[Questa volta leggo...] Di rabbia e di vento - Alessandro Robecchi

by - febbraio 21, 2018

Buongiorno lettori!
Oggi non vi propongo solo una nuova recensione ma anche un nuovo progetto che con un bel gruppetto di blogger, capitanate da Chiara La lettrice sulle nuvole, Dolci de Le mie ossessioni librose e Laura La Libridinosa, abbiamo deciso di avviare. Si tratta di Questa volta leggo, una rubrica itinerante, a cadenza mensile. Ogni blog proporrà ogni mese la recensione di un libro seguendo un argomento comune. Come al solito fare è meglio che spiegare. Per il mese di febbraio abbiamo scelto come argomento comune:

Un libro che ci hanno regalato a Natale

E qui sono stata proprio fortunata perché a Natale mi hanno regalato il terzo libro di Alessandro Robecchi Di rabbia e di vento....

Di rabbia. dei vento
di Alessandro Robecchi
Sellerio | La memoria | 407 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €15,00
3 marzo 2016 | scheda Sellerio

TRAMA
Un concessionario di macchine di lusso freddato nel suo salone. Una escort "morta male", torturata fino alla fine, nel suo studio del centro cittadino più opulento. Un "morto" che viene a riprendersi un tesoro. Una donna che sembra vissuta più volte. Un passato cattivo che ritorna e lascia misteriosi indizi sulla pista. E in esso la polizia cerca risposte a domande che appaiono impossibili. Mentre un vento insopportabile stranamente inquieta l'inverno delle strade. Stavolta Carlo Monterossi, il detective per caso della nuova Milano nera vividamente dipinta da Alessandro Robecchi, è un detective per rabbia. Lo tormenta un senso di responsabilità, benché involontaria, nel delitto; ma soprattutto, con Anna - così si chiamava la bella di via Borgonuovo - aveva vissuto un momento di sincerità totale, di quelli che chiariscono l'anima al pari di un'amicizia duratura. Il suo debito di verità e giustizia, per una volta, si incontra con un paio di poliziotti che condividono la stessa tenerezza verso una vittima che sporge sulla coscienza come fantasma gentile: "Se troviamo chi ti ha fatto male te ne vai, vero, signorina?". E verrà alla luce qualcosa che stride brutalmente con la vita da autore di reality televisivi che dà a Carlo fama e soldi.


E' una storia di gente sola, pensa. Solo lui, che gira per la città intossicato dalla rabbia, sola quell'Anna che aveva per compagnia le altre sue vite e basta, sola quella Serena, spaventata. Dove cazzo sono finiti tutti? Ehi, c'è qualcuno? O siamo tutti qui a fare. botte da soli, e prenderle, tra l'altro.

E così sono arrivata al terzo libro della serie dedicata a Carlo Monterossi. Sapete il problema delle serie vero? Belle all'inizio, poi l'interesse cala anche perché spesso gli autori un pochino si siedono e sembra quasi facciano il compitino, giusto per stiracchiare un altro po' la storia e accontentare i lettori. Tutto questo non mi sta accadendo con Robecchi. Anzi vi dirò, questo terzo libro è qualcosa di diverso, non di più bello o di meno bello, solo diverso. Come se fosse un libro più personale o più sentito. Un libro in cui Carlo Monterossi, autore televisivo pentito, inizia a fare il punto della situazione sulla sua vita e immancabilmente si trova invischiato in un nuovo delitto, in una nuova indagine. Carlo è l'incarnazione del mantra "Non sono io che vado a cercare i guai, sono i guai che cercano me" e questa volta il guaio è grosso. Una serata malinconica, una ragazza bella e affascinante che lo avvicina, la musica di Leonard Cohen. Il giorno dopo però la ragazza, Anna, escort di lusso viene trovata morta, dopo essere stata torturata. Poco lontano, in una Milano sferzata dal vento, un venditore di auto di lusso viene ucciso. Stessa pistola per entrambi i delitti. Il collegamento?

Come vi dicevo questo romanzo ha qualcosa di diverso rispetto i precedenti, qualcosa che mi sa di più personale, di meno scritto e più sentito. Robecchi ci propone una storia al contempo malinconica e ironica, mentre sullo sfondo scorre una Milano colpita da giorni dal freddo e soprattutto dal vento, un vento che colpisce e urla, che spinge e frena, un po' come se anche lui sentisse che nella storia di Anna qualcosa non torna, che dietro quella bella ragazza vestita in modo sofisticato ci sia molto di più.

"C'è ancora vento, fuori?", chiese Ghezzi.
"Si", dice Carlo.
"Che strano, il vento a Milano".

