualcosa di inquietante: attorno al loro corpo si forma uno strano involucro, bozzolo e scrigno allo stesso tempo. Se qualcuno le sveglia, se l'involucro viene violato, le donne diventano feroci e spaventosamente violente. Ma se le si lascia dormire, entrano in un mondo nuovo. Un altro mondo.



Alla prossima



Buongiorno lettori!
Indovinate un po'? Eh si, anche oggi una recensione. Il libro di cui vi parlerò l'ho letteralmente divorato in un pomeriggio e devo ringraziare il suo autore per avermelo fatto scoprire. Si tratta di Il tempo dentro di noi di Stefano Galardini.

Il tempo dentro di noi
di Stefano Galardini
Edizioni Convalle | Sole | 233 pagine
 cartaceo €13,50
30 settembre 2017 | scheda Amazon


Trama
Il mio romanzo d'esordio, “Il Tempo Dentro di Noi”, pubblicato con Edizioni Convalle, nasce per scommessa, una di quelle frasi buttate quasi per caso: "non si può descrivere l'amicizia tra un uomo e una donna, ammesso che sia una amicizia possibile". 
Ed ecco come sono nati Luca e Lidia, i due protagonisti. Questa loro amicizia è il fulcro di tutta la narrazione, è come il segno di interpunzione che dà ritmo agli episodi del romanzo (ogni capitolo, una data, un evento) nello scorrere di gioie e disperazioni, errori, ri-partenze, matrimoni giusti e sbagliati, figli che nascono e persone che muoiono. Tratta di grandi quesiti quotidiani, con semplicità, guardandosi dentro e attorno. Come ciascuno di noi fa e farà sempre.



La storia di un amore, ma non il genere di amore a cui state sicuramente pensando. No, questo libro è la storia di un affetto totalizzante, di quelli che ti seguono negli anni e che, non importa cosa succede, è lì pronto a darti conforto, ad accoglierti o a metterti davanti alla verità. Luca e Lidia si può dire si conoscano da sempre  e da sempre, o quasi, sono amici. Tra loro, a differenza di quello che gli altri ipotizzano, c'è solo una grande, profonda e infinita amicizia. Non posso dire neanche che sono come fratello e sorella, perché il loro rapporto è qualcosa di ancora più complicato e intenso, una sorta di mondo parallelo in cui solo loro due possono accedere, che solo loro possono comprendere appieno. E non importa la lontananza, le incomprensioni o la necessità di avere dello spazio, prima o poi loro torneranno in questa bolla isolante e si ritroveranno. Anno dopo anno li vediamo crescere, mutare, maturare e inciampare ed è bello vedere come riescano comunque ad incastrare la loro amicizia con quello che la vita ha avuto in serbo per loro.
Naturalmente non posso non pensare a chi vede questo rapporto da fuori e lo giudica a dir poco eccessivo, se non addirittura malsano. Gli possiamo dare torto? No, soprattutto se non si è mai provato qualcosa di simile. Ma per Luca e Lidia non c'è malizia, vivono la loro amicizia in maniera semplice e naturale, quasi ovvia. Luca c'è per Lidia e viceversa. Punto.
Come ogni autore che non conosco ho iniziato a leggere questo libro con un po' di dubbi: mi piacerà? Lo odierò? La paura c'è sempre naturalmente. Ma almeno in questo caso la mia curiosità è stata più che premiata perché la storia di Luca e Lidia non solo mi è piaciuta ma mi ha veramente catturato. Le loro vite "separate", i loro tentativi di non perdersi, le chiacchierate fiume, le decisioni, le paure. In una storia in realtà semplice, comune, senza eventi epocali, è proprio la normalità di un rapporto di amicizia così intimo che mi ha colpito e mi ha fatto affezionare ad entrambi i protagonisti. Gli anni scorrono e tu li vedi crescere e maturare e riesci ad immaginarteli, proprio come in un meraviglioso album di foto che magari poi un bambino ti chiederà di sfogliare, narrando storie buffe e lontane.
Eh si lettori, mi è piaciuto questo libricino, per la sua normalità, per la vita che contiene e per la pienezza con cui la narra. Stefano è al suo primo romanzo ma ha già una scrittura matura, intensa, a volte un po' arzigogolata ma comunque con quel pizzico di poesia e una profondità che ti conquista.

Alla prossima



Buongiorno lettori!
E' tanto, tantissimo, tempo che non vi propongo qualche segnalazione. Lo avrete notato: non sto più accettando di segnalare o recensire letture che non cerchi espressamente io. In realtà vaglio tutte le proposte che mi vengono fatte, ma sono, anzi devo essere, molto più selettiva che in passato. Non è cattiveria, è sopravvivenza! Oggi ad esempio vi voglio segnalare l'ultimo libro di una cara conoscenza del blog, Ilaria Marsilli, di cui ho recensito tutta la serie fantasy Aili. Oggi invece vi presento I Dissonanti....




I Dissonanti
di Ilaria Marsili
Selfpublishing | Fantasy, romance | 580 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €17,68
Booktrailer | Sito Web | Pagina FB

Dove acquistare: Amazon

Trama
"La mia vita è appesa a un filo. Il tempo è contro di me. Lui è la mia migliore possibilità di salvezza".

