Recensione: Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato) - Virginia Bramati

by - marzo 09, 2017

Buongiorno lettori!
Per la terza giornata di fila vi propongo una recensione, ma devo dirlo, le ultime letture sono state tutte veramente belle, tanto da divorarle in un boccone. Non fa eccezione il libro di cui vi parlerò oggi, uscito giusto ieri per Giunti (che ringrazio per la copia in anteprima), Tutta colpa della mia impazienza (e di un fiore appena sbocciato) di Virginia Bramati.

Tutta colpa della mia impazienza
(e di un fiore appena sbocciato)
di Virginia Bramati
Giunti | A | 240 pagine
ebook €5,99 | cartaceo €14,90
8 marzo 2017 | scheda Giunti

Trama
Il nuovo romanzo di Virginia Bramati, che racconta di Agnese, l'adorabile protagonista a cui improvvisamente muore la madre, e che si ritrova a fare i conti con i ritmi lenti della campagna, sullo sfondo di una Brianza sorprendente e rigogliosa, non lontano dal magico borgo di Verate che le sue lettrici hanno imparato ad amare. Agnese è una ragazza esuberante, autonoma, insofferente verso tutto ciò che frena la sua corsa, ma improvvisamente, la vita prende una piega terribilmente dolorosa e si ritrova scaraventata dal centro di una metropoli che non dorme mai, in una grande casa lungo un fiume, immersa nei ritmi immutabili della campagna. Una grande casa in campagna. Una madre morta troppo presto. Un giovane medico dagli occhi buoni e misteriosi. E un'estate in cui tutto sta per cambiare. Pagina dopo pagina, scopriamo insieme ad Agnese la saggezza nascosta nei gesti semplici della cura dei fiori: perché la felicità è più vicina di quanto pensiamo, se solo sappiamo rallentare e guardarla negli occhi.


Crescendo avevo affinato le armi per confutare la sua tesi dell'«ogni cosa a suo tempo», puntualizzando come l'impazienza sia veloce, frizzante, viva. Porta ad agire con vigore e coraggio, è fautrice dei grandi cambiamenti storici, ispiratrice delle grandi rivoluzioni.
E' così che, per la mamma, ero diventata «Agnese o dell'impazienza».
Io non so che cosa stia succedendo. Sarà l'aria di primavera, sarà che finalmente la vita in casa sta tornando a ritmi normali, sarà che aprile si avvicina e con esso la trasferta milanese, ma sta di fatto che questo è il terzo libro di fila che mi piace e che divoro alla velocità della luce. Anzi per la precisione non solo mi è piaciuto, ne sono proprio entusiasta. Non avevo mai letto niente di Virginia Bramati ma questo si colloca a piene mani tra le letture preferite dell'anno, quelle che consiglierò a destra e manca, che regalerò.
Perché? Semplice, per Agnese, la protagonista, per l'ambientazione brianzola e per una storia che mi ha fatto commuovere, ridere, stare con il fiato sospeso.

La storia si incentra su questa ragazza alle prese con la maturità che, dopo la morte improvvisa della madre e la conseguente depressione del padre, si ritrova a vivere da Milano a Terzi, paesino rurale della Brianza, in cui tutti si conoscono e in cui tutti sono grati al benefattore nobile del luogo, il conte Enrico Bonvicini. E partiamo proprio da questa ambientazione, da Terzi, un paesino immerso nella campagna lombarda, in cui gli inverni sono grigi, freddi e nebbiosi ma le primavere e le estati sono un'esplosione di vita e di colori: campi coltivati, orti, fiori che sbocciano. Questo territorio così vero, così tangibile si trova in ogni riga del romanzo, quasi coprotagonista del racconto. Vediamo la nebbia che da il benvenuto ad Agnese, ma anche il caldo torrido che le scotta la pelle, i profumi dei fiori, il ronzare delle api, i rumori dei trattori. L'autrice ci da un'immagine molto vivida del luogo e riesce a farcelo amare. Poi ci sono gli abitanti di Terzi, un vero e proprio spaccato di vita di provincia, quasi d'altri tempi, con il parroco scontroso e misogino, l'edicola che fa anche da libreria, rivendita di souvenir, cartoleria, emporio e tutti che hanno un debito di riconoscenza verso il signorotto della zona, sovvenzionatore di studi, munifico presidente di questa e quella associazione, proprietario dell'oramai chiusa cartiera di famiglia, che tanto bene ha fatto ai lavoratori del territorio.

Ma quello che mi è piaciuto di più è la protagonista Agnese. Divertente e ironica, coraggiosa  spregiudicata. E' stata certamente colpita dalla morte improvvisa della madre, le manca ogni giorno, eppure non è uno di quei personaggi che vorresti prendere a schiaffi urlandole "reagisci!". No, vuole ricordare la madre, che vede e sente nelle piccole cose della quotidianità, ma riesce comunque a vivere la sua vita. Magari non ha ancora un'idea precisa del suo futuro, università in primis, ma Agnese è una tosta, che si batte contro le ingiustizie e non si ferma davanti ad un no. E lotta Agnese, armata di quella lingua lunga, della sua faccetta di bronzo e anche di una sana dose di irriverente e dissacrante ironia.

Un pizzico di giallo, un bel po' di romanzo di formazione ma anche di storia d'amore, il tutto ben dosato ma soprattutto scritto con un stile fresco, mai banale, veloce e impaziente, proprio come Agnese.
Posso dirlo? Mi sono avvicinata a questo libro per la copertina (non è splendida?) dai colori intensi e estivi, che molto ricordano i colori della campagna estiva, di quelle giornate dal cielo terso, ma tra le sue pagine ho trovato molto, molto di più, ho trovato una storia e una protagonista di cui innamorarsi, ho trovato il profumo dei fiori ma anche la frizzante attesa di quello che verrà.

Alla prossima


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14 comments

  1. Non conosco questo libro e la recensione mi ha incuriosita, mi sa che ci farò un pensierino

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  2. Risposte
    1. Eccalà, sapevo io. Te lo avevo detto però che era bello! Ascolta Ciambella...

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  3. Lo ordino! Della Bramati ho letto un altro libro e mi aveva un po' ricordato la Bertola (solo lievemente meno ironica). E poi come faccio resistere al richiamo del nome Agnese? Neanche ci provo.
    baci lea

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  4. Risposte
    1. sappi che sei colpevole di avermi fatto spendere un patrimonio ieri assieme a quella pazza della tua ciambella perché a furia di seguire i vostri consigli diventerò povera (ma felice) spero di leggere presto questo libro e tornare commentarlo assieme a te!
      baci e buon lunedì

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  5. Ciao Eliza!
    La tua recensione mi ha entusiasmato talmente tanto che ho deciso di mettere il libro in lista! :)

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