Recensione: Tersa - Annalisa Caravante

by - gennaio 02, 2015

Buona sera amici lettori!!
Eccomi di nuovo qui! Siamo nel 2015! Ok, basta con tutto questo entusiasmo... Allora, come è andato l'inizio di questo nuovo anno? Il mio buono, ho letto, guardato film e telefilm, ho fatto un giretto. Oggi c'era persino un bel sole caldo!
Avete notato qualcosa di diverso?... Eh si, ho cambiato (ancora) grafica al blog. Dopo i bagordi natalizi volevo qualcosa di più sobrio, quasi minimalista, così ho optato per il bianco e nero con qualche tocco di colore. Che ne dite? Vi piace? Beh, a me si e penso che ci terrà compagnia per qualche settimana...

Stasera, mentre mi guardo i Moschettieri su Italia 1(non li conoscete? Buttateci un occhio... fidatevi!) vi parlo un po' della mia ultima lettura del vecchio anno. La sua autrice è una cara conoscenza del mio blog e ritorna qui nuovamente con un genere molto diverso dai precedenti. Sto parlando di Tersa di Annalisa Caravante


Titolo: Tersa
Autore: Annalisa Caravante
Editore: Arpeggio Libero
Collana: Vespertilio
Pagine: 248
Cartaceo: € 16,00
Data di pubblicazione: 30 novembre 2014
TRAMA

E se nel bel mezzo di un temporale fossimo colpiti da un fulmine che, invece di ucciderci, ci catapultasse su un altro pianeta? Chi di noi non ha sognato almeno una volta di conoscere un altro mondo? Un'esperienza davvero straordinaria che nemmeno una vivace napoletana come Lisa Zaccaro avrebbe mai immaginato di poter vivere, come non avrebbe mai pensato che la sua vita potesse essere stravolta inesorabilmente a diciotto anni. Eppure, quel cupo giorno di pioggia, la folla assordante e smarrita della stazione e la voce della sua migliore amica, che cerca invano di scorgerla, tra il grigiore della tempesta e la confusione, saranno gli ultimi ricordi della sua esistenza terrestre.


RECENSIONE
Ho avuto il piacere di conoscere in passato i lavori di Annalisa: con L'inverno e la primavera mi ero immersa in un romanzo storico con una forte vena romantica, è stato un viaggio che mi ha portato a conoscere una protagonista giovane e un po' ingenua e a vedere la sua crescita negli anni; Canta per me invece è una commedia romantica, allegra e canterina, che mi ha coinvolto un po' meno rispetto al primo libro, ma che è stata comunque una lettura piacevole. Tersa è qualcosa di ancora diverso, è un fantasy, con una punta di fantascienza. Quindi sicuramente non possiamo dire che questa giovane autrice italiana non sia versatile e pronta a mettersi in gioco con vari generi.

Il punto forte di questo libro è sicuramente la storia, originale  e fantasiosa. E' qualcosa di diverso, in cui ancora non mi ero imbattuta. Annalisa immagina un mondo parallelo alla Terra, da essa lontano anni luce, in cui non vivono omini verdi dai grandi occhi ma uomini e donne. Qui su Tersa però il genere umano non è più simile a noi, ma è geneticamente modificato: non hanno più i polmoni  e l'emoglobina e vivono grazie ad una sorta di fotosintesi. L'uomo è diventato una via di mezzo tra l'umano e la pianta. Questa idea  mi è piaciuta molto, l'ho trovata strana  e originale, forse un  po' complicata da capire inizialmente, ma affascinante.
Il problema è il male che si annida nel pianeta: al calar delle tenebre le piante nere urlano, strepitano e uccidono i malcapitati che si avventurano fuori casa. In realtà c'è una sorta di equilibrio naturale che rende necessaria la presenza sia di queste piante nere sia di quelle verde, le une non possono vivere senza le altre, in una bilancia tra vita e morte, luce e buio che cattura l'attenzione.
L'impostazione della storia come vedete è molto curiosa e particolare, anche il suo aspetto più scientifico da quell'elemento in più che mi ha molto colpita. Il problema che ho riscontrato è che ogni tanto c'è un po' di confusione;  ci sono dei momenti in cui mi sono sentita un po' spaesata: data la natura così particolare della storia a volte sarebbero servite delle spiegazioni un pochino più lineari utili a semplificare i concetti, invece queste a volte mancano o sono date con un po' troppa fretta.