Dopo un incontro inaspettato in un tiepido pomeriggio di fine estate, Lisa, spinta da un irrefrenabile desiderio di trasgressione nei confronti della rigida autorità materna, esce di nascosto a tarda ora per recarsi a un appuntamento in un locale della periferia cittadina. Una volta rientrata nella sua abitazione, la ragazza trova però la dimora deserta. I suoi genitori paiono scomparsi nel nulla e la città stessa sembra sprofondata in un irreale silenzio. Ancora non sa che le strade sono perlustrate da individui pronti ad attentare alla sua vita e percorse da creature mostruose che si spostano, irrequiete e bramose, solo in attesa di incontrare suoi simili. Non ha idea dell’incubo in cui è precipitata, perché ancora non conosce la scissione.
Un fantasy paranormal romance che vi trascinerà in una realtà nella quale i protagonisti dovranno scontrarsi con le proprie debolezze e con i propri sentimenti. Un amore nato nelle circostanze più sfavorevoli. Un’avventura con in gioco il destino dell'umanità dove nulla è come sembra.

Estratto
“Improvvisamente una sua mano mi circondò il seno destro e qualcosa, come la potenza di una folgore, mi percorse dalle dita dei piedi fino alla punta dei capelli, paralizzandomi.
"A... Aiuto!", balbettai nel mio cervello, mentre le parole maniaco e sessuale rimbalzarono come in un flipper tra le sinapsi.
La porta, che tanto bramavo raggiungere, ondeggiò per uno sbalzo di pressione.
«Scusa», disse Dante, spostando le dita. «Ma se smetti di gridare come una sirena e mi stai a sentire...».
«Pervertito!», strepitai.
Mi tirò in piedi di peso. «Ti ho già chiesto scusa». Mi sollevò, tenendomi saldamente per la vita e avanzò per riportarmi nel centro della stanza. Scalciai in aria, cercando di divincolarmi. «E poi tu mi hai tirato una gomitata sul naso», aggiunse.
«Lasciami, lasciami, lasciami!». Con un tallone lo presi su un ginocchio.
«Dannazione!», imprecò.
Cademmo in avanti sul divano. Io sotto di lui. Dante si sollevò leggermente e io ne approfittai per girarmi, con l’intenzione di graffiargli il volto. Glielo avrei scarnificato tutto. Invece, prontamente, lui mi bloccò le braccia, inchiodandole sul sofà sopra alla mia testa. Lo fissai implorante, completamente immobilizzata, angosciosamente sopraffatta e impotente.
«Ti prego!». Stavo per mettermi a piangere.
Dante sospirò. «Caspita, Lisa. Non voglio farti del male. Possibile che tu non capisca che sto cercando di aiutarti?».
«Come? Sequestrandomi e violentandomi?», chiesi.
«Ma andiamo, comprendo che tu sia spaventata, ma stai esagerando».
Non lo stavo quasi a sentire. «Non voglio diventare una bomba umana...», singhiozzai.
«Una che? Ma di cosa parli?», chiese, sgomento. Come osava fare il finto tonto. «Beh, non mi lasci molte alternative».
Trattenne i miei polsi solo con una mano e con l’altra iniziò a frugarsi all’altezza della vita. Andai in iperventilazione e cominciai a boccheggiare, immaginando che stesse aprendo i pantaloni per estrarre il misterioso batacchio. Avevo fantasticato molto sulla mia prima volta, ma mai previsto che sarebbe stata una violenza da parte di un fanatico, assassino, piromane”.


Alla prossima




Buongiorno lettori,
qui ha iniziato a fare freddino. La mattina quando si esce si sente tanto. E devo dire finalmente, anche perché così almeno niente nebbia!
Durante il fine settimana ho terminato la lettura di Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola. Il 9 novembre uscirà il nuovo libro della serie e sto cercando di rimettermi in pari per quella data in modo da poterlo leggere subito (mi manca ora solo Un po' di follia a primavera che conto di leggere tra qualche giorno). Ma ora vediamo un po' la mia recensione...

Una lunga estate crudele
di Alessia Gazzola
Tea | I grandi Tea | 315 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €12,00
26 maggio 2016 | scheda Tea



Trama
Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda... proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato "l'innominabile" dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell'istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all'istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell'estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un'indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all'apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili.


E' raro che io recuperi serie uscite da qualche tempo e che annoverino tra le loro fila già 4 o 5 volumi. L'ho fatto con Manzini e lo sto facendo con la serie della Gazzola dedicata ad Alice Allevi, specializzanda in medicina legale. Nonostante i tanti pareri discordanti a me diverte Alice e mi fa sempre provare qualche brividino. Un mesetto fa avevo letto della Gazzola Non è la fine del mondo rimanendo parecchio delusa da un libro piuttosto scialbo e da una storia francamente pari a zero. Rimpiangevo Alice, Arthur, Cordelia e Cagnino, mi mancava Calligaris, bramavo il CC. E così, in vista anche dell'uscita del 7 libro della serie ho deciso di portarmi avanti con la lettura e di leggere appunto Una lunga estate crudele (e quello successivo arriverà a breve).
In questo libro Alice si ritrova ad indagare sull'omicidio di un attore avvenuto 25 anni prima anche se il cadavere è scoperta recente. Il quadro investigativo è molto complicato e lo stesso Calligaris brancola nel buio alla ricerca di un colpevole e di un movente.
Come sempre della storia non vi racconto molto per non rovinarvi il piacere di scoprire con cosa avrà a che fare Alice. Il giallo c'è ed è anche ben congegnato, anche perché fino all'ultima riga riesce a stupire il lettore. Ma lo sappiamo, la Gazzola riesce a passare con nonchalance dal giallo al rosa e a dare alla lettura quella sana ironia. Ad Alice ne succede sempre una, anche grazie alla sua innata goffaggine, e questo ci fa sempre sorridere. In più ora Elis, per dirla alla Cordelia, ha una studentessa tutta sua a cui affibbiare i compiti più ingrati. Tuttavia io questa qui, che risponde al nome di Erica, non l'ho inquadrata molto bene: santarellina o gattamorta sotto mentite spoglie? Solo il prossimo libro potrà svelarcelo. Intanto mi sono ritrovata di nuovo a sospirare per la vita sentimentale di Alice, stretta nella morsa di lui, lei, l'altro.... e l'altro ancora! Eh si, un terzo partito si affaccia al suo cuore e non sembra essere un così brutto affare. Certo dimenticare Arthur (che odio sempre un po' di più) e resistere agli assalti da batticuore di Claudio non è semplice... anzi direi impossibile.
Insomma, si ride, ci si innamora e ci si spremono le meningi alla ricerca di colpevole e movente... che cosa si può volere di più?