E una volta che è coinvolto come persona informata dei fatti cosa volete che faccia Carlo? Ci si butta a capofitto in questa indagine, creando una vera e propria squadra investigativa... ecco, forse un tantinello strana visto che è composta da lui, dal fidato Oscar, dal camaleontico Ghezzi in aspettativa per convalescenza e dall'uomo delle pulizie della vittima. Ma per Carlo questo caso pare essere diverso, se non altro per quella rabbia che cova dentro, giorno dopo giorno, e cresce e lo spinge ad indagare, a capire, lo spinge a capire chi era veramente Anna e se in fondo è anche colpa sua quello che le è successo. Insomma, l'autore ci propone un protagonista più introspettivo, quasi fosse una naturale reazione al suo lavoro nella " Grande Fabbrica della Merda", là dove vende storielle assurde e stomachevoli ad un pubblico che non chiede altro. Come avrete capito anche in questo terzo capitolo i riferimenti più o meno velati alla vera Milano e alla vera società che la popola non mancano; anzi, qui Robecchi ci da dentro e la sua critica non risparmia nessuno, dalla star televisiva che campa sul marcio che la tv tira fuori dalla gente comune ( e anche un po' in faccia), all'assessore che urla ai quattro venti la necessità di una restaurazione dei valori morali e che poi viene pizzicato con le mani nella marmellata, ovvero in un bisca clandestina, pieno di debiti con gli strozzini. Della serie, cambiano i nomi ma le facce quelle sono e pure i peccatucci.
Oramai l'avrete capito, mi sono appassionata allo stile di Robecchi e mi sono affezionata a Carlo. Ora sono curiosa, curiosa di vedere se mai lascerà la tv, se Kathrina riuscirà a convincere la Madonna a fare il miracolo di trovargli "una brava ragazza", di scoprire qualcosa di più su Oscar e quali nuovi travestimenti scoverà Ghezzi.

Prima di lasciarvi vi metto qui di seguito il, calendario completo di febbraio di Questa volta leggo, in modo da non perdervi neanche un nuovo appuntamento o magari recuperare quelli passati. La rubrica tornerà a marzo con un nuovo argomento!



Alla prossima



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39 comments

  1. Mai letto nulla di suo, ci dovrò fare un pensierino...

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  2. anche io come Azzurra non ho mai letto nulla di questo autore. ne sento sempre parlare bene da te e un po' meno dalla nostra Divina :D. al momento non so se inizierò questa serie per il futuro chissà!

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    1. Anche io ero restia ad iniziare una nuova serie, ma non me ne sono proprio pentita ;)

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  3. Io ho preso il primo. Mi hai fatto venire voglia di leggere l'intera serie.

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  4. io il primo l'ho comprato, sono proprio curiosa di conoscere questo Carlo, soprattutto per le tue parole. Il fatto che per te migliori andando avanti con la serie non fa che aumentare la curiosità

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    1. In molti hanno detto che il migliore è Torto Marcio, che sarà il mio prossimo di questa serie. Vedremo ;)

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  5. Non è decisamente il mio genere quindi passo

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  6. Nemmeno io l'ho mai letto. Mi sono anche ripromessa di stare molto lontana dalle serie letterarie quest'anno, perché ne ho talmente tante da seguire e che non mollerò mai, che non so...

    Però insomma. Tu scrivi queste recensioni.
    Induci in tentazione!

    Sicura sicura di essere Dio?

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    1. Stefaniuccccciiiiaaaa, inizia una serie, vieni nel lato oscuro della forza.... :D

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  7. Ogni volta che passo da una libreria vedo questa montagna di libretti blu e mi chiedo se prendere il primo o lasciar stare, un po' perché non è molto il mio genere e un po' perché si tratta dell'ennesima serie! Chissà!

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    1. Allora, se non è il tuo genere io non la inizierei, o almeno non inizierei da Robecchi, ma da un Manzini ad esempio

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  8. Non devi aggiungere nuove serie alla tua WL!
    Non devi aggiungere nuove serie alla tua WL!
    Non devi aggiungere nuove serie alla tua WL!

    Lauretta, che faccio? Aggiungo?

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  9. Bella recensione, ma io passo. Mi sono ripromessa di non iniziare nuove serie. Mi bastano quelle in corso di lettura.

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    1. Io me lo dico ogni volta... ho comprato il primo dei Bastardi di Pizzofalcone :D

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  10. E niente, Lallì, lo sai: su questo autore, io e te, proprio non ci prendiamo! Però prometto di regalarti i libri. Visto che brava che sono?

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  11. Non ho mai letto nulla di questo autore! E che ti piaccia traspare chiaramente dalla recensione. Magari...

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  12. mai letto nulla di questo autore e mi sa che devo rimediare!

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  13. Non ho mai letto niente di suo, non so se potrebbe piacermi. Ci penserò! ^^

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  14. Non ho mai letto nulla di suo e non credo lo farò anche se la tua recensione invoglia a farlo ;)

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  15. Robecchi è un grande, mi fa piacere ti sia piaciuto, ottima scelta.

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    1. Oh finalmente qualcuno che capisce la mia fissazione per Robecchi!!!

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  16. Non lo conosco questo autore. Però concordo sul fatto che le serie dopo un po' calino un pochino.

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    1. Eh mi è capitato spesso in passato. Alcune eccezioni ci sono e sono quasi tutte italiane... Robecchi, Manzini, Alice, Rosa Teruzzi...

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  17. Il primo è sul Kindle, prima o poi lo leggerò e non so se augurarmi che mi piaccia o meno. Se mi dovesse piacere avrei una nuova serie da recuperare...
    Bacci

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  18. è la prima volta che sento parlare di questo autore..ci farò un pensiero

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  19. Ho sentito parlare bene di questa serie e dell'autore! Non sono sicurissima che possa fare al caso mio... ma mai dire mai :D presto o tardi vorrei dargli una possibilità! E il fatto che a lungo andare con i volumi la serie non perda smalto è positivissimo!

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  20. Non so sono molto indecisa sai? Non so se faccia per me mmmmm

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