Chi ben comincia... #59

by - marzo 06, 2014

Chi ben comincia... è la rubrica, creata da Alessia del blog Il profumo dei libri, con la quale vi presento l'incipit di un libro preso a caso dalla mia libreria. Ecco le regole della rubrica:


- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria (io prenderò il libro che ho in lettura, ma voi sentitevi liberi di prendere quello che volete!)
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti

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Buongiorno amici lettori!
Dopo una settimana di pausa torna la rubrica Chi ben comincia... . Questa settimana non so come mai ma ho iniziato ben tre libri, tutti diversi. L'ultima volta vi avevo proposto l'incipit del libro di Julia Sienna The dark hunt. I predatori oscuri, che sto ancora leggendo visto che è un bel po' lungo. Questa settimana invece vi propongo l'inizio di un libro che oramai è un classico, grazie anche al film che ne è stato tratto. Si tratta de La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier...


La mamma non mi aveva detto che sarebbero venuti. Non voleva che sembrassi nervosa, mi spiegò in seguito. Mi stupii, perché pensavo che mi conoscesse bene. Gli estranei mi avrebbero vista serena. Da bambina non piangevo mai. Solo mia madre si accorgeva di un a creta tensione nelle mie mascelle e dello sgranarsi dei miei occhi, già grandi per loro natura.
Ero in cucina e stavo tritando le verdure quando udii delle voci provenire dalla porta d'ingresso: quella di una donna, squillante come rame lucidato, e quella d'un uomo, grave e cupa come il legno del tavolo su cui stavo lavorando. Voci di un genere che raramente si udivano in casa nostra. Mi suggerivano immagini di tappeti preziosi, libri, perle e pellicce.
Pensai con sollievo che solo poco prima avevo sfregato ben bene il gradino della porta d'ingresso. 
La voce di mia madre - un tegame sul fuoco, una brocca - si avvicinava dalla stanza anteriore della casa. Venivano tutti verso la cucina. Misi al loro posto i porri che avevo tritato, quindi posai il coltello sul tavolo, mi ripulii le mani nel grembiule e strinsi le labbra per spianarle.
La mamma comparve sull'uscio, gli occhi due mute esortazioni. La donna dietro di lei dovette abbassare la testa perché era molto alta, più alta dell'uomo che la seguiva.
In famiglia eravamo tutti bassi, persino mio padre e mio fratello.
La donna sembrava portata dal vento, sebbene fosse una giornata calma. Aveva la cuffia un po' di sghimbescio, da cui erano sfuggiti piccoli riccioli biondi che svolazzavano sulla fronte come api, e che lei ricacciò indietro più volte con gesti nervosi. L'ampio colletto avrebbe avuto bisogno d'una buona stirata e non sembrava immacolato.

Ecco fatto! Voi l'avete letto? io sono quasi alla fine e non mi dispiace. All'inizio temevo fosse lento lento e invece scorre abbastanza bene... ma ne parleremo con la recensione!

A pretso
Eliza

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2 comments

  1. L'ho letto poco tempo fa e devo dire che anche io all'inizio temevo che non mi piacesse molto. Però andando avanti è diventato interessante! :)

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