Alla prossima



Buongiorno lettori,
ho finito da qualche giorno il libro di cui vi sto per parlare ma, causa cambio computer, ho dovuto aspettare un po' per buttare giù questa recensione. In realtà è stato un bene, così ho avuto il tempo per riprendermi da questo finale (della serie una volta che mi trucco e zac... tutto sbavato per le lacrime!). Parlo di Tempi duri per i romantici di Tommaso Fusari.

Tempi duri per i romantici
di Tommaso Fusari
Mondadori | Chrsalide | 203 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €16,00
2 maggio 2017 | scheda Mondadori

Trama
Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla. Simpatico, belloccio e con la battuta sempre pronta, divide il suo tempo tra le serate a Trastevere con gli amici, il lavoro che non ama particolarmente ma che gli permette di avere una casa tutta per sé, le polpette piene d'amore di mamma e la storia con Michela. Sembrerebbe andare tutto per il verso giusto eppure a Stefano qualcosa non torna. Non può fare a meno di sentirsi incompleto, fuori posto, fuori cuore. Stare con Michela gli ha fatto capire che "con una donna puoi ridere, mangiare, guardarci un film, scoparci tutta la notte, prenderci il caffè insieme e correre comunque il rischio di non amarla". Perché l'amore vero è un'altra cosa. E sta da un'altra parte. Allora succede che ritrovare un dischetto di cartone con sopra disegnato un pettirosso dia uno strattone alla sua vita costringendolo a ripensare a quando, dieci anni prima, era poco più che un bambino. E a ricordare quegli occhi scuri e profondi, quelle lentiggini che diventavano una costellazione, quel modo goffo e particolarissimo di tirarsi da parte i capelli rosso fuoco. Da quel momento niente ha più senso se non andare a cercarla, ovunque sia, rischiando di perdere tutto pur di ritrovarla. Lei, Alice, il pezzo mancante, la ragazzina che ti guardava in un modo che non sai spiegare, in un modo che ti sentivi subito a casa. Perché, davvero, certe volte perdersi diventa l'occasione unica e imperdibile per ritrovarsi. Perché "si possono dimenticare episodi, eventi, parole, canzoni, ma mai le persone che ci hanno fatto del bene".

Ho sempre pensato che le paure che si hanno da grandi non sono nient'altro che la trasformazione di quelle che avevamo da piccoli. Le paure mutano insieme a noi, diventano meno irrazionali e per questo anche più reali. Semplicemente non le chiamiamo più "mostri sotto il letto". A volte le chiamiamo "ricordi". Altre volte, i nostri mostri sotto il letto non sono nient'altro che promesse non mantenute.

Dovete sapere, cari lettori, che di solito mentre scrivo le recensioni ascolto musica. Ma come tutto nella mia vita, mica lo faccio a caso. No no. Prima regola: rigorosamente con le cuffie. E poi deve essere la musica giusta per il libro di cui devo parlare. Anche per il romanzo di Tommaso (posso darti del tu?) ho afferrato le mie cuffiette e acceso Spotify (non è pubblicità, quello uso). Ecco, ora il problema: cosa mettere su? Ho fatto fare alla app con i suggerimenti tramite "mood" e sono partiti Baglioni e Venditti a ruota. Vecchi? Noiosi? No ragazzi, perfetti per questo libro, soprattutto se nel frattempo, per la gioia di cane e vicini, ti esibisci in un karaoke a squarciagola e butti giù frasi sconnesse! Insomma, oggi parliamo di romanticismo, ma di quello vero, con la R maiuscola. Di quello che anche se sei donna-cuore-di-pietra come la sottoscritta, che chissene gli anniversari ma se mi tocchi il Natale ti faccio diventare voce bianca in un nano secondo, ti smuove qualcosa lì all'altezza del petto e ti fa fare un sospiro che in confronto Rossella O'Hara spicciami casa (che ti conviene perché io mica ho Tara).

