Recensione: Il Baco da Seta - Robert Galbraith

by - aprile 07, 2015

Buona sera amici lettori!
Che bello ritornare sul blog dopo le vacanze di Pasqua! Allora, come sono andati questi giorni? Io per una volta sono riuscita proprio a staccare la spina. Ho letto, guardato film (ho fatto una maratona dei film basati sui libri di Jane Austen e una mini maratona di Harry Potter!) e ovviamente mangiato. E' arrivato però il momento di ritornare al lavoro. Questa sera vi propongo la recensione del libro che mi ha tenuto compagnia durante questa Pasqua, Il Baco da Seta di Robert Galbraith!


Titolo: Il Baco da seta
Titolo originale: The Silkworm
Serie: Cormoran Strike #2
Autore: Robert Galbraith
Editore: Salani
Collana: Romanzi
Pagine: 555
Ebook: € 4,99
Cartaceo: € 18,60
Data di pubblicazione: 9 ottobre 2014
TRAMA

Londra. L'eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l'investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c'è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n'è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore... Ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, "Il baco da seta" è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.


RECENSIONE

Un libro misterioso, un omicidio efferato, personaggi gretti e meschini, un detective dalla vita difficile ma con un grande intuito e un'assistente intelligente e attenta. Se a questo aggiungete lo stile inimitabile di JK Rowling, seppure sotto le mentite spoglie di Robert Galbraith, avrete tra le mani un giallo appassionante e coinvolgente, un vero gioiello! Questo è Il baco da seta, seconda puntata della serie dedicata a Cormoran Strike.

Il richiamo del cuculo ci aveva proposto un caso patinato, il suicidio di una nota modella. Con Il Baco la coppia Cormoran/Robin torna in scena, ma questa volta la Rowling ci da giù col macabro e il grottesco, proponendo al nostro Strike un caso ben più complesso e difficile sia della morte di Lula Landry sia di quella miriade di tradimenti e divorzi che il caso della modella gli ha procurato nei successivi mesi (casi abbastanza noiosi ma ben pagati). Dal mondo della moda ci spostiamo a quello dell'editoria, dove invidie, malelingue e tradimenti non sono da meno. Tutto ruota intorno allo scrittore Owen Quine e al suo ultimo libro ancora inedito, Bombyx Mori (il nome scientifico del baco da seta), una sconcertante pantomima del viaggio creativo dello scrittore, in cui Quine descrive tanti conoscenti (moglie e amante comprese) come personaggi grotteschi e malati, viziosi e violenti. Quine si è voluto togliere qualche soddisfazione, pestando però troppi piedi. La sua sparizione mette in moto l'indagine di Strike.

Rispetto a Il richiamo del cuculo ci troviamo davanti ad una storia ben più complessa ed articolata, in cui l'indagine su Quine si incrocia in più punti con la vita privata di Cormoran e con quella di Robin. I sospettati sono tanti e ognuno ha da dire la sua su Quine e sul suo libro.
I fili narrativi sono molti ma l'abilità della Rowling è proprio nel saperli tessere, nel dare le poche e e giuste informazioni per accendere il mistero per poi distogliere l'attenzione. Il tutto però in maniera semplice e fluida. Fino alla fine le ipotesi (dell'investigatore e del lettore) si susseguono una dopo l'altra e il mistero rimane intatto, grazie anche al gioco del non detto che l'autrice utilizza tra Cormoran e Robin. Loro alla fine sanno, noi no, dobbiamo aspettare le ultimissime pagine per capire e scoprire il tortuoso castello che la Rowling ha saputo costruire.

Ma lo sappiamo, JK Rowling da il meglio coi personaggi e  anche qui non si smentisce.
Conosciamo meglio Cormoran, nei suoi strani rapporti con la famiglia e soprattutto con i fratellastri da parte di padre, nel suo passato in Afghanistan e nel SIB e nella sua storia con la volubile Charlotte.   In questo secondo libro conosciamo meglio anche Robin. Il rapporto col futuro marito è tutt'altro che idilliaco a causa del suo lavoro, ma sotto sotto anche per il carattere di Matthew. Robin è dolce, pratica e ambiziosa e non vuole essere una segretaria per sempre, vuole diventare un'investigatrice privata. In questo ovviamente si sente sulla stessa lunghezza d'onda di Strike che, dopo un'iniziale dubbio, la incoraggia e la pone sotto la sua guida rendendola parte attiva del caso Quine. Matthew invece si conferma l'odioso omuncolo, capriccioso e vanesio che già abbiamo incontrato in precedenza. Francamente non vedo l'ora che la Rowling non ci liberi della sua fastidiosa presenza.
La coppia Cormoran/Robin funziona, sono affiatati, complici. La loro collaborazione, senza andare nel romantico (anche se ci spero!), non sembra essere di soli pochi mesi tanto sono i sintonia. E' ovviamente incentrata quasi solo sul lavoro, anche se in più di un'occasione li possiamo vedere preoccupati l'un per l'altra, il tutto senza però varcare la soglia dello scontato, delle parole inutili o in più. Tra loro basta un'occhiata per capire.
Anche nella miriade di personaggi che popola il caso si sente la mano della Rowling. Sono personaggi unici, particolari che non ti puoi dimenticare o confondere.

Mi è piaciuto, in ogni sua parte e in ogni riga. Anche l'aspetto più macabro della storia non mi è dispiaciuto, ha un suo perché nella storia, non è gratuito, messo lì sono per aggiungere qualcosa.
Ne Il baco da seta ho trovato quel qualcosa in più che forse non avevo visto nel primo libro: una storia articolata, certo, ma soprattutto personaggi meravigliosi: da un parte un Cormoran ancora più a tutto tondo, preso anche nei suoi momenti di maggiore debolezza o di rabbia; dall'altra una folla di individui molto particolari che popolano, come tanti incubi, l'indagine di Strike.
Splendido!!

Voto


Alla prossima
Eliza


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2 comments

  1. Anche io l'ho semplicemente adorato!! A differenza del "Seggio vacante", che non mi aveva entusiasmato più di tanto, la serie di Cormoran Strike è davvero bella! E di nuovo sono d'accordo con te sul fatto che "Il baco da seta" sia ancora meglio del primo libro! Infatti non vedo davvero l'ora che esca il prossimo, per scoprire ancora più cose dei protagonisti! Personalmente sono molto curiosa di sapere perché Robin abbia lasciato l'università! :)

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  2. Ciao!! Mannaggia, purtroppo a me questo libro ha deluso moltissimo. Il primo l'ho amato e questo...mi ha annoiata. A parte Il rapporto tra Cormoran e Robin, che mi ha tenuta incollata alle pagine, il resto l'ho trovato troppo lento e intricato. Ma, nonostante la delusione, mi butterò sicuramente sul prossimo!

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