Recensione : La sposa scomparsa - Rosa Teruzzi

by - aprile 03, 2017

Buongiorno lettori!
Un nuovo lunedì si appresta ad iniziare e grazie al cielo siamo ad aprile! Per me saranno settimane veramente piene quelle che abbiamo davanti e spero di non lasciare indietro niente, letture comprese. Anzi, direi di iniziare alla grande la settimana con una nuova recensione. Oggi vi parlerò di un libro che in tanti mi hanno consigliato, La sposa scomparsa di Rosa Teruzzi

La sposa scomparsa
di Rosa Teruzzi
Sonzogno | Romanz1 | 171 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €14,00
8 settembre 2016 | scheda Sonzogno

Trama
Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall'una all'altra. C'è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera quarantasei anni portati magnificamente ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po' bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell'amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all'epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l'inchiesta. Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell'impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa.

La verità, quando arriva, può essere crudele ma è più crudele non conoscere la verità. 

E anche in questo caso devo tirare fuori il mio sacchetto di ceci, spargerli per bene e farci un giretto sopra in ginocchio. Perché ho aspettato tanto a leggere questo libro di Rosa Teruzzi?? Cavoli, a volte mi prenderei a sberle da sola (ma tanto ci pensa Laura). Non solo mi è piaciuto il giallo che racchiude tra le sue pagine, ma mi sono divertita con le sue protagoniste (con Iole in particolare) e mi sono affezionata a Libera.

E', infatti, un romanzo tutto al femminile in cui le tre protagoniste si ritrovano a riaprire un Cold Case di 30 anni prima, Libera e Iole per senso di giustizia e curiosità dopo l'incontro con la madre della vittima, la signora Minardi, Vittoria perchè i piani alti della polizia le hanno affibbiato l'incarico. Il caso riguarda Carmen una futura sposa lasciata all'altare e poi sparita nel nulla. Libera si ritrova a ripercorrere le orme della ragazza nel giorno della sparizione e  a scavare nella vera vita della giovane, non così limpida come sembra all'inizio. Una storia quindi in cui donne sono le "investigatrici", donne sono le vittime, e gli uomini? Per carità hanno un loro ruolo, ma per una volta sono in massima parte un po' ai margini, pronti ad  entrare in scena come ricordi, ad esempio Saverio, o come prospettiva di un futuro che chissà...

Rosa Teruzzi mette in scena un bel giallo, forte della sua esperienza di cronaca nera, che avvince e convince, che ti fa finire il libro in poco tempo e già sperare di avere il secondo. E' un giallo che mi ha ricordato le atmosfere e le sfumature dei fatti di cronaca degli anni passati, di quelli che si vedevano al telegiornale quando ero piccola e che hanno sempre avuto un alone di mistero del tutto particolare (quei casi, per capirci, in cui non si poteva fare affidamento sulle tracce dei telefonini e in cui anche il DNA diceva e non diceva). E anche nel caso di Carmen a farla da padrone è il fiuto, l'istinto dell'indagine, l'intuizione che spinge Libera (ok, una spintarella gliela da anche Iole) a seguire questa o quella pista.
Iole, Libera e Vittoria sono state una rivelazione, uno spasso continuo, pur dando anche quella vena più malinconica al romanzo con la scomparsa di Saverio. Tre donne tanto diverse tra loro che vanno a formare una famiglia del tutto particolare. Iole, la nonna, non è per niente la classica nonnina, no no, è una vera e propria hippy, dedita all'amore e allo yoga, una vera e propria testa calda che non si ferma neanche davanti alle occhiatacce della nipote e alla vita privata della figlia. Iole non è un personaggio, è IL personaggio! Mi ha fatto ridere un sacco e l'ho adorata, soprattutto per il suo sapersene fregare e andare dritta per la sua strada. Vittoria è quella che ho inquadrato meno, persa com'è nel suo lavoro e nella sua vita privata poco chiara, un vero punto interrogativo. E poi Libera, madre amorevole, una chioccia che si preoccupa per la figlia ma che non vuole neanche impicciarsi troppo come fa sua madre. Libera tentenna, è sempre nel mezzo, non è come la madre ma non è neanche come la figlia. E così si comporta anche con gli uomini che le girano intorno, soprattutto se non riesce a lasciare andare il ricordo del marito morto in circostanze misteriose. Bella Libera, una donna bella e sensibile, di quelle che vorresti avere come amica, un vero punto di appoggio.
A fare da sfondo una Milano diversa, più intima, battuta da una inedita pioggia estiva che non lascia tregua.
Insomma un giallo intrigante, protagoniste che catturano, un ritmo leggero ma incalzante, cosa volere di più da un romanzo? Niente! Assolutamente promosso su tutta la linea. E come il mio solito sono già in trepida attesa del seguito (e non dovremo aspettare ancora tantissimo...).

Alla prossima


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11 comments

  1. Metti i via i ceci! Hai aspettato un po', ma lo hai letto: è questo quello che conta. Così dovrai attendere di meno per leggere il seguito.
    Bicchiere mezzo pieno. ;-)
    Lea

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    1. Ok, con i ceci ci facciamo la torta di zia Letizia (cit. Borgo Propizio)... gnam!

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  2. Bello, bello, bello! Lo ricordo con piacere :)
    Ho intravisto le foto della bozza del prossimo il cui titolo già mi piace! Manca poco!

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  3. Aspetto prima l'altro e poi li inizio anch'io

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  4. Ciao! Questa sarà una delle mie prossime letture e da amante dei gialli ora mi chiedo anche io perché ho fatto passare tanto tempo prima di prendere in mano questo libro. La tua recensione mi ha molto incuriosito e ora sono impaziente di iniziare a lettura.
    Grazie di essere passata da me, ho ricambiato l'iscrizione ai lettori fissi con piacere :)
    A presto!

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    1. Ciao! Grazie e benvenuta!!^^
      Io l'ho veramente adorato, spero piaccia anche a te!

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  5. l'ho letto anche io e concordo con te. Ceci subito!

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