Stefano è il protagonista di questo libro breve ma intenso. 22 anni, un appartamento tutto suo, un lavoro da commesso, le serate con gli amici, i pranzi con la famiglia. Un ragazzo come tanti, dalla vita tranquilla e lineare anche se c'è da sempre un buco lasciato da Alice, compagna di scuola e primo amore, scomparsa dopo un'estate passata lontani. Gli anni sono trascorsi e Stefano è andato avanti, dimenticandosi di Alice. Tuttavia il suo ricordo presto sbuca fuori. E qui Stefano fa una scelta di cuore e non di testa: prende e parte per Torino, alla ricerca di questa ragazza. Unico indizio? Un cornicione dipinto di rosa acceso.

Io non sono una ragazza romantica, di quella da fiori e cioccolatini (anche se sui cioccolatini possiamo trattare), da regali e anelli, da scritte sui muri, metri sopra il cielo, Titanic visto in loop e via dicendo. Eppure vi assicuro che questo romanzo  ha solleticato quel po' di batticuore che c'è anche in me. E tutto questo grazie a lui, a Stefano, un ragazzo comune, senza grilli per la testa, che però fa una delle cose più belle che si possano fare nei confronti di un'altra persona: non si arrende. Sa che sarà difficile, forse impossibile, che trovare Alice in una città di quasi 900.000 abitanti sarà un'impresa al limite della fantascienza ( e non c'entra niente lo smog) eppure va e parte. E la cerca, nelle strade, nelle pasticcerie, nei locali. Riuscirà a trovarla?... uhm, io non ve lo dico per non rovinarvi la sorpresa. Dicevo, Stefano, un protagonista simpatico e coinvolgente, che ti sta subito simpatico (eh si, ti ritrovi pure a pensare che "accidenti, è un po' piccolo..."), e speri tanto che ci riesca, che la ritrovi la sua Alice e possa coronare il suo sogno. Poi ti scontri con quel finale e sono cavoli amari però. E non tanto per dire, perché ho consumato fazzoletti a fiumi, abbracciato il cane in cerca di conforto (che giustamente da quel momento mi guarda un po' schifata) e urlato dalla finestra "Noooooo, perché????". Bravo Tommaso, sei riuscito a farmi ridere e piangere, ma soprattutto mi hai fatto appassionare alla storia di Stefano e Alice, alla piccola Denise che mi immagino gironzolare con il suo cerchietto col fiocco.
Sapete quello che mi ha più colpito? La normalità di questa storia, il clima di famiglia che si sente. E poi, boom! E partono cuori da tutte le parti e tu sei felice, ma poi ti incavoli pure eh. Ecco, questo libro ti fa fare pure su e giù: un momento sei felice, poi triste, poi ami tutti, poi ne vorresti strangolare qualcuno. Io adoro questa cosa!
Beh, se non lo avete capito mi è piaciuto tanto, per il suo essere divertente e profondo, ma mai pesante e per aver dato un nuovo accento al romanticismo, per averlo reso nei suoi eccessi tremendamente bello!

Per la cronaca: vi consiglio di seguire Tommaso su Instagram... fa una lasagna ( e non solo)...!!

Alla prossima





LL: uh oggi parliamo di moda!

E: no, facciamo il meteo. E tu fai Giuliacci!

LL: fa un cazzo di caldo e deve piantarla. È ottobre e io voglio il freddo… va bene così?

E: Lallì!! Non possiamo iniziare così!!

LL: Pecché?

E: iniziamo subito con le parolacce… nun se pò

LL: ah cusa...Fa caldo, vabbè! E non va bene… e che caz… Meglio?

E: diciamo di si. Allora di cosa chiacchieriamo questo mese?

LL: di belli e di brutti! Io ho lista dei belli! Tu pensa ai brutti!

E: e perchè a me le ciofeche??

LL: perché l’argomento l’ho scelto io! Dai schezzo...parliamo di libri belli e libri brutti… o almeno credo

E: beh, parto io con una domanda: esistono libri belli e libri brutti in assoluto? O è un fattore soggettivo? 

LL: ammazza che seria che sei, ti ha fatto male Guantanamo a te! Comunque esistono libri belli in assoluto, sì: Marone, Rattaro, Aliciuzza, Rosa...quelli tutti belli sono!

E: se vuoi te lo scrivo pure in francese così sei contenta. Si quelli sono libri belli. Però possiamo dire in assoluto? Cioè vuoi che non spunti fuori una testa di minchia uno che ti viene a dire che non gli piace Marone?…. aspetta l’esplosione nucleare dalla provincia di Cremona

LL: ma a me se una viene a dirmi che non le piace Marone, che mi frega? Io la ammazzo e ho risolto il problema!

E: e senza un po’ di sofferenza? Stai proprio invecchiando stella. Comunque quello che volevo capire io è se c’è un criterio che ti fa definire un libro bello o brutto (minchia mi sento tanto intervistatrice professional…)

LL: chi ha detto senza sofferenza? Soffrire deve ‘sta stronza! Dai facciamo le serie (ti sento ridere, cretina!): no, non esiste l’assolutismo nel giudizio dei libri, come in nessun altro campo della vita, poi!

E: oh bene, quindi quello che piace a te può non piacere a me e viceversa e viviamo serene e ciambelle, giusto?

LL: eh cetto, mica ti picchio se non ti piace un libro che a me piace tanto (tranne Lorenzo, quello ti deve piacere, altrimenti ti prendo a colpi di crescione). Ecco magari in generale ci posso rimanere un po’ male se ti consiglio un libro e quello ti fa proprio schifo schifo (tipo...adesso come va con Tommà? Dillo a Ciambella tua!)

E: oh quindi a Novembre a Milano posso comprare il nuovo della Gazzola e lo fai entrare in casa!! Sapevo che scherzavi! Burlona… Si in effetti consigliare un libro che poi non piace non è bello, però anche io che ti chiedo consiglio mi prendo il rischio. Cioè io ti conosco, so che cosa leggi (dove abiti, che macchina hai) e mi regolo nel chiedere consigli… Per altro con Tommà sta andando benissimo, ma lui mi aveva già conquistata alla lasagna.

LL: senti ciccia, adesso non esagerare. La Gazzola te la compri lì, perché qua in giardino rimane, sotto le ortensie! Poi… dipende: se il consiglio lo chiedi tu, è un conto e ti becchi il rischio, ma se pensi alla Bacci, che quella mica chiede, io glieli piazzo direttamente a casa i libri =D

E: va beh ma questa è coercizione! Bacci ribellati!! Ora fondo un movimento: Bacci Libera!!

LL: sino ad oggi non si è mai lamentata, quindi ha poco di che dire! Oh che poi… bello e brutto...vogliamo parlare di quelle che ti dicono “è il libro della vita”. Ma che vuol dire? Di quale vita? La tua o la mia?

E: ecco, questo è il cuore di questa chiacchiera! Il libro della vita… Io ad esempio ho cambiato molto le letture negli anni e quello che per me è stato il libro della vita a 12 anni, non lo era più a 20 e non lo è più ora a .6. Nella vita si cambia...

LL: vabbè, Lallì, lo puoi scrivere...66...te li porti bene, dovresti vantartene! E poi sarebbe strano se Pinocchio fosse ancora il tuo libro della vita!!!

E: oddio no, Pinocchio no!! Mi è sempre stato sul culo (posso scriverlo??), un po’ come il Piccolo Principe. Si lo ammetto, qui, davanti a tutti: odio il Piccolo Principe!!

LL: ssshhhh...se ti sente tuo nipote, sai le urla! Comunque, Pinocchio sul culo...sicura di volerlo scrivere, Lallì?

E: si, l’ho sempre odiato e pure Peter Pan tanto simpatico non mi è mai stato. Io sono anti favola dentro.

LL: vogliamo parlare di quelle quattro sciacquette di Piccole donne (cit. Alice Basso)?

E: uh quelle… va beh, oggi abbiamo una parola buona per tutti. Ma visto che abbiamo parlato di libri belli (più o meno), a libri brutti come siamo messe? Perchè qui la lista è lunga e divertente…

LL: Newton! Dici brutto dici Newton. L’unico che salvo è Strukul.

E: no dai non sono tutti brutti. Ci sono quelli molto brutti e quelli che si salvano. Tu perchè sei cocciuta ma a saper spulciare qualcosa di carino si trova, ad esempio i primi della Premoli non erano male. Comunque quando un libro è brutto per te? E non mi dire quando non è Marone che non la accetto come risposta, dicio subito.

LL: mi tarpi sempre le ali tu. Però la risposta è facile: un libro per me è brutto quando non mi viene voglia di finirlo, quando dopo 10 pagine lo odio profondamente. Ma anche quando, se riesco a portarlo avanti, poi non mi lascia niente. Sai quando rimetti in ordine le librerie e ti capitano tra le mani quei libri che se non li risfogli per intero non ti ricordi manco di che parlano? Ecco, quello è un libro brutto! E per te?

E: ah io su questo sono scientifica: pagina 100 (o 50 se libro è corto).

LL: sei precisa, sorella! E quando un libro è bello bello?

E: no è che se arrivo a pagina 100 e non voglio infilarlo in lavatrice significa che il libro almeno non è brutto e risparmio in ammorbidente. Pagina 100 è il mio limite massimo. Anche se a volte pure pagina 3 può bastare…

LL: ah vedi? Invece per me il libro bello bello è quello che consiglio pure alle foglie che uso per fare le foto in giro. Hai presente? Tipo… che hai letto Marone? Leggi Marone? Perché non leggi Marone? 

E: ecco vai a giocare con le foglie, vai vai! Io invece se un libro è bello bello bello lo capisco perchè non mi staccherei mai dalla lettura e poi mi manca quando finisce. Sto ancora orfana di Casabona… mi manca...sigh

LL: nuuuuu, non piangere. Vedrai che torna Casabona. Torna pure Giggggggi poi, sei felice?

E: ti!! E pure Vani nostra?

LL: tutti tornano! Pure tu torni… qui… da me… che è novembre adesso?

E: no, ma quasi quasi!! Io, te e il Bookcity!!! Che dici, ci arrestano sta volta?

LL: secondo me, ormai si sono rassegnati! Ci tengono così come siamo, facciamo folklore. 

E: e sai quante foto facciamo??!!

LL: uh che posso divagare un attimo? Posso?

E: cetto che puoi, fa come fossi a casa tua (ma usa sottobicchiere)

LL: sottobicchiere l’ho! Sai che facciamo foto con fotocamera figa? Eh? Eh? Tutta zoom e robe strane! Facciamo le blogger professionali: tu lanci le foglie e io scatto le foto, io saltello e tu fai le foto! Però niente binari, che i lombardi sono permalosi e ci arrestano!

E: anche perchè ci becca il tram in pieno e fa male. 

LL: se non moriamo prima folgorate…

E: chi ti ha dato il permesso a te?

LL: nessuno! Che poi ora c’è pure Poldino, mica vorremmo lasciarlo solo, no?