A differenza degli altri romanzi di Annalisa qui non incontriamo la moltitudine di personaggi a cui ci ha abituati, ma abbiamo un gruppo intorno al quale ruota tutto il romanzo. La protagonista è Lisa, una ragazza comune che si ritrova catapultata a Tersa e che si vede costretta a nascondere la propria natura umana per evitare di diventare una cavia da laboratorio. Nonostante sia un personaggio molto frizzante e attivo, Lisa mi è risultata un po' antipatica e infantile, è una sensazione a pelle che mi ha lasciato addosso. A volte la avrei voluta prendere per un orecchio e dirle di crescere. Questo suo atteggiamento poi si scontra molto con la facilità con cui ha accettato l'esistenza di un altro mondo e della sua situazione.
Poi ci sono Senny e Oxy, i fratelli tersiani di Lisa. Mi sono piaciuti perché hanno acquistato subito questo ruolo di fratelli dell'umana in pericolo, danno un senso di protezione e di stabilità al racconto e diventano una vera famiglia per la ragazza. Mi sarebbe piaciuto che avessero un ruolo ancora più evidente nel racconto, magari anche indipendentemente da Lisa, quindi che si parlasse anche di loro singolarmente (ma mai dire mai!).
Infine abbiamo Alexander e Mey. Questi due personaggi mi hanno molto incuriosito e ancora adesso, a fine libro, mi hanno lasciato con un punto interrogativo. Il loro forse è il ruolo più forte nel racconto, rappresentano il desiderio e la sicurezza per Lisa, ma contemporaneamente la mettono anche in pericolo. Sono strani, insinuano il dubbio tanto nel cuore di Lisa quanto nel lettore. A volte ero contenta del fatto che la ragazza si fosse avvicinata ad Alex, altre speravo che il suo sguardo si spostasse su Mey. Ad un certo punto ho avuto quasi il dubbio che fossero in realtà la stessa persona.

Il finale è molto aperto, vi lascerà letteralmente col fiato sospeso e anche un po' con l'amaro in bocca di dover aspettare il nuovo libro, che  a questo punto spero esca presto per scoprire cosa è successo a Lisa e cosa succederà su Tersa!

Voto...




Alla prossima
Eliza

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3 comments

  1. Non conosco questa autrice, ma adoro Diana Gabaldon ed anche la sua saga Outlander può essere definita storica con una forte vena romantica :) chissà, me lo segno e potrei eventualmente darci un'occhiata :)
    I moschettieri non li ho ancora visti, sto seguendo mille serie TV e prima di iniziarne un'altra devo mettermi in pari con qualcuna di quelle iniziate XD domani sera finisco Penny Dreadful e poi proverò anche i Moschettieri, spero che meriti perchè da quello che ho intravisto non sembra male :) buona visione e buon 2015!

    - Nageki
    (http://www.ilprofumodellepaginestampate.it/)

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  2. Ciao Eliza, a distanza di pochi mesi dalla pubblicazione, ho dovuto riprendere Tersa perché i lettori hanno chiesto il seguito e sono lieta di dirti che nel secondo risponderò a molti quesiti che anche tu ti sei posta. In effetti una bozza c'era già, ma l'entusiasmo dei lettori mi aiuta a terminarlo... Eh sì, Senny e Oxy avranno uno spazio loro e Alex e Mey... eh be' non posso dirlo ;) Grazie ancora di tutto :) A proposito: da lettrice, i titoli dei sequel ti piacciono che richiamino il primo libro o che siano diversi? Sceglierò in base alla tua risposta.

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    1. Guarda, non solo mi piacciono quelli che richiamano il titolo del primo libro (o della serie) ma per DEVONO farlo. Lo preferisco, anche per una questione di chiarezza e di "immedietà": leggo il titolo e bum... ricollego subito tutto! E poi mi piace vederli in libreria uno accanto all'altro! :D

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