Recensione: I rami del tempo - Luca Rossi

by - settembre 11, 2014

Buona sera amici lettori!
Sto cercando di mettermi in pari con le recensioni che ho lasciato un po' indietro. Oggi vi propongo quella di un libro che mi è stato gentilmente inviato dal suo autore (ancora grazie!^^), I rami del tempo di Luca rossi.


Titolo: I rami del tempo 
Serie: I rami del tempo #1 
Autore: Luca Rossi 
Editore: Selfpublishing
Pagine: 153 
Ebook: € 2,68 
Cartaceo: € 5,14 
Data di pubblicazione: 21 marzo 2014
TRAMA

Una pioggia di schegge stermina il popolo dell’isola di Turios. Si salvano Bashinoir, gravemente ferito, sua moglie Lil e la sacerdotessa Miril. Vorrebbero dare degna sepoltura ai propri cari, ma i cadaveri sono scomparsi. L’unica speranza di salvezza risiede nelle protezioni magiche del Tempio. Tuttavia devono far fronte a minacce oscure. Un’ombra infesta i loro cuori per dividerli e distruggerli. I loro corpi sembrano perdere sempre più consistenza. Alla vicinanza tra le due donne si contrappone il sempre più marcato isolamento di Bashinoir. Nel regno di Isk, maghi e consiglieri devono sottostare all’insaziabile ingordigia di sesso, guerra e potere di re Beanor. L’ultima delle sue giovani mogli, tuttavia, non si dà pace per la libertà e l’amore perduti. Potranno i giochi e gli inganni sotto le lenzuola essere la chiave di svolta di una guerra millenaria?

RECENSIONE
Quando l'autore mi ha proposto questo romanzo, dopo aver letto la sinossi, mi immaginavo un fantasy forse più ordinario o tradizionale. La sua lettura invece mi ha piacevolmente stupito, soprattutto per la sua struttura.

La storia si dipana in due luoghi lontani, l'isola di Turios e il regno di Isk. A Turios una misteriosa pioggia di schegge uccide quasi tutti gli abitanti, risparmiando solo Bashinoir, sua moglie Lil e la sacerdotessa del Tempio Miril. La loro sopravvivenza ha rovinato, per l'ennesima volta i piani del re di Isk, Beanor. Il re, per poter muoversi verso l'isola e conquistare nuovi territori deve infatti uccidere tutti i suoi abitanti, in modo da abbattere le difese magiche generate dalla sacerdotessa e abbattere la misteriosa barriera che da secoli blocca e distrugge tutte le sue navi. Questa è più o meno la storia, non posso dirvi molto di più perché rischierei sicuramente lo spoiler.

Il racconto è molto ricco di avvenimenti e dettagli, sebbene non sia molto lungo. C'è un continuo alternarsi di ambientazione e punti di vista e questo all'inizio mi ha un po' confuso le idee, tuttavia poi mi sono abituata a questa struttura e mi sono appassionata alla storia. Storia che ho trovato molto convincente, originale e piena di mistero. Non viene rivelato tutto subito, ma piano piano, a volte il lettore scopre o intuisce da solo cosa sta effettivamente succedendo. Rimangono diversi punti oscuri e il finale è molto aperto, questo perché siamo davanti al primo libro di una serie. Per questo forse la conclusione mi è sembrata un po' troppo affrettata.

La parte ambientata sull'isola di Turios è quella che più mi ha convinto. Mi è piaciuto vedere come evolveva il rapporto tra i tre superstiti. E' forse la parte più statica, ma mi sono molto appassionata ai suoi tre protagonisti, vedere come si avvicinavano sempre di più Lil e Miril e come invece Bashinoir rimanesse prigioniero della sua solitudine.
Meno convincente è stata la parte ambientata ad Isk, non tanto per la storia in se, che anzi si mantiene sempre viva  e interessante, più che altro per il suo protagonista, il malvagio re Beanor, feroce e crudele. Ammetto di averlo detestato come personaggio, e questo è strano per me che di solito amo alla follia i cattivi. La mia antipatia nei suoi confronti nasce dal fatto che l'ho trovato un cattivo molto marcato: non solo è potente e crudele, pronto a sterminare una popolazione per i suoi scopi, è anche, e passatemi il termine, un maiale (con tutto il rispetto per i simpatici quadrupedi). E' accecato dal sesso e dalla lussuria in maniera ossessiva! Non so, l'ho trovato un po' eccessivo. Sicuramente questa sua ossessione da un quadro molto preciso del personaggio, ma è come se l'attenzione venisse risucchiata unicamente da questo suo aspetto tralasciando la volontà di abbattere la barriera e espandere il suo dominio. Con questo non dico che non ci dovesse essere l'elemento erotico (fondamentale anche per il finale), ma avrei preferito fosse un po' meglio dosato con il resto di questo personaggio. Spero con il secondo capitolo di scoprire qualcosa di più del re.

In conclusione, mi è piaciuta molto l'originalità della storia e la trama; avrei però preferito un po' più di equilibrio nel personaggio di re Beanor. Devo dire comunque che è stata una lettura sorprendente, un fantasy un po' diverso dal solito, che ha tutti gli elementi per diventare una serie molto bella! Da tenere d'occhio!

Voto...



Alla prossima
Eliza


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