E: no no, e presto arriva pure Macco 2.0!! Senti, una pregunta, ma l’argomento della Chiacchiera forse ci è sfuggito… forse eh…

LL: Lallì, io una cosa ho capito delle chiacchiere

E: una? Tanta roba… Illuminami

LL: (accendendo la luce…) Noi l’argomento non dobbiamo sceglierlo, tanto ci facciamo sempre i fatti nostri!

E: ma sono divertenti per questo! Ah Lallì, visto che tanto si è capito che stiamo a cazzeggiare, ricordati che oggi pomeriggio usciamo!

LL: e dove andiamo?

E: al mare a fare foto!

LL: ma piove

E: no, c’è sole qui

LL: oh...qui non tanto. Vabbè, metto galoche! Che salutiamo? Io dovrei giocare con Cintry!!

E: uh si, salutiamo, così mi alleno per Novembre (ciao ciao con la manina).

LL: è bello che tu sia convinta di star lì a fare ciao ciao con la manina (con ghigno malefico)

E: io mi nascondo dietro Cotogno

LL: tu stronza sei!

E: so, ma non è che facendomi complimenti mi convinci

LL: batta, vado via! Cià!

E: Ciao a tutti!!

Alla prossima

Lallìììì, buon onomastico!!!

Buongiorno lettori!
Questo per me è proprio un periodo fortunato, sto leggendo molto ma soprattutto sto leggendo bene! Tanti bei libri che meritano assolutamente di essere letti, regalati, prestati, fatti circolare. Questo fine settimana ho concluso la lettura di un libro di cui mi avevano parlato con grand entusiasmo e devo dire con ragione, Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano.

Eppure cadiamo felici
di Enrico Galiano
Garzanti | Narratori moderni | 381 pagine
ebook €8,99 | cartaceo €16,90
18 aprile 2017 | scheda Garzanti


Trama
Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un'estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l'appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall'ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l'amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. Un romanzo su quel momento in cui il mondo ti sembra un nemico, ma basta appoggiare la testa su una spalla pronta a sorreggere, perché le emozioni non facciano più paura.

E noi che pensiamo la felicità come un'ascesa
ne sentiremo il tocco,
che quasi ci sgomenta,
quando una cosa felice cade.

Occhio lettori, che oggi la prendo alla larga. Avvisati eh. Inizio questa recensione dalla biografia dell'autore. Io le leggo sempre perchè mi piace sapere con chi ho a che fare, guardarli in faccia, anche se solo via foto, e dargli un po' di responsabilità nel rendermi felice o farmi arrabbiare (ora non fatevi venire le paturnie, cari scrittori). Quindi, afferro il libro di Galiano e, prima di mettere via la sovracopertina che se no si sciupa, leggo qualche informazione su di lui e mi colpisce questa frase: "Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l'Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore". Mi ha colpito questa voglia di stupirsi, di conoscere e di rimanere incantato davanti a qualcosa di nuovo. Vi starete domandano cosa c'entra tutto questo con il romanzo... Primo: vi avevo avvertito che l'avrei presa alla larga, quindi zitti e muti. Secondo: non è un bellissimo punto di partenza prima di una lettura? A me pare proprio di si!

Vi dico che ad inizio lettura ero un po' perplessa. Gioia... a me i nomi così identificativi fanno sempre un po' ansia. Gioia, Letizia, Serena... a cosa pensa un genitore quando da questi nomi? E se poi tua figlia si rivela essere parente di Satana o, passatemi il termine, una stronza colossale? Che un genitore lo sa quando sua figlia è così, pochi cavoli. Gioia, dicevo, nome meno appropriato forse non c'è visto la vita che questa ragazza ha finora vissuto. Diciassette anni fatti di genitori separati, alcolizzati, menefreghisti e violenti. Una nonna costretta poco più che un vegetale a letto, un gatto fantasma che appare quando gli gira, una vita sociale prossima allo zero visto che la sua migliore amica è immaginaria e che a scuola è soprannominata Maiunagioia. Gioia Spada ha tutte le carte in tavola per essere la ragazza più emarginata della città. Ma a lei frega il giusto, abituata com'è a cavarsela da sola e a bastare a se stessa. Poi una sera il botto (non letterale). Gioia incontra Lo, un ragazzo... un ragazzo vero che le interessa e a cui lei sembra interessare. Lo però è strano e in Gioia sorge il dubbio: Lo è reale?

E' un romanzo dai tanti spunti che si muove sul filo sottile che divide realtà da immaginazione, normalità da allucinazione.
Si vede sin dalle primissime  righe che Galiano insegna (anzi, scopro dalla biografia - visto che è utile! - che è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d'Italia nel 2015). Conosce il mondo della scuola, i suoi meccanismi e i suoi automatismi, ma soprattutto conosce loro, gli adolescenti, lo splendore di questa età fatta di energie e sete di conoscenza, ma anche il lato esattamente opposto, il bullismo più o meno latente e consapevole, l'arroganza e la viltà che spesso manifesta. Galiano lo conosce a mena dito questo mondo e afferra a piene mani situazioni, episodi e forse anche personaggi.
Un romanzo quindi che ha nel suo cuore l'adolescenza ma che non la banalizza, anzi. Ci propone adolescenti tipici, un po' quelli che ci si aspetta di incontrare (il ragazzo famoso e seguito, la ragazza belloccia e, aripassatemi il termine, stronza) ma anche qualcosa di diverso, di particolare. Si, ci presenta Gioia, una diciassettenne assolutamente atipica, a cui non interessa essere accettata, che non va alle feste manco sotto tortura, che preferisce la musica dei Pink Floyd, che colleziona parole intraducibili, che scatta foto alle persone di spalle. Gioia è un mistero nel mistero, una di quelle poche ragazzine che mi piacerebbe conoscere per capire cosa le gira per la testa, perchè sono sicura mi farebbe vedere il mondo con occhi diversi. Gioia non è solo la protagonista di questo bel romanzo, è il romanzo, un piccolo mondo da scoprire che si ritrova ad affrontare per la prima volta in vita sua qualcosa di semplicemente complicato: l'Amore. Lo. Un articolo determinativo che diventa presto il punto focale della sua esistenza. Ma può una come Gioia avere un primo amore semplice? Mi spiace ma no. E qui Galiano tira fuori ancora una volta la pratica di insegnante e la bravura di scrittore e realizza un quadro psicologico complicato e a volte snervante nella sua bellezza. Inserisce l'ambivalenza, la confusione tra ciò che è reale e ciò che crediamo lo sia, ci fa a che un po' scervellare per capire a chi credere, dove sta la soluzione di questo nodo gordiano intricato e delicato al contempo.
Se non lo avete fatto correte a leggere questo splendido romanzo, ma vi dirò di più: regalatelo. Regalatelo a genitori e ragazzi, date loro modo di aprire una finestra finora chiusa sull'adolescenza, mostrate a loro gioie e dolori di questa età, fategli fare la conoscenza di Gioia e fategli provare il gezelligheid... cosa vuol dire? Eh miei cari, leggete il libro e lo scoprirete!

Alla prossima





Buongiorno lettori,
anche oggi ho pronta per voi una nuova recensione. Vi parlerò di un libro uscito a fine settembre per Mondadori, Il mistero Henri Pick di David Foenkinos.

Il mistero Henri Pick
di David Foenkinos
Mondadori | Narrative | 242 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €19,00
26 settembre 2017 | scheda Mondadori

Trama
In Bretagna, in un piccolo paese sulla costa ventosa, c'è una strana biblioteca dedicata ai manoscritti rifiutati dagli editori. Delphine Despero ci andava quando era bambina e sognava di riuscire un giorno a lavorare in mezzo ai libri e alle storie. E così è stato perché, nemmeno trentenne, Delphine si è già fatta un nome nell'esclusivo mondo dell'editoria parigina. Così quando un'estate torna a trovare i genitori con il fidanzato scrittore, una visita alla biblioteca appare il modo migliore per sottrarsi alle invadenti attenzioni familiari. Tra gli scaffali di quella biblioteca dei sogni infranti e le illusioni perdute, i due si imbattono in un manoscritto dal titolo intrigante: "Le ultime ore di una storia d'amore". Delphine decide di seguire il suo fiuto e pubblicarlo. Il manoscritto diventa presto un enorme successo. L'autore si chiama Henri Pick e l'anagrafe dice che è morto qualche anno prima. La vedova giura che il marito non ha mai letto, e tanto meno scritto, una riga in vita sua. Eppure... L'aura di mistero accresce il successo del libro, e il mondo dei lettori non sembra parlare d'altro. Due persone però non si accodano al coro degli entusiasti: Frédéric, il fidanzato di Delphine, che si sente assediato da quel successo che non lo riguarda, e Jean-Michel Rouche, un giornalista che si ostina a non credere alla versione ufficiale. Mentre la trama avanza e gli indizi, ma anche i depistaggi, si moltiplicano, un'unica domanda è sul punto di condizionare per sempre le vite dei protagonisti: chi è davvero Henri Pick?


Belli i libri pubblicati. Li vedi in libreria, li acquisti, li porti a casa o magari li prendi in prestito in biblioteca. E i libri respinti? Quelli che vengono rifiutati non da uno ma da dieci, quindici editori? Che fine fanno quei libri? Questo è il punto di partenza del nuovo libro di David Foenkinos, un giallo editoriale, ricco di humor elegante ma anche di frecciatine non troppo velate.

In un paesino bretone, Crozon, il bibliotecario Jean Pierre Gourvec decide, su un esempio americano, di aprire un angolo della biblioteca comunale ai manoscritti rifiutati. Unico requisito: consegnarli personalmente a mano. Dopo un certo successo iniziale, l'iniziativa scema e con la morte del malinconico bibliotecario viene praticamente dimenticata. Quando Delphine e il fidanzato Frederic arrivano a Crozon è passato qualche anno. Editor rampante lei, scrittore alla ricerca del primo successo lui, trovano per caso nel famigerato angolo della biblioteca il romanzo di Henri Pick. Lo leggono ed è una folgorazione che porterà non solo alla pubblicazione ma anche alla scalata al successo del libro. Dietro questo romanzo c'è però un mistero nel mistero: chi è Henri Pick e può aver scritto veramente questo capolavoro?

Questo romanzo è tante cose in una. E' un thriller editoriale che scoperchia gli altarini dell'editoria e mette in luce invidie, sotterfugi, trucchetti; è un romanzo in un romanzo che ci racconta di una scoperta e della sua ascesa; è anche l'unione di tante storie concatenate, storie d'amore, di errori, di truffe, di rinascite e di crescite.
All'inizio non ero molto convinta, mi sembrava che l'autore la volesse prendere troppo alla larga, un per allungare il brodo. Invece proseguendo con la lettura molte scelte narrative diventano chiare e la lettura ti appassiona. La ricerca filologica su questo misterioso libro rende la storia curiosa e interessante; a ciò va aggiunta l'ironia e la presa in giro di tutto quel mondo che gira intorno alla pubblicazione di un libro: la ferocia di un sistema che prima ti porta all'apice e poi ti trascina giù tra i signor nessuno; le invidie tra scrittori; i tentativi disperati per recuperare una mancata pubblicazione. Ma attenzione. Se l'editoria che ci viene descritta è sicuramente poco edificante, il prodotto libro è quanto mai vitale tra queste pagine. Si parla di scrittori, ma anche di librai e bibliotecari, di autori pronti a viaggiare per mezza Europa per proporre il proprio manoscritto.
A contorno di tutto ciò ci sono le storie dei personaggi, vite che come in un domino improvvisato sono concatenate le une alle altre, vite semplici e a volte anche un po' patetiche che però riescono ad arricchire ancora di più il mistero e il fascino dietro questo romanzo e il suo ipotetico autore.

Alla prossima




Buongiorno lettori,
oggi sono proprio emozionata per la recensione che vi sto per proporre. E' il libro di un autore che amo molto, che ogni volta mi conquista un po' di più e che conferma la sua posizione sul ripiano dei libri del cuore sulla mia libreria. Parlo naturalmente di Le vite parallele di Antonio Fusco, che esce proprio oggi in libreria e che io potuto leggere in anteprima e con largo anticipo grazie alla Giunti. 

Le vite parallele
di Antonio Fusco
Giunti | M | 256 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €15,00
11 ottobre 2017 | scheda Giunti


Trama
Mentre il commissario Casabona è in congedo per stare a fianco della moglie Francesca, la cui salute sta peggiorando, la provincia di Valdenza è scossa da un caso che tiene col fiato sospeso l'opinione pubblica: una bambina letteralmente svanita nel nulla; una madre che al mattino, entrando nella cameretta dove l'ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l'ha portata via, oppure è uscita da sola in giardino e si è persa nei boschi circostanti? Iniziano subito le ricerche, e ben presto i sospetti si concentrano sull'ex amante della madre, un balordo cocainomane che non ha mai accettato la fine della relazione. Ma la soluzione non è così semplice...


Cade la neve sulla provincia di Valdenza. In un inizio di gennaio rigido e cupo il caso della piccola Martina scuote l'opinione pubblica. La bimba è scomparsa di casa, svanita nel nulla. Il commissario Casabona, nonostante il congedo, indaga sul caso e cerca di venire a capo di una situazione complicata che non gli negherà qualche pericoloso grattacapo. Il tempo è poco e Casabona lo sa: bisogna trovare Martina e bisogna farlo subito.

E' tornato Casabona! Io erano settimane che facevo il conto alla rovescia, perchè, oramai lo sapete, adoro i libri di Antonio Fusco. Mi piace tanto il suo modo di scrivere, serrato, esperto, che ti trascina pagina dopo pagina e non ti fa mai dire basta e con la scusa di "ancora solo un capitolo" ti fa concludere il libro sempre troppo presto perchè lo sai, ah se lo sai, ora ti tocca aspettare. Eh si, mi sento sempre un po' orfana quando concludo uno dei suoi romanzi e con fatica ogni volta do il mio arrivederci a Tommaso Casabona, commissario certo, ma anche marito e padre. In questo nuovo capitolo questa parte della sua vita è un pochino più in sordina, ma un motivo c'è. Casabona deve stare vicino a sua moglie Francesca, ma non ci riesce o almeno non nel modo in cui vorrebbe. Sembra sempre stare nel posto sbagliato, arrivare nel momento sbagliato o dire la cosa sbagliata. Non è facile, anche dopo tutto quello che il loro matrimonio ha passato. Eppure quello che colpisce sempre di questo protagonista è il modo in cui affronta le cose, sia che si tratti di indagare su una famiglia non così perfetta, sia che si tratti di tenere la mano ad una moglie malata. Ma è così Tommaso: scorbutico e dolce, riflessivo e intuitivo.

Ho letto questo libro in 24 ore. 24 ore che mi hanno portato al centro di un caso di cronaca nera come, purtroppo, se ne sentono tanti in tv e mi ha proprio colpito per questo: per il senso di difficile normalità che un episodio del genere mi ha suscitato. Da una parte questo spaventa, fa riflettere non solo sulla frequenza con cui accadono episodi del genere ma anche sulla loro esposizione mediatica. Dall'altra invece fa emergere la professionalità di Antonio Fusco, tanto da scrittore quanto da funzionario della Polizia di Stato. Mostra, romanzandola ovviamente, come si svolge una vera indagine, come si seguono piste e intuizione, come si incappa in errori e problemi. E lo fa dando proprio il piacere della lettura, del girare la pagina per vedere cosa si inventerà Casabona per non farsi soffiare il caso dai Carabinieri o per riuscire a battere una pista promettente ma sul filo del rasoio.

Io più di così non riesco a spiegarvi cos'è questo libro, quanto riesca a trascinarti nel piacere della lettura e quanto il suo protagonista riesca a condurti nella sua indagine. Bravo, bravissimo Antonio Fusco, una conferma nella mia libreria e nel mio cuore di blogger e lettrice.

Alla prossima


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