Recensione: La cercatrice di corallo - Vanessa Roggeri

by - gennaio 23, 2018

Buongiorno lettori,
dopo aver passato qualche giorno a casa di Laura devo tornare alla normalità casalinga... uff, sapere che non la rivedrò fino a marzo mi mette una gran tristezza (maledetti chilometri di distanza!). Però ci siamo proprio divertite!
Normalità vuol dire anche recensioni. Oggi vi parlerò di un libro che, grazie alla Rizzoli, ho potuto leggere in super anteprima e che esce in libreria proprio oggi. Si tratta del nuovo libro di Vanessa Roggeri La cercatrice di corallo.

La cercatrice di corallo
di Vanessa Roggeri
Rizzoli | Rizzoli narrativa | 322 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
23 gennaio 2018 | scheda Rizzoli

TRAMA
Achille e Regina si incontrano per la prima volta nell'estate del 1919, di fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. Regina dona ad Achille un rametto di corallo rosso come il fuoco, il più prezioso, con la promessa che gli porterà fortuna. Anni dopo, quella bambina è diventata una delle più abili cercatrici di corallo; quando si tuffa da Medusa, il peschereccio di suo padre, neanche l'onda più alta e minacciosa la spaventa. Lei è come una creatura dei mari ed è talmente libera da non avere mai conosciuto legami. Finché, un giorno, la sua strada si incrocia di nuovo con quella di Achille: nel viso di un uomo ritrova gli occhi del ragazzino di un tempo. A travolgerli non è solo un sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Le loro famiglie, infatti, sono legate a doppio filo da rancori e vendette ed è in corso una guerra senza ritorno. Spesso non basta l'amore per cambiare un destino che sembra già scritto. Ma l'unico modo di scoprirlo è provarci, fino all'ultimo… Vanessa Roggeri ci racconta una terra densa di tradizioni con una scrittura traboccante della forza e della determinazione di chi in quell'isola ci è nato. Il ritorno di un'autrice che con le sue storie di passioni ha emozionato migliaia di lettrici.

"Il corallo è sangue e vita. Il corallo è potere magico del mare".
Questo libro parte dalla disperazione e dall'orgoglio di una madre che, rimasta vedova troppo presto, si trova a dover provvedere ad una nidiata di figli. Dolores non ha nulla, solo lacrime e terre polverose lasciatele in eredità. Cosa farà quando arriverà l'inverno? Quando i suoi figli saranno veramente alla fame e al freddo? Stremata dall'indigenza e dalle umiliazioni subite Dolores giura che la povertà non sarà per sempre, che si vendicherà di chi le ha fatto l'elemosina, di chi l'ha derisa e anche di quel cugino che non l'ha voluta aiutare.

Questo libro parla di vendetta, di rancore, di odio. Ma questo libro parla anche di amore, quello di Regina e Achille che in questa storia, come spesso accade, ci si sono trovati in mezzo, nati in due famiglie che presto si sono trovate antagoniste, per l'orgoglio della madre di lui e la testardaggine del padre di lei. Regina e Achille si conoscono un po' per caso e un po' spinti proprio da questa massa di odio. Il loro amore nasce in un caletta sarda, dove la sabbia è così fine da sembrare polvere e dove il mare è così blu e profondo da fare a gara col cielo. La diffidenza iniziale si mescola presto all'amore per il mondo marino e per la lettura portando a qualcosa di caldo come una bella giornata di sole, di profondo come il mare più blu, di splendido come il più prezioso dei coralli.

Vanessa Roggeri torna a parlarci della sua Sardegna, quella delle storie della nonna, non quella da cartolina ma quella vera e concreta, fatta di marinai e cavatori, di lavoratori umili e instancabili. Una terra a volte dura ma che poi ti propone scenari da mozzare il fiato. E' ovunque nei libri della Roggeri e in questo in particolare, dove al mondo "terrestre" della famiglia di Achille si contrappone quello "marino" della famiglia di Regina. La storia che ci racconta ti prende e ti conquista per le prime pagine. Ero veramente entusiasta all'inizio, mentre leggevo delle difficoltà di Dolores, della Sardegna di inizio '900, dell'avidità di chi arrivava dal continente.
Il problema nasce poi, quando arriviamo al cuore della storia, ad Achille e a Regina, figli di due famiglie in lotta tra loro, vittime incolpevoli, che si amano e cercano di scappare da tanto odio e da tanto livore. Una storia drammatica e di amore che sa un po' di già visto. Certo, la scenografia è particolare e ben costruita ma quella storia proprio non riesce a colpirti come dovrebbe, proprio per questo senso di dejavù che si sente.
Ed è un grosso peccato perché la penna di Vanessa Roggeri mi piace, è descrittiva ma non asettica, da sentimento, dipinge mari e terre brulle con poche frasi ma d'effetto. E' un modo di scrivere che in Fiore di fulmine mi aveva molto colpito e che qui ho ritrovato ma non supportato da una storia altrettanto forte.

Alla prossima



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2 comments

  1. Stavolta abbiamo avuto un pensiero assolutamente identico! Un peccato, perché, secondo me, le potenzialità della Roggeri sono grandi